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Autore: Ragazza In Fiamme    18/08/2011    6 recensioni
Mi chiamo Raf, sono un angelo. Quest'anno ho frequentato il secondo anno del mio stage per Custodi, alla Golden School. Pensavo sarebbe stato facile, pensavo che avrei potuto cambiare la mia vita. Reina era ormai fuori dai giochi, avevo trascorso tutta l'estate con un ragazzo, Gabi, credendo di essere riuscita a dimenticare Sulfus e il nostro 'incidente', mi sono divertita con le mie amiche. Ma è bastato uno sguardo, il primo giorno, a farmi ammettere che non è mai stata solo un'illusione. Un demone e un angelo possono amarsi. Noi ci amiamo. Però, mentre prima siamo stati spinti a farlo, siamo stati usati, ora l'intero creato cerca di allontanarci. E distruggerci.
Siamo soli. E in fuga.
Genere: Avventura, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Due autovetture che sfrecciano sull’autostrada di Venezia: è cosi che comincia la nostra storia. La giornata era tranquilla, il mare era limpido e pieno di ospiti sulla sabbia bollente a prendere il sole o a divertirsi dentro le acque pacate del mare. Ma sopra questo paesaggio, sulla superstrada che dava sul mare, una macchina rosso fiammante sfrecciava a velocità sospetta. Sembrava scappasse da qualcosa. L’auto portava 3 persone. Una donna seduta vicino al guidatore che era un’uomo sulla 40ina, e una ragazza seduta dietro il sedile della donna, a osservare dal finestrino oscurato le bellezze del mare. << Vi prego.. dobbiamo per forza andarcene? >> chiese la ragazza con voce rotta, forse dal pianto. << Si mia cara, mi dispiace tanto. >> rispose la donna con un tono sincero e amareggiato. << Non è il momento di discuterne ma… ti abbiamo avvertita, tutti noi ti abbiamo avvertita, e non una..ma 100 volte, ripetendotelo ogni giorno! Ma tu non ci hai voluto dare retta e guarda cosa hai combinato! Non si gioca col fuoco.. >> <> Sbraitò la ragazza contro il guidatore, che le aveva ennesimamente fatto una ramanzina sull’accaduto. << NON RIVOLGERTI A NOI IN QUESTO MODO >> la rimproverò l’uomo con tono autoritario. << NON DATEMI ORDINI! >> riuscì a dire la ragazza, nonostante i singhiozzi le coprissero la voce. << continua cosi e non rivedrai solo quello stupido, ma anche la luce del sole! >> ormai l’uomo e la ragazza erano entrati in guerra: chissà se erano padre e figlia. << Tu hai solo il compito di portarmi fuori dalla città! Quello che farò io non ti interessa! >> << ah non credo proprio signorina! Credi davvero che lasceremo una 16enne ribelle e testarda come te da sola?!?! Soprattutto dopo quello che ha combinato?! >> A quelle parole, la maschera della dura ragazza le cadde, e lei scoppiò in un pianto silenzioso. Piangere l’aiutava a sfogarsi, anche se in quel momento voleva solo urlare. Lacrima dopo lacrima, aveva bagnato completamente la manica della sua maglia. Le si era spezzato il cuore nel preciso momento in cui l’avevano sciolta dall’abbraccio rassicurante con il suo amato. Si era addormentata tra le sue braccia felice, riuscendosi a dimenticare tutto il guaio che aveva combinato ai suoi amici, alla sua famiglia e a altri innocenti che avrebbero pagato per lei. si era addormentata tra le sue braccia sapendo che li avrebbero separati e nonostante tutti i pensieri che le frullavano in testa, era riuscita ad addormentarsi come in 3 mesi non era mai riuscita a fare. E si era svegliata convinta di vedere il volto del suo ragazzo, ma invece vide il soffitto grigio di una macchina. Gli aveva promesso di combattere per quell’amore, ma non ci era riuscita.
<< Perdonami se non ci sono riuscita.. >> sussurrò a bassa voce in modo che non la sentisse nessuno. Un'altra lacrima.

