Anime & Manga > Shugo Chara!
Segui la storia  |       
Autore: ryry    28/07/2011    4 recensioni
Alexis è una ragazza che non ha mai conosciuto il padre, ma quando la madre la lascerà allora la giovane scoprirà tutta la verità sul suo passato e su alcune decisioni che la donna aveva fatto.
Amu ed i suoi amici avranno un nuovo nemico da affrontare e per Ikuto l'arrivo di Alexis rappresenterà qualcosa di speciale.
Riusciranno i Guardiani a fermare questo nuovo nemico? Riusciranno ad impedire che la società catturi l'Embrione?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 1



Alexis era seduta vicino al finestrino ed osservava le candide nuvole creare strani disegni attorno all’aereo diretto verso il Giappone.
<< Gli uomini di Burke ci staranno sicuramente cercando >> fece notare Lika.
<< Appena il dottore ha confermato che mamma era morta, ho voluto mantenere la promessa fatta. L’unico modo era scappare subito dall’ospedale prima che qualche scagnozzo di Burke ci venisse a prendere >> proferì Ale.
<< Hai scoperto dove si trova tuo padre? >> chiese la lupetta alla sua portatrice.
<< Sì. Ho già letto tutto il diario ed ho sfogliato il blocco della mamma. Ormai conosco la verità >> riferì la giovane.
<< Signorina, posso portarle qualcosa? >> domandò una hostess.
<< No, la ringrazio >> rispose Alexis.
Dalla borsa estrasse il passaporto che la madre le aveva lasciato in una busta – inserita nel diario – ed osservò le lettere incise sul documento.

Alexis Amakawa



“Questa è la mia vera identità” pensò la ragazza.
Cercò la foto che aveva trovato nel blocco ed osservò le due figure che sorridevano, osservando l’obiettivo.
Un uomo avvenente – capelli biondo scuro ed occhi verdi – ed una donna bellissima – capelli castani ed occhi marroni.
“I miei genitori” si disse Alexis, sfiorando con un dito i due volti felici.
<< Vedrai, lo troveremo >> disse Lika, sicura di sé.
<< Sì, lo so >> mormorò Ale, osservando fuori dall’oblò.

***



<< Ehilà! Finalmente siete arrivati >> disse Kukai, accogliendo gli amici all’ingresso di casa Hoshina-Tsukiyomi.
<< Non è che dovresti spiegarci qualcosa, vero? >> domandò Yaya, osservando il ragazzo con sguardo indagatore.
<< Forse sì >> concesse Soma, facendo passare i compagni e richiudendo l’uscio.
<< Ciao mocciosi >> salutò una voce.
<< Gentile come sempre Ikuto >> ironizzò Amu, prima di abbracciare il giovane che non vedeva da un anno a quella parte.
<< Noto che Tadase si è finalmente dichiarato ufficialmente, giusto ragazzina? >> la prese in giro Ikuto.
<< Fratello, sii più gentile! >> esclamò Utau dalla cucina.
<< Ehilà >> apparve all’improvviso uno Shugo Chara con le sembianze di un gatto nero.
<< Yoru >>
Gli altri Shugo Chara accerchiarono il piccolo amico e lo riempirono di domande, curiosi di scoprire dove fosse stato per tutto quel tempo.
<< Allora cosa ne dite di accomodarci a tavola? >> propose Kukai, facendo strada agli amici e conducendoli nel giardino sul retro della casa.
<< Potevi anche dircelo che ti eri fidanzato con Utau >> disse Amu a Soma, rimproverandolo.
<< Scusatemi, ma avevamo deciso di nasconderlo per il primo periodo e poi mi sono dimenticato di avvertirvi >> si giustificò il giovane.
<< Amu, hai letto il libro che ti avevo donato? >> domandò Tsukasa alla ragazza.
La notte era scesa sulla città e nel firmamento si potevano già scorgere le stelle e la luna illuminare quella serata.
<< Sì, ma non capisco alcune cose >> rispose lei.
<< Vorreste spiegare anche a noi di cosa si tratta? >> domandò Nagihiko.
<< Vedete, ho scoperto che io sono solo la custode del Lucchetto Magico >> riferì Amu.
<< Come sarebbe a dire? >> chiesero gli amici, stupiti per quella notizia.
<< Com’è successo con la Chiave di Ikuto, l’oggetto viene trasmesso di padre in figlio o di madre in figlia. Questo Lucchetto apparteneva ad una persona a me molto cara che me lo lasciò il giorno in cui dovette andarsene da questa città >> spiegò Tsukasa.
