TREASURE AND RUM
CAP X
La
Queen Anne’s Revenge continuava ad avanzare velocemente, distanziando sempre
più Barbossa e la sua ciurma, quando la chiglia della nave strisciò contro
qualcosa. Uno scossone fece tremare le vele e le cime, compresa quella su cui
Jack era appeso.
<<
La mia nave!! >> ringhiò furiosamente Hector temendo una pessima fine per
la sua imbarcazione
<<
Oh, mannaggia. Dev’essere una secca >> borbottò il Capitan Sparrow
serrando la presa sulla fune. Angelica corse verso il parapetto, guardando poi
nella direzione in cui stavano andando.
Il
letto del fiume si inclinava leggermente, dando inizio ad una lieve discesa.
<<
Jack!! Sicuramente ci sarà una cascata! Dobbiamo scendere! >> urlò lei
alzando il viso e cercando il compare con lo sguardo, ma Sparrow sembrò non
sentirla nemmeno, preso com’era nell’osservare il corso d’acqua farsi sempre
più ripido.
<<
Jack!! Mi hai sentita?! >> urlò nuovamente lei leggermente
spazientita. Sparrow venne bruscamente destato dai suoi pensieri, volgendo poi
lo sguardo su Angelica.
<<
Sì, penso sia meglio scendere, gioia >> senza pensarci due volte allentò
la presa sulla cima e fluidamente scivolò giù, fino ad appoggiare delicatamente
i piedi sul parapetto.
<<
Coraggio, inutili cani rognosi!! Abbandonare la nave! Si salvi chi può! Sciò!
>> fece per saltare, quando vide con la coda dell’occhio Angelica, la
quale lo fissava basita. Jack non si era ancora accorto di aver comandato a
vuoto, dato che la “ciurma” a cui si rivolgeva, prevedeva due membri, Sparrow
compreso. Di colpo Jack sbarrò gli occhi e, senza voltarsi, urlò nuovamente.
<<
Contrordine!! Prima di saltare prendete il rum!! >> scuotendo il capo, la
Capitana Teach afferrò una cima, calandosi giù dalla nave. Agilmente atterrò
sulla sponda del fiume, guardando poi la Queen Anne’s Revenge accelerare a
causa dell’imminente cascata.
Nel
frattempo Sparrow, irritato dalla mancata risposta del suo “equipaggio”, mollò
la cima, voltandosi verso i “marinai”.
<<
Siete diventati sord…. Oh… Mannaggia, non c’è nessuno… >> borbottò
mostrando i denti. Dopo aver arricciato il naso, riafferrò la fune e con un
balzo saltò giù dalla nave.
Lo
scroscio assordante della cascata divenne insopportabile all’udito del Capitan
Sparrow che, rimessosi in piedi, si portò entrambe le mani all’altezza del capo
per coprire le orecchie, proprio mentre la Queen Anne’s Revenge spariva giù per
la cascata.
Mosse
un passo in avanti, quando andò a sbattere contro qualcosa… O meglio, qualcuno.
Il Capitano alzò il viso, trovandosi davanti al naso un ammasso informe di fili
ispidi, rossicci e maleodoranti. Jack fece una smorfia disgustata e,
trattenendo a stento un conato, mostrò la lingua e arricciò il naso.
<<
Tu, insulso pirata, “Capitano” degno di una scialuppa bucata, che tu sia
maledetto per l’eternità, schifoso scarafaggio! Per mille sirene, la mia
nave!! >> ringhiò Hector alitando in faccia a Jack. Sparrow trattenne il
fiato, diventando improvvisamente pallido. Mentre gli inveiva contro, Barbossa
sputacchiò migliaia di goccioline di saliva che, inevitabilmente si
depositarono sul viso del Capitano di fronte che, ad ogni impatto umidiccio,
faceva smorfie schifate.
<<
Hector… Ti sarei estremamente grato se la smettessi di sputacchiarmi in faccia.
Ci tengo al mio igiene >> disse Jack pulendosi i residui di sputi con due
dita. Barbossa, però, sembrò non sentirlo nemmeno, dato che, con grazia,
lo afferrò per il colletto del cappotto marrone strattonandolo verso di sé.
<<
Forse non ti rendi conto della situazione in cui sei, Jack. Hai distrutto la
mia nave, sei in debito! >> ringhiò ancora. Sparrow mostrò i denti in un
sorriso teso, arricciando il naso poi nel vedere gli occhietti semichiusi di
Hector.
