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Autore: Acclaim    27/07/2011    3 recensioni
Quel giorno aveva deciso di fuggire da quella prigione, da quella maledetta casa. Avrebbe sacrificato tutto, ma non sarebbe stata lì un minuto di più.
-Paul io me ne vado nel pub qua sotto.-
-Cosa? Tu non ci andrai, sono già le 11 di sera e io sono una persona importante non mi rovinerò la reputazione per il tuo desiderio di bere.-
-Non me ne frega un cazzo, io ci vado, puoi mollarmi se vuoi.-
Paul rimase senza parole, si alzò dalla poltrona e le mollò uno schiaffo in pieno viso. –Guardami negli occhi, tu non ci andrai.- Charlotte prese la sua borsa e uscì di casa cercando di trattenere le lacrime.
Quel giorno sarebbe inziata la sua vita.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tutto bene amore?-
Charlotte aprì piano piano gli occhi e vide il viso di Brian a due centimetri dal suo.
–Credo di sì, ma che è successo?- a fatica riusciva a parlare.
-Ieri da Zacky hai bevuto una quindicina di birre e stanotte…beh non eri messa benissimo.-
-Ieri da Zacky?- Charlotte non riusciva a ricordarsi niente fino a che non le venne in mente il bacio che le aveva dato il grande Baker.
-Non ti ricordi più?- le chiese lui un po’ preoccupato.
-Ehm no, non mi ricordo. Dai preparami la colazione Bri ti preeeego.-
-Ok, mi passi il cellulare per favore?- Charlotte allungò a mano e glielo diede.
-Tieni e lasciami stare, ho sonno.-
-Sì contaci…Ho un messaggio da Matt, cazzo speriamo vada tutto bene a sto giro.-
-Mmm, Bri vattene!- lei gli tirò un cuscino e lui andò in cucina. Finalmente ci sarebbe stata un po’ di tranquillità ma…
-Cazzo!!- Charlotte si alzò e andò a vedere cosa fosse successo.
-Cazzo cazzo cazzo cazzo!- Brian era nel panico più totale, girava per la stanza con le mani nei capelli ripetendo “cazzo cazzo!”.
-Mi dici che hai o hai intenzione di fare così tutto il giorno?-
-Tra due giorni abbiamo il concerto, e per colpa tua che sei così terribilmente sexy da farmi dimenticare ogni cosa, io non sono sicuro di…ecco…sapere benissimo le canzoni…-
-Oh merda, Bri non sai le canzoni? Ma come puoi scordarti  una cosa simile?-
Brian abbassò lo sguardo, stava per piangere. Charlotte lo abbracciò –Amore vai a provare con gli altri va che è meglio.- gli diede un lieve bacio sulle labbra –Facciamo che la colazione me la faccio da sola, tu vai che è meglio.- lui sorrise e la baciò, la salutò e due minuti dopo fu sola. Che schifo.
 
Charlotte odiava la solitudine. Da piccola aveva paura che una specie di maniaco comparisse solo quando era completamente sola, e lei cercava di evitarlo. Correva, scappava, gridava contro qualcosa che non c’era. Immaginazione, paura.
 
Prese il cellulare e compose il suo numero. Il numero di quella persona che aveva sempre amato, che vedeva tutti i giorni. Almeno fino a quando Charlie non si trasferì ad Huntington Beach da Paul e da lì persero i contatti l’una dell’altra. Si erano chiamate una sola volta: il primo Natale che passarono l'una senza l'altra dopo che si incontrarono per la prima volta, poi mai più niente. Ma il suo numero lo teneva sempre, nel caso avesse avuto bisogno di lei: come in quel momento.
 
-Allison?- disse Charlie.
-Sì ehm…ma chi parla?- rispose una vocetta squillante dall’altro capo del telefono.
-Ahah vuoi farmi credere che non ti ricordi di me salame biondo?-
-Oh cazzo Charlie! Ma…ma mio Dio! Come stai? Come va laggiù? E Paul? Avete int…-
-Smettila Allie! Io e Paul ci siamo mollati.-
-Oh, oh Cha mi dispiace tanto.-
-A me no, sto con…un altro!-
-E chi è?-
-Surprise!-
-Daaaai?-
-Se mi vieni a trovare te lo presento, poi vieni a stare da noi.-
-Ci convivi?-
-Certo.-
-Non mi puoi tenere sulle spine! Se prendo il primo volo per Huntington tu mi vieni a prendere in aeroporto?-
-Ovviamente, sono a sua disposizione. Chiamami appena sai quando parti.-
-Certo amica, a presto.-
-A presto salame biondo.-
-I hate you.-
-Saaaaaaalamino!-
Non era un salame rispetto alla sua forma fisica, anzi lei era molto magra e alta, ma diciamo che era una persona molto ingenua quindi Charlotte la chiamava così.
-Ti troverò un soprannome prima di venire lì, sappilo. Ciao tesoro, ci vediamo.-
Charlotte la salutò, rise e attaccò il telefono. Allison. Quanto le era mancata. Finalmente sarebbe tornata nella sua città natale. Sì perché lei non era di Londra, come Charlotte. Ha sempre vissuto a Huntington Beach poi a 19 anni si è trasferita in una villetta di fronte a Buckingam Palace, senza dire niente a nessuno. Si era ritrovata ad essere la vicina di Charlotte e pian piano diventarono migliori amiche.
 