<< Quindi Amu non è il vero Jolly? >> domandò Kairi.
<< Lei ha quattro Shugo Chara ed il suo ruolo rimane comunque quello di Jolly, con la differenza che non è lei la legittima portatrice del Lucchetto >> rispose l’uomo.
<< Ma se non è lei il vero possessore, allora chi è? >> chiese Ikuto.
In quel momento, il Lucchetto Magico iniziò a risplendere di una luce abbagliante – prima di volare attorno ai ragazzi e dirigersi verso il muretto del giardino. Una figura se ne stava tranquillamente seduta sulle mattonelle ed osservò l’oggetto luminoso fermarsi dinanzi a lei, in attesa.
<< E’ arrivata >> mormorò Tsukasa.
La ragazza prese il Lucchetto e scese dal muretto, avvicinandosi lentamente al tavolo dove tutti la stavano aspettando.
<< Buonasera >> salutò cordialmente la giovane.
Un piccolo Shugo Chara apparve sulla spalla della fanciulla, salutando a sua volta le persone dinanzi a loro e scatenando la curiosità dei presenti.
<< Tu chi saresti? >> domandò Utau, alzandosi e fronteggiando la nuova arrivata.
<< Il mio nome è Alexis Amakawa >> rispose lei, spostando lo sguardo sull’uomo biondo.
<< Come sarebbe? >> chiese Tadase, sconvolto.
<< Tua madre mi ha inviato una lettera dove mi raccontava tutta la verità... figlia mia >> s’intromise Tsukasa, alzandosi ed avvicinandosi alla ragazza.
<< Ho letto il diario che mi ha lasciato ed ho scoperto tutto... padre >> ribatté Ale.
<< Vieni, abbiamo molto di cui parlare con i Guardiani >> disse Tsukasa, facendole cenno di accomodarsi al suo fianco.
<< E tu chi sei? >> chiese Ran alla lupetta.
<< Io mi chiamo Lika, piacere >> si presentò lo Shugo Chara.
<< E cosa rappresenti? >> chiese Suu, incuriosita.
<< La mia voglia di essere libera ed il mio lato istintivo >> rispose Alexis, carezzando la testa della sua lupa bianca.
<< Mi ricorda qualcuno >> ammise Tsukasa, incrociando lo sguardo di Ikuto.
<< Anch’io rappresento lo spirito libero di Ikuto >> s’intromise Yoru, svolazzando vicino a Lika.
Alexis sorrise nel vedere che il suo Shugo Chara era stato subito accettato dagli altri compagni e che ora stavano chiacchierando e giocando allegramente.
<< Zio, potresti raccontarci cosa sta succedendo? >> domandò Tadase.
<< Conobbi Sarah Reed ventitre anni fa. Era una ragazza così piena di vita e sempre sorridente che persi subito la testa per lei. Si era appena trasferita con i genitori e stavamo concludendo gli studi – sapete, eravamo in classe insieme. Entrambi possedevamo uno Shugo Chara e decidemmo di dar vita ad un gruppo che avrebbe sorvegliato gli studenti – e da lì decidemmo di prendere il nome di Guardiani. Io ero il King’s Chair, mentre lei la Queen’s Chair e possessore del Lucchetto Magico. Passammo sei anni fantastici insieme e stavamo decidendo di sposarci – di creare una famiglia – quando i genitori di Sarah morirono in un incidente e lei dovette tornare in Inghilterra. Volevo seguirla, ma lei mi rivelò di non amarmi più e così se ne andò da un giorno all’altro, lasciandomi il Lucchetto perché diceva che le ricordava troppo i momenti felici che avevamo passato insieme. Non ebbi sue notizie fino a due settimane fa, quando mi fu recapitata una sua lettera. Mi raccontava che era stata costretta a lasciarmi ed a tornare in Inghilterra perché il capo di suo padre l’aveva reclutata come segretaria della sua società. Mi raccontò dei suoi anni di schiava per la Black Power e mi rivelò dell’esistenza di Alexis – mia figlia. Prima di ammalarsi, Sarah aveva deciso di abbandonare la società perché Burke – il Presidente – aveva in mente di usare la forza ed i poteri di Alexis per catturare l’Embrione e così esprimere il suo desiderio. I loro piani sono malvagi, non vogliono il bene delle persone, ed Alexis sarebbe stata la chiave per riuscire a trovare finalmente l’Embrione. Nella lettera mi raccontò della malattia che l’aveva colpita e del fatto che non le restava molto da vivere. Mi disse che avrebbe mandato Alexis da me, così da poterla salvare dalle grinfie della Black Power ed anche per permettermi di conoscere finalmente mia figlia >> raccontò Tsukasa, spostando poi lo sguardo verso la ragazza al suo fianco << Sapevo che saresti arrivata sana e salva ed ho atteso con impazienza questo momento. Volevo conoscerti ed ora voglio proteggerti dalla minaccia che incombe su di te. La Black Power non si arrenderà ed userà ogni mezzo di cui dispone per averti, ma io farò tutto ciò che posso per tenerti con me. Voglio essere il padre che per diciassette anni non hai potuto avere al tuo fianco >>.
