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Autore: Gloria_Guns    27/07/2011    1 recensioni
Non è proprio una storia sui Green Day ma una storia su un ragazzo che ama i Green Day e questi ultimi renderanno la sua vita migliore, spero che vi piaccia la storia e che vi prenda abbastanza, baci dalla vostra Gloria Guns
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi addormentai in metro e fui svegliato dalla vibrazione del mio cellulare.
Mamma:
Dove sei? Torna a casa. Mi dispiace essermene dimenticata. Ti voglio bene.
Tornare a casa? Non ci pensavo nemmeno! 
Scesi all'ultima fermata, la fermata sbagliata, quella che non portava a casa mia, nè in nessun altro posto. Subito appena uscito dalla stazione vidi un grande parco, panchine arruginite, bambine che giocavano a palla. Presi il libro che avevo nello zaino e mi misi a leggere su una panchina.
Forse urlai troppo ad alta voce perchè una signora mi guardò indignata e si alzò dal suo posto accanto al mio. 
Chiusi il libro che stavo leggendo, un'altra stronzata su un ragazzo sfigato. Perchè i protagonisti, maschi, dei libri erano 
tutti supereroi o sfigati innamorati di una figona che, puntualmente, non li degnava neanche di uno sguardo?
Gettai il libro "La vita è un gioco" in fondo alla panchina verdastra arruginita e mi distesi con gli occhi chiusi per raccogliere i pensieri.
Mi addormentaiin poco tempo.
Quando aprii gli occhi altri due occhi, verdi come le panchine che mi stavano in torno, mi fissavano un pò curiosi e un pò preoccupati
le urlai contro, ma me ne pentii subito.
Il suo visino arrossito era molto dolce, si sentiva in colpa.
Mi ero messo a sedere così che lei potesse sedermi accanto, e così fece. Accesi una sigaretta e la ragazza mi guardava con gli occhi di chi non aveva mai visto un ragazzo, o magari uno come me, ma lei al contrario di tutti quelli che mi guardavano per strada non era spaventata, era diversa come me. Non avevo fatto caso a quanto fosse carina. Aveva i capelli biondi con qualche ciocca di un colore che doveva essere un verde scuro, aveva gli occhi verde smeraldo, di quelli in cui ti ci perdi dentro. Portava un paio di pantaloncini neri e una maglietta bianca, era molto magra e le si vedevano le ossa delle spalle e del petto, la sua pelle, candida, sembrava liscia e morbida nonostante a vista fosse spigolosa, E poi lo vidi: "I HOPE YOU HAD THE TIME OF YOUR LIFE". Era lei.Allora mille emozioni sovrastarono i miei pensieri, non facevo altro che fissarla, certo, era lei! Era più bella di come l'avevo immaginata e i capelli erano diversi ma si, era lei.
Disse imbarazzata.
Già, la stavo fissando da un minuto buono. Solo dopo mi accorsi che con sè aveva una chitarra.
le domandai buttando via il fumo che avevo appena inspirato.
rispose in tono sarcastico. Aveva le labbra carnose colorate di rosso e un percing proprio sotto la parte destra del labbro.
feci un altro tiro. Lei si girò dall'altra parte.



Nel prendere lo strumento le cadde un libro che riconobi: "La vita è un gioco". Scoppiai in una fragorosa risata  le dissi riprendendo fiato
 



Fece un sorriso e disse:


 
Mi porse la chitarra e iniziai a stimpellare gli accordi di "Good Riddance-Green Day sapendo che l'avrebbe riconosciuta. Lei sgranò gli occhi e urlò:

continuava ad urlare e sorridere. Era bella quando sorrideva, le sue guance s'erano arrossate e i suoi occhi erano più vivi di prima, brillavano adesso.
<è anche la mia, poi il tatuaggio.> sorridevo. 
S'illuminò di un sorriso d'ammirazione. Aggiunse con aria di festa.
risposi con un sorriso sconosciuto sulle labbra.
Prese un cono alla nocciola e pagai io. Passammo un pomeriggio meraviglioso, pieno di risate, commenti e poesie. Scoprimmo di avere tante cose in comune, lei era bella, era gaia, sprizzava gioia da tutti i pori. Ma io ero sempre stato bravo a capire le persone e nei suoi occhi c'era un ombra di qualcosa passata.

 

 
Rise. disse correndo via.
In effetti erano tante le cose che non sapevamo l'una dell'altro. Non sapevo nemmeno quanti anni avesse.

Tattoos of memories and dead skin on trial 
For what it's worth it was worth all the while 
It's something unpredictable, but in the end is right. 
I hope you had the time of your life. 

  
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