**********
Sono passate 2 ore da quando il ragazzo coi capelli corvini era stato rapito e portato contro la sua volontà in un auto color notte, dove stava viaggiando adesso con 2 sconosciuti. Un uomo al volante e una donna affianco a lui. Non sapeva dove stavano andando, ma sapeva cosa stava succedendo. Quando si era svegliato, quella mattina, si era ritrovato in quest’auto legato, e della ragazza con cui aveva dormito la sera prima, nessuna traccia. Avevano portato via anche lei. Alla fine ci erano riusciti a separarli, o almeno, cosi credevano.
<< sapete che ci ritroveremo vero? >> disse lui. << non sperarci. vi porteremo cosi lontano l’uno dall’altra che la terra e la luna sembreranno vicini in confronto. Non vi rivedrete più. Mettitelo in testa >> ributtò come schifato, il giudatore. << Cosa cazzo sperate di fare portandoci via? Eh? Nn risolverete i problemi.. >> << ..Problemi che hai creato tu>> Sbraitò l’uomo << se nn fosse stato per te e per quella zoccoletta, ora non sarei qui a fare da badante a uno stupido ragazzino alle prese con i suoi amori giovanili! >>
<< io starei attento al tono! >> Minacciò il ragazzo, che fece l’occhiata più minacciosa che conosceva, una così terrorizzante che avrebbe fatto tremare qualunque diavolo. Del resto era sempre stato cosi, un ragazzo cosi bello e così pauroso. Due aggettivi contrastanti dentro una sola persona. Aveva degli occhi verdi, e in profondità giaceva un color ambra. Non si erano mai visti occhi umani cosi belli. I capelli erano profondi come la notte. Intorno a un occhio, si notava una sfocatura ancora presente di rosso. Risultato di un tatuaggio cancellato da poco. Un corpo scolpito, addominali non mancavano, segno di un’atleta, un’atleta molto allenato. Poco sotto la spalla, sul braccio sinistro, era raffigurata una stella rossa. Le ragazze avrebbero perso la testa per uno cosi, non capita mai di trovare una poesia in carne ed ossa. Una poesia così in carne ed ossa. La cosa che faceva rabbrividire e nn solo di paura, di quel ragazzo, era il suo sguardo. Sul volto era dipinta la stessa espressione indecifribile. Bellissima e terrificante. Incuteva paura, tanta paura. Se fosse stato un predatore, magari anche un vampiro, come quelli che girano nei telefilm che spopolano oggi, sarebbe stato perfetto. Le prede venivano spinte da un’attrazione verso di lui che non potevano spiegqare. Se fosse stata una bestia, avrebbe fatto una strage. Nessuno era immune. Beh, una persona si.
<< ci fermeremo in un motel per la notte >> ruppe il silenzio la donna. La risposta del ragazzo fu una smorfia. Tra il guidatore e la signora si instaurò un dialogo sulla scelta del motel in cui fermarsi. Pronunciavano diversi nome, dovevano conoscere bene la zona. Lui invece era immerso nei suoi pensieri. Non mangiava ne beveva da qualche ora ma nn gli importava un granchè. Non riusciv a togliersi dalla testa lei. dove l’avevano portata? Davvero nn si sarebbero mai più rivisti? Forse la notte nel motel sarebbe stata un occasione perfetta per scappare e andare da lei. a trovarla, o forse a portarla via, se nn peggio a salvarla. L’importante, lo sapeva, era ritrovarla, per poi tornare insieme a casa e affrontare le conseguenze di quello che avevano combinato, o almeno, questo era il suo piano, fosse stato per lui sarebbero scappati insieme senza più tornare, gli piaceva quest’idea. Se avesse avuto un paio di ali sarebbe potuto volere da lei ovunque si trovasse. Man mano pensava, più passava da un pensiero all’altro, finchè il flusso nn venne interrotto dal guidatore << ma che cazzo stanno facendo? >> si girò. A chi si stava riferendo? Il clacson trillò rumorosamente e come risposta, un altro clacson proveniente da una macchina rossa accanto a loro suonò. Sgranò gli occhi verso la macchina, anche se era difficile vedere qualcosa con quei finestrini oscurati. Così l’abbassò mentre la donna e l’uomo imprecavano contro di lui e gli ordinavano di chiudere immediatamente. Una mano si posò sul finestrino posteriore dell’altra auto. Gli ci volle un momento e come una scossa, l’idea di chi fosse la mano di quella persona, gli arrivò. Non dava ascolto alle urla di quei due seduti davanti, non chiudeva il finestrino. Dall’altra auto invece, il finestrino si stava abbassando. Non molto rapidamente, la figura di una ragazza bionda comparve. Spiccavano gli occhi rossi e gonfi sul volto della ragazza. Stava per piangere di nuovo quando vide lui.
<< TI TROVERO!! >> gli urlò con tutte la voce che aveva lui. Ma prima che lei potesse rispondere, una mano afferro da dietro, i capelli della ragazza, che venne sbattuta all’indietro mentre urlava. << NOOO!! >> urlò lui d’istinto. Il suo finestrino si stava richiudendo ma lui non cliccava nessun pulsante, doveva averlo fatto il guidatore. Quando questo fu chiuso del tutto, lo sguardo arrabbiato del ragazzo si posò du quello del guidatore attraverso lo specchietto. E preso da una scarica di adrenalina, fu tutto veloce.
5
4
3
2
1
Uno stridulo di pneumatici e uno schianto.



Ecco qui il primo capitolo... vi avviso che la trama non è molto complicata.. però una cosa è sicura: i nostri piccioncini non se la passeranno bella..vivranno tantissime avventure ragazzi..ce ne ho in mente mooolte.. e ci sarà un finale a sorpresa *--* curiosi? Vi prrgo commentate...
1- vi piace l'inizio?
2- Devo continuare secondo voi?
3- Per voi..cosa accadrà?
u.u il capitolo 2 lo sto scrivendo...o meglio, modificando.. appena sarà pronto aggiorno... ma prima di farlo vorrei almeno 2 commenti...vi prego nn vi costa tanto no? ;)
 
xo xo Laila_Jess
 
  
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