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Autore: PsicoSoul    04/08/2011    1 recensioni
Dall'ultimo capitolo:
Ed ecco che il passato ritorna a bussare,alla mia porta più che blindata.
***
"Si che mi ricordo di te"
[...]
"Grazie al cielo non si sentono i rumori attraverso la chat" penso,sepegnendo il portatile e infilandomi sotto le coperte. "Avrebbe potuto sentire i battiti del mio cuore"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One Way.

 

Iniziò Così,In Un Sito Fin Troppo Conosciuto.

 

E così, anche Marzo stava per giungere al termine. Iniziavano a spuntare i primi fiori qua e là,il sole al mattino alle sei era già quasi splendente,e l’aria pungente non pungeva più così tanto
Il mio fedele giubbotto nero,con il mega cappuccio in pelo sintetico,giace abbandonato sulla sedia,sotto una pila di abiti che sembravano quasi rassegnati a non fare ritorno sulla loro stampella di metallo nel mio armadio.

 

Insonnolita mi dirigo in bagno,quasi come un sonnambulo,sbattendo il piede contro la porta.
“Cazzo!”Sibilo tra i denti,cercando di non svegliare il ghiro addormentato,che assomigliava molto vagamente a mio fratello.

La luce troppo forte del bagno mi fa socchiudere gli occhi, e inizio la mia solita e monotona preparazione per la scuola.
Sarà pur banale, ma ora che faccio una scuola di moda mi sento in dovere di vestirmi,truccarmi e pettinarmi in maniera adeguata all’ambiente,pur mantenendo il mio vecchio e familiare stile.

 

A guardarmi forse potrei sembrare una pazza. I jeans neri e stretti mi fasciano le curve dei fianchi in un abbraccio. La maglia grigia e il copri spalle nero danno quel tocco di eleganza,che raramente al liceo dovevo avere. I capelli biondi e rigorosamente piastrati mi cadono morbidi,solo la frangia mi da un leggero fastidio sugli occhi,circondati da un eyeliner nero carbone. Ai piedi ho le mie inseparabili Etnies larghe,nere,bianche e rosa e.. tanto Marth. Niente e nessuno può separarmi da loro.

 

Aspetto che mio padre si infili le scarpe.

“Vado a prendere la macchina” grugnisce assonnato.

Rispondo con un cenno,mentre affero la mia borsa a dir poco gigantesca.

 

Stazione. Ecco,una cosa che so che non cambierà mai è la stazione. La mattina,cos’ tranquilla,come se fosse assonnata pure lei. l’unico rumore che si sente è causato dal via vai di treni e di pullman. Il brusio causato dalle voci dei ragazzi quasi non si sente.

 

Scendendo dalla macchina vedo Ele che già mi viene incontro,con un’aria non proprio allegra,seguita a ruota da Jessica,che in  quel momento mi sembra sempre di più il cagnolino della mia amica.

 

“Non hai idea di cosa ha combinato la Sor.” Esclama,senza nemmeno salutarmi.

“Buongiorno anche a te”rispondo io guardano divertita Jessica,che alza gli occhi al cielo.

Sìsì buongiorno,comunque,si è ritirata da scuola,quell’incosciente!” quasi urla per farsi sentire,mentre mostriamo il nostro abbonamento al conducente del pullman.

“Come mai?” chiedo io.

“Beh sai com’è tra tutte non è che siamo andate molto a scuola ultimamente. A parte te, da quando vieni a Moda. Perché quanti mesi di scuola hai fatto quest’anno al liceo?” chiede ridendo.

Faccio un veloce calcolo mentale e sorrido di rimando.

“In ogni caso si è ritirata e verrà il sabato con noi, tanto io sai che il sabato non ho voglia di entrare quasi mai” continua lei.

Abbandono la testa contro il vetro, e mi lascio cullare dalla sua voce,fastidiosa ma piacevole allo stesso tempo.

 

Arrivate in città andiamo al nostro solito bar,dove troviamo la Fra con tutti gli altri seduti al nostro tavolino nell’angolo più sperduto della sala fumatori.
“Ciao Marth,oggi si va a scuola?” mi chiede la Fra speranzosa.
“Si che ci vado,mica sono come te!” rispondo, suscitando l’ilarità generale.
“vado va! Che rischio anche la sospensione per i troppi ritardi!”esclamo,trascinando con me anche Eleonora,Jessica,Marco e Ayoub,salvandoli dalla tentazione di non entrare a scuola.

