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Autore: Wolf    24/02/2004    5 recensioni
Abbassando lo sguardo si sarebbe accorto che le sue scarpe erano rovinate e sarebbe stranamente stato consapevole che lui si era rovinato con loro. Si appoggiò alla falchetta e guardò in basso, verso l'oceano profondo. Chiuse gli occhi. Pregava solo di svegliarsi presto.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Fumo Grigio

II Giorno

Il vento fischiava gelido sul ponte. Quando Sanji senti i passi dietro di se, aspetto che il brivido freddo passasse perchè gli aveva smorzato il fiato, poi si voltò.

"Fame bakà?" Rufy scosse la testa.

A Sanji non servì chiedergli cosa avesse. Restò in silenzio.

...

...

...

...

"Ha detto, ha chiesto, di non arrabbiarci." Sanji guardò le labbra contratte del capitano, perchè gli occhi erano coperti dal suo cappello.

"Non ce l'hai detto." replicò il cuoco.

Rufy annuì "E non fatto c'ho che mi ha chiesto." "Nemmeno io, se è per quello."

Di nuovo Sanji spense la sigaretta, che aveva tra le labbra, sul bordo della nave, la gettò in mare, perchè essa andasse persa tra le onde. Anche lui avrebbe dovuto fare quella fine.

...

Avrebbe voluto.

...

...

"Sanji?" "Cosa?" "Perchè dopo tutta quella fatica qualcuno l'ha strappata via da ciò che aveva...da ciò che avevamo ottenuto?"

...

...

"Non lo so."

...

...

Avrebbe voluto saperlo.

...

"Sanji?" "Mh?"

...

"Ho fame."

...

"Aha aha aha aha aha aha aha!" Sanji rise e Rufy alzò il suo cappello di paglia dagl'occhi, ridendo.

"Vieni Re dei pirati, ti preparo un piatto francese, ma che resti tra noi okay?"

"Mitico!"

Il sole sorse.

 

Robin uscì dalla stiva a passo leggero, indossò il suo cappello da Cowboy e, sbadigliando appena, si guardò in giro. Soffiava ancora forte il vento, gonfiando la vela maestra; non si sentiva alcun rumore se non quello delle onde che si infrangevano sullo scafo e il vento che le soffiava nelle orecchie. Mentre camminava verso la prora, sentì un debole sfrigolio di padelle, giù in cucina. Sanji era già in piedi.

Lanciò uno sguardo a poppa e vide Chopper, seduto sulla falchetta, con lo sguardo perso nel mare. Poteva immaginare di quale male soffrisse ed era convinta che non avrebbe potuto fare niente per lui.

Decisa più che mai a lasciare la giovane renna persa ai valichi dell'orizzonte, si diresse giù, verso la cucina, ma poi cambiò idea; si ritrovò vicino alla fine della Going Merry, e Chopper si girò, allarmato, con le lacrime che brillavano nei suoi occhi e il sole rosso che splendeva alle sue spalle. Gettò a terrà lo sguardo oscurandolo con il cilindro "Ciao." Nico Robin sospirò "Ciao Chopper."

Cautamente la ragazza si avvicinò "...Volevi...qualcosa?" la voce della renna tremava. "Solo...guardare questo panorama con te." Lui scoprì i suoi occhi per guardarla, sorpreso; si scostò, per lasciarle ammirare l'orizzonte al suo fianco.

"Faccio...solo fatica a capire." balbettò lui "Che cosa?" "Perchè." Lei sospirò e ci fu silenzio. Aveva significato qualcosa l'essere andata lì e stare in silenzio? Capire benissimo il sentimento ma non sapere ancora come aiutare qualcuno a cancellarlo?

...Non era stata capace neppure di aiutare se stessa.

Lo guardò e vide i suoi occhi neri sfavillare alla luce. Erano un pò più grandi dei suoi ma lo sguardo era lo stesso. Perso, solo, triste, morto. Perchè la Going Merry stava morendo in silenzio? Poteva davvero accadere?

 

Sanji, un cuoco di grande fama, un cavaliere dall'armatura sfavillante, un combattente ostinato...un buffone?

Sospirò e si guardò la mano. Era bendata. Si sedette sul tavolo. Una doccia, era quello che gli serviva. Acqua che bruciasse sulle sue ferite, che le disinfettasse, acqua che si confondesse con le sue lacrime.

Afferrò la maniglia e uscì. Sbattè quasi addosso a Robin. Si guardarono spaventati, stupiti, stanchi. "Ciao Sanji." Il cuoco tossì "Accidenti mia bellissima Robin! vuoi che ti prepari la colazione? non mi aspettavo che tu fossi già in piedi!" Rientrò in cucina, frenetico, con un sorrisone a coprirgli il viso "Non ho fame, grazie." si bloccò "Capisco." Lei si sedette al tavolo.

Non era gigantescamente, pateticamente uno grandissimo pezzo di stupido? Ridicolo? Era ridicolo... come uno di quei tanti imbecilli che abbordano una ragazza pagandole una costosissima bottiglia di champagne. Le faceva anche schifo a "lei"... Era solo uno come tantissimi altri, sacrificabile, sostituibile, dimenticabile...sfruttabile.

Sanji tossì ancora, si accese una sigaretta "Come mai già in piedi? Dovresti riposarti per essere al massimo della tua bellezza." "C'è già Nami che lo fà, contento?" nonostante il tono che usò, il cuoco non se la prese, non se ne accorse neppure.