<< Non sono qui solo perché l’ho promesso alla mamma, ma anche perché volevo conoscerti. Volevo scoprire chi fosse mio padre ed ora che ti ho trovato, mi sento finalmente bene – come non mi sentivo da molto tempo >> ammise Ale, sorridendo.
<< Cos’ha in mente la Black Power? >> domandò Kairi.
<< Non lo so, ma il principale obiettivo della società è trovare l’Embrione. Da quando è nata Lika, hanno cercato in molti modi di usare il mio potere per i loro scopi e purtroppo non sono riuscita ad oppormi. Poi mia madre si è ammalata e la loro influenza si era affievolita, ma sapevo che avrebbero cercato di sottomettermi totalmente una volta che mamma non ci sarebbe stata più. Per quello sono fuggita subito. Non ho assistito nemmeno al suo funerale >> rispose la giovane, abbassando lo sguardo colmo di tristezza.
<< Se fossi rimasta, non saresti mai riuscita a scappare. Sei stata coraggiosa a rinunciare a salutare per l’ultima volta tua madre e ti ammiro per la forza che hai dimostrato, riuscendo ad arrivare da sola fino a qui >> s’intromise Amu, cercando di consolare la ragazza.
<< Ora dobbiamo trovare un posto dove nasconderci >> riferì Lika.
<< La società sarà già sulle nostre tracce e, con tutti i loro contatti, avranno scoperto che mio padre è vivo e risiede qui >> confermò Alexis.
<< Devo trovare un luogo sicuro, un posto dove nessuno verrebbe a cercarti >> disse – pensieroso – Tsukasa.
<< Vieni da me >> affermò uno dei ragazzi.
Gli occhi di tutti si puntarono su Ikuto che stava osservando con attenzione la nuova arrivata.
<< Potresti stare da me e vestirti con abiti larghi e da maschio, così nessuno potrebbe riconoscerti. La Black Power ipotizzerebbe subito che stai da tuo padre ed invece saresti al sicuro da tutt’altra parte. Fidati, nessuno sospetterebbe che vivi con me >> spiegò Ikuto.
<< Mi sembra una buona idea >> convenne Tsukasa.
<< Ma perché proprio da Ikuto? Potrebbe stare a casa di una delle ragazze >> espresse Tadase.
<< Geloso, cugino? >> domandò Alexis, osservando il parente con sguardo divertito.
<< Assolutamente no! Che vai a pensare, è solo che Ikuto non è proprio un ragazzo responsabile >> cercò di giustificarsi Tadase.
<< Non devi preoccuparti, nipote. Il Lucchetto e la Chiave devono conoscersi prima di potersi completare e poi sono certo che un lupo ed un gatto possano imparare a convivere – nonostante i caratteri molto simili >> proferì Tsukasa.
<< Che cosa staresti insinuando? >> domandò Ale al padre.
<< Io nulla, sto solo esprimendo ciò che dicono le stelle >> rispose l’uomo, indicando il firmamento sopra di loro.
<< Sei un astronomo? >> domandò Alexis, incuriosita.
<< Sì, ma sono anche il Preside della scuola Seiyo >> rispose Tsukasa.
<< Avremo molto di cui parlare >> ammise la ragazza.
<< I giorni non ci mancano, avremo tempo per farlo >> disse l’uomo.
In quel momento gli Shugo Chara si zittirono e parvero prestare attenzione a qualcosa.
<< Miki, che vi prende? >> chiese Amu al suo Shugo Chara.
<< Sentiamo la presenza di Uova X >> rispose Dia.
<< Lika >> chiamò Alexis.
<< Pronta >> fu la risposta della lupetta.
<< Chara Change >> proferì la ragazza.
Un paio di orecchie ed una coda da lupa bianca apparvero improvvisamente, mentre la giovane si alzò velocemente e saltò sul tetto della palazzina di fronte – sparendo poi alla vista della compagnia.
