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Autore: Jessy Lupin    05/08/2011    7 recensioni
Edward ritorna da Bella quattro anni dopo averla lasciata, ma scopre che lei è morta tempo prima.
Decide così di andare in Italia dai Volturi per farsi uccidere, proprio lì ritrova la sua amata che non sembra disposta a perdonarlo facilmente.
Bella però non è più sola, assieme a lei oltre ad un vampiro che sta conquistando il suo cuore ci sono le sue due figlie.
Tratto dalla storia:
Mi precipitai all’interno della stanza e scaraventai Felix lontano da Lei.
Il vampiro si schiantò contro la parete provocando un fracasso terribile, la teste dei Volturi oscillavano da Felix a me ad una velocità impressionante.
La vampira che avevo liberato si rialzò in fretta e dopo avermi riservato uno sguardo sprezzante affiancò Aro.
Non riuscivo a crederci, avevo di fronte il mio amore, ne ero sicuro!
Era solo più bella e, strano ma vero, più grande: dimostrava vent’anni, forse di più.
Non mi importava nulla, lei era viva, lei era qui ed io ero rinato, finalmente.
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Volturi
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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Amica mia

Pov Alice

Seguii la bambina fuori dalla camera di mio padre, dire che ero rimasta sorpresa che fosse venuta a parlarmi era un eufemismo, non riuscivo proprio a capire che cosa volesse.

Non avevo capito molto di quello che era successo, il trattamento che Bella ci aveva riservato mi aveva spezzato il cuore, ma aveva ragione, l’avevamo abbandonata, che diritto avevamo ora di tornare da lei e pretendere che tutto tornasse come prima?

Avevo pensato di andare da lei e supplicarla di perdonarmi, avrei fatto qualsiasi cosa perché tornasse a volermi un po’ di bene, ma purtroppo non avevo potuto mettere in atto il mio piano, da quel poco che ero riuscita a capire doveva essere scomparsa una bambina, Didyme.

Dai discorsi dei Volturi sembrava che fosse la figlia di Bella, non riuscivo a crederci!

Edward era distrutto, aveva provato in tutti i modi ad avvicinarsi a Bella, ma i Volturi l’avevano fermato con la forza: Jane l’aveva tenuto sotto il suo potere per una buona mezz’ora, da quel momento avevamo momentaneamente rinunciato a cercare di parlarle.

Carlisle era riuscito a convincerli a lasciargli visitare Violet, anche lei figlia di Bella, ma nulla di più, una volta finito l’avevano sbattuto fuori senza tante cerimonie.

“Ho bisogno del tuo aiuto” esordì Violet, guardandomi negli occhi.

Il colore dei suoi era assurdo, un viola chiaro che non avevo mai visto prima, non capivo da dove fosse uscito.

La curiosità di sapere chi fosse suo padre mi tormentava da giorni, guardandola si notava la somiglianza con Bella, ma il colore dei suoi capelli non era decisamente quello della madre: era un biondo ramato, con il sole sembravano diventare addirittura dorati.

“Cosa posso fare per te?” domandai gentilmente.

“Devi venire con me e consolare la mamma, aiutarla a riprendersi, devo dirle una cosa importante” mi rispose sicura.

Rimasi basita, lei voleva che io consolassi Bella? Se mi odiava, come potevo aiutarla?

“Piccola, io lo farei molto volentieri, ma Bella mi odia, non ti sarei di nessun aiuto” le risposi tristemente.

“Lo sai come mi chiamo io?” mi domandò.

“Violet” risposi, non capendo cosa c’entrasse in quel momento.

“No, il mio nome completo è Violet Alice Volturi” mi disse osservandomi attentamente “Mamma ha detto che voleva che io e mia sorella portassimo anche i nomi delle sue migliori amiche, il secondo nome di Didyme è Jane” concluse con voce più bassa.

Non riuscivo a crederci, davvero Bella mi considerava una delle sue migliori amiche dopo quello che le avevo fatto? Dopo che l’avevo abbandonata senza nemmeno salutarla?

L’avrei aiutata in tutti i modi, qualsiasi cosa fosse stata necessaria io l’avrei fatta.

Solo in quel momento realizzai davvero che cosa era successo, prima era tutto troppo confuso: Bella aveva appena perso sua figlia, probabilmente una delle persone a cui voleva più bene in assoluto, una persona per cui avrebbe dato la vita senza pensarci due volte.

