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Autore: Miss Chanel    21/07/2011    6 recensioni
Questa fan fiction parla dei momenti vissuti tra Chuck e sua figlia.
Come sarà il nostro tanto amato Bass-tard versione papà ?
Leggete e scoprirete!
KISS KISS
Camy
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Chuck Bass, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era arrivato anche il mio secondo compleanno, ma quest’anno c’ era una sorpresa in più. I miei genitori avevano pensato di andare in Francia per passare il mio secondo anno con i nonni, fu un compleanno bellissimo ma anche accidentato.
Scendemmo dal jet io mano nella mano sia di mamma e papà, che certe volte mi facevano vola vola.. Che cosa carina, non ne avete idea di come mi piacesse.
 
Camminammo in una via alberata dove alla fine si trovava la casa di nonno Harold.
Io avevo il mio mini passeggino che conteneva il mio bambolotto nonché figlio il mio amato Chuck e una valigetta che conteneva i vestitini, le scarpette, il biberon e i pannolini tutti rigorosamente per il mio bambolotto.
Io invece ero stata vestita dalla mamma, come se fossi una bambola di porcellana. Un vestito bianco di cotone e pizzo a maniche corte degli stivaletti UGG e un cerchietto coordinato al vestito con un fiorellino al lato destro.
Appena entrammo nella villa di nonno, notai la piscinetta che aveva messo apposta per me, l’ adorato gatto di mamma Gatto e la torta al cioccolato sul tavolo.
Corsi da nonno prendendo Chuck imbraccio.
“Coniglietta mia!”urlò appena mi strinse; nonno aveva dei nomignoli per tutte le sue piccole mamma era orsetta o orsacchiotta e io ero coniglietta.
Poi salutai nonno Roman, che mi aveva insegnato a  dire nonno in francese.
“Trèsor!”mi urlò prendendomi tra le braccia
“Grand-père”dissi con qualche difficoltà
“Sei diventata così grande”disse guardandomi meglio” Sei così bella”si complimentò in fine
“Gazie!”dissi io
“Su vieni amore è pronto da mangiare”mi chiamò papà
Iniziammo a mangiare e come ogni giorno mi sporcai.
“Amore no! Il vestito di Chanel”urlò mamma cercando di ripulirmi
“Blair è una bambina”l’ ammonì papà
“Va bene..”commentò lei
Finimmo di pranzare e poi corsi a giocare con il gattino rosso, solamente che feci un passo falso tirandogli la coda si girò e mi graffiò il viso. Ovviamente iniziai a piangere, papà corse subito da me e iniziò ad abbracciarmi e baciarmi, mamma mi corse incontro e mi prese controllandomi il viso poi disinfettarono i graffi e sgridarono quel maledetto gatto.
Dopo aver fatto un pisolino sul divano bianco di nonno, uscì con un costumino a righe mano nella mano di papà, volevo farmi un bagnetto in quella piccola piscina di plastica.
“Chuck! Stai attento!”aveva urlato mamma 
“Blair.. Dai è mia figlia sto sempre attento”dicendo questo si era distratto un attimo e io ne avevo approfittato cercando di correre verso la piscina ma.. Ci fu qualcosa che mi fu proprio d’ intralcio nel mio piano la mia maledetta goffaggine da bambina.
“Amore!”urlò mamma preoccupata, correndo verso di me; io -come sempre, quando cadevo- stavo piangendo a dirotto, papà non fece in tempo a prendermi che mamma era già li a vedere il mio ginocchio sbucciato.
“Chuck è sempre colpa tua!”lo rimproverò mamma, per poi accarezzarmi i capelli
“Amore dove ti fa male ?”mi chiese poi con quella sua voce soave
“Il gino-cchio”dissi singhiozzando, mamma mi diede un altro bacio sulla nuca e poi si rivolse a papà
“Vai a prendere il disinfettante!”aveva ordinato
“Povera la mia bambina è colpa del tuo padre ritardato”mi consolava mamma
“Blair non sono ritardato. Mi sono distratto un’ attimo”si difendeva papà
“Come vuoi! Adesso passami il disinfettante”gli aveva ordinato, appena mise quella salvietta piena di disinfettante sentì che la mia pelle andava letteralmente a fuoco.. E mi lamentai.
Alla fine della storia, non ero riuscita a fare il bagno.
La sera i due innamorati uscirono lasciandomi con i nonni, stranamente non piangevo per la mancanza nei confronti di papà, perché nonno Harold era bravissimo.
Ci sedemmo nel grande divano di casa Waldorf e iniziammo a guardare un cartone vecchio, di almeno 30 anni fa. Lady Oscar, anche se vecchio mi piaceva tantissimo era ambientato in Francia appena sentì la canzone della sigla scesi dal divano e iniziai a improvvisare un dolce ballettino mentre nonno Roman riprendeva il tutto con la videocamera.
“OhOh.. Lady Lady..Lady Oscar”canticchiavo mentre muovevo i fianchi.. Ero felice e mi divertivo molto!
Dopo aver ballato e guardato il cartone animato calò il sonno e mi addormentai.
Poi sentì accarezzarmi la nuca, non aprì gli occhi ma capì che la persona in questione era papà.
Mi prese tra le sue braccia forti e mi trasportò nel lettone della camera di mia madre.
Sentì la mano piccola di mamma stingermi la manina e quella grande di papà accarezzarmi la nuca.
Sognai i miei genitori e io riuniti che facevamo il bagno.
 
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lei basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lei per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
Fabio Volo 

Ciao ragazze!
Nuovo capitolo, mi piace così e così e non chiedetemi il perchè!^^
Voglio ringraziare tutte ma sopratutto la mia adorata Fiby CullenBass_!
L' adoro troppo, per l' appoggio che mi da!
Anche
Silvia, Guccina95, bybu, Francynike e adesso non sto più a elencarle sennò.. ci metto troppo!
Vi amo!
P.S. ringrazzio anche
lazialotta e stezietta w!
 
  
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