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Autore: Camilla L    17/08/2011    7 recensioni
Un attimo sei felice e l'attimo dopo piangi tutte le tue lacrime tra le braccia della tua peggior nemica... ecco come posso descrivere quella sera infernale che ha cambiato per sempre la mia vita...-Bella
-Anche se, sinceramente, non so proprio come abbia fatto, se Bella non mi avesse fermato li avrei uccisi... avrei ucciso le due persone che più mi hanno deluso, tradito ed umiliato in quasi duecento anni di vita.-Jasper
Questa è la prima storia che scrivo e, anche se so di non essere una scrittrice eccezionale, spero che vi piaccia almeno un po' o che per lo meno apprezziate i miei sforzi, inoltre, ringrazio già da subito chi mi seguirà... sempre che qualcuno lo faccia!
QUESTA STORIA FA PARTE DELLA SERIE "JASPER & BELLA"
N.B: INIZIATA A RIVEDERE E CORREGGE A MAGGIO 2015, I CAPITOLI CON LO STESSO CARATTERE DEI PRIMI SONO QUELLI GIà NELLA NUOVA VERSIONE.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Isabella Swan, Jasper Hale, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Bella/Jasper
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse, Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jasper & Bella'
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L'amara scoperta

 

Pov Bella

 

Io ed il mio allegro destriero, che continua a sembrarmi alticcio, ci avviciniamo al nostro obbiettivo ridendo e scherzando.

Poi, improvvisamente, lui torna serio, si blocca di colpo e mi invita a scendere dalla sua schiena. Non capisco cosa gli sia preso: il cambiamento repentino inizia a spaventarmi, se ne sta lì fermo a fissare il vuoto senza dire una parola.

-Che è successo, Jasper?-

Domanda a cui non segue risposta.

-Jasper, parla!-insisto, alzando un po' il tono della mia voce.

-Jasper!-ora urlo.

-Loro...-mi dice sottovoce e girando leggermente la testa verso di me.

-Loro... cosa, Jasper?

-Loro... loro... loro...-ripete come un disco rotto.

La mia paura aumenta e quando arriva a lui finalmente sembra leggermente uscire dal suo strano e spaventoso stato catatonico.

-Cosa succede, Jasper? Stanno bene?-Ormai sono in preda al panico.

-Loro stanno bene... più che bene, direi!-mi risponde, con la voce più arrabbiata che abbia mai sentito.

Il terrore è, ben presto, sostituito dalla sorpresa, dato che continuo a non capire a cosa si riferisca o solamente perché dopo aver saputo che sono ancora tutti interi mi sembra che tutto il resto non possa scalfirmi.

-Loro stanno... stanno... -sussurra tra i denti arrabbiati.

-Cosa, Jasper? Cosa? Parla! Per l'amor del cielo! Parla!-urlo ormai priva di pazienza.

-Vieni, avviciniamoci, cosi' potrai sentire anche tu.-mi invita, ormai ringhiando.

Quando ci fermiamo comincio a sentire degli strani gemiti, qualcosa che assomiglia a dei lamenti soffocati, faccio qualche altro lento passo ed inizio a capire: non posso credere a quello che sto sentendo.

Non possono essere loro.

Non Edward ed Alice.

Non il mio Edward e la migliore amica che abbia mai avuto.

No! No! No!

Tutte le mie emozioni, la paura, la sorpresa, sono tutte spazzate via dall'incredulità.

Di colpo capisco cosa Jasper tentava di dirmi un attimo fa.

Loro, Edward ed Alice, coloro ai quali noi abbiamo dato tutto, ci stanno tradendo nel modo più subdolo ed ignobile che possa esistere.

Loro, quello che credevo l'amore della mia vita e quella che credevo essere la mia migliore amica, stanno facendo l'amore nascosti, neanche poi così bene, dietro ad un cespuglio.