Osservai la bambina che mi stava di fronte e mi vergognai, io pensavo al perdono di Bella e lei aveva appena perso la sua gemella e, nonostante tutto, era venuta a cercarmi per aiutare sua madre.

Mai, in tutta la mia lunga vita, avevo conosciuto qualcuno con una tale forza e determinazione.

“Portami da lei” le dissi in un sussurro, Violet annuì soddisfatta e mi condusse attraverso gli immensi corridoi del palazzo.

Ci fermammo più volte per evitare che ci vedessero, arrivammo davanti alla camera di Bella, stranamente sulla porta non c’era nessuno, stavo per aprire la porta ma le voci all’interno mi fermarono.

“Adesso basta, Bella. Basta!” non avevo idea di chi fosse a parlare.

“Devi reagire” continuò la voce “Non sei l’unica che soffre per la morte di Didyme, era anche figlia mia! La sua scomparsa distrugge anche me, come tutti a palazzo. Ma tu devi svegliarti, devi uscire da questo stato e prenderti cura di tua figlia, chiaro? Smetti di fare la vittima!” sembrava arrabbiato.

Subito dopo sentii un rumore, come se qualcuno fosse stato schiaffeggiato, e pochi istanti più tardi udii qualcuno che si schiantava sulla parete.

“Scusami, m-mi dispiace tanto” la voce flebile di Bella riempì il silenzio.

“Shh,non importa… mi dispiace, non avrei dovuto dirti quelle cose, ma mi distrugge vederti così!” di nuovo la voce di prima, sembrava che l’uomo stesse abbracciando la mia amica.

“Mi manca così tanto” singhiozzò Bella “E’ stata colpa mia, avrei dovuto accorgermene,avrei dovuto… dovuto…”.

“Guardami” ordinò l’uomo “Non è stato colpa tua, non dirlo mai più!”.

Aspettai qualche altro minuto, l’unico rumore che si sentiva erano i singhiozzi di Bella.

Bussai piano e senza aspettare risposta entrai.

Un mobile su una parete era completamente distrutto, ma non ci feci caso, il mio sguardo cadde sulle due figure abbracciate al centro della stanza: Bella e un vampiro biondo, ora lo riconoscevo. Era Santiago, e così era lui il padre delle bambine, una parte della mia mente si chiese come fosse possibile.

Ma non era quello che mi importava in quel momento, Bella alzò gli occhi e incontrò il mio sguardo.

“Alice..” sussurrò staccandosi dal vampiro, me ne fregai di tutto, corsi da lei e l’abbracciai.

“Mi dispiace, mi dispiace così tanto per tutto, non avrei mai dovuto lasciarti da sola, non avrei mai dovuto seguire quell’idiota di mio fratello, dovevo restare con te!” le dissi con la voce spezzata.

Con la coda dell’occhio notai Santiago che usciva dalla stanza con in braccio Violet.

“Lo so, non ho il diritto di tornare qui e chiedere il tuo perdono” continuai “Ma lo faccio lo stesso: Ti prego perdonami per quello che ti ho fatto, sappi che io ti ho sempre voluto bene, sei sempre stata la mia sorellina” ormai non riuscivo più a controllare la voce.

“Ti perdono, Alice” sussurrò Bella “Ti perdono”.

 

Note dell’autrice:

Sì, lo so, sono in terribile ritardo, penso di aver superato il record.

Come al solito imploro il vostro perdono, a mia discolpa posso solo dire che la voglia di scrivere è andata a farsi una bella vacanza ai Caraibi e mi ha lasciata qui da sola.

In questi giorni ho fatto un quadro generale della storia e ho deciso quanti capitoli ci saranno più o meno e di cosa tratteranno.

Spero che continuiate a seguirmi nonostante i miei continui ritardi.

Grazie mille a tutti voi, soprattutto a coloro che continuano a recensire la mia storia, è solo grazie a voi che trovo la forza di continuarla.

Un piccolo appello a tutti voi che la seguite: Vi prego lasciatemi un piccolo commento, fatemi sapere cosa ve ne pare della mia storia e cosa sperate che accada, anche perché più siete più sono motivata a continuare e prima aggiorno!

Permettetemi di fare un po’ di pubblicità:

Prima di tutto ho deciso che metterò qualche spoiler su facebook, quindi ecco a voi il mio profilo: Jessy Lupin Efp, presentatevi e sarò più che felice di aggiungervi!

Secondo, ho scritto una piccola Marcus\Didyme se vi può interessare: Come i non ti scordar di me

A presto!

Baci,

Jessy!

   
 
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