Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: rolly too    16/08/2011    7 recensioni
«Che succede, Ino?» le domandò quando finalmente gli fu accanto.
«Guarda!» ripeté lei, entusiasta, agitando ancora il pezzo di carta. «È appena arrivata da Suna. Da parte di Shikamaru!»
«Oh!» esclamò Choji, iniziando a comprendere l'eccitazione dell'amica. «Ci sono novità?»
«Sì!» annuì Ino decidendosi a mostrargli il foglio, che si rivelò essere una foto. Choji la scrutò a lungo. Ritraeva un neonato addormentato, con il volto rosso, il nasino rivolto all'insù e le labbra socchiuse. Aveva solo pochi capelli scuri e teneva le manine chiuse a pugno vicino alla testa.
«È nato!»
«È nata.» lo corresse Ino. «È una bambina, e l'hanno chiamata Shioko.»
«Shioko.» ripeté Choji annuendo un paio di volte. «Una bambina, sì. Shikamaru ha sempre detto che avrebbe preferito avere prima una femmina.»
«E indovina?» continuò Ino, che non sembrava essere in grado di trattenere l'emozione. «Hokage-sama ha detto che possiamo andare due giorni a Suna, a trovarlo. Gaara-sama ci ha dato un permesso di visita.»
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Choji Akimichi, Ino Yamanaka | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
«Choji! Guarda!»
Il ragazzo si voltò, spostando lo sguardo verso Ino, che gli correva incontro agitando un pezzo di carta.
«Che succede, Ino?» le domandò quando finalmente gli fu accanto.
«Guarda!» ripeté lei, entusiasta, agitando ancora il pezzo di carta. «È appena arrivata da Suna. Da parte di Shikamaru!»
«Oh!» esclamò Choji, iniziando a comprendere l'eccitazione dell'amica. «Ci sono novità?»
«Sì!» annuì Ino decidendosi a mostrargli il foglio, che si rivelò essere una foto. Choji la scrutò a lungo. Ritraeva un neonato addormentato, con il volto rosso, il nasino rivolto all'insù e le labbra socchiuse. Aveva solo pochi capelli scuri e teneva le manine chiuse a pugno vicino alla testa.
«È nato!»
«È nata.» lo corresse Ino. «È una bambina, e l'hanno chiamata Shioko.»
«Shioko.» ripeté Choji annuendo un paio di volte. «Una bambina, sì. Shikamaru ha sempre detto che avrebbe preferito avere prima una femmina.»
«E indovina?» continuò Ino, che non sembrava essere in grado di trattenere l'emozione. «Hokage-sama ha detto che possiamo andare due giorni a Suna, a trovarlo. Gaara-sama ci ha dato un permesso di visita.»
«Davvero?» esclamò il ragazzo. Finalmente! Era da tanto che aveva voglia di andare a trovare il suo amico, ma non aveva mai avuto l'occasione. L'Hokage l'aveva sempre sommerso di missioni, impedendogli di partire, e nel momento in cui aveva finalmente trovato abbastanza tempo per il viaggio Gaara, che stava affrontando un problema di ribellioni interne, aveva rifiutato loro il permesso di visita. Choji sapeva bene che non era stato un periodo facile, per Suna, perciò si era astenuto dal chiedere nuovamente di poter visitare il Paese.
«Quando possiamo partire?»
«Domani mattina.» Choji guardò la ragazza. Sembrava così felice di poter finalmente incontrare di nuovo Shikamaru, talmente radiosa... Basta. Si disse. Basta, Choji, questi pensieri sono proibiti. Tanto, lei non sarà mai tua. Inutile perdere tempo a fantasticare su qualcosa che non potrà mai accadere. Finiresti solo col soffrire.

Shikamaru era partito per Suna quasi un anno prima e non era mai tornato a Konoha. Choji pensò con rammarico che l'ultima volta in cui l'aveva visto era stato sei mesi prima, quando l'amico gli aveva detto della gravidanza di Temari. Secondo quanto diceva lui, fortunatamente i due fratelli di lei non l'avevano presa troppo male, anche se Gaara li aveva rimproverati per giorni, dicendo che avrebbero dovuto fare più attenzione. Al villaggio c'erano già pochi jonin, si era lamentato, e adesso Temari doveva rimanersene a casa. Si era allontanato da loro borbottando qualcosa di incomprensibile, o almeno, questo aveva detto Shikamaru.
