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Autore: FatinaInnamorata    10/08/2011    1 recensioni
Questa storia è una parodia creata da due ragazze amanti della saga.
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Capitolo 2

Stranezze

 
Arrivati in Sala Grande, Harry, Ron e Hermione presero posto al tavolo dei Grifondoro, dove Lee Jordan si divertiva a far crescere la barba ai ragazzi più piccoli. Ben presto iniziò la cerimonia dello smistamento. La professoressa McGranitt posò il cappello parlante sul solito sgabello e prese posto a lato di esso, con in mano la lista dei ragazzini del primo anno.
Il cappello iniziò a cantare la sua canzone di benvenuto.
 
 
“Se sei felice e tu lo sai
Batti le mani!
Clap clap!
Se sei felice e tu lo sai
Vieni ad Hogwarts!
Clap clap!
Se sei felice e tu lo sai
Venire qui tu lo vorrai,
se vieni a Hogwarts
anche tu batti le mani!
Clap clap!
Sarà forse Grifondoro
La tua casa piena d’alloro!
Sarà forse Serpeverde
dove insieme mai si perde!
Sarà invece Corvonero
Dove è libero il pensiero!
Oppure Tassorosso
Per cui io sono commosso!
Ma se sei felice e tu lo sai
Vieni qui e non esitare
Non potrai dimenticare
Che si prova a esser feliciiiiiiiiiiiiii!”
 
