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Autore: Flaqui    20/08/2011    12 recensioni
Albus non è una persona eccezionale.
È un ragazzo normale, con due migliori amici che litigano in continuazione, una sorellina più piccola che si dedica alle predizioni, un fratello più grande che ama mettergli i bastoni fra le ruote e una famiglia di pazzi.
Non è brillante come Rose, affascinante come Scorpius, determinato come Lily, desiderato come James.
E proprio per questo che, dopo un orribile giornata in cui tutto sembra andare storto esprime quel piccolo, assurdo desiderio che gli cambierà l'esistenza.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Quel maledetto lunedì

Attenzione ai desideri che esprimi, potrebbero avverarsi…

 

Prologo
Come tutto ebbe inizio..

 

Albus odiava il lunedì.
Odiava il lunedì più di ogni altra cosa, più della sfilza di ammiratori che seguivano Lily a solo quattordici anni, più delle partite di Quidditch in cui gli veniva sempre ricordata la bravura di James, più di una lezione di pozioni in cui Lumacorno si lanciava in racconti nostalgici sulle imprese del suo glorioso padre, più degli infiniti battibecchi di Rose e Scorpius.
Odiava il lunedì perché significava ricominciare, riprendere tutto da capo. Doveva riprendere a studiare, ad allenarsi, a cercare di tenere alto l’onore della sua ingombrante famiglia.
Odiava il lunedì perché aveva un sapore amaro, dopo la freschezza del sabato e la dolcezza della domenica.
Ogni lunedì era un incubo.
Ma non si sarebbe certo aspettato che quel lunedì sarebbe stato di gran lunga il peggiore della sua vita.