<< Scusate, ma dobbiamo starcene qui come delle statuine oppure la seguiamo? >> chiese Musashi, ironico.
<< Hai ragione >> convenne Kairi.
<< Forza, seguiamola >> annunciò Rima.
<< Ikuto vieni...? >> provò a chiedere Utau, ma il ragazzo era sparito.
<< Credo che sia già corso dietro ad Alexis >> affermò Nagihiko.
<< Io vi aspetterò qui, ma vedete di fare attenzione >> disse Tsukasa.
<< Stia tranquillo, non ci metteremo molto >> replicarono Yaya ed Amu.



<< Hai notato quant’è veloce? >> chiese Yoru al suo portatore.
<< Già, non pensavo fosse così forte >> rispose Ikuto – che aveva fatto a sua volta il Chara Change per seguire la ragazza.
<< Perché le hai proposto di stare da noi? Tu odi avere qualcuno tra i piedi >> domandò il micino.
<< Non lo so, mi è venuto spontaneo offrirle il mio aiuto. L’ho fatto senza davvero pensarci >> ammise il giovane – saltando l’ennesimo tetto.
<< Ecco, siamo vicini alle Uova X >> lo informò Yoru.



Alexis saltò dall’alto dell’abitazione ed atterrò al centro di un parco giochi deserto – vista l’ora tarda.
<< Sicura che si trovino qui? >> chiese la ragazza alla lupetta sulla sua spalla.
<< Ne sono certa >> confermò Lika.
Un fruscio dietro fece voltare immediatamente le due, ma si rilassarono subito quando videro Ikuto e Yoru atterrare poco distanti da loro.
<< Non dovresti allontanarti da sola >> disse Ikuto, cercando la prima scusa che gli venisse in mente.
<< Ho già lottato contro Uova X >> lo informò Alexis, ma un sorrisetto si disegnò sulle sue labbra – aveva apprezzato il gesto del ragazzo.
<< Sento un rumore provenire da quella parte >> disse Yoru, indicando un punto oltre i giochi dei bambini.
Lentamente e con cautela, i due giovani oltrepassarono lo scivolo e le altalene, ma delle Uova X non c’era alcuna traccia.
<< Che strano, ero sicuro fossero qui >> ammise il gattino.
Da dietro un cespuglio sbucarono una discreta quantità di Uova X e volarono sopra le teste dei ragazzi, fermandosi poi a mezz’aria.
<< Yoru >> chiamò Ikuto.
<< Sì >> annuì lo Shugo Chara.
<< Adesso Cuore mio... schiuditi >> disse il ragazzo, richiamando a sé il micino e fondendosi con lui.
<< Hai visto Ale? >> chiese Lika.
<< Sì, a quanto pare è lui che possiede la Chiave >> confermò Alexis.
<< Chara Transformation: Lince Nera >> espressero Ikuto e Yoru.
<< Un po’ ci somigliano >> notò la lupetta.
Un rumore di passi attirò l’attenzione della ragazza e constatò che anche gli altri compagni li avevano appena raggiunti.
<< Diamo una mano a Ikuto >> disse Utau.
<< Sì >> fu l’assenso generale << Adesso Cuore mio... schiuditi >>.
<< Chara Transformation: Cuore Amuleto >>
<< Chara Transformation: Beat Jumper >>
<< Chara Transformation: Platino Regale >>
<< Chara Transformation: Sky Jack >>
<< Chara Transformation: Bimba Piccola >>
<< Chara Transformation: Salto del Clown >>
<< Chara Transformation: Anima del Samurai >>
<< Chara Transformation: Fascino Eccentrico >>
Gli Shugo Chara di Amu, Temari ed Eru raggiunsero Alexis e Lika.
<< State tranquille, vedrete che risolveranno tutto in un baleno >> disse l’angioletto, sicura delle sue parole.
I Guardiani iniziarono a combattere contro le Uova X, ma queste sembravano molto più forti e veloci del normale.
Yaya venne scaraventata a terra e le Uova si stavano dirigendo con grande rapidità verso di lei.
<< Attenta >> urlarono i compagni.
<< Aiuto! >> gridò la ragazzina, preparandosi all’impatto con le Uova X – che non avvenne.
<< Incredibile >> fu il mormorio generale.
<< Ma cosa...? >> si stava domandando Yaya, spostando poi lo sguardo sulla figura che la stava proteggendo.
<< Chara Transformation: Lupa Bianca >> annunciarono Alexis e Lika.
