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Autore: braver than nana    24/07/2011    2 recensioni
{Raccolta di storie ispirate alla canzone Fuckin' Perfect di P!nk}
01 - Mattina (Neff)
02 - Pomeriggio (Flichard)
Erano bastati alcuni sguardi, poche carezze e si era trovati, come se per anni avessero vagato nel buio, incontrandosi senza mai vedersi veramente e alla fine avessero trovato la luce. Ed era sempre stata a portata di mano ma tra di loro c'era Jeff e c'erano i Warblers e tutto il resto della scuola. Sembrava che tutti fossero decisi a rimanere saldi nelle loro posizioni, pronti ad attaccare per difendere i loro piedistalli, a impegnarsi per tenerli separati.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Made a wrong turn
Once or twice
Dug my way out
Blood and fire

02 - Pomeriggio.
You’re so mean
When you talk
About yourself
You are wrong
Change the voices
In your head
Make them like you

Avevano deciso di incontrarsi in cortile, alla panchina sotto la quercia secolare, e quando Richard era arrivato con qualche minuto di anticipo era rimasto sorpreso dal trovare il suo ragazzo già seduto tutto concentrato nella lettura di uno dei suoi grossi libri. Gli occhi azzurri seguivano velocemente la linea delle righe stampate sulla pagina e non si accorse di lui fino a quando, con poca eleganza, si sedette al suo fianco. Flint aveva allora alzato lo sguardo, gli aveva sorriso e con movimenti automatici aveva raccolto il segnalibro dal suo fianco e lo aveva infilato nel libro, per poi appoggiarlo sulle gambe. Si era alzato un po' per dargli un bacio sulle labbra e gli aveva preso una mano, stringendola stretta.
Stavano bene insieme anche se le cose tra di loro erano evolute talmente velocemente che quasi gli sembrava irreale la storia che ne era nata.
Lo aveva sempre guardato da lontano, erano sempre stati amici -non ottimi o semplicemente buoni amici, solo amici- ma poco più di un mese prima qualcosa era scattato e si erano avvicinati. Erano bastati alcuni sguardi, poche carezze e si era trovati, come se per anni avessero vagato nel buio, incontrandosi senza mai vedersi veramente e alla fine avessero trovato la luce. Ed era sempre stata a portata di mano ma tra di loro c'era Jeff e c'erano i Warblers e tutto il resto della scuola. Sembrava che tutti fossero decisi a rimanere saldi nelle loro posizioni, pronti ad attaccare per difendere i loro piedistalli, a impegnarsi per tenerli separati.
Le sentiva ancora, se chiudeva gli occhi e si concentrava, le parole di disprezzo che aveva dovuto sopportare in quel periodo quando tutti si opponevano e parlavano, dando fiato alla bocca senza sapere di cosa stessero parlando. Perché loro però non erano presenti le notti in cui quel ragazzo che adesso aveva vicino piangeva, le volte in cui devastato lo cercava per farsi rassicurare che sì, sì andava tutto bene. Che aveva ancora lui quando tutti gli andavano contro, che anche se ogni singola persona che credevano amica sembrava essersi trasformata in un giudice della corte suprema pronto a condannare con ogni mezzo le loro scelte, loro erano insieme. Ed erano insieme quando Flint aveva paura, e voleva mandare tutto all'aria perché si sentiva perso e con cattiveria parlava di sé come un traditore, come un immorale che stava facendo del male a tutto compreso a Richard, verso il quale ormai non poteva più negare di provare un sentimento troppo profondo, e a sé stesso.
In quei momenti, toccava solamente a lui prendere il volto rigato dalle lacrime tra le grandi mani callose per colpa dello sport e guardarlo dritto negli occhi per dirgli di ignorare tutte quelle voci che gli affollavano la testa, di pensare col cuore, di essere forte, perché credeva in lui e in quello che li legava. Sussurrava parole dolci, tenendolo stretto fino a quando non si addormentava con ancora il cuore in tumulto e gli occhi tinti di un blu scuro che descrivevano la tempesta che il moro doveva affrontare per stare in pace.
La mattina si svegliava già stanco, voleva sembrare forte e affrontava la giornata a testa alta, riempiendosi di tutte le voci di corridoio che cercavano di farlo affondare, ma era stanco.
Il tempo poi era passato e tutti, perfino Jeff che con il cuore spezzato era stato riluttante ad andare avanti, avevano capito.
Era bastato che tutti aprissero gli occhi scostando quel velo di pregiudizi per finalmente vedere i due insieme, i piccoli cambiamenti che entrambi avevano fatto per completarsi a vicenda, quelle attenzioni che si rivolgevano con sorrisi innamorati. Il primo che aveva compreso era stato Ethan che, con un sorriso timido, si era avvicinato e gli aveva fatto i complimenti, erano davvero una bella coppia.
Da quel giorno Flint aveva iniziato a essere meno stanco, a dormire meglio la notte, rilassandosi istintivamente e trovando tra le braccia del compagno l'incavo perfetto per incastrare il suo corpo. I suoi bellissimi occhi erano tornati di quel celeste così intenso da ricordare il cielo primaverile e avevano iniziato, insieme, a vivere la loro storia. Certo, avevano i loro alti e bassi, le loro litigate stavano diventando leggenda all'interno del loro dormitorio ma poi fare la pace era sempre il momento migliore della giornata, quando si guardavano negli occhi pentiti o pronti a perdonare e facevano semplicemente l'amore.
«Allora, andiamo?» aveva detto Flint che si era alzato dalla panchina e lo aveva tirato in piedi, continuandolo a guardare con un sorriso. Il cielo era sgombro da qualsiasi nuvola ed era dello stesso perfetto colore degli occhi del ragazzo che gli stringeva la mano.
Era semplicemente perfetto. Loro due, il parco, la loro vita, il futuro che sentivano di avere davanti, insieme. Anche soltanto quel pomeriggio che avrebbero trascorso tra un bacio e l'altro, tra qualche pagina letta dal libro che il più piccolo si portava dietro e magari qualche bisticcio sul ragazzo carino che passerà davanti e che uno dei due guarderà un po' troppo.
Un pomeriggio perfetto, fottutamente perfetto per loro due.

Fine.

Come promesso sto postando stasera anche la Flichard che, come al solito, è da diabete. Non ce la faccio a scrivere qualcosa che non sia così smielato quando c'è Flint di mezzo, è più forte di me per colpa del GDR in cui ormai facciamo coppia fissa da più di un mese e io -che sono Richard- lo amo da morire! Nonostante tutto u.u
Allora, ho cercato di adeguare la canzone con il loro rapporto e teoricamente dovrebbe essere uno spin-off della fic di Jess/Chemical Lady "Blaine Anderson present the Pips" nella quale Flint e Jeff stanno insieme ma che io ho fatto scoppiare XD le reazioni, vi posso assicurare, sono proprio come ho descritto XD comunque, per domani o al massimo lunedì posterò la Hummerwood. Forse, se sono in vena potrei anche scrivere una Klaine ma forse non starà in questa raccolta visto che da come me la immagino sarà fuori lo schema che sto seguendo. Naturalmente, le storie sono tutte indipendenti una dall'altra trattando, come dire, universi diversi nonostante stiamo sempre alla Dalton. Non mi sono spiegata immagino, ma fa niente.
Naturalmente è dedicata a D, che mi ha betato e che quindi già la conosce, e volevo solamente dire che accetto la sua amicizia con Ethan e questo diciamo che era il mio modo per dimostrarlo u.u

Baci, Nacchan.
   
 
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