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Autore: Shaped    01/08/2011    0 recensioni
{ Tratto da una storia vera, la mia. } Due persone si incontrano, si conoscono, stringono un rapporto che inizialmente sembra essere d'amicizia, e poi cresce. Cresce, fino a diventare qualche altra cosa. Tutto questo però tramite un pc, grazie ad internet. Ma mai, mai dire mai.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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storia 1

Un computer con annesso accesso ad internet può diventare una finestra sul mondo. Un mondo fatto di notizie, nozioni, sapere e novità in continua evoluzione. Non si ferma un momento. Basta aggiornare una pagina, e ti ritrovi a leggere cose nuove, momenti di vita nuovi. Così come potresti trovare gente nuova da conoscere.
Non tutti condividono l'idea di un'amicizia cominciata in internet. I mezzi oggi sono tanti; chat, forum, giochi di ruolo, facebook, tumbrl, netlog e chi più ne ha più ne metta.
E c'è chi si incontra, chi si conosce, chi approfondisce e trasferisce tale amicizia nel mondo reale.
Così come c'è sempre chi vede di cattivo occhio quello che accade, in questo mondo ahimè sconosciuto e anche pericoloso a volte, purtroppo.


Eppure non va sempre male.
Loro hanno cominciato così.

Andrea e Riccardo non hanno cominciato seguendo l'ideale di un'amicizia da creare in internet. Non hanno cominciato cercando qualcuno con cui condividere pensieri, stati d'animo e parole. Hanno cominciato semplicemente per perdere il tempo in modo diverso, per staccare dalla noia della solita routine di una giornata d'autunno.

Seduti ognuno alla propria postazione computer, nella propria stanza, nella propria città e nel proprio mondo. E sono entrati in contatto per caso.
Puro caso.

Riccardo è il tipico ragazzo che potrebbe essere definito nerd. Ama i videogiochi, ama la musica con particolare attenzione sulle chitarre,  ama la fotografia. Passa un bel pò di tempo dietro un pc, perchè ama anche quello. Studia all'università e ha 19 anni. E tra una pagina di diritto e l'altra, si distrae entrando in chat, facendo un paio di chiacchiere con persone random. Sconosciute.


Qwerty
: "ciao, ci sei?"
Paulie: "si, ciao... come ti chiami?"


Come ti chiami. Alla fine è una domanda lecita, nel caso in cui fermi un ragazzo quando sei in discoteca ad esempio, e ti colpisce particolarmente. E quindi ne approfitti, tra una canzone che sta quasi per spaccarti i timpani e la voce dello speaker, ne approfitti proprio per domandargli com'è che si chiama.
Così Andrea, studentessa diciassettenne con la passione per la danza, dietro il proprio pc, alla sua prima esperienza su chattissimo.it*, cominciò a comportarsi con Qwerty come se ce lo avesse di fronte. Come se fossero in discoteca e in quel momento ci fosse un attimo di silenzio tra la musica e la voce dello speaker.

Qwerty: "come mi chiamo? Riccardo, e tu?"
Paulie: "io sono andrea... ma sono donna!"

Si ride per poco, quando non si conoscono i toni con cui l'altro ti si rivolge e sei dietro un pc con la semplice finalità di perder tempo. Basta una frase che magari per te ha senso, ma che per l'altro, letto in quel particolare contesto, non ce l'ha minimamente. Tant'è che:

Qwerty: "Ah beh, per fortuna allora!"

E rideva. Rideva davvero. Se solo avesse potuto vederlo in quel momento, Andrea se ne sarebbe probabilmente innamorata. Poichè Riccardo ha una risata, un sorriso, molto contagiosi. Basta davvero quel poco a rallegrarti la giornata.

Paulie: "dai... nel senso che Andrea può sembrare un nome mascolino... ma non lo è! E' unisex!"

Qwerty: "si ma tranquilla, non giustificarti! cosa fai?"
Paulie: "quello che fai tu credo... chatto..."

Guida del "navigatore": una cosa da fare sempre, quando oramai sei pratico del pc e soprattutto del mondo della chat random, è quello di controllare il profilo della persona con cui parli. Di solito non c'è scritto molto, ma notizie come sesso, età e orientamento sessuale possono sempre rivelarsi utili. E di sicuro c'è scritto la data d'iscrizione, da quanto è lì, da quanto tempo chatta in quella sessione.

Qwerty: "ti sei iscritta oggi... come ti trovi qui? E' semplice la chat, no?"
Paulie: "si dai, anche se non sono molto pratica..."
Qwerty: "sono il primo con cui parli? potrei sentirmene onorato!"
Paulie: "oddio non sarai mica uno di quelli che cerca sesso su internet? no perchè se è così, chiudo!"