Il loro abbigliamento era molto simile a quello della Lince Nera, con la differenza che i vestiti erano completamente bianchi e le lame che formavano gli artigli erano su entrambe le braccia.
<< Artigli laceranti >> fu l’attacco di Ale.
Yaya si rimise in piedi, fissando la compagna voltarsi nella sua direzione ed osservarla con sguardo distaccato.
<< Stai bene? >> chiese Alexis, con voce incolore.
<< Sì >> annuì la ragazza.
<< Forza Ale, purifichiamo le Uova >> disse Lika.
Alexis effettuò un balzo e si ritrovò sospesa in aria – sopra tutte le Uova X.
<< Ululato della Notte >> annunciò la giovane, avvolgendo le Uova in un vortice e purificandole in un colpo solo.
Le Uova del Cuore tornarono dai rispettivi portatori, lasciando che un silenzio pieno di domande e curiosità aleggiasse tra i ragazzi.
<< Mi sono sentita molto più potente stavolta >> annunciò Lika – quando annullò la Chara Transformation con la sua portatrice.
<< Deve essere questo Lucchetto a darci una maggior forza >> mormorò Alexis, osservando l’oggetto legato al suo collo da una catenella.
<< Wow, eri davvero bellissima! >> esclamò Yaya, con gli occhi luccicanti.
<< Quindi è quella la forma che assumi quando ti trasformi con Lika >> asserirono Tadase e Kairi.
<< Hai un abbigliamento molto simile al nostro >> dichiarò Yoru, volando a pochi centimetri dal viso della giovane.
<< Però ho notato che la Lince Nera ha le lame solo su un braccio >> ricordò Alexis.
<< Sei davvero molto forte >> s’intromisero Kukai e Nagihiko.
<< Forse è meglio tornare a casa. Tsukasa ci sta aspettando >> disse Utau.
Mentre i Guardiani iniziarono ad avviarsi – chiacchierando tra loro – Ale li seguì con passo più lento, restando indietro di alcuni metri per riflettere.
<< Sembravano Uova create dal congegno della Black Power >> mormorò Alexis.
<< Però è impossibile che ci abbiano già trovate >> provò a rassicurarla Lika.
<< Non so, hanno contatti quasi ovunque e non mi stupirei se anche qui avessero delle spie >> sentenziò la ragazza.
<< Però ora non sei più sola contro la Black Power >> disse una voce alle spalle della giovane.
Ale si voltò e si scontrò con lo sguardo scuro e profondo di Ikuto.
<< Adesso puoi contare anche su di noi >> proseguì il ragazzo dai capelli blu.
<< Non dovrei permettere a nessuno di avvicinarmisi. Porto solo guai >> ammise Alexis.
<< Noi abbiamo convissuto con i problemi per molto tempo, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine >> disse Yoru, cercando di rallegrare la ragazza.
<< Però non dovrei permettervi di intromettervi comunque, in fondo sono guai che dovrei risolvere da sola >> mormorò Ale.
<< Anch’io la pensavo come te >> annunciò Ikuto, attirando l’attenzione della giovane su di sé.
<< Che vuoi dire? >> chiese Alexis.
<< Sono stato usato dalla Easter per molti anni e non ho mai voluto contare sull’aiuto di nessuno, ma poi Amu ed i Guardiani mi hanno fatto capire che si può fare affidamento sugli amici nel momento del bisogno. Grazie a loro sono riuscito a liberarmi dalle catene che mi tenevano prigioniero ed ora sono un ragazzo libero >> rispose Ikuto.
<< Ti invidio. Mia madre ha cercato in ogni modo d’impedire alla Black Power d’imprigionarmi ed usarmi come un comune oggetto, ma solo con la mia fuga sono riuscita ad avere un minimo di libertà. Però ora sono un animale braccato che deve continuamente guardarsi le spalle e sono stanca di scappare – non ce la faccio più >> sussurrò la ragazza, lasciando scorrere le lacrime sulle guance e stringendo i pugni lungo i fianchi << Anch’io ho diritto di vivere la mia vita, senza dover sottostare agli ordini di un pazzo psicopatico con manie di grandezza. Vorrei essere una ragazza spensierata e che può avere degli amici fidati. Vorrei trovare qualcuno che mi faccia innamorare e vorrei passare tutto il tempo a disposizione con mio padre – visto che finalmente l’ho ritrovato. Infondo non mi pare di chiedere tanto >>.
