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SOUND OF SILENCE
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Cap. 3
Take a sad song and make it better
Hey,
jude, don't make it bad
Take
a sad song and make it better
Remember
to let her into your heart
Then
you can start to make it better.
The Beatles-Hey Jude
-Pronto?-
Si
sentì subito un'idiota. Ripensando a quel ragazzo, dopo
essersi
svegliata il giorno dopo, le era venuta una terribile voglia di
vederlo e di chiederli il suo nome. Non ci pensò due volte a
prendere il telefono e comporre il numero che le aveva scritto su
quel foglietto.
Così
quando rispose, Mona non aveva idea di quello che doveva dire.
Si
chiese perchè lo aveva chiamato e non trovò una
risposta, mise giù
e abbandonò il suo cellulare sul letto.
-Hey
Axl, chi era?- chiese uno Steven parecchio incuriosito.
-Qualcuno
che si diverte e rompere agli altri. Qualcuno mi dice perchè
una
persona deve chiamare se poi non parla?-
-Forse
era una stalker!- esclamò Slash.
Axl
non ci pensò su tanto e subito se ne dimenticò.
-Dai
iniziamo con le prove!-
Erano
tutti pronti, Slash e Izzy avevano già le dita pronte sul
primo
accordo, Duff era pronto a seguire la batteria con il basso, Axl si
era sistemato al centro e leggeva mentalmente la prima strofa di
Nightrain e Steven stava per battere il terzo colpo sul piatto, ma
per la seconda volta quella mattina furono interrotti dallo squillo
del cellulare di Axl.
-Pronto!?-
Questa
volta sentì la sua voce come l'aveva sentita il giorno
prima:
parecchio infastidita.
Suppose
che forse era colpa sua, che l'aveva chiamato pochi secondi prima
senza parlare, ma la voglia e curiosità di richiamarlo era
così
grande che appena dopo aver lasciato il cellulare sul letto, lo
riprese e ricompose il numero.
Sentire
la sua voce così infastidita, però, la fece
riflettere.
Lui
è uno sconosciuto, io non dovrei chiamarlo.
E
mentre lo pensava disse:
-Hey,
ciao... ehm... sono...-
Axl
riconobbe subito quella vocina flebile e piena di sofferenza. Era
sorpreso, non credeva che l'avrebbe chiamato, lui se n'era
già
scordato.
-Ciao!
Sei la ragazza di ieri!-
-Sì,
be', senti... Io non saprei dirti perchè, ma stamattina ho
visto
quel foglietto che mi hai lasciato e ho pensato... che...-
-Senti,
ti va se ci vediamo questo pomeriggio verso le cinque nello stesso
bar di ieri?-
Axl
aveva capito che la ragazza non aveva idea di cosa dirgli e quando
sentì l'ennesimo sbuffo di Slash, il quale veniva interrotto
proprio
quando toccava a lui, decise di intervenire.
-Sì,
ok, certo.. allora ci vediamo!-
-Bene,
ciao-
-Hey
aspetta un attimo!-
-Che
c'è?-
-Ecco,
ehm.. com'è che si chiama quel bar?-
Il
giorno prima non ci aveva nemmeno fatto caso in che bar era. E Axl al
posto di prenderla per una che aveva un deficit mentale, la comprese,
perchè aveva capito fin da subito che quella ragazza non
sapeva ben
dov'era e cosa stava succedendo.
-Cathouse,
si chiama Cathouse... Lo sai dov'è?-
-Ah..
sì.. il Cathouse, ok, ci vediamo!-
Stupida.
Stupida. Stupida. Cos'ho fatto? Chissà cosa
penserà adesso. Che
sono una piagnucolona che non ha nessun altro a cui rivolgersi se non
a uno sconosciuto che aveva incontrato per strada!
Mona
avrebbe dovuto chiamare altre persone in verità. La sua
migliore
amica, Heather, per esempio. Era lei la prima che chiamava quando era
nei guai. La conosceva da tredici anni... Si erano trasferite a Los
Angeles insieme. Anzi, avevano fatto molto di più! Avevano
fatti un
lungo viaggio nel nuovo continente, avevano preso un aereo per New
York, dove avevano comprato un furgoncino usato e lo avevano
decorato. Poi partirono per Los Angeles, fermandosi nelle
città e
nei posti che più le interessavano. Non avrebbero mai
pensato che
quel rottame avrebbe resistito per un viaggi così lungo, ed
in
effetti avevano avuto dei problemi, ma niente di chè.. Il
loro
piccolo catorcio, a cui si sono davvero affezionate molto, si era
dimostrato all'altezza e hanno regalato a loro 2 anni splendidi di
viaggio.