<<
Vedi, caro collega, al momento credo di non poter saldare il debito, o quello
che è, perché attualmente sono al verde, comprendi? Non ho monete, né rum… No,
anzi, quello ce l’ho… Avevo… Ho avuto… Ebbi… Me l’hanno rubato le scimmie, sì,
ma sto per riprenderlo, sissignore! Devo solo aiutare la qui presente Angelica
Teach a trovare il tesoro qui celato e il gioco è fatto! Alle scimmie pulciose
penserà lei… >> disse agitando le mani inanellate. Hector ringhiò,
mostrando i denti
<<
A me non interessano le tue stupide faccende con le scimmie, Sparrow, e per tua
informazione quel tesoro è mio! >>
<<
Eh no, Hector. Se tu avessi ascoltato attentamente quello che ho detto, avresti
capito che il suddetto tesoro mi serve per riprendere il suddetto rum! Il
ragionamento fila, vero gioia? >> sorrise voltandosi verso Angelica. Ella
distese le labbra, mostrando un’espressione ironicamente divertita.
<<
E io ti ripeto che il tuo rum può anche bruciare, per quel che mi riguarda!!
>> urlò spazientito e agitando furiosamente un pugno. Sparrow
indietreggiò di un passo.
<<
Oh, mannaggia, è come Elizabeth! >> borbottò scioccato. Fissò, indeciso
sul da farsi, prima Angelica, che lo fissava con le braccia conserte, e poi
Hector che, invece, sembrava sull’orlo di una crisi isterica.
<<
Bene, signori, credo di aver trovato una soluzione a questo problematico
problema >> iniziò Sparrow camminando avanti e indietro. La ciurma di
Barbossa, che fino a quel momento era stata muta come i pesci dell’Oceano,
continuava a fissare lo strambo pirata, curiosi di sapere che diavoleria era
balenata nella testa del Capitano.
<<
Signori, compari, compagni di viaggio e di avventure… O disavventure, per come
la si vuole vedere… >> disse il pirata accarezzandosi il pizzetto. Si
voltò di scatto verso la ciurma e i due Capitani con un fluido giro sui tacchi,
dopodiché alzò il mento, guardandoli con un espressione cupa e stranamente
seria per un tipo come lui.
<<
In questa grigia e sinistra caverna non siamo soli, signori. Anche gli inglesi
bramano la nostra stessa meta, quindi credo sia saggio unire gli equipa… Il tuo
equipaggio con me e Miss. Angelica ed allearci contro quei bell’imbusti. Ci
sbarazzeremo di quegli inutili omuncoli, che ne dici, Hector? >> concluse
tendendogli la mano. Barbossa fissò prima la mano di Sparrow, poi lui. Jack
sorrise falsamente.
<<
Stretta di mano con lo sputo? Fra uomini si fa >> Hector fece per
portarsi il palmo della mano alle labbra, ma quando fece per aprire la bocca,
Jack si pentì di colpo della proposta fatta, ritirando rapidamente la mano.
<<
Meglio senza sputo… Anzi, meglio la parola d’onore, Hector, sì? >>
sorrise ancora e, senza dare tempo al collega di rispondere, girò ancora sui
tacchi, facendo tintinnare le cianfrusaglie appese ai capelli. Barbossa non
proferì parola, scosso dal repentino cambiamento di idea del neo-socio. Sparrow
allungò il collo per guardare oltre la figura di Hector e, con un buffo
movimento dell’indice, contò velocemente i membri della ciurma.
<<
Ventidue! Bene compari, salpiamo! Ammainate le vele, levate l’ancora, ce ne
andiamo cani rognosi, via, sciò, aria! >> esclamò avanzando e
gesticolando confusamente.
<<
E su quale nave, di grazia?! >> ringhiò ancora Barbossa facendo
riferimento alla Queen Anne’s Revenge. Jack inchiodò il passo, arricciando le
labbra con disappunto.
<<
… E’ un… Modo di dire, Hector. Mi sorprende constatare che tu non lo conosca
>> inventò sul momento restando, tuttavia, di spalle.
<<
Modo di dire o no, non siamo ancora giunti alla conclusione del nostro accordo,
Jack >> Hector avanzò zoppicando, raggiungendo il collega.
<<
Non ti seguo, compare >> rispose Sparrow ondeggiando ed alzando il mento
<<
Non girarci intorno, Jack. Una volta tolti di mezzo gli inglesi, ce la
giochiamo noi due. Troveremo il tesoro e fino ad allora saremo alleati, ma
dopo? Ci sfideremo a duello e chi resterà in vita si prenderà il bottino?
>> ghignò Hector. Jack sorrise alzando un indice.
<<
Su questa parte del piano sto ancora lavorando… >>
… To be continued…
Spazio autrice:
Ed ecco un nuovo capitolo!^^ spero che la prima discussione tra
Hector e Jack sia piaciuta :D
Grazie davvero per i bei complimenti, siete gentilissimi! :) un
bacio a tutti, lettori e recensori!
Ciao!! :D