Ikuto osservò la giovane in silenzio, lasciando che si sfogasse e così permettendole di liberarsi di quel peso che da chissà quanto tempo si teneva dentro. Lui sapeva ciò che stava provando perché lui stesso aveva vissuto una situazione simile.
<< Non sei più sola. Ora puoi contare su persone fidate e pronte a tutto per aiutarti. Fidati dei Guardiani. E fidati di me >> mormorò Ikuto, stringendo la ragazza tra le braccia.



<< Deduco che sia andato tutto bene >> disse Tsukasa, quando i ragazzi rientrarono a casa Hoshina-Tsukiyomi.
<< Già ed abbiamo anche assistito alla trasformazione di Alexis con Lika >> rispose Yaya, ancora elettrizzata dalla forza della nuova compagna.
Ale arrossì leggermente per tutte quelle attenzioni e spostò lo sguardo sugli Shugo Chara del gruppo – intenti a giocare tra loro.
<< Si è fatto tardi, sarebbe meglio tornare a casa >> annunciò Amu, richiamando le sue quattro amichette.
<< Ora che abbiamo un nuovo nemico da sconfiggere, il gruppo dovrà riunirsi più spesso >> disse allegramente Kukai.
<< Come riesci ad essere così spensierato? >> domandò Alexis al ragazzo.
<< Semplice, ho degli amici fantastici e su cui posso contare. Grazie a loro i pensieri negativi svaniscono in un secondo e poi ho Daichi >> rispose Soma, osservando il suo Shugo Chara.
<< Hai capito a cosa mi riferivo? >> chiese Ikuto alla giovane.
Ale annuì, spostando lo sguardo su ogni persona presente nella stanza e soffermandosi qualche secondo in più su Amu e le ragazze.
<< Amici. Una parola che non ho mai avuto la possibilità di pronunciare >> mormorò Alexis.
<< Ora puoi farlo e non temere – l’amicizia è davvero un sentimento magnifico che ti permette di capire quanto possa essere fantastico stare in compagnia >> affermò Yoru.
<< Che ne dici, ci buttiamo in questa nuova avventura chiamata Amicizia? >> chiese Ale alla sua lupetta.
<< Credo che sarà la miglior avventura che potesse capitarci! >> acconsentì Lika, felice.
I ragazzi si congedarono da casa Hoshina-Tsukiyomi, con l’esclusione di Kukai, e percorsero un tratto di strada insieme – proseguendo i discorsi lasciati in sospeso.
<< Buona notte, ci vedremo domani mattina >> dissero Amu, Rima e Yaya.
<< Noi abitiamo da questa parte. Buona notte >> annunciarono Kairi e Tadase.
<< Domani mattina, vieni nel mio studio alla Seiyo. Abbiamo ancora molto di cui parlare >> riferì Tsukasa alla figlia.
<< Va bene. ‘notte >> annuì Alexis, seguendo Ikuto in una stradina secondaria.
<< Vieni, abitiamo qui vicino >> dichiarò Yoru, mentre il ragazzo compiva un salto sul tetto di una casa.
<< Faremo più in fretta >> fu il commento di Lika.
Alexis seguì il giovane sui tetti delle abitazioni e poi sul terrazzo di un appartamento al quarto piano.
<< Vado a prendere la borsa che ho nascosto poco lontano da qui >> disse Ale, saltando nuovamente da un edificio all’altro.
Nel frattempo, Ikuto era entrato in casa sua ed aveva lasciato la porta-finestra aperta, così da permettere alla ragazza di accomodarsi quando sarebbe tornata.
<< A cosa stai pensando? >> chiese Yoru al suo portatore.
<< Potrei chiedere alla Easter di indagare su questa Black Power, magari scopriremo qualcosa di più sui progetti della società >> rispose Ikuto.
<< Mi sembra un’ottima idea, così riusciremo a proteggere meglio Alexis e Lika >> convenne il micino.
Il ragazzo annuì, spostando lo sguardo sulla terrazza ed attendendo di vedere la figura della giovane saltarvi dentro.
<< Ti interessa >> mormorò Yoru, osservandolo attentamente.
<< Chi? >> chiese Ikuto, preso in contropiede.
<< Da quando hai scoperto che Amu e Tadase stanno insieme, avevi sempre il broncio ed un’aria triste. Ora invece – da quando hai posato gli occhi su Alexis – sembri più rilassato e spensierato >> spiegò il gattino.
<< Non dire sciocchezze >> ribattè Ikuto, imbarazzato.
<< E’ la verità. Lei potrebbe piacerti >> lo stuzzicò ancora Yoru.