La paura più grande, soprattutto da parte delle ragazze, per di più sotto i 18 anni, è quella di incappare in pedofili o gente fissata con il sesso. Se ne sentono di ogni tipo in tv, e non si sa cosa becchi alla fine, quando quello con cui parli non ha limiti e potrebbe chiederti di tutto. Non ci sono molte sicurezze in questo senso, sul mondo di internet. E' vero. Meglio essere prudenti quindi...


Qwerty
: "ma no!! Tranquilla, era solo un modo carino per cominciare un discorso..."
Paulie: "attento ai tuoi modi carini, perchè mi spaventano...E ho il muose puntato su quella X rossa..."
Qwerty: "no dai, dai un'altra possibilità ai miei modi carini... posso sapere quanti anni hai?"
Paulie: "ma se sapevi che mi sono appena iscritta! hai controllato il mio profilo! L'ho capito sai? Non sono così sprovveduta..."
Qwerty: "ah preferisci che non te lo chieda e indaghi su di te? Va bene, sarà fatto!"
Paulie: "ma se hai già indagato! Sai già che ho 17 anni...non mentirmi che poi ti becco!"

Lui, a Milano, rise di nuovo. E anche lei, a Bari, fece lo stesso. Rideva per delle frasi che le apparivano di colore blu su di uno schermo.

Qwerty: "e va bene, va bene... però è più carino se me lo dici tu, no?"
Paulie: "ehi, i tuoi modi carini continuano a spaventarmi!"
Qwerty: "ma dai che non ho detto nulla di male! ...non aver paura! Non ti mangio! Non so nemmeno dove abiti!"
Paulie: "questo è un pessimo modo per chiedermi di dove sono?"
Qwerty: "potrebbe essere... ma certo che sei proprio furba tu!"
Paulie: "dì la verità... mi credevi una sprovveduta? Sono nuova, mica scema! Sono di Bari comunque... e tu?"
Qwerty: "ah vicini insomma... io sono di milano!"
Paulie: "dietro l'angolo!"
Qwerty: "chiudi le finestre quando fai la doccia che potrei spiarti!"
Paulie: "continui a spaventarmi!"

Ma alla fine rise, lì. Perchè quel tipo aveva un modo di fare... quasi impacciatamente stupido.

Qwerty
: "ahahah ma era solo per quantificare la nostra distanza!"
Paulie: "certocerto... siamo abbastanza distanti quindi adesso mi fai meno paura"
Qwerty: "per fortuna!"
Paulie: "ma come per fortuna! certo che come importunatore cybernetico sei proprio scarso!"
Qwerty: "ma...ma... non ferirmi così andrea!"

Sorrisero entrambi, consapevoli della strana piega che stava prendendo la cosa.

Paulie
: "e invece si, te lo meriti! così impari a mollare subito la presa!"
Qwerty: "e va bene... questa me la segno però!"
Paulie: "segna segna!"

Lei sta lì, fissa il pc, aspetta un'altra risposta. Aspetta un altro modo per divertirsi, per colpirlo di nuovo, per sorridere e ridere insieme. O almeno immaginando che anche lui faccia lo stesso. Ma passano i minuti... e non riceve risposte. Così la noia, quella che voleva combattere entrando in quella chat, la assale ancora. E allora cosa si fa?
Non sa che è lui, non l'ha capito ancora. Non può nemmeno immaginarlo. Quindi semplicemente, molla la presa, e camba direzione. Verso qualcosa che può risolleviarle meglio l'uomore. 

Paulie: "ci sei ancora?"
Qwerty: "sisi sono qua"
Paulie: "e perchè non parli?"
Qwerty: "ma no... però parlo anche con altra gente..."
Paulie: "ok io stacco... ciao falso importunatore!"
Qwerty: "ciao andrea... ci si ribecca!"
Paulie è offline.


Certo, ci si ribecca. Figurarsi! Entrando per caso in una chat, iscrivendoti con un nome a caso e inserendo qualche dato, quante possibilità vuoi che si abbiano per ribeccarsi? Nulle praticamente.
Quindi ciao, importunatore fallito... e pessimo intrattenitore anche.









NOTE:
*
chattissimo.it è un sito di chat inventato di sana pianta dall'autrice.






Nel prossimo capitolo, il destino vuole, dopo mesi da questa chiacchierata, che i due si ribecchino. Con nick differenti, ovviamente. E come faranno a riconoscersi? A sapere che sono loro di nuovo?
Stay tuned.

Accetto molto volentieri consigli, recensioni, anche messaggi privati. Ne ho bisogno, per continuare a parlarvi di noi.


  
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