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Autore: whiteskin    07/08/2011    4 recensioni
Charlie ha i capelli biondo cenere, lunghi molto lunghi e mossi, un sorriso sempre sulle labbra e gli occhi color blu mare che la rendono perfetta. Ma nonostante questo, lei non ama com’è. Nonostante i mille complimenti che riceve ogni giorno, lei non si sente così bella come dicono, si sente come la maggior parte delle sedicenni della sua scuola si sentono, normale.
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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--myspace
ok ora vi chiederete perchè ho fatto il myspace prima,
allor vi avviso che il capitolo è chilometrico e vi do la 
brutta notizia che credo che la fan fiction stia per finire
(in verità tutto dipende se trovo l'ispirazione per scrivere
altro e.e) comunque non posterò fino a martedì
e cercherò di farmi venire un'idea in questi giorni.
Well, buona lettura *---*


mercoledì
Charlie


Niall ti prego!
No, Charlie, tutto ma non quello. E se poi mi caccia?
Non puo' farlo e se lo fa me ne vado anche io, ti prego. 
Ok, va bene, ma questa me la paghi Charlotte Houston.
Grazie grazie grazie grazie. Alle sette fuori casa mia. 

Il ragazzo attaccò era assurdo di come i tre giorni fossero volati, era mercoledì sera e il giorno dopo sarebbe stato il compleanno di Harry, accettai di andare alla festa perchè era accanto casa mia e mi avrebbe dato fastidio non andarci e sentire la musica a tutto volume, ma decisi di non andarci da sola, assolutamente no così chiesi a Niall di accompagnarmi, non potevo certamente chiederlo a Katy, dall'altra parte del paese. Ora mancava solo il regalo, ma io sapevo cosa regalargli. Salii in soffitta e aprii un grosso baule impolverato, cacciai da lì tutti i miei piccoli giocattoli che avevo da bambina, bambole di pezza, poni di plastica, due barbie e due pupazzetti a forma di unicorno che si illuminavano al buio. Poi trovai quello che cercavo, il regalo perfetto. Lo presi e lo misi dentro ad una scatolina impacchettandolo ed andai a dormire. 
La mattina a scuola volò, non incontrai Harry nemmeno una volta, era occupato a ringraziare quasi tutta la scuola per gli auguri e a stare con Sam, ovviamente. Dopo quella sceneggiata le cose non erano cambiate, nemmeno un po'. L'arco di tempo tra le 16 e le 18.30 lo passai buttata sul divano a vedere la tv con i popcorn. Ci vollero un mezz'ora per vestirmi. Mi misi un vestitino, corto. sì corto arrivava sopra al ginocchio era blu e sotto al seno aveva una fascia rossa e sopra era bianco, lo amavo. Ballerine? no questa volta no. Mi misi dei decoltè neri, non molto alti altrimenti potevo anche dire addio ai miei piedi. Capelli sciolti. Perfetto ero pronta. Scesi al piano di sotto con una certa difficoltà. Presi il pacchetto e mi ributtai sul divano, ma come lo feci Niall bussò
Entra è aperto urlai, lui entrò
Dammi una mano ad alzarmi dissi ridendo, gli porsi la mia mano lui la prese e mi tirò su. Mi aggiustai il vestito.
Esci con con questo solo? disse squadrandomi
Sì perchè?
Non. non è troppo corto? 
Ti devo chiamare mamma?
dissi con tono esausto lui fece no con la testa, scoppiamo a ridere
Andiamo mammina lo spinsi verso la porta
Sei una favola fattelo dire figlioletta
Grazie
sorrisi 
La festa era già iniziata, noi eravamo in ritardo, strano detto da una che abita alla casa accanto. Bussai la porta
Non ti devi preoccupare. rassicurai il biondo che era piuttosto agitato
aprii Harry
Auguri dissi sorridendo. Lui mi guardò con un espressione "ma sei veramente tu?", guardo Niall e riguardò me di nuovo.
G-grazie gli porsi il regalo 
Aprilo dopo per favore, quando sei da solo gli sussurrai lasciandolo nelle sue mani. Entrai in quella casa che ormai conoscevo come le mie tasche, c'era tanta gente, molta che io non conoscevo e forse non conosceva nemmeno Harry. Mi sedetti sul divano occupato già da una coppietta che si stava coccolando, Niall si sedette accanto a me. Guardammo la coppia e poi ci guardammo a vicenda e scoppiammo a ridere. 
Charlie, non so se te lo dovrei dire, ma Harry ti fissa. disse l'ultima frase tra un colpo di tosse ed un altro
Lo so misi le mani tra i capelli, non sapevo che fare non sapevo niente.
Karaoke, chi si offre per primo?
Ci fu un ragazzo che prese il microfono e si mise infondo alla stanza ad annunciare che ci sarebbe stato un karaoke, forse era il momento adatto per sfogarmi.