«È strano andare da Shikamaru dopo così tanto tempo.» considerò Ino quando raggiunse Choji alle porte del villaggio. Si incamminarono lenti, uno accanto all'altro. Choji offrì una patatina a Ino, ma lei rifiutò.
«Non pensavo che se ne sarebbe andato davvero.» continuò la ragazza. «Sembrava sempre che non gli interessasse di niente. Nemmeno di lei, a dire la verità.»
«Non capisci niente di Shikamaru, Ino.» disse bonariamente Choji. «Era ovvio che sarebbe partito. Lui non voleva che Temari venisse a Konoha. Diceva che doveva rimanere a Suna con i suoi fratelli. Io lo pensavo da tanto.»
«Che se ne sarebbe andato?»
«Sì.»
«Ma come...?»
«A lui Temari è piaciuta da subito. Dal momento in cui si sono sfidati all'esame.»
«Te l'ha detto lui?»
«No. Ma era ovvio.»
Ino tacque e anche Choji smise di parlare. Forse l'aveva fatta star male, dicendo quelle cose, ma era vero. Aveva iniziato a sospettare che prima o poi Shikamaru avrebbe fatto i bagagli e sarebbe partito per Suna nel momento esatto in cui aveva sollevato il braccio per ritirarsi, la sua ombra legata a quella di Temari. Forse era stato proprio quello a far scattare in Choji la consapevolezza che l'avrebbe perso. Quelle due ombre attanagliate nella sabbia dell'arena... Non poteva finire diversamente. Quello che non si aspettava era un bambino – anzi, una bambina – dopo così poco tempo. Da quello che aveva capito, nemmeno Shikamaru e Temari se l'aspettavano. Era successo e basta.
«Non vedo l'ora di arrivare.» disse all'improvviso Ino. «Ho voglia di vederlo.»
«Sì, anch'io.»
Era una fortuna che proprio in quel periodo a Suna le cose si fossero calmate. In una lettera non molto dettagliata – Gaara ha minacciato di farmela pagare, sai, se ti spiego per bene cosa sta succedendo qui – Shikamaru aveva spiegato che un gruppetto di folli, come li aveva definiti lui, parenti di persone che Gaara aveva ucciso, in passato, avevano messo su un piccolo movimento che mirava all'uccisione del Kazekage. Com'era prevedibile tutto si era concluso con un nulla di fatto, ma tutti i visti e i permessi per il Paese del Vento erano stati bloccati. Nessuna eccezione. A quanto pareva, il problema doveva essersi risolto del tutto, se all'improvviso i viaggi erano di nuovo permessi. Comunque, Choji era lieto della notizia e non si lamentava dell'insperata fortuna.

«Non vedo l'ora di arrivare e di mangiare qualcosa di decente.» commentò quando, seduti a terra in una radura, Choji si trovò a contemplare il misero pranzo che toccava loro quel giorno. «Suna ha un'ottima cucina, sai?»
«Non ho mai mangiato niente, lì. Non so cosa ci mettono, in quei piatti.»
«Sei troppo fissata, Ino.»
«Tu non ti fai problemi, ma io voglio apparire al meglio. Per questo faccio le diete, che cosa credi?»
Choji scrollò le spalle. Poi, senza riflettere, mormorò:
«Ma tu sei bellissima già così. Se dimagrisci ancora, però, sembrerai uno scheletro e nessuno ti guarderà più. Sembrerai un uomo.»
Ino sbuffò di rabbia.
«Lasciamo perdere l'argomento.»
«D'accordo.»
Si rimisero in cammino dopo poco, in silenzio. Choji sospirò e scosse la testa. Avrebbe dovuto evitare di dirle quelle cose, e invece non era stato capace di trattenersi. Si sentiva un dannatissimo idiota. Doveva sempre rovinare tutto, con lei?
