Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: MedusaNoir    23/07/2011    3 recensioni
Esistono gli amori platonici, quelli immortali, perfino quelli che durano solo qualche giorno; e poi ci sono loro, gli amore preconfezionati. Si tratta di "amori in scatola" costruiti su misura per unire i rampolli di due facoltose famiglie.
Ed è proprio questo che accade a Draco Malfoy e Asteria Greengrass: si ritrovano fidanzati fin da bambini. Inutile dire che questo a Pansy Parkinson, che è sempre stata accanto al ragazzo cercando di conquistare il suo cuore, proprio non va giù...
Tra una Daphne pasticciona innamorata del sarcastico migliore amico Blaise, una Millicent intelligente che non riesce a trovare un fidanzato, un Gregory ancora depresso per la morte di Vincent e un Theodore esperto nel risolvere le situazioni, Pansy e Asteria si daranno battaglia, senza che l'opinione del codardo Draco venga mai presa in considerazione.
[ATTENZIONE: il capitolo III (escluso il prologo) è stato aggiornato quasi un anno fa; a partire dal capitolo IV si sta tornando ad aggiornare ogni settimana]
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Millicent Bullstrode | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo III

- Quella… Quella… AAARGH!

Pansy sbatté i piedi a terra con forza, calpestando le achillee lasciate da Asteria. Il suo comportamento infantile non fu preso molto in considerazione dai Malfoy, abituati all’originalità della ragazza da sempre. I due coniugi si limitarono a scambiarsi uno sguardo preoccupato e negli occhi di suo marito Narcissa lesse l’uomo che era stato pochi anni prima; deglutì, sapendo che i Greengrass avrebbero potuto restituirlo al degrado di quel tempo.

- Pansy, per favore, smettila! - esclamò Draco. – Non riesco a pensare se fai tutto questo casino!

- Scusa, Draco, - mormorò lei con aria colpevole, correndo a sedersi sulle sue gambe. – E’ solo che quella smorfiosetta mi dà ai nervi! Cos’hai intenzione di fare?

- Devo riflettere, - si limitò a rispondere il ragazzo, scrollandosela di dosso ed entrando in casa.

Pansy seguì l’ombra del suo profilo, aggrottando la fronte.

 

A decine di miglia da lì, le sorelle Greengrass stavano tornando nella villa di famiglia, dopo essersi appena Materializzate nei pressi di Londra in una zona poco frequentata dai Babbani.

- Asteria… - tentennò Daphne, inciampando nel suo vestito. – Sei sicura di quello che fai?

- Assolutamente.

- Non sapevo ti piacesse Draco…

- Credo che sia un ragazzo interessante.

Daphne inarcò un sopracciglio. – Hai minacciato i Malfoy solo perché credi che Draco sia interessante?

- Sono stata promessa in sposa a lui anni fa, sono determinata ad arrivare fino in fondo per prendere ciò che mi appartiene.

- E Pansy? Quella poverina è innamorata di lui praticamente da sempre!

- Per cui è ora che smetta, no? -. Asteria si fermò improvvisamente davanti al cancello della villa e guardò sua sorella negli occhi. – Francamente, Daphne, non capisco come tu possa essere amica di certa gente.

- Pansy non è come…

- La eliminerò, lo sai. La eliminerò come chiunque si metterà sulla mia strada. Quindi, sorellina, prima di decidere a chi giurare eterna fedeltà pensa anche a questo.

 

- Pansy?

La ragazza alzò rapidamente il volto bagnato dal bracciolo del divano, sedendosi come conveniva a una persona del suo rango. Mai come quello di Asteria, però.

Sentì un’altra lacrima rigarle la guancia e l’asciugò con il braccio, preparando il suo migliore sorriso di circostanza.

- Sono qui, signora Malfoy.

Narcissa entrò nel salotto e individuò Pansy facilmente. La luce filtrava ormai fioca attraverso le tende verde scuro, ma riuscì comunque a notare il volto arrossato della ragazza. Si sedette al lato opposto del divano.

- Come stai, Pansy? - le chiese.

- Tutto a posto, signora Malfoy, - rispose Pansy, sfoderando di nuovo un finto sorriso.

- Sicura di stare bene?

Pansy esitò, poi fece segno di alzarsi. – Credo che sia ora di andare, sono rimasta qui fin troppo.

- Nessun disturbo, Pansy -. Narcissa afferrò la sua mano, costringendola a fermarsi. – Puoi rimanere a dormire da noi, manda un gufo a tua madre.

- Non saprei se… Non vorrei dare disturbo… E poi far preparare una stanza proprio ora…

Narcissa le rivolse una smorfia divertita. – Hai una stanza tutta per te a Villa Malfoy da quando avevi sei anni: quale disturbo vorresti arrecare?

- Va bene - si arrese Pansy.

- Puoi trovare Eltanin in camera di Draco, è lì che teniamo la sua gabbia. Ti aspetto per la cena.

Pansy annuì e si avviò verso la stanza del suo amico per la prima volta controvoglia.

 

- NON POSSO ANDARE AVANTI COSI’!

- Buonasera anche a te, Daphne.