***


Albus non credeva nel destino. Odiava Divinazione, materia inutile quasi quanto la professoressa che la insegnava, Miss Brown.
Era una tipa eccentrica, sulla quarantina, che vestiva in modo strano, tutte gonne di pizzo o di tulle e che si legava i capelli con una bandana azzurro stinto.
Aveva per quella materia un’avversione comparabile quasi a quella per i lunedì.
Così come era grande la sua avversione per tutto ciò che la riguardasse. Destino, fato e sciocchezze simili comprese.
Purtroppo Lily non condivideva questa sua idea e amava, il lunedì mattina, prima di recarsi alla sua lezione preferita (Divinazione appunto), leggere ad alta voce tutto ciò che aveva, a suo dire, abilmente, predetto.
In quei momenti, mentre Albus la fissava declamare ad alta voce e con tono fintamente drammatico il modo in cui avrebbe sposato un milionario e sarebbe vissuta felice e contenta nel castello delle favole, ringraziava di non dover sedere accanto a lei al tavolo dei Grifondoro.
Ovviamente, anche se ad una certa distanza, la voce acuta e squillante di sua sorella lo raggiungeva e la mano prudeva insistentemente e gli chiedeva quasi come una supplica di afferrare la bacchetta e schiantarla.
Di solito però ci pensava Rose, soprattutto quando il maritino perfetto di Lily iniziava a prendere le sembianze di Scorpius.
Che sua sorella fosse innamorata di Malfoy lo sapeva tutta la scuola. Lei però faceva finta di credere che la sua cotta fosse ancora segreta e sibilava irritata se tiravi fuori l’argomento.
A Scorpius piacevano tutte, tutte, nessuna esclusa, e ci provava con tutte, tranne che con tre ragazze. E tutte e tre erano di famiglia.
Dominique Weasley. Intoccabile per Scorpius, non perché il biondino non ci avesse fatto un pensierino, ma solo perché la ragazza, sempre con il suo carattere glacialmente elegante gli aveva dato un sonoro due di picche.
Lilian Luna Potter. Lily era amata e adorata da tutti i ragazzi della scuola. Anzi, Albus era sicuro che anche la maggior parte dei suoi amici, bestioni del settimo anno, avrebbero fatto carte false per lei. Ma Malfoy, unico oggetto del suo desiderio, era, tragico scherzo del destino, l’unico immune al suo fascino.
Rose Weasley. La rossa e il biondo si odiavano con passione. Si, il loro odio era una passione, come il Quidditch o la scuola. Era una sfida continua, un litigio, un odio implacabile, in cui entrambi mettevano l’anima.
In fondo Albus era contento che Scorpius non fosse interessato alle tre donne di famiglia che apprezzava e amava di più. Anche perché, se mai si fosse avvicinato alla sorella gliel’avrebbe fatta pagare.
Si, Scorpius era il suo migliore amico ma, come diceva la regola numero 3, sottoparagrafo 1 del loro contratto di amicizia “mai innamorarti della sorella/cugina/parente del tuo migliore amico o quest’ultimo sarà autorizzato a schiantarti o fartela pagare”.
-E poi, dopo aver osservato la sesta Casa di Venere sono arrivata alla conclusione che…- Lily aveva iniziato, a quanto pare.
-Oh ma per favore!- l’esclamazione esasperata di Rose, che lasciando cadere il cucchiaio nella tazza di cereali si era portata le mani fra i capelli, fece sogghignare Scorpius.
Albus si girò a guardarlo, assonnato dalla levataccia mattutina, e lo vide scuotere la testa, mentre con un sorrisetto che poteva essere facilmente scambiato per un ghigno, si spalmava della marmellata sul toast.
Lily si alzò in piedi, irritata, raccolse la sua borsa e se la mise a tracolla. Poi a grandi passi si avvicinò al tavolo dei Serpeverde e si lasciò cadere con grazia davanti al fratello.
-Buongiorno Scorpius- esclamò, la voce piena di adorazione –Al- aggiunse poi.
Albus grugnì qualcosa che poteva passare come un buongiorno ma che poteva anche significare sparisci; Scorpius si limitò ad un cenno della testa, mentre addentava il toast. Lily per un attimo fissò il ragazzo, con fare ammaliato poi si riscosse e si girò verso Albus.
-Al, indovina che cosa ho predetto ieri?-
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo, roteandoli, poi giocherellando con il tovagliolo gettò fuori la frase che avrebbe dato inizio a quell’orribile giornata.
-Che ti sposavi con un ragazzo, moooolto simile a Scorpius, ma che, per l’amor di Dio! non era lui e che ti trasferivi lontano così da non scocciarmi più?-
Lily lo guardò, spiazzata, mentre lanciava un occhiata imbarazzata a Malfoy, che però non sembrava avesse ascoltato e guardava qualcosa dall’altra parte della Sala.
Poi però tornò a guardare il fratello. Albus sentì l’improvviso bisogno di correre via tanto era furiosa e assolutamente terrificante l’occhiata riservatagli. Quando lo guardava così gli ricordava tantissimo sua madre quando era incazzata.
-No, ho predetto che passerai una giornata di merda- proferì, e non c’era nulla di teatrale nella sua voce.
Poi, così come era venuta, si eclissò, mulinando i lunghi capelli rossi, sotto lo sguardo di apprezzamento di Andrew Zabini, e sculettando con stile, uscì dalla Sala Grande.
Albus tornò a fissare i suoi cereali, rimuginando.
“no, ho predetto che passerai una giornata di merda”
Albus non lo sapeva ma per la prima volta sua sorella ci aveva azzeccato in pieno.




Angolo Autrice

Ciao a tutti!
Mi chiamo Francesca e questa è la prima ff su Harry Potter che scrivo, quindi siate clementi..
So che la descrizione non è un granchè e che probabilmente (diciamo pure sicuramente) il capitolo non è dei migliori ma mi serviva a introdurre un pò i personaggi e il loro modo di essere..
Anche se il protagonista è Albus, ci saranno molti pezzi su Rose/Scorpius, su Lily (personaggio che io adoro indiscutibilmente) e su James...
So che non è una delle migliori, ma spero davvero che commentiate, perchè nulla mi deprime di più se non vedere quello 0 recensioni scritto lì..
Ringrazio davvero moltissimo alcune delle più grandi scrittrici di questo "reparto" perchè anche se non lo sanno mi hanno ispirata... Grazie mille davvero..
FRa

DEDICATO AD ALEXIEL94 CHE MI SOSTIENE SEMPRE... ci vediamo dopo per il rogo di Alice?
ahahah
   
 
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