Quando
arrivarono nella città degli Angeli vissero per un po'
lì, proprio
in quel furgoncino, finché non trovarono lavoro entrambe.
Loro non
volevano restare lì per sempre. La loro era una vacanza...
molto
lunga. I loro lavori erano provvisori e volevano solo divertirsi,
erano giovani, ventun anni e ancora non volevano prendere seriamente
la vita.
Poi
avrebbe dovuto richiamare sua madre, ancora, chiederle come stava,
chiederle... ma non ci poteva nemmeno, la parola funerale per
Mona era un pugno nello stomaco. E poi anche il suo papà che
nonostante il divorzio aveva cercato in tutti i modi di mantenere la
famiglia unita e ora chissà come si sentiva, con una figlia
lontana
miglia e miglia, un figlio morto e senza una moglie.
Avrebbe
anche dovuto chiamare a lavoro, in verità, avrebbe dovuto
ancora
scrivere qualcosa, ma non ce la faceva. Non voleva sentire la voce di
sua madre mentre racconta di come un ladro aveva sparato a suo
fratello durante una rapina o la voce stravolta di suo padre o il suo
capo.
Oh
cazzo... pensò
Axl. Non ce la
faceva a pensare che l'avrebbe rivista. Non ne aveva nemmeno tanta
voglia. Non sapeva che cosa dirle. Di cosa avrebbe potuto parlare?
Non sapeva se doveva andare lì, abbracciarla, farle le
condoglianze... Il giorno prima si era sentito terribilmente in
imbarazzo, anche se aveva fatto finta di niente, aveva finto di
essere a suo agio.
-Uh-huuu!!!
Axl ha un appuntamento!- Disse Steven esaltato per l'amico.
-Hey
bro, Ma non stavi con Erin?- chiese Izzy, che era sempre stupito di
come Axl gestiva la sua vita sentimentale.
-Non
è un appuntamento... cioè lo è, ma non
nel senso che state
pensando voi... è complicato... Eh no Iz.. Io ed Erin siamo
in una
specia di pausa... ma insomma lo sai quando una coppia prende una
pausa, significa che si sono lasciati.. più o meno-
-Mah..
se lo dici tu, amico- Ecco, era questo che stupiva Izzy.
-Dai
Axl. Dicci chi è? E' una supermodel.. magari un'amica di
Erin, eh?
Oh-oh ce l'ho! Una porno star!- Slash era eccitato quanto Steven. Axl
aveva buon gusto per le ragazze e quando ne trovava una, solitamente
c'erano un sacco di loro amiche fighe.... Quando Erin veniva nel
Magazzino ad assistere alle prove, per esempio, si portava sempre
qualche amica-modella single. Oppure quando Axl aveva conosciuto
Adrianna... Cazzo.. allora si poteva anche fare una bella scopata a
tre. Ecco cosa rendeva felici Slash e Steven.
-Niente
di tutto questo Slash- disse il rosso, sorridendo per l'entusiasmo
dei ragazzi -Davvero, è una storia abbastanza strana e non
intendo
frequentare questa ragazza. Ora iniziamo dai...-
Slash
non era molto convinto... In qualche modo sarebbe riuscito a scoprire
di cosa si trattava.
-Hey,
baby, che succede?-
-Preferirei
non parlarne al telefono, Heather..-
-Allora
ci vediamo stasera , ceniamo insieme?E' da un po' che non ci
sentiamo!-
-Senti,
non mi va molto di uscire, vieni a casa mia..-
-Ok..
Hasta luego Chica!-
Sarebbe
stato difficile dirglielo. Anche Heather conosceva Edan e andavano
anche parecchio d'accordo. Si sedette sul letto, appoggiò i
gomiti
sulle ginocchia e si mise le mani sul volto. Se ne stette seduta
così, mentre la sua mente viaggiava nei ricordi. Il sorriso
del suo
fratellone. Sorrideva sempre e a tutti, un sorriso sincero, faceva
venire il sole nelle giornate nuvolose, che non erano certo poche a
Brown Edge, Inghilterra.
Era
così immersa nei suoi pensieri che quando le
squillò il telefono si
spaventò il suo cuore perse un battito.
-Pronto-
farfugliò. Era stanca di parlare attraverso un telefono!
-Signorina
Richardson?-
Cazzo,
cazzo, cazzo, cazzo.
-Sì
signor Portman.-
-Signorina
Richardson. Lei è al corrente che il tempo datale per
quell'articolo
sull'inquinamento urbano è scaduto, vero?-
Si
stava trattenendo, fra un po' sarebbe arrivata la sfuriata. Mona
ormai conosceva il suo capo, lo conosceva abbastanza da dire che
trattava le persone come se fossero merda.