"Ci stai male?" "Mh?" "Per la sua...scomparsa." "Morte, Robin. Puoi dirlo davanti a me, io non sono Chopper." "Lo so chi sei." Lui sorrise e spense la sigaretta ancora mezza intera sul piano di cottura. "Per fortuna che lo sai tu, perchè io non lo so." Lei scosse la testa e rise " Lei ti piaceva?" Sanji rise "Ma che ti salta in mente Nico Robin? Dovresti saperlo che io amo solo...te." fascinoso le sorrise e lei fece una smorfia "No grazie, non sei il mio tipo." "Meglio per te. Ti farei solo danni!" lui rideva ma non come lei lo aveva sentito ridere tempo prima.

"Senti...sei l'unica sveglia vero?" Lei corrugò la fronte "No, anche Chopper è sveglio, perchè?" Lui sorrise "I mandarini." "Eh?" "Devo proteggere i mandarini da Rufy ed Usop." lei lo fissò: non sapeva qual'era la domanda che voleva fargli, ma sapeva la risposta che voleva sentire. "Sono di Nami vero?" "Sì".

Piano piano, avrebbe avuto quella risposta, così da mettere fine alle proprie stupide fantasie.

 

In ore come quelle il sole era fortissimo, batteva incessante facendo brillare il sudore sui suoi muscoli mentre si esercitava. Avrebbe voluto dire qualcosa ma aveva il fiato corto e non aveva idea di cosa potesse dire. Si fermò e guardò Sanji, che lo fissava "Ma insomma devi proprio stare qui damerino dei miei stivali?! Vai a sbavare dietro a Nami o a chi ti pare." Sanji sorrise, aspirando ancora fumo "Sarebbe inutile." "Come qualunque altra cosa che hai fatto nella tua vita, cuoco." gli rispose Zoro, sfidandolo con lo sguardo, ma l'altro rise "Sei uno sbruffone Roronoa Zoro! In realtà te la fai nei pantaloni da quando lei è morta!" Lo spadaccino s'irrigidì "Non dire fesserie! E poi non mi sembra il caso di riderci sopra grand uomo!" "Hai ragione."

Per lunghi istanti si guardarono soltanto.

"Cosa vuoi?" "Solo stare qui, dicono che è un ottimo posto dove nascondersi."

"Chi lo dice?" "Io." "Ah..."

Zoro ripose la spada nel fodero "E da cosa ti vuoi nascondere?" ghignò lo spadaccino "Da niente."

Zoro rise "Da niente." ripeté lo spadaccino.

Ora Sanji rideva, scosse la testa alzandosi da terra e ripulendosi i calzoni con le mani. Zoro si voltò stizzosamente e Sanji lo superò.

"Che hai fatto alla mano damerino?" gli chiese più retoricamente che per ottenere una risposta. Non la ottenne infatti.

 

Rufy si guardò attorno: Sanji difendeva i mandarini, seduto davanti alle tre piante fumando, Zoro si allenava, Chopper ascoltava con brama le fandonie di Usop il magnifico e le due ragazze erano nella stiva.

Lui guardava il mare alla ricerca di un pezzettino di terra. Un pezzo di terra di nome Koronua.

Si levò il capello e se lo appoggiò al petto. Era stato sconfitto per la prima volta. Guardò in basso. Aveva perso ma ciò non era la cosa peggiore. La cosa peggiore era che sarebbe potuto succedere di nuovo e lui cosa avrebbe potuto farci? Poteva lottare, con le unghie e i denti, urlare con tutte le proprie forze, ma non sarebbe cambiato nulla. Nulla di nulla, nulla, nulla, nulla. Picchiò un pugno contro le assi della Going Merry che si incurvarono e scricchiolarono. Stava cominciando ad assumere consapevolezza che forse non sarebbe bastato credere in qualcosa per farla avverare. Che tutte le sue consapevolezze fossero fumo?

Rufy scoppiò a ridere sul ponte, tutti lo guardarono. "Diventerò il Re dei pirati!" il sorriso si dipinse sulle labbra dei suoi compagni.

Si trovava in posto buio. Non sapeva come ci fosse finito, si era addormentato ed ora era lì. C'erano dei pesci attorno a lui...erano tantissimi! Di ogni tipo e specie, nuotavano graziosi attorno a lui, per minuti rimase incantato a guardarli.

Fino a quando non spostò lo sguardò di fronte a lui, sentendosi osservato.

E la vide.

Era più bella di quanto non ricordasse. Ma che stava dicendo? Non poteva essere più bella di così! I suoi occhi grandi e brillanti, il suo sorriso fiero, le sue spalle fragili su cui scendevano ciocche di capelli chiari e lucenti, si appoggiavano appena sopra al suo seno perfetto, e la sua vita fine bellissima...piena di sangue? Guardò di nuovo il volto della ragazza, gli tese una mano in richiesta d'aiuto, era piena di sangue!

I pesci erano spariti. Bibi Nefertari era caduta al suolo chiedendogli aiuto e lui era immobile, fumava una sigaretta e il fumo grigio si disperdeva nel buio.

 

Allora? Come vi sembra?

Volevo innanzitutto ringraziarvi per le recensioni!

Wilwarin, tra chi ti piacerebbe che fosse l'inciucio? Già che ci sono allargo la domanda a chiunque voglia rispondermi e vi invito a lasciarmi una piccola recensione ^^...grazie ancora. Alla prossima.

P.S. so che Sanji non è un personaggio molto in vigore tra le FanFict però è il mio personaggio preferito! Cmq sto cercando di non mettere protagonisti particolari.

  
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