«Allora...» disse Ino dopo un po', esitante «dicevi che a Suna si mangia bene?»
Choji annuì, teso.
«Sì. Ho mangiato a casa di Shikamaru quando ci sono andato ed è stato favoloso. Davvero, è molto più saporita della cucina di Konoha.»
Ino rise.
«Be', non mi sembra che tu faccia tanti complimenti nemmeno a casa!»
«Ino...» borbottò Choji, imbarazzato «Comunque, la cucina di Suna ti piacerà, vedrai.»
«Aveva cucinato Temari-san?»
«No, Kankuro.»
«Kankuro?» esclamò Ino. Aveva visto quel ragazzo solo poche volte, ma non avrebbe mai detto che fosse dotato di grandi doti culinarie. E comunque, nessuno di quei tre strani fratelli le sembrava particolarmente ospitale.
«Sono stati tutti gentilissimi.» continuò Choji «E mi sono trovato proprio bene. Perciò non ti preoccupare. Staremo bene, lì.»
«Stai dicendo che sei rimasto a casa loro? Non sei andato alla locanda?»
«Gaara-sama ha detto che era meglio di no.» spiegò Choji. «Una locanda c'è, ma ha prezzi proibitivi e poi non è nemmeno tanto pulita. Da quello che ha detto, vuole evitare che qualcuno muoia di qualche strana infezione mentre alloggia lì, quindi mi ha ospitato. Se avessi voluto mi avrebbe fatto preparare una stanza nel palazzo del Kazekage, ma io ho preferito di no. Sarebbe stato imbarazzante.»
Ino tacque. L'idea di stare a contatto con Kankuro e Gaara per più tempo del necessario la metteva a disagio. Aveva conosciuto Temari mentre lei era a Konoha, e anche se le era sembrata un po' scontrosa, in alcuni momenti, la apprezzava. Ma i due ragazzi la inquietavano e anche se sapeva che non avrebbe avuto motivo di temerli la mettevano a disagio.
«Ma com'era stare lì? Insomma... Le giornate.»
Choji scrollò le spalle, e dopo aver aperto un pacchetto di patatine e averne offerte a Ino, che rifiutò, tentò di descrivere quel breve soggiorno alla ragazza.
«Gaara-sama non c'era mai.» iniziò. «Lavora tanto, parte presto alla mattina, torna per pranzo e rincasa la sera tardi. Va subito a letto e non lo si vede più. Sono stato lì tre giorni e di questi, due lui non ha nemmeno cenato. Temari rimaneva a casa alla mattina e poi al pomeriggio andava ad allenare i bambini, e poi a sistemare cose burocratiche. Kankuro era praticamente tutto il giorno a casa,  a parte quando usciva ad allenarsi o ad allenare i suoi studenti. Ma rimaneva quasi sempre chiuso nella sua stanza, se nessuno lo chiamava. Lavorava sulle marionette, credo.»
«Insomma eri sempre con Shikamaru.»
«Sì. Gaara non gli affida molte missioni, per il momento. Il villaggio si sta sviluppando soprattutto grazie agli artigiani e ai mercanti, e poco per i ninja. Gaara-sama mi ha spiegato che Suna rimane una potenza militare importante, quasi al livello di Konoha, ma hanno problemi con il Signore Feudale o qualcosa del genere, insomma... Quindi le missioni sono affidate per lo più ai Jonin e così Shikamaru lavora davvero poco.»
«Gli farà piacere.» sospirò Ino. «Ha sempre così poca voglia di fare...»
«Già.» annuì Choji. In effetti non aveva mai chiesto all'amico che cosa ne pensasse di quella vita così rilassata, né per lettera né quando l'aveva visto, ma era certo che a Shikamaru non facesse poi così dispiacere. E poi, così aveva più tempo per stare con Temari e Shioko.

Quando arrivarono nei pressi del deserto si accorsero che Kankuro li stava aspettando. Era seduto sulla sabbia, sotto al sole cocente, ma non sembrava soffrire per quel caldo. Non era nemmeno sudato, eppure ebbero entrambi la sensazione che fosse lì da molto tempo.
«Kankuro-san.» lo salutò Ino, cauta.