-Sì...
ma signore, ho avuto un proble...-
-Guardi
che i suoi problemi non mi riguardano. Lei aveva un compito da
svolgere e non l'ha fatto. Si crede superiore? Crede di poter fare
quel che le piace e nel momento che le piace? Lei è come
tutti gli
altri, e quindi me ne frego dei suoi problemi, lei non ha scuse,
quell'articolo era troppo IMPORTANTE! Si rende conto di quel che ha
fatto?-
-Si
signore, ma vede, è davvero grave e vorrei approfittarne per
chiederle qualche giorno libero.. vede mio fratello..- non osava
nemmeno dirlo. No, non poteva. Mio fratello
è morto.
Non
ce ne fu comunque bisogno perchè il capo la interruppe.
-NON
ME NE FREGA UN CAZZO DI SUO FRATELLO! CAPITO? NON LE DARO' MAI DEI
GIORNI LIBERI. LEI E' SOLO UNA STUPIDA RAGAZZINA CHE CREDE DI AVERE
LA GENTE AI SUOI PIEDI!- Eccola. Mona si tolse la cornetta
dall'orecchio e aspettò un momento. In quel momento voleva
solo
lanciarla contro il muro.
-...QUINDI
E' INUTILE, E' INUTILE... ANZI GUARDI, FORSE SI DOVREBBE PRENDERE UNA
VACANZA, PERCHè NON SE NE VA UN PO' AI CARAIBI? EH? TUTTI
VOGLIONO
UNA VACAZNZA! E SA CHE LE DICO PICCOLA PRINCIPESSA SUL PISELLO? NON
SI DISTURBI A SCRIVERE PER IL MIO GIORNALE!-
Non
ci poteva credere. La stava licenziando.
-Cosa?
No, no no no, lei non può licenziarmi... io ho bisogno di
questo
lavoro...-
-Ah
sì? Allora mi fa ancora più piacere. Sei
licenziata, licenziata, LICENZIATAAAAAAAAAAA!!!!!!!-
-Vaffanculo
stronzo, Figlio di puttana!-
-LICENZIAAAAAAAATAAAAAAAAAA!!!-
Fantastico.
Quando
si alzò si accorse che per terra c'era una lettera.
La
prese e la guardò, come se fosse la cosa più
strana del mondo. I
francobolli che erano attaccati sopra erano così tanti...
Ciao
tesoro,
Spero che tu ti ricordi
ancora del tuo papà.
Sono con la mamma.
Quello che è successo è terribile.Quel incidente
non avrebbe mai
dovuto portarselo via. Edan sarà sicuramente in un posto
migliore. Spero che questa lettera ti arrivi al più presto e
che tu non sia
sola in questo momento.
Tesoro, non abbatterti,
ok? Vedrai che presto andrà meglio. Io volevo anche dirti:
Hey, Mona, don't make
it bad. Take a sad song and make it better.
Anche se tua madre non
è d'accordo. Ti saluta, spera che tu stia bene.
Mona, dovresti tornare
qui. Lo sai... Sono tre anni che sei via e non ti fai sentire tanto.
Ti
voglio bene Mona,
Il tuo papà.
-Hey Steve!- sussurrò
Slash all'amico -Andiamo?-
Steve lo guardò un po'
dispiaciuto
-Mi spiace amico, mi
piacerebbe cazzo, ma non posso!-
-Come no! Ehi, bro,
dai...-
-Ho promesso ad Adrianna
che ci saremmo visti. Lo sai poi ne fa una tragedia, come l'ultima
volta, cazzo, me la ricordo, si era trasformata in una bestia! Chiedi
a Izzy!
-Izzy non viene, cazzo, lo
sai com'è!-
-Ma tu non dirglielo!-
-Hey
Iz..! Vieni con me a
fare un giro?-
-Mmm, non so amico... Ho
altro da fare...-
-Eddai Izzy, andiamo-
disse Slash e intanto prese l'amico per un braccio e lo
trascinò
fuori.
-Cazzo Slash! Ho detto
che...-
-Hey Izzy guarda! Che bel
sole! C'è il tempo perfetto per una passeggiata!-
E' un po' un capitolo di transizione, non mi soddisfa molto...
Grazie per il tuo sostegno iLArose :) Dov'eri piazzata al conerto? Io ero alla destra del palco, più o meno davanti... Dopo il pogo iniziale sono finita in quarta fila... però lì era difficile starci...