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Autore: Kary91    17/08/2011    11 recensioni
[child!Matt/child!Tyler]
“Eddai Matt, mettiti quei cosi. Giuro che non ti chiamo quattrocchi, né secchione, né niente.”
“Non voglio che mi ci vedono le ragazze con questi addosso.”
Spiegò il biondino con aria poco convinta. Tyler si trovò d’accordo con lui.
“Quelle sono delle rompi…”
Commentò tranquillamente infilandosi le mani in tasca.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bonnie Bennett, Caroline Forbes, Elena Gilbert, Matt Donovan, Tyler Lockwood
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'How far we've come.'
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Note iniziali. Dunque, questo piccolo folle flash, ha fatto capolino nella mia testolina bacata per colpa di un’intervista al cast di TVD in cui Zach Roerig (Matt) porta gli occhiali (e gli stanno pure bene *_*) [l’intervista la trovate qui]. Dopo averla vista, la donna Aika mi ha chiesto di scrivere una child! in cui Matt non vuole indossare gli occhiali, e ovviamente l’ho accontentata.

 

Dunque questa one-shot è interamente dedicata a lei <3 Alla mia sorellona Aika, nella speranza che prima o poi riuscirò anche a scriverle la fantomatica benedetta child!Katherine xD

 

Raise your glass(es).

 “Non fare lo scemo, Matt!”

Tyler diede di gomito all’amico.

“Mettiteli e basta.”

Sbuffando, frugò nella cartella dell’amico e ne tirò fuori un astuccio verde con la cerniera al centro.

Matt scosse il capo visibilmente imbarazzato.

“Sembro un secchione con quelli. Non me li voglio mettere.”

Non era da Matt quel genere di comportamento, Tyler ne era sicuro. Aprì la custodia degli occhiali e li porse all’amico.

“Andiamo, hai la maglia firmata da Chandler! Nessuno può dirti che sei un secchione!”

Provò a convincerlo tirando amichevolmente una manica della T-Shirt autografata di Matt.

“Tu puoi dirlo!”

Ribattè improvvisamente il ragazzino biondo, arrossendo subito dopo.

“Prendi sempre in giro Barry Gordon perché ha gli occhiali: lo chiami sempre quattrocchi! E lo farai anche con me se mi metto questi affari…

Questa volta fu Tyler ad arrossire.

“Beh Barry Gordon però un po’ quattrocchi lo è. E poi a lui posso dirlo. Quello non mi piace.”

Si difese mettendo su un cipiglio arrogante.

“Guarda che tu prendi in giro anche gli altri ragazzini con gli occhiali, Ty. Vuol dire che non ti piace nessuno?”

Gli ricordò.

…Uh beh perché loro non hanno la maglietta di Chandler.”

Borbottò il piccolo Lockwood sempre più rosso in viso, prima di sbuffare.

 “Eddai Matt, mettiti quei cosi. Giuro che non ti chiamo quattrocchi, né secchione, né niente.”

“Non voglio che mi ci vedono le ragazze con questi addosso.”

Spiegò il biondino con aria poco convinta. Tyler si trovò d’accordo con lui.

“Quelle sono delle rompi

Commentò tranquillamente infilandosi le mani in tasca.

Però non è che te li devi mettere proprio sempre. Nell’intervallo puoi toglierli. Non come Barry Gordon che li deve tenere anche se non legge…

“Caroline dice che se li tiene anche quando dorme!”

Aggiunse Matt con un sorriso, sforzandosi di trattenere una risata.

“Quello sì che è uno scemo!”

Dichiarò l’amico scoppiando a ridere di gusto. A quel punto nemmeno Matt fu più in grado di contenersi e rise a sua volta.

“Senti Matt…

Incominciò Tyler con aria grave posandogli una mano sulla spalla.

…è meglio che li metti sul serio. Papà dice che se non mette gli occhiali quando legge poi i suoi occhi incominciano a funzionare male. E se vedi poco, non puoi più giocare a football e io devo cercarmi un altro compagno di squadra. E non mi va, non mi va per niente. Quindi mettiteli, ok?”

Matt sospirò. In fin dei conti sapeva già prima di parlare con Tyler che avrebbe concluso per infilarsi gli occhiali non appena si fosse seduto al banco. La mamma li aveva pagati davvero cari e poi non gli andava di disubbidirle. Non per una cosa che gli aveva imposto per il suo bene.

