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Autore: Anima97    20/08/2011    5 recensioni
“Mi guardasti negli occhi e mi dicesti: Hai proprio una bella casa. Io ti sorrisi e ti ringraziai. Chiudesti di nuovo gli occhi. Cercai di risvegliarti ma tu continuavi a tenere chiusi gli occhi. Mi spaventai e la prima cosa che pensai fu che tu eri morta. Chiamai un’ambulanza e, appena arrivò, io ti seguii con la mia auto… Ecco come è andata”
“Perché mi hai seguito?”
“Non lo so. So solo che come ti ho seguito allora, ti seguirò sempre”
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Harrison, Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Che ci faccio qui? Perché mi voglio procurare un mal di testa con questa musica?
Il pub dove suona Matt è di fronte a quello dove avevo l’appuntamento, così mi è bastato attraversare la strada, per arrivare qui. Matt mi guarda dal palco sorridendo.
Al microfono dice “Sono contento che sia venuta!”
Lo saluto svogliatamente.
Non sono tanto ubriaca, ma comunque non connetto bene.
Mi prendo altri tre drink di tipo diverso.
La terza è micidiale.
Non so cosa sia, ma mi fa saltare qualche rotella.
Ora veramente non connetto più!
Salgo sul palco.
Matt mi lascia il microfono.
Farfuglio qualcosa e canto una canzone.
Tutti ridono, anch’io rido.
 
Mio Dio! Non credevo di poter vomitare tanto!
Mi siedo a terra, poggiandomi alla tazza del water.
“Ehi li dentro! Tutto ok?”
“Sparisci Matt!”
“Lo sai che non lo farò. Posso entrare?”
“No”
Come non detto.
La porta si apre e Matt si siede per terra davanti a me “Non avrei mai pensato di vederti così”
“Neanch’io”
Matt si sporge sulla tazza “Ugh!”
“Se ti fa tanto schifo non dovevi sporgerti”
“Non credevo che una persona potesse vomitare tanto!” esclama divertito.
“Grazie” parlo senza espressione, distrutta dallo sforzo del vomito.
Appoggio la testa al muro della toilette e chiudo gli occhi.
“Perché ti sei ubriacata in quel modo? Stasera non avevi un appuntamento galante?”
Zittisco per un po’: non sono cazzi suoi.
“Oh?”
Piagnucolo “Che vuoi Maaatt?!” 
“Non mi hai ancora risposto!”
Sbuffo “Lasciami in pace!”
Silenzio.
“Vuoi tornare a casa con me stasera?”
Sorrido e lo guardo “Solo quando avrai compiuto 20 anni”
Matt ci rimane male e se ne va senza nemmeno salutare.
Non pensavo se la sarebbe presa tanto, ma chi se ne frega.
Mi alzo anch’io a fatica.
Sono le 3.04, sono mezza ubriaca, non ho sonno ma so che, quando tornerò a casa, crollerò in un sonno da fare invidia alla principessa addormentata nel bosco!
Mi gira la testa, credo di avere un calo di pressione.
Cerco di non cadere sul water.
Mi riprendo ed esco dalla toilette.
I musicisti stanno smontando gli strumenti.
Matt mi guarda triste, ma chi se ne frega, è solo un bambino viziato che vuole le donne solo per se.
Stupido.
Esco dal locale barcollando. 
Odiosi tacchi! Ma perché li tengo ancora ai piedi?
Me li tolgo senza pensarci due volte e comincio a camminare scalza per strada.
Non gira quasi nessuno.
Quasi! Se mi vedono potrebbero pensare chissà che cosa… ma chi se ne frega.
Sono ubriaca, mi gira la testa, attraverso la strada scalza, reduce da una serata terribile!
Sbuffo, ma chi me l’ha fatto fare?
Non volevo nemmeno andarci a quello stupido appuntamento con quello stronzo.
Non mi ha degnata manco di uno sguardo!
Ma chi se ne frega.
Adesso torno a casa e m’infilo nel letto e addio mondo.
Voglio dormire, ho tanto sonno.
Oh! La casa di Mr Harrison… com’è bella.
No, mi devo calmare, non devo lasciarmi andare dall’alcool!
Devo rimanere seria.
Oddio mi gira la testa, non ce la faccio a tenermi in piedi.
Vedo tutto sfocato.
Non credo che arriverò al mio letto…
Le mie gambe si piegano e cado.
Addio mondo!
 
Ah! La testaa! Che mal di testa!
Mi massaggio le tempie e apro gli occhi.
Vedo tutto a puntini.
Dove caspita sono?!
Ahi ahi che mal di testa!
Oh cazzo sono in un ospedale!!
Che ho combinato ieri sera?
Mi guardo per controllare se ho tutti i pezzi del corpo al loro posto.
Ok, sono vegeta, ora  controllo se sono viva!
Perché sono qui?
Cosa è successo ieri?
Cerco di ricordare… 
La serata di ieri, ricordo, è stata una merda.
Lo stronzo intellettuale mi ha mollato per una più vecchia di me.
Ho bevuto qualche bicchierino.
Poi sono andata al locale dove suona Matt… e dopo?
Mistero!
Mi sforzo per ricordare… ma niente!
Auuuh! La teeestaa!
Penso sia arrivato il momento di alzarmi dal letto.
Nessuno si è accorto che sono sveglia.
Guardo fuori dalla finestra: è ancora notte!
A meno che non sono rimasta qui per più giorni!
Forse sono entrata in coma!
Forse sono passati anni!
Ok, devo calmarmi.
Adesso chiederò informazioni a un infermiere e capirò tutto.
Va tutto bene.
 