Appena realizzo l'accaduto sento qualcosa di caldo e bagnato che mi riga il viso, senza neanche accorgermene ho iniziato a piangere, sono completamente isolata dal resto del mondo e lì rimango finché non sento qualcuno accanto a me ringhiare rabbiosamente. Mi riprendo all'istante appena capisco l'intento di Jasper. Senza pensarci su due volte, mi metto davanti a lui e cerco immediatamente di far incrociare i nostri sguardi. Fortunatamente, non so come, questo sembra tranquillizzarlo quel poco che basta per fargli cambiare idea.

-Jasper non meritano neanche la nostra rabbia!-gli dico calma.

-Hai ragione, andiamo via da qua!-controbatte, percependo la mia calma e togliendosi dalla posizione d'attacco... con gli occhi sempre incollati ai miei.

I nostri rispettivi, ormai ex, partner non si accorgono nemmeno della nostra presenza talmente sono presi l'uno dall'altra.

Risalgo sulla schiena di Jasper e torniamo verso casa. Il viaggio di ritorno è tutta un'altra cosa rispetto a quello di andata, la nostra scoperta ci ha completamente tolto tutta la nostra voglia di ridere e scherzare e chissà se un giorno avremmo ancora voglia di farlo... al momento mi sembra davvero impossibile.

 

Pov Jasper

 

Ancora non credo ai miei occhi: quella che ho visto non può essere la mia Alice, quella che mi dice che mi ama ogni volta che i miei occhi incrociano i suoi e quello non può essere mio fratello, quello che ha lottato contro tutto e tutti per stare con la sua amata umana. Quella stessa umana che sta piangendo come una fontana aggrappata alla mia schiena.

Qualche minuto fa stavamo facendo il percorso inverso ridendo insieme come non avevamo mai fatto prima ed ora, invece, vorrei solo scavare una fossa e buttarmici dentro. Bella mi seguirebbe senza ripensamenti, ne sono più che certo.

Arriviamo a casa, la faccio scendere e le dico di entrare dal garage: non ho nessuna voglia di vedere sconosciuti che festeggiano. Lei, come un'automa, fa quello che le dico e si va a sedere in un angolo del garage dove inizia a piangere ancora più intensamente di prima. Vorrei tanto aiutarla, ma onestamente non so cosa fare, dato che non riesco neppure ad aiutare me stesso in questo momento.

Con la cosa dell'occhio vedo le auto lucide dei due infami traditori e mi viene un lampo di genio: a calci e pugni, con tutta la mia forza, inizio ad accanirmi su di loro, il mio unico desiderio ora è quello di ridurle in briciole. Continuo nel mio intento finché sento che qualcuno mi prende da dietro nel tentativo di calmarmi.

-Calmati Jazz, calmati!-mi dice mio fratello Emmett, l'unico che mi sia rimasto.

-No, non mi calmo!-urlo tra un ringhio e l'altro, dimenandomi nel tentativo di liberarmi dalla sua morsa.

Quando credo di esserci quasi riuscito altre due braccia mi stringono, stavolta sono quelle di Carlisle.

-Sta calmo e spiegaci cos'è successo!-mi dice mio padre.

-Sono dei traditori, ecco cos'è successo!-

-Ma chi?-mi chiede qualcuno che accecato dalla rabbia non riconosco nemmeno.

-Edward ed Alice, ecco chi!-

-Cosa vuoi dire?-mi chiede sempre quel qualcuno.

-Che in questo momento sono nel bosco avvinghiati uno all'altra che... che... non riesco nemmeno a dirlo...-

Nonostante le mie mezze parole tutta la mia famiglia comprende la gravità dell'accaduto ed all'improvviso in garage regna il silenzio più assordante che abbia mai sentito. Nessuno ci può credere, lo percepisco, ma è la verità, la dura e cruda verità: quella che ha fatto sprofondare me e Bella nella disperazione più nera.

La giocosa ed inaspettata complicità che avevamo prima di quell'atroce scoperta è stata bruscamente interrotta da qualcosa che, molto probabilmente, cambierà drasticamente noi ed i nostri destini per sempre.

   
 
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