Erano le 11 di mattina e Brian era fuori da due ore ormai. Charlotte si rassegnò del fatto che probabilmente non sarebbe tornato per pranzo e che quindi sarebbe stata sola per tutto il pomeriggio.
 
Si mise a sedere sul divano cercando di addormentarsi quando le suonò il telefono.
 
-Sì pronto?- disse Charlotte con una voce stanca e abbastanza irritata.
-Sono Alli!- rispose la voce dall’altro capo del cellulare.
-Ehy salame che vuoi? Uffa stavo cercando di addormentarmi!-
-Ho guardato su internet, stasera verso le sette c’è un volo per Huntington Beach, che ne dici?-
-PRENDILO.-
-Ma tu non hai problemi a venirmi a prendere dopo?-
-Assolutamente no, tu prendi il primo volo e io arrivo.-
-Ottimo, allora devo essere lì verso le 9.30/10 probabilmente.-
-Perfect, a dopo!-
 
Allison riattaccò e Charlotte non poté fare a meno di sorridere, l’avrebbe rivista. Poi chissà come l’avrebbe presa quando si sarebbe trovata davanti alla casa di Synyster Gates.  Si mise a pensare a come avrebbe fatto quando i suoi amati Sevenfold sarebbero andati in giro per il mondo: li avrebbe seguiti o sarebbe stata da sola tutto il tempo?
No, non ce l’avrebbe fatta, sarebbe stata con il suo Brian per sempre.
 
Charlotte decise che pensare troppo al suo fidanzato non l’avrebbe aiutata a distrarsi dal fatto che fino a quando non sarebbe arrivata Allison sarebbe rimasta da sola, quindi si cucinò un piatto di pasta e si mise a dormire.
 
 
-Matt ti prego dimmi che sono andato bene altrimenti mi uccido.-
-Vorrei potertelo dire ma…- Brian stava già per disperarsi –SEI UN FENOMENO!- si misero tutti a ridere e il chitarrista fece un respiro di sollievo. –Grazie Matt, non desideravo altro che sentirmi dire questo.-
-Sì certo sei bravo ma domani è meglio ritrovarci a provare comunque, sai per non correre rischi.-
-Va benissimo, a domani amico!-
I due si diedero un cinque e Brian andò verso casa quando un gruppo di ragazzine esaltate gli chiesero l’autografo.
-No ragazze devo andare a casa, la mia ragazza mi sta aspettando.-
-Michelle?- chiese una ragazzina-
-No.- detto questo Brian si voltò e tornò a casa sua vedendo con la coda dell’occhio quelle piccole fan esaltate che cercavano di capire chi fosse la fortunata, le vedeva spettegolare su di lui e questo non gli piaceva affatto. Cercò di non dare troppo peso a quelle ochette e andò a casa.
 
Quando aprì la porta vide Charlotte che dormiva nel divano. Il rumore della porta che si apriva la svegliò e lei fu lieta di vedere il suo Brian.
–Oh finalmente sei qui!- Corse verso di lui e l’abbracciò piangendo
-Ehy piccola ma che hai?- le chiese lui preoccupato. –Sono state le ore più brutte della mia vita…Ho paura della solitudine, eh…beh ero da sola quindi avevo molta paura.- il chitarrista le asciugò le lacrime
–Non ti lascerò da sola neanche un altro minuto, domani vieni alle prove con me.- detto questo le diede un bacio nella fronte.
–Non ce n’è bisogno…stasera viene a stare da noi una mia amica di Londra, eravamo inseparabili fino a quando non mi sono trasferita qui per Paul…- Brian come risposta le diede un bacio sulle labbra e le alzò il viso con la mano –Ti amo, voglio solo che tu sia felice e se l’arrivo di questa tua amica ti rende così contenta, non posso che esserlo anch’io piccola.- Charlotte sentiva il suo fiato sul collo e nel momento che lo guardò negli occhi non poté fare altro che pensare a quanto lo amasse, a quanto si sentisse bene sapendo che insieme a lei ci fosse un uomo che l’avrebbe protetta.
–Grazie Bri, se non fosse per te io sarei sotto un ponte.-
-Non dirlo neanche per scherzo, se non fosse per te io starei vivendo un incubo con Michelle.-
-Ti amo.-
-Anche io piccola.-
Brian la prese in braccio, la portò in camera e la buttò sul letto. Lui posò le sue labbra su quelle di Charlotte e le loro lingue iniziarono a intrecciarsi, intanto ognuno svestiva l’altro e si ritrovarono nudi, ognuno di fianco all’altro. Lei non riusciva a smettere di guardarlo, il suo dito continuava ad accarezzare i pettorali del chitarrista cercando di immaginare una vita senza di lui. Brian prese il dito di Charlotte, lo stesso che contornava il suo petto, e lo baciò. Poi di scatto si mise sopra di lei e le entrò dentro con la stessa dolcezza della prima volta.
 