Mi alzo lentamente per non ricadere svenuta.
Non ho ventose attaccate da nessuna parte, quindi non devo essere entrata in coma! No?
Respiro. Che puzza di marcio!
C’è una finestra, la apro per far cambiare un po’ aria.
Da un vetro sul corridoio vedo un infermiere o un dottore che parla con qualcuno.
E’ in questi momenti che gli anni passati a imparare il labiale tornano utili.
L’uomo parla sottovoce e, nonostante la porta aperta, non si sente quel che dice.
Ma io posso capire benissimo!
Uffa che mal di testa!! 
Seguo i movimenti della bocca del dottore.
“Sta... b..ne” Sta bene.
“Può an-are” Può andare.
Immagino che parla di me!
Un’altra conferma per la teoria “Non-in-coma”!!
Non riesco a vedere con chi parla perchè è nascosto da muro… cammino lentamente, cercando di non farmi sentire.
Mi sporgo per vedere con chi parla il dottore.
OH. MIO. DIO.
Adesso svengo, ne sono certa.
Indovinate, su! Non è difficile!! 
E’ Lui. 
Lui: Lui che abita nella bellissima villa, Lui circondato da fan, Lui assillato, Lui che suona meravigliosamente la chitarra, Lui che da anni fa parte del complesso più famoso del mondo, Lui che adesso è single, ma stranamente davanti la sua casa non c’è nessuna!
“Harrison!” esclamo con un tono di voce troppo alto.
Il dottore si volta, ma io mi nascondo sotto al vetro.
Adesso riesco a sentire meglio quel che dicono “Bene! Mi ha fatto prendere un colpo quella ragazza”
“In effetti quando l’ha portata qui non sembrava in buono stato, ma in realtà era semplicemente sbronza… sarà svenuta per aver ceduto al troppo alcool”
“Capita. La saluto, dottore!”
“Arrivederci, Mr. Harrison!”
Ma che centra George Harrison con me? Perché gli ho fatto prendere un colpo?
Voglio spiegazioni!
Mi alzo e vado subito a parlare col medico.
Arrivo davanti a Harrison e al dottore urlando “Che succede qui!??!”
Oh no… mi gira la testa, mi sono alzata troppo veloce… ho un calo di pressione!
Oddio, il mal di testa è insopportabile!
“Oh merda!” 
E sono di nuovo a terra.
 
Mi risveglio in un altro posto.
Una luce mi acceca, è quella della lampadina della mia camera, o meglio buco.
Da quando in qua dormo con la luce accesa?
Ma… sono a casa! Non ci credo, sono a casa mia!
E’stato un sogno? Era così reale!
No, impossibile che sia stato realtà: io all’ospedale e George Harrison che si preoccupa per me!
Pura fantasia, per fortuna che mi sono svegliata, non voglio sprecare l’inconscio in queste stupidaggini.
Citazione Mafalda! Bisogna sempre metterla una citazione, ogni tanto.
Dalla mia stanza non si capisce se è giorno o notte.
Mi alzo velocemente e apro la porta.
Eccolo li: il sole che illumina la stanza!
Oddio, un giramento di testa! Un calo di pressione, no, di nuovo no!!
Mi appoggio al muro, chiudo gli occhi e mi riprendo.
Non devo alzarmi così di soprassalto!
“Sei sveglia!” Marie si avvicina a passo svelto.
“Marie, ma che è successo?”
“Vieni, cara, siediti sul divano. Ma come, non ti ricordi? La sbronza, lo svenimento, l’ospedale!”
Mi alzo di scatto dal divano “OSPEDALE?! Ma allora è successo davvero!!”
“Siediti subito, non vorrai avere un altro calo di pressione!!” mi tira per un braccio e mi risiedo.
“Ma, Marie, cos’è successo, raccontami!” sono impaziente.
“Ieri sera” Marie si siede per raccontare “Hai preso una brutta sbronza e mentre tornavi a casa devi essere svenuta. Per fortuna un passante ti ha portata subito all’ospedale, ma dopo qualche minuto ti sei svegliata, hai cominciato ad urlare chiedendo spiegazioni e puff! Sei di nuovo svenuta!”
E’ successo veramente, quindi… e poi quel passante dovrebbe essere Harrison, ecco perché ha detto che Gli avevo fatto prendere un colpo!
Oddio sono svenuta davanti la casa di George Harrison!
Oddio sono svenuta davanti la casa di George Harrison e Lui mi ha vista!
Oddio sono svenuta davanti la casa di George Harrison, Lui mi ha vista e ha chiamato l’ambulanza svegliando mezza Londra!
Oddio sono svenuta davanti la casa di George Harrison, Lui mi ha vista, ha chiamato l’ambulanza svegliando