<< Chi potrebbe piacergli? >> chiese Lika, svolazzando sopra la testa del micino.
Ikuto alzò lo sguardo e vide Alexis poggiata contro lo stipite della porta-finestra, intenta ad osservarlo con attenzione. Nei suoi occhi verdi si potevano scorgere malinconia e tristezza, ma anche speranza e voglia di fidarsi.
<< Allora, me lo dici? >> domandò nuovamente la lupetta al gattino.
<< Lascialo stare, Lika >> replicò Alexis, entrando e carezzando la testolina di Yoru << Non sono affari nostri >>.
<< Mmmh, che belle coccole >> sospirò il micio, facendo le fusa.
Un sorrisetto nacque sulle labbra dei due ragazzi, mentre i loro sguardi si cercavano e si trovavano di nuovo.
<< Ti cedo il mio letto ed io dormirò sul divano >> riferì Ikuto, senza mostrare alcuna emozione.
<< Non posso accettare. Hai già fatto molto a concedermi un tetto sulla testa e non voglio essere un peso per te, quindi starò io sul divano >> ribattè Ale.
<< Scusate, ma è un letto matrimoniale. Non potete dormire insieme? >> chiese Yoru, confuso del comportamento del suo portatore.
“Mai una volta che riesce a tenere la bocca chiusa” pensò Ikuto, imbarazzato.
<< Come ho già spiegato, non voglio creare fastidio >> ripeté la giovane.
<< Sono io che ti ho invitata, quindi non sei un peso. Vieni, ti mostro la stanza >> la interruppe il ragazzo – precedendola verso una porta.
Alexis era sorpresa di quel cambiamento, ma non chiese spiegazioni e seguì il compagno in silenzio – ritrovandosi poi in una stanza ordinata e ben arredata, con un letto matrimoniale posto vicino alla finestra.
<< E’ così ariosa >> disse Lika, poggiata sulla spalla di Ale.
<< Il bagno è la porta a destra del corridoio, mentre la cucina è la porta che hai visto nel salotto >> annunciò Ikuto.
<< Sei certo di voler condividere la tua stanza con me? >> domandò la ragazza, spostando lo sguardo sul pavimento ed arrossendo leggermente.
<< Non discuteremo oltre. Nell’armadio c’è spazio per i tuoi vestiti, quindi fai pure con calma. Io vado a farmi una doccia >> sentenziò il giovane, sparendo oltre la soglia del bagno.
<< Che gli è preso? >> chiese la lupetta.
<< Ikuto è fatto così, quando è imbarazzato si mostra indifferente e sparisce >> rispose Yoru.
Alexis iniziò a sistemare le poche cose che possedeva, prendendo un cambio ed attendendo che il ragazzo uscisse dal bagno.
<< E’ da molto che vivete qui? >> domandò Ale al micio.
<< Non esattamente, siamo tornati da un lungo viaggio qualche giorno fa ed abbiamo chiesto ad Utau se poteva cercarci un posto dove starcene per conto nostro ed in tranquillità. Lei ha trovato questo appartamento e devo ammettere che ha fatto una bella scelta >> rispose Yoru.
<< Dove siete stati? >> chiese Lika, incuriosita.
<< Un po’ ovunque, abbiamo iniziato da Parigi e poi abbiamo girato nei paesi circostanti. Per un po’ siamo anche stati in Italia, ma sentivamo la mancanza dei nostri amici e così siamo tornati in Giappone >> spiegò il gattino.
<< Perché eravate andati via? >> domandò Ale.
<< Volevo ritrovare mio padre >> rispose Ikuto, oltrepassando la porta della stanza.
<< E l’hai trovato? >> chiese – cautamente – la ragazza.
<< No, ma non mi darò per vinto >> disse il giovane, mostrando tutta la sua determinazione.
Alexis sorrise e, prendendo le sue cose, si diresse al bagno. Si fece una rapida doccia e si vestì per la notte, lasciando i capelli leggermente umidi. Aprì la porta del bagno e stava per tornare in camera, quando la voce di Ikuto la bloccò.
<< Quindi non ha conosciuto nessuno da quando sua madre è tornata in Inghilterra ed è stata costretta a continuare a lavorare per la Black Power? >> chiese il giovane.
