Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: LexiPopUp    17/08/2011    2 recensioni
Mika negli anni della sua adolescenza, come sarà stata la scuola? I bulli lo importunavano davvero in modo così insopportabile? Non aveva nessuno al quale potersi aggrappare? [rating giallo per il linguaggio che potrebbe sfuggirmi di mano]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OK, questa è la mia prima fanfiction più "seria", cioè con una trama già preparata e cose del genere.
Non so se la storia è buona o originale, e spero di non essere andata OOC.
Fatemi sapere recensendo o tramite MP.
Buona lettura,
x Lexi



First Day.

 

Michael si stava vestendo: camicia, pantaloni a righe blu navy, Scarpe bordeaux, farfallino in tinta.

Era quasi pronto per il primo giorno nel liceo francese a Londra; più grande, con più gente, più casino e ragazze. Era la prima volta che frequentava una scuola mista e non era stato molto in contatto col sesso opposto e nemmeno attratto da un rappresentante di esso.

In verità si sentiva molto confuso circa la sua identità sessuale. Certo, aveva riconosciuto la bellezza del corpo di qualche ragazza in tivù ma mai si era sentito attratto da una di esse. Ed era strano per un ragazzo di 16 anni che avrebbe dovuto trovarsi in piena tempesta ormonale.

Perso nei suoi pensieri non si era accorto che la signora Penniman lo stava chiamando a gran voce dalla cucina dicendo che non lo avrebbe accompagnato se avesse fatto ritardo e lo avrabbe fatto scomparire facendogli perdere ancora peso dopo la cammminata di 8 kilometri per arrivare alla nuova scuola. Senza prendere in considerazione che si sarebbe sicuramente perso e I kilometri sarebbero stati molti più che 8.

Cominciò a muoversi in fretta e alle 8 meno tre minuti era pronto davanti alla porta di casa con una mela in bocca e il libri pericolosamente mezzi fuori dalle braccia che li stringevano allla camicia scivolosa nel tentativo di infilarli nello zaino di cuoio che teneva impegnate le mani.

Appena salito sull'autobus si accorse che integrarsi sarebbe stato molto più difficile di quanto si aspettasse.

Si rese conto che sfigurava maledettamente con il resto degli occupanti del mezzo pubblico. La maggior parte vestita in modo casual, erano affetti quasi tutti da atteggiamenti cifotici e le facce probabilmente erano state apatiche fino alla sua entrata. Sì, perchè appena messo piede sul primo gradino Michael era stato subito fissato e squadrato dalla testa ai piedi con occhiate irrisorie e di scherno.

L'unico posto libero fu occupato dallo zaino del tipo seduto al posto accanto contringendo Michael a rimanere in piedi lì, alla portata degli occhi e delle risate mal celate di tutti.

Si girò verso il parabrezza aspettando impaziente l'arrivo al suo futuro inferno personale quando nel vetro di fronte a lui vide un sorriso e degli occhi allegri indirizzati proprio verso di lui.

Si girò e vide che nel sedile accanto al guidatore c'era seduta una ragazza che prima non aveva notato, il suo sorriso non era divertito ma allegro e un po' ironico. Indicò il resto del pullman con un'esprssione di non-ci-far-caso-ti-ci-abituerai, come per rassicurarlo. Lei non sembrava per nulla fatta per quell'ambiente, come dimostravano il cilindro di raso nero poggiato sulle sue cosce o il vestito da colf di buona famiglia abbinato agli anfibi aggressivi che rendevano i suoi piedi eccessivamente grandi.

Le sorrise di rimando come per farle capire che non gli importava nulla degli australopitechi che occupavano i sedili dietro di loro.

Dopo di che continuò a guardare fuori cercando di contare le strisce al centro della strada.

 

Trascorse biologia così come aritmetica e grammatica. Arrivò il pranzo e Michael era più preoccupato che mai non conoscendo nessuno e dopo ciò che era successo in pullman. Strano desiderare così tanto di essere accettato e amato dal maggior numero di persone possibili per un tipo così convinto che ostentare la propria originalità sia sempre la cosa migliore da fare.




**NOTA DELLA TONTA DIETRO LO SCHERMO**
So che è terribilmente corto, ma scritto sul foglio di carta sembrava di più >.< Anyway è solo il prologo, se i prossimi capitoli sul computer mi sembreranno troppo corti PROMETTO di allungarvi e quindi farein modo che la vostra lettura duri più di 10 secondi :D
Peace out,
Lexi




 

  
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