«Ben arrivati.» ricambiò il ragazzo. «Gaara mi ha mandato a prendervi, così non vi perderete per arrivare al villaggio. E poi, sarebbe un guaio se arrivasse una tempesta di sabbia e voi foste ancora qui.»
I due ragazzi di Konoha annuirono, vagamente a disagio. Kankuro tentò un sorriso, ma nonostante questo Ino non riusciva a togliersi dalla testa i ninja spaventosi che aveva visto agli esami di selezione dei chunin. Dopo allora non aveva mai incontrato nessuno dei tre fratelli di Suna, se non di sfuggita, e ancora non era riuscita a cambiare idea su di loro.
«Grazie per essere venuto fin qui.» disse comunque, sperando di non far capire al ragazzo quanto la sua presenza lo inquietasse.
«Non è un problema.»
Choji rimase in silenzio e guardò Ino. Notò la sua preoccupazione e le sorrise, incoraggiante.
«Non pensavamo che Gaara-sama ci avrebbe permesso di venire qui.» commentò. Sperava che, se fossero riusciti a intavolare una conversazione con Kankuro, Ino avrebbe finalmente capito che non c'era motivo di temerlo.
«Già, nemmeno io.» replicò Kankuro. «Anche perché ne aveva parlato con qualche consigliere, e avevano detto di no... Ah. Ma Gaara è fatto così. Fa di testa sua.»
«Come sta Temari-san?» s'informò Ino.
«Bene.» Kankuro camminava sicuro davanti a loro e parlava senza voltarsi, ma il suo tono era amichevole. Choji non avrebbe saputo dire come diamine facesse a orientarsi in quella distesa infinita di sabbia bollente, ma Kankuro sembrava sapere esattamente dove fossero diretti.
«E la bambina?»
«Bene anche lei. Piange tanto, però. Non ci fa dormire.»
«Shikamaru e Temari vivono ancora lì?» chiese Choji, crucciato. «Avevano detto che avrebbero cercato una casa per conto loro.»
«L'hanno fatto.» annuì Kankuro. «Ma poi ci hanno ripensato. Non so perché, comunque hanno deciso di restare. Loro dicono di no, ma secondo me è perché se Shioko piange di notte si alza Gaara. E loro possono dormire.»
«Questo è perfido da dire...» mormorò Ino, contrariata. Dubitava che Shikamaru avrebbe approfittato in questo modo di qualcuno, e non le piaceva sentire le insinuazioni di Kankuro.
«Perché?» replicò Kankuro. «È la verità. Lo fa perché va a lui, naturalmente, e se si stancherà farà a meno, ma nel frattempo è così. Anch'io me ne resto a letto, se la sento piangere e so che ci va qualcun altro al posto mio.»
«Sì, ma...» tentò di protestare Ino, ma Choji la interruppe.
«Davvero Gaara è così disponibile nei confronti della bambina?» domandò rivolgendosi a Kankuro, che annuì.
«Noi non ce l'aspettavamo.» confessò. «Invece la adora. Meglio così, comunque. Sarebbe stato difficile altrimenti.»
«Sì, lo credo.»
Kankuro scrollò le spalle, ma non disse nulla. Ino, a disagio, guardò nuovamente Choji, come per incitarlo a dire qualcosa, ma lui non sembrò trovare nessun argomento di conversazione. Ino si guardò intorno, alla ricerca di qualcosa che potesse ispirarla, ma lì intorno c'era solo sabbia. E quello era un argomento che preferiva non toccare, con Kankuro. Sospirò. Sarebbero stati dei giorni molto lunghi.

Lo so, lo so che ho altre fiction da finire. Ma questa era nel mio computer da talmente tanto tempo e poi... E poi ci sono troppo poche ChoIno, ecco qual è la verità. Così ho deciso di ripopolare il fandom, ecco. Quindi ho iniziato questa long, che per ora non so quanto si prolungherà, mettendo insieme tutti i miei personaggi preferiti. Spero che vogliate farmi sapere che cosa ne pensate, ne sarei davvero felice.

Baci,

rolly too
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: rolly too