-Amore, amore svegliati, ti suona il telefono.- Brian dava dei piccoli scossoni a Charlotte per farla svegliare. Quando finalmente aprì gli occhi le allungò il cellulare.
-Pronto?- disse Charlie con una voce stanca e assonnata.
-Charlie sono Allie, allora mi vieni a prendere?-
-Sei già arrivata?-
-Sono le 10, certo che sono arrivata!.-
-Le 10? O mio Dio ma quanto ho dormito? Comunque tra mezz’ora sono da te, un bacio.- Charlotte riattaccò –Bri devo andare, Alli è arrivata.- il chitarrista si infilò una maglia –Ti accompagno io in aeroporto?- Charlotte stava trafficando con dei vestiti quando sentì la proposta di Brian –No grazie amore, voglio farle una sorpresa. Chissà come la prenderà quando conoscerà il grande Gates. Ah, ovviamente prenderò la tua macchina, chiavi please.- lui si mise a ridere e le lanciò le chiavi. Lei si infilò la felpa della Syn Gates Clothing che le aveva dato lui dopo la loro prima volta insieme.
-Ok vado, ciao amore.- lei lo salutò dandogli un bacio sulle labbra.
-Ciao piccola, torna presto.- lui la abbracciò e gli diede un bacetto sulla fronte, poi la lasciò andare.
 
Quando Brian sentì il rombo della sua macchina partire si mise sul divano e accese la tv: le mancava già.
 
Dopo circa venticinque minuti di viaggio finalmente Charlotte arrivò all’aeroporto. Appena scese dalla macchina vide una ragazza che la chiamava e la salutava: Allison!
Charlotte corse verso di lei e appena le fu di fronte la abbracciò
–Salame biondo, cazzo se mi sei mancata!- la strinse talmente forte che quasi la stritolava.
-Anche tu Charlotte, però non chiamarmi così.- le due si misero a ridere.
-Che ne dici di andare a prendere qualcosa da bere?-
-Ma io voglio conoscere il tuo ragazzo!-
-È una sorpresa Alli e lo sai.- Allison annuì e sbuffando andarono verso il bar per bere qualcosa.
-Due birre.- disse Charlotte al barista che annuì e gliele diede.
-Quant’è?- gli chiese Allison.
-Sono quattro dollari.- rispose lui. Allison glieli diede e insieme uscirono da quella sottospecie di bar fatto male.
 
-Ma che era gay quello?- chiese lei a Charlotte.
-Non lo so, perché?-
-Perché di solito i baristi le birre me le offrono, essendo una gran figa.-
Le due si misero a ridere e andarono verso l’auto di Charlotte.
-Quindi sei pronta per vedere con che razza di figo sto?- chiese ad Allison.
-Non vedo l’ora.- rispose lei.
 
Passarono il viaggio a raccontarsi le varie novità successe dopo il trasferimento di Charlotte: Allison era stata con più o meno sei ragazzi e ne aveva portati a letto circa una ventina, il contrario di Charlie visto che si era dovuta sopportare un deficiente per ben tre anni.
-Wow Cha che vita noiosa che hai avuto, insomma non so com...-
-Lo so Alli lo so, ma preferirei non parlarne. Poi ora sto con…ehy stavi per farmi dire il nome del mio tesoro! Vabbè poco importa siamo arrivate.-
 
Charlotte parcheggiò e quando scese dalla macchina notò la faccia sorpresa ma soprattutto spaventata della sua amica. Non ci fece troppo caso e andò a suonare il campanello.
Quando dalla porta sbucò Brian Charlotte volle vedere la reazione di Allison e come risposta notò le mani della sua amica cedere improvvisamente e la valigia che portava fino ad un attimo prima per terra. ‘Sarà perché è sorpresa di vedere Synyster Gates.’ Charlie sorrise al pensiero, ma quando si girò verso il chitarrista vide che anche lui si lasciò cadere dalla mano la bottiglia dalla quale stava bevendo, rovesciando tutta la birra nel marciapiede. 




Allora sono stata abbastanza brava stavolta?
Lo so che sono malvagia perchè ho fatto finire il capitolo sul più bello e dovrete aspettare fino al prossimo aggiornamento, ma amatemi su ^^
Chi sarà mai questa Allison? Bah xD
Ok la smetto e ringrazio tutti quelli che leggono e sopratuttto chi recensisce :D
Tanto love per voi <3
Acclaim
  
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