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Autore: andryalibi    21/07/2011    1 recensioni
Una storia complicata coinvolgerà Shannon Leto e Allyson Gray. Riusciranno, a distanza di tempo, a ritrovarsi e a riaccendere la passione?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il locale a quell’ora era praticamente deserto: c’era solo una signora dietro al bancone che leggeva un giornalino di gossip. Appena vide Shannon  sgranò gli occhi e venne subito da noi:
“ B..Buonasera lei è Leto?” farfugliò.
“ Già, piacere Shannon.” Rispose molto cordialmente porgendole la mano.
“ Oh dio, non ci credo! Posso chiederle un favore? Non è che potrebbe fare un autografo per mia figlia? Vi ama, è drogata della vostra musica. Appena ha saputo che eravate ospiti d’onore della sfilata qui vicino, s’è appostata ai cancelli per vedervi.”
“ Ma certamente, mi dia un foglio e una penna. Come si chiama sua figlia?”
“ Katharine, oh grazie Signor Leto, non sa’ quanto le farà piacere” esclamò raggiante la madre.
“ E’ un piacere. Allora: A Kate, un bacione Shannon! Ps: Era meglio se restavi nel locale con la mamma!” si mise a ridere.
 
Adoravo quel suo modo tenero di sorridere.

“ Cosa vi porto?”
“ Due belle bionde, grazie!” ordinò prima di farmi accomodare alla sedia di fronte alla sua.
 
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“ Io sinceramente preferisco un bel moro..” sorrise.
E’ così bella, finalmente sono riuscito a portarla via da quel posto. Adesso è tutta mia, ci chiacchiero un po’ e poi la porto in albergo, stasera ne ho proprio bisogno.
“ Spiritosa!” le risposi. “Bèh, io oltre al tuo nome, non so nulla di te. Sei del posto o sei qui solo per la sfilata?”
“ Giusto, allora ricominciamo: mi chiamo Allyson Gray ed ho 31 anni. No, io abito a pochi chilometri da qui. Faccio la makeup artist da 6 anni e ormai sono abituata a dive come voi” scherzò.
“ Oh, bene.. allora tu mi reputi come mio fratello ah?” le presi la mano e la tirai verso di me, a dividerci c’era una bottiglia d’acqua.
“ No, come tuo fratello no, ma sei comunque una celebrità.” Si ritirò leggermente
“ Già questo è vero.. Però non è sempre bello esserlo, sai?”
“ Ah no?”
Nel frattempo arrivarono le nostre birre e lei molto delicatamente ne bevve un sorso. Le sue labbra sapevano di birra, quanto volevo assaggiarle. Mancava poco al suo cedimento, me lo sentivo. Quella notte sarebbe stata la mia preda, quella, sarebbe stata la mia notte da cacciatore.
 
“No, le star hanno poca vita privata e devono combattere per mantenerla tale. Raramente possiamo concederci delle pause o comunque degli svaghi che vanno al di fuori di una nottata con una donna conosciuta in un pub o robe simili.”
“ Si, dev’essere difficile come vita, ma se vuoi qualcosa la ottieni, no? Intendo dire, se hai voglia di stare con una persona, mica puoi vietartelo perché sei una star, o sbaglio?”
“ Hai ragione, ma non hai idea di quanto sia complicato: paparazzi ovunque, appostati anche dietro ai cespugli, giornali che inventano puttanate dopo averti visto con una donna, fosse anche tua sorella.”
“Capisco.. Bè, beviamoci su và…” mi sorrise porgendomi il bicchiere di birra per brindare.
“ Cin, cin” .
“ Io però non so nulla di te, anche se sei una celebrità”
“ Come già sai sono Shannon Leto, noto come il fratello del famosissimo attore/modello/cantante/regista Jared. Vengo sempre un po’ messo da parte, ma non mi dispiace alla fine. Con mio fratello e il nostro amico Tomo suoniamo da parecchi anni e devo dire che abbiamo un notevole successo. I nostri fan, gli Echelon, sono la nostra seconda famiglia: non sapremmo cosa fare senza di loro.”
“Siete molto legati a loro, è una cosa bella, non sempre succede tra un artista e il pubblico”
“ Purtroppo è vero, non succede sempre. Ma fa niente, chi non capisce l’importanza dei propri fan, non potrà andare molto avanti, proprio perché solo LORO che ti danno la forza per andare avanti, solo LORO che ti sostengono e ti acclamano quando sali sul palco. Loro ti scrivono e-mail, lettere, ti fanno regali, ti chiedono ‘come stai’, proprio come un fratello o una sorella. Io li adoro, giuro..” con queste parole Ally si commosse, mi guardava con aria stupefatta, quasi incantata.
“ Hey, tutto bene?” chiesi
“ Si, si.. è che… hai detto davvero delle cose belle, sai?”
“ Lo so! Comunque, dovrai ascoltarci prima o poi..” le feci l’occhiolino
“ Lo farò promesso..” mi rispose a tono.
 
La serata andò molto diversamente da come me l’aspettavo. Allyson era particolare, non come tutte quelle ragazze che si incontrano oggigiorno, e poi era bellissima anche con quella felpona e quei jeans che sottolineavano le sue gambe magre. Aveva i capelli castano chiaro e gli occhi di un verde mostruoso, quasi surreale. Il suo viso era fatto ad opera d’arte, ogni linea era perfetta e contribuiva a renderla così dannatamente bella. La cosa che più mi colpì fu la sua semplicità. Non era una ragazza truccatissima, nonostante il suo lavoro: aveva un trucco leggerissimo, quasi non si notava.
Mentre sorrideva riusciva a darmi un senso di pace interiore assurda. Quasi mi sentì una merda ad aver pensato di volerla portare subito a letto. Maledetto animale che è in me!
 
Dopo un’oretta abbondante tra chiacchiere e risate, la riaccompagnai alla sua macchina.
“ Sei sicura che non vuoi un passaggio?”
“ Ma no, ho la macchina. Non ci metto nulla ad arrivare a casa”
“ Si ma è notte tarda, non si sa mai.. Metti che ti viene un abbiocco?” cercai di convincerla
“ Mentre guido sono abbastanza lucida, stai tranquillo!” mi rassicurò
“ E va bene, allora facciamo così: se tu mi dai la possibilità di darti il mio numero, io ti lascerò tornare a casa da sola. Ok?”
Scrissi il mio numero su un foglietto e glielo porsi.
“ Uhm, va bene capo! Grazie per la serata!”
“ Di nulla, chiamami.” Le diedi un bacio sulla fronte e andai verso la mia macchina, poco distante dalla sua.
 
-
 
‘Shannon Leto. No aspetta Allyson, TU hai passato una serata con SHANNON LETO e lui ti ha pure dato il suo numero, seguito da un bacio sulla fronte’ pensai e ripensai una volta seduta in auto. Non poteva essere possibile, io, comune mortale ero uscita con una star del calibro del batterista dei Thirty Seconds To Mars.
Entrai in casa ancora con il bigliettino in mano. Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, finché non decisi di memorizzare il numero in rubrica e andare a dormire: Il giorno dopo l’avrei chiamato.
  
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