 
Al termine di essa, la direttrice della casa di Grifondoro lesse in ordine tutti i nomi dei nuovi alunni. Alla fine, mentre Corvonero guadagnava come nuovo membro un certo Jim Zock, il cappello fu portato via e Silente prese posto dove stava prima esso. Si schiarì la voce e iniziò il suo discorso di benvenuto.
-Un nuovo anno inizia ad Hogwarts, benvenuti agli alunni nuovi e bentornati ai vecchi. Come una piccola minoranza di voi saprà, tra la quale sicuramente la signorina Granger, signor Weasley, non rida, stavo dicendo, come allegato alla lettera annuale scritta dalla nostra vicepreside, c’era un piccolo e misterioso messaggio. Per chi, signor Potter, non avesse letto la lettera, il messaggio è il seguente: “Questo sarà un anno molto speciale”. Molti di voi si staranno chiedendo cosa significhi. Bene, siete accontentati. Quest’anno, l’intera scuola e l’intero corpo insegnanti parteciperà ad una gara di ballo contro altre due scuole di magia, la scuola di Durmstrang e la scuola di Bauxbatons. Naturalmente, le ubicazioni di queste due scuole, ovvero Norvegia e Francia, sono assolutamente segrete. Le due scuole non saranno nostre ospiti per evitare inutili diverbi tra squadre. Annuncio inoltre che parteciperanno a favore di Hogwarts i mangiamorte e Lord Voldemort! Quest’ultimo utilizzerà lo pseudonimo di Eosvaldo per evitare malintesi. Comunque, per via della presenza del signor Potter, storico rivale di Eosvaldo, sarà necessaria una tregua. Vieni avanti Eosvi!-
Voldemort andò zampettante da Silente, e, tutto sorridente, invitò Harry a raggiungerli. Harry guardo Ron e poi Hermione. Si alzò in piedi cercando di ignorare i gridolini e si affiancò a Silente. Quest’ultimo si ritrasse e invitò i due a stringersi la mano in segno di tregua. Harry obbedì, e non appena toccò Voldemort ebbe un collasso a causa del dolore alla cicatrice. Sentendosi responsabile, quest’ultimo chiamò Madama Chips che rimise in piedi Harry. Silente prese la parola mentre il moretto di affrettava a tornare al tavolo.
-Bene, dovremo stilare il quadro degli orari di allenamento in modo che quelli del quarto anno e quelli di Eosvaldo e la sua troup non coincidano mai, per il bene del signor Potter. Detto questo, abbuffatevi pure!-
Tutti iniziarono a mangiare, tranne Harry, ancora sotto shock. Ma si sa, non c’è shock che tenga davanti ad un piatto di cosciotto di tacchino, così Harry ben presto si riprese miracolosamente e attaccò la carne.
Quando ebbe finito di scannare qualsiasi cosa gli si parasse davanti, lui, Ron, Hermione, Neville e Ginny fecero per andare in sala comune, ma la comparsa di Silente in tutina da ballo e il conseguente  eccesso di ilarità da parte di Harry e Ron li interruppe. Silente guardò fisso davanti a sé.
-Si sente bene, professore?- chiese Hagrid.
Il preside salì con fare maestoso sul tavolo di Serpeverde e iniziò a danzare a ritmo di Born this way, cosa che causò ad Harry il secondo collasso della giornata, stavolta dovuto alle troppe risate che gli impedivano di respirare. Ben presto anche a Ron toccò la stessa sorte e Madama Chips li ricoverò in infermeria per la notte. Intanto Silente aveva finito la performance e il professor Vitious aveva preso il suo posto, ballando Blowin’ in the wind. Hermione e Ginny salirono sul tavolo e iniziarono a cantare. Neville, che non sapeva se ridere o essere spaventato, decise di dedicarsi alla ricerca del suo rospo, Oscar.
Quando la canzone finì, Silente scese dal tavolo con un saltello aggraziato. Fece cenno a tutti di tacere.
-Dovete sapere, miei cari alunni, che quando ero molto giovane, circa cento anni fa, ovvero quando ero solo “il piccolo Albus” e non il professor Silente, beh, il mio sogno era quello di diventare un ballerino. Passavo le giornate ad allenarmi, ed ero anche molto bravo!-
-E perché non è diventato un ballerino?- chiese Lavanda Brown.
-Ci sto arrivando, mia cara. Dunque, un giorno, mentre tornavo a casa dopo un incontro con il mio amico Grindelwald, un’automobile guidata da Rihanna mi ha investito. Sono stato in ospedale per mesi, e la mia gamba non è più stata la stessa. Non potevo più ballare. Per questo ho sviluppato un odio per Rihanna e adesso amo Lady Gaga.-
Silente si interruppe e scoppiò in lacrime.
-Wow…- disse Hermione.
Quando si riprese, Silente proclamò:
-Bene, le prove si svolgeranno nella stanza delle Necessità, ad ognuno di voi sarà distribuito l’orario. Questo provocherà ovviamente la diminuzione delle ore di lezione. Potete andare.-
Hermione e Ginny, le uniche superstiti, presero un orario dalla professoressa McGranitt, che stava litigando con Silente perché lui voleva che lei si sciogliesse i capelli per il balletto, ma lei lo trovava un insulto alle buone maniere.
Le due ragazze andarono in sala comune, dove i commenti sulla dimostrazione di Silente stavano divagando. Hermione si sedette e fece cenno a Ginny di mettersi accanto a lei.
-Ginny, devo dirti una cosa.-
-Dimmi, Hermione.-
-Beh, ecco…-
Ginny inarcò un sopracciglio. Hermione fece un respiro profondo e disse:
-Io mi sono fidanzata con Draco.-
-Accidenti! Volevo provarci io!- esclamò Ginny delusa.
-Credi che Ron ed Harry mi odieranno per questo?- chiese Hermione ignorando l’uscita sorprendente dell’amica.
-Ma certo che no! Insomma, lo hai visto? E’ così… figo!-
-Anche Harry non è da meno…-
-Mi stai dicendo che ci proveresti con Harry?- domandò Ginny interdetta.
-Certo che no! E’ il mio migliore amico! E poi, io ho già Draco.-
-Bene, allora ci provo io con Harry.-
-Non credo che funzionerà, tu piaci a Neville, non a Harry.-
-A Neville? Beh, nemmeno lui è poi così male.- disse Ginny maliziosa.
-Allora parlaci.-
-Morirebbe dalla vergogna…-
-Non so, vedi tu, magari aspetta un po’. Ora vado, ho un appuntamento con Draco.-
-Ciao, Hermione!-
-‘Notte, Ginny.-
Hermione uscì dalla torre attraverso il buco del ritratto e Ginny salì al dormitorio delle ragazze.
 
Quando Hermione raggiunse il luogo dell’appuntamento con Draco, il parco, era ormai mezzanotte. Agitata, si sedette su un masso, poi cambiò idea e si rialzò. Aspettò un paio di minuti e all’improvviso un paio di mani le presero il seno. Lei si girò e vide Draco davanti a sé.
Fece per dire qualcosa, ma lui, visibilmente arrapato, la trascinò al riparo da sguardi indiscreti, e lei lo seguì ben volentieri. Lui fece scorrere la sua mano sulla coscia di lei, finché non riuscì a sfilarle la gonna della divisa. Lei gli tolse il mantello e la maglietta e lo baciò. Il resto è privacy. Si può solo dire che Hermione tornò al dormitorio tutta spettinata e con indosso la maglietta di Draco.
  
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