Harry
Il pacchetto era ancora tra le mie mani, non ebbi il coraggio di buttarlo per terra insieme agli altri, salii in camera mia, non potevo non aprirlo non riuscivo ad aspettare. Mi sedetti sul letto e scartai il pacco, era una scatolina, decisi di aprirla. Dentro, c'era un bracciale ed un foglio di carta. Ma non quei bracciali d'argento o di cuoio, era fatto con la corda e le perline e sopra c'erano varie perline che componevano il mio nome, lo presi in mano e lo strinsi per poi metterlo al braccio destro. Aprii il foglietto piegato in più parti, era vecchio si vedeva, e sopra a quel foglio c'eravamo io e charlie, un disegno fatto da lei molto probabilmente e sopra la scritta ti voglio bene con un pastello verde chiaro, dietro c'era un'altra scritta, decisamente più recente.
"Ti ricordi di quando mio padre morì? Mi dicesti che da quel giorno quando avevo bisogno 
ci saresti stato tu. Grazie per aver mantenuto la promessa per tutti questi anni.
Sei stato il migliore amico che una ragazza come me abbia mai potuto avere, grazie
Buon Compleanno, 
Charlie."

Ebbi una stretta al cuore appena lessi quel "sei stato" perchè sei stato? perchè non sei? Avevo fatto una cazzata, forse la più grande di tutta la mia vita, lasciai il foglio sul letto e corsi al piano di sotto. Dovevo parlarle, la mia intenzione era quella ma lei era infondo la stanza, con un microfono in mano cantava parole di una canzone che non avevo mai ascoltato in vita mia
"Only silence, as it's ending, like we never had a chance. 
Do you have to make me feel like there's nothing left of me? 
You can take everything I have 
You can break everything I am 
Like I'm made of glass 
Like I'm made of paper "

la sua voce era un incanto, non sapevo fosse capace di cantare, non così. Sentivo la rabbia e il dolore in quella canzone, il mio cuore si faceva in mille pezzi.
Go run run run, I'm gonna stay right here 
Watch you disappear, yeah 
Go run run run, yeah, it's a long way down 
But I'm closer to the clouds up here 

In quelle parole si sentiva la rabbia uscire da dentro di se "
Go run run run, I'm gonna stay right here 
Watch you disappear"
 
mi guardai il bracciale e mi scese una lacrima che asciugai subito. Ma dentro piangevo, come un bambino piangevo.

Charlie
Le luci non mi facevano vedere granchè di quante persone mi stessero guardando e delle loro espressioni, non vidi nemmeno Harry, ma immaginavo non avesse sentito, almeno speravo. Ringraziai velocemente e scesi dal palco, mi diressi verso Niall
Charlie sei stata bravissima
Grazie.
avevo la testa abbassata e gli occhi pieni di lacrime, avevo bisogno di piangere, piangere forte.
stai bene? chiese notando
No andai in cucina ad asciugarmi le lacrime. Niall mi seguì e mi abbracciò, gli chiesi di rimanere da sola e lui si allontanò. Mi appoggiai al tavolo per reggermi, vedevo tutto sfocato. Stupide lacrime. Dovevo smetterla di piangere, l'avrei fatto appena tornata a casa, dovevo solo trattenermi. 
Qualcuno da dietro mi prese per i fianchi
Niall per favore ti ho chiesto di lasciarmi sola la mia voce tremava, mi girai
Harry
Charlie
 asciugò le lacrime dal mio viso, notai i suoi occhi lucidi.
Basta non ne posso più, non mi importa della gente che potrebbe entrare da un momento all'altro, non mi importa se non vuoi, non mi importa di Sam, non mi importa di quel Niall, non mi importa di nulla. Io ti amo. la sua voce era peggio della mia, tremava era atterrita 
Basta. si avvicinò a me lentamente, sentivo di nuovo il suo respiro in perfetta sincronia con il mio, riuscii a dire soltanto una cosa prima che la mia voce mi abbandonasse totalmente.
Ti amo anche io le nostre labbra si unirono e questa volta non ci fu il bacio innocente di prima, questa volta ci fu qualcosa che andava oltre.




  
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