Questa storia viene narrata da due persone diverse, scriveremo un capitolo a testa, per descrivere meglio la vita di Emily e Violet.
Due gemelle completamente diverse.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Listen toyour heart when he'scalling for you. Listen to your heart there's nothing else you can do. I don't know whereyou're going and I don'tknow why, but listen to your heart before you tell him goodbye.
Quella mattina fu Natalie a svegliarmi, abbaiando a non so cosa.
"Natalie stai zitta!!!", urlai irritata alzandomi dal letto.
Erano le 7 del mattino ed ero in ritardo per andare a scuola.
Corsi in bagno, mi feci la doccia e cercai di mettere qualcosa di decente.
"Emily la colazione!" urlò mia madre dal piano di sotto.
"Vai a svegliare Violet!"
Violet era la mia sorella gemella, eravamo completamente identiche ma completamente diverse.
I nostri capelli erano di un rosso che dava sull'arancio, e gli occhi verdi.
Saremmo identiche fisicamente se mia sorella non si fosse tinta i capelli di un biondo platino.
"Violet alza il culo dal letto!" sbraitai spalancando la finestra della sua camera.
"ancora 5 minuti Emily!"
"No, siamo in ritardo,ed è il primo giorno di scuola, MUOVITI!"
Ci eravamo appena trasferite in California, perchè nostra madre aveva ottenuto una promozione.
Mi precipitai giù per le scale e trangugiai la colazione in un secondo, presi la merenda e corsi fuori di casa.
"Idiota aspettami!!" sentì mia sorella correre dietro di me.
Salimmo sulla nostra Chevelle rossa (cabriolet giusto per vantarsene) e sfrecciammo verso la scuola.
"Benvenuti alla Carmichael High School!" disse il preside Charles parlando al microfono.
"Troverete gli orari delle lezioni in segreteria. Buon lavoro!"
Abbandonammo l' aula magna dirigendoci verso i nostri armadietti.
"Tu in che aula sei alla prima ora?" chiesi nervosa a mia sorella. "313, Inglese. Guarda che abbiamo gli stessi corsi."
L'unica cosa che mi consolava.
La giornata passò molto lentamente e non mi sembrò vero di essere finalmente a casa.