 

Attraversando il viale alberato che conduce alla mia scuola non ascolto le parole di Ele,sta blaterando qualcosa a proposito del ragazzo che le piace.

“chissà.. chissà se quel cappellino bianco oggi c’è. Chissà se ieri era solo una mia impressione oppure fissava davvero me. Chissà se lo vedo. Chissà se invece mi sono sognata tutto” penso,sorprendendomi un minuto dopo dei miei pensieri.

 

Entro nel cortile,affianco a me ora ci sono anche Luna e Nadia. Facendo finta di niente mi guardo intorno,alla ricerca di quel chiarore. E lo vedo, lo vedo sotto le scale,circondato da ragazzi,tutti chini su di lui, aspettando che arrotolasse quel pezzettino di carta ripieno e lo accendesse.

Quasi come se si fosse accorto che lo fissavo,alza la testa,incrociando il mio sguardo,che subito si abbassa,tremendamente imbarazzato.

 

Entro a scuola,cercando di non far vedere il rossore che si era diffuso sulle mie povere guancie.

Le ore trascorrono lente e soporifere. Oggi non abbiamo nemmeno un’ora di laboratorio,né di disegno, solo materie normali, con argomenti che ho già affrontato al liceo.

Continuo a pensare a quel ragazzo senza nome. Con quel cappellino bianco, e quello stile da ragazzo che sa il fatto suo,che ha vissuto la sua vita non in camera, ma per la strada,con gli amici. Quel ragazzo con i pantaloni della tuta bassi,e una maglietta semplice infilata dentro. Con le scarpe larghe e lo sguardo cupo.

 

Dopo una lunga agonia anche questa giornata di scuola finisce, e mi ritrovo la sera, stanca come non mai,sdraiata sul mio letto, con il portatile accesso,e una finestra aperta su un sito fin troppo popolare,un sito fin troppo banale. A condividere foto, sbirciare nelle vite altrui.

Un rumore. Un messaggio di chat.

“Sarà la Ele che mi vuole parlare di Son”penso io, controvoglia mi avvicino al computer, convinta di dovermi sorbire un altro monologo su quel ragazzo così antipatico.

Invece un nome non  italiano c’è a destra della finestra,in basso.

Fouad.

Fouad scrive: Ciao :)

Guardo la foto,scorro veloce sulle immagini del profilo. Cappellino bianco. Sguardo profondo.

Un altro suono.

Fouad scrive: mmh, avrai dimenticato il pc acceso, peccato.

Marth scrive: nono ci sono, comunque ciao!

Fouad scrive:ti ricordi di me? L’anno scorso ti ho fatto fare pace con Micael quando vi siete lasciati.

Ed ecco che il passato torna a bussare alla mia porta,più che blindata.

Mi ricordo la litigata con lui, l’ennesima parola fine. Mi ricordo anche di un amico di Micael,che mi aveva mandato parecchi messaggi,ed era riuscito a farci far pace.

Marth scrive: sì, mi ricordo di te.

Fouad scrive: ora io devo uscire con un mio amico,ho ancora il tuo numero.. ti da fastidio se uno di questi giorni magari ti scrivo?

Marth scrive: nono, figurati :D

Fouad scrive: ciao allora :)

Marth scrive: Ciao :)

 

“Grazie al cielo non si sento i rumori attraverso la chat” penso,spegnendo il portatile e infilandomi sotto le coperte. “Avrebbe potuto sentire i battiti del mio cuore”.

 

Il display del mio cellulare si illumina,seguito da una vibrazione.
guardo, un numero non registrato.

“Ciao ragazza, sono Fouad. Scusa, ma con “uno di questi giorni” intendevo dire:ora”

 

Con un sorriso rispondo allegra.

Che cose strane,ma può iniziare tutto così? In un sito fin troppo conosciuto?

 

 

Il Mio Angolino:

Sto ricominciando a scrivere,pian pianino ce la posso fare!

Che dire? La vita nuova della

Nostra Marth procede a meraviglia direi! No??

 

PeaceLoveAndRock
*PsicoSoul.

  
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