Daphne, stringendo le mani attorno ai capelli rossi, si Materializzò nell’appartamento di Diagon Alley del suo migliore amico e prese a camminare avanti e indietro, incapace di calmarsi; Blaise piegò leggermente La Gazzetta del Profeta, alzando un sopracciglio: quando Daphne era arrabbiata, riacquistava incredibilmente l’equilibrio.

- Cosa succede? – le chiese, sorpreso dal suo comportamento. – Chi ti ha fatto arrabbiare? Non dirmi che Lavinia ha tentato di combinare un matrimonio anche per te!

Daphne finalmente si fermò, riprendendo fiato, e guardò Blaise senza smettere di gesticolare.

- Mia sorella è un’arpia.

- La dolce e innocente Asteria? Chi lo avrebbe mai detto?

- Aspetta: hai appena usato il sarcasmo.

- Stai cominciando a riconoscerlo, a quanto pare.

- Potevi anche essere sincero, visto che agli occhi di tutti Asteria è…

- … era una timida bambina che arrossiva non appena qualcuno le rivolgeva un complimento, - concluse Blaise per lei. – Ma non mi ha mai convinto, lo sai. E dopo che la vostra famiglia è stata una delle poche a uscire indenne dalla Seconda Guerra Magica ha deciso di mostrarsi per quello che è: un’arpia, appunto.

- Blaise, - mormorò Daphne, sospettosa, - c’è qualcosa che devo sapere?

- Assolutamente no, - rispose il ragazzo senza tentennamenti. – Ad ogni modo, come si è svolto il “favoloso pomeriggio dai Malfoy”?

- C’era Pansy.

- Ah.

- Esattamente.

- Asteria ha cercato di farla sentire inferiore.

- Sì.

- E ha preteso di sposare Draco.

- Sì.

- E le ha dichiarato guerra.

- Sì.

- Manda un gufo Theo, abbiamo bisogno di uno stratega, - esclamò Blaise, riponendo il giornale e alzandosi dalla poltrona.

- Io non ho nessuna intenzione di mettermi contro Asteria! – ribattè Daphne, indignata. – E’ pur sempre mia sorella… e mi fa paura!

- Non parlavo di prendere le parti di una delle due: abbiamo bisogno di qualcuno che ci faccia fuggire dall’Inghilterra prima che Pansy provi ad arruolarci. E che sia in grado di arginare i suoi disastrosi piani.

 

Pansy bussò tre volte alla porta di Draco.

- Avanti -. Non appena il ragazzo scoprì la sua visitatrice, aggrottò le sopracciglia. – E’ la prima volta che bussi.

- Già, - confermò Pansy, torcendosi le mani. – Sono… sono venuta a prendere Eltanin. Tua madre mi ha invitata a restare stanotte e…

- Capisco, fa’ pure.

Mentre scriveva il messaggio per sua madre e legava il bigliettino alla zampa del gufo, Pansy osservò di nascosto il ragazzo sdraiato sul letto. Stava leggendo qualcosa, forse La Gazzetta del Profeta; scrutando meglio, si accorse che si trattava di un solo foglio.

Mentre apriva la finestra per far volare via il gufo, Draco sospirò.

- La mia promozione, - spiegò, indicando il documento che teneva tra le mani. – Mi hanno in pugno.

- Potresti rinunciare al lavoro, - suggerì Pansy con scarsa convinzione.

- E come potrei mantenerti dopo?

La ragazza avvampò e si decise finalmente a voltarsi verso di lui, incredula, ma fortunatamente Draco era tornato a concentrarsi sul suo foglio e non la vide.

- Ma-mantenermi? - balbettò Pansy.

- Mantenerti, - confermò Draco. – Lo chiami in un altro modo? Passi le giornate qui, dormi qui, ogni volta che scendo a mangiare ti trovo seduta accanto ai miei…

- Oh, - esclamò Pansy, abbassando lo sguardo. – Se vuoi non vengo più…

- No, ti prego: preferisco una rompiscatole come te alle arpie che tramano nell’ombra!

La ragazza sorrise, sollevata, e si gettò sul letto accanto a Draco, poggiando il mento sul palmo delle mani. – Allora hai deciso di lasciar perdere le minacce di quell’ochetta?

- Ochetta? Senti chi parla!

- Ehi!

- Almeno te sei innocua. Lei non è un’ochetta, è una Banshee in piena regola!

Pansy scoppiò a ridere e poggiò la testa sulla spalla dell’amico. – Quindi cosa farai? –

- Devo ancora decidere… Mi tiene in pugno, e tiene in pugno anche te: se la mia famiglia dovesse cadere in rovina, dove dormiresti tu?

- Mi basta stare accanto a te e potrei accontentarmi anche della Foresta Proibita!

- Voglio proprio vederti, te che dormi solo con lenzuola di seta, - la prese in giro Draco. – Andiamo, è ora di cena.

Si alzò e uscì dalla porta, lasciando Pansy sola a chiedersi quando Draco sarebbe arrivato a capire che lei parlava sul serio, che ogni sua frase era sincera come lo era il suo amore per lui.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: MedusaNoir