<< No, Burke la teneva segregata in casa per impedirle di vivere la sua vita. Diceva che era inutile conoscere persone che non valevano nulla ed è per questo che Ale ha sempre studiato con professori privati. Si è diplomata in anticipo, però non ha mai potuto cercarsi un lavoretto oppure uscire senza la scorta. Sarah cercava in ogni modo di lasciarla libera, ma Burke era irremovibile e potente. La notte riuscivamo ad uscire di nascosto, ma non potevamo andare molto lontano perché la Black Power aveva spie dappertutto nella città >> rispose la lupetta.
<< Quali erano i veri piani della società riguardo Alexis? >> domandò Ikuto.
<< Poco dopo che il mio uovo si è schiuso, Ale ha scoperto che potevamo effettuare sia il Chara Change che la Chara Transformation e questo ha fatto si che la società s’interessasse totalmente a lei. La Black Power ha ideato dei congegni in grado di creare Uova X, però senza estrarre l’Uovo del Cuore da un bambino – diciamo che si trattano di Uova artificiali, ma sono comunque molto potenti. Nonostante ciò, Alexis è in grado di purificarle e la società si è accorta che l’Embrione risponde alla grande energia che le Uova emanano quando vengono depurate. Da quel momento Burke ha cercato in tutti i modi di ottenere l’affidamento di Alexis e quando sua madre si è ammalata, lui credeva di averla finalmente in pugno >> chiarì Lika.
<< Ma voi siete scappate e lui ora vi sta cercando per potervi sottomettere, così da poter trovare l’Embrione ed esprimere il suo malvagio desiderio >> concluse il giovane.
<< Già, le cose stanno proprio in questo modo >> confermò la lupa bianca, abbassando le orecchie in segno di tristezza.
<< Non preoccuparti, Ikuto ed io non permetteremo a quegli uomini di farvi del male >> s’intromise Yoru – facendo nascere un lieve sorriso sulle labbra di Alexis, ancora nascosta dietro la porta ad ascoltare ciò che i tre si stavano dicendo.
<< Vi ringrazio per ciò che state facendo, Sarah ha sempre desiderato che Ale trovasse degli amici fidati e sperava che – un giorno – fosse finalmente libera e felice come una ragazza della sua età dovrebbe essere >> ammise Lika.
<< Vedrai, piccolina, riusciremo a sconfiggere la minaccia che vi perseguita >> disse Ikuto, carezzando la lupetta.
Alexis era commossa per quelle parole ed il suo cuore iniziò a battere impazzito, felice per qualcosa che ancora non riusciva a capire. Entrò nella stanza come se niente fosse successo, riuscendo a non mostrare ai tre coinquilini che aveva origliato i loro discorsi.
<< Domani dovrò andare a scuola, quindi ci rivedremo nel pomeriggio >> la avvisò Ikuto, osservando la ragazza infilarsi sotto le coperte.
<< La mattina ho appuntamento con mio padre, poi pensavo di fare un giro per la città >> riferì Ale, sdraiandosi su un fianco per osservare il giovane nella flebile luce della notte.
<< Stai attenta, per favore >> mormorò Ikuto, inquieto.
<< Lo farò >> sussurrò la mora, chiudendo gli occhi e ripensando a ciò che era accaduto quella sera.
Il silenzio era il solo padrone della stanza ed i ragazzi – presto – si addormentarono con uno strano sorrisetto sulle labbra.






Angolo Autrice
Buona sera a tutti ! =)
Eccoci con il primo capitolo di questa breve ff... se non l’ho fatto precedentemente, allora informo i lettori che questa storia è formata – oltre il Prologo – da 3 capitoli ed un Epilogo... questa informazione dovrebbe già chiarire il fatto che la ff è completa ed aspetta solo di essere postata =) quindi posso già rispondere alla domanda che quasi tutti potreste pensare... l’attesa per un nuovo capitolo non sarà lungo perché – come citato poco prima – la storia è già pronta! =)
Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento e se avrete voglia di lasciare un qualche commento a riguardo sarò lietissima di scoprire i vostri pensieri sulla mia idea e di rispondervi in caso di domande (naturalmente se la risposta sarà nei prossimi capitoli, mi limiterò a chiedervi di pazientare! XD)
Ah, una piccola precisazione... Tsukasa Amakawa nell’anime non ha gli occhi verdi e quindi per la mia storia ho apportato questa piccola modifica =) spero perdonerete questo mio cambiamento =)
Bene, non ho altro da aggiungere se non che ringrazio vivamente IceJuliet e Shining_Diamond per aver lasciato un commento nel precedente aggiornamento =)
Bacioni, ci sentiamo presto! =)

ryry


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Shugo Chara! / Vai alla pagina dell'autore: ryry