“Okay.”

Si arrese infine rivolgendo un sorriso timido all’amico.

“Dai entriamo!”

I due ragazzini si sistemarono la cartella sulle spalle e si affrettarono a raggiungere l’aula in compagnia dei coetanei.

“Ciao Matt, è vero che devi mettere gli occhiali?”

Domandò vivacemente Caroline raggiungendo i due ragazzini.

Matt annuì.

“Solo mentre leggo.”

Specificò.

“Beh, allora non può essere tanto male.”

Lo rassicurò Elena rivolgendogli un sorriso luminoso. Bonnie annuì altrettanto convinta.

“No che non lo è”

Ribattè prontamente Tyler con aria da duro,circondando le spalle dell’amico con un braccio.

“Matt è mitico con gli occhiali e pure senza!”

Lo disse con aria di sfida, come se avesse paura che una delle tre ragazzine potesse affermare il contrario.

“Sono d’accordo!”

Annunciò Elena rivolgendo a Matt un sorriso incoraggiante, subito imitata da Caroline e Bonnie.

Tyler annuì con aria soddisfatta. Proprio in quel momento, Barry Gordon fece ingresso nell’aula sistemandosi gli occhiali con le mani.

 “Ehilà quattrocchi!”

Lo salutò allegramente Tyler accompagnando le parole con un gesto della mano.

Le bambine gli scoccarono un’occhiataccia. Matt, indirizzò il proprio sguardo verso il pavimento.

Oh… Cavoli!”

Esclamò il piccolo Lockwood con aria nervosa accorgendosi dello strafalcione.

“Scusa Matt!”

Nonostante il pasticcio combinato, Tyler escogitò un modo eccellente per farsi perdonare al suo amico. Il giorno successivo, si recò a scuola -le guance in fiamme e l’aria più scontrosa che mai- con un paio di occhiali troppo grandi in bilico sul naso: erano gli occhiali da lettura di Richard Lockwood.

I compagni di classe di Tyler si divertirono molto a prenderlo in giro (specialmente Berry Gordon), ma per la prima metà della mattinata, se ne erano già dimenticati tutti.

Certo, molti di loro risero,quando nel risolvere un problema Tyler lesse “ventidue mele” invece di “due”, ma  il ragazzino non se la prese più di tanto; né per le prese in giro, né per la sgridata della maestra.

Matt non si vergognava più di portare gli occhiali e li indossava con orgoglio, il tipico sorriso gentile ad arricciargli le labbra sottili.

E tutto sommato, Tyler decise che per un giorno solo poteva anche sopportare uno o due “quattrocchi” e qualche risatina, se il risultato ottenuto era quello.

 

  

Nota dell’autrice.

Ecco baby Matt con gli occhiali <3 QUI

Dunque, il motivo per cui ho deciso di scrivere questa cosetta qui, già l’ho spiegato nelle note iniziali. I riferimenti che fa Tyler alla maglietta di Chandler, sono legati a un’altra one-shot che ho scritto (intitolata la maglietta di Chandler, per l’appunto), nella quale i piccoletti ricevono in dono una maglietta firmata dal loro giocatore di football preferito.

Allora… Il titolo. Uno dei più stupidi del mio repertorio. Raise your glass è una delle mie canzoni preferite di P!nk. “Glass” in inglese significa bicchiere, ma usato al plurale (glasses) può voler dire sia “bicchieri” sia “occhiali”. “Raise your glass” è bene o male un tributo a chi viene considerato “sbagliato”, “diverso”,”blabla”, e quella frase è un po’ un invito ad accettare e celebrare ciò che agli occhi degli altri ci rende sbagliati, tipo. Un po’ come impara a fare il nostro Matty verso la fine della one-shot. [in realtà suonava bene e basta, ignorate la parentesi pomposa].

Gli occhiali da lettura di Richard Lockwood… Bah, amo immaginare baby Tyler come un ragazzino molto dispettoso e un po’ “bulletto”, ma molto protettivo e leale nei confronti del suo migliore amico che – occhiali o no – o ancora meglio – maglietta autografata o no - per lui resta sempre “mitico”. Mi sono divertita un sacco a fargli fare la parte del “fessacchiotto” alla fine.

E niente, vi saluto e vi abbraccio forte.

Laura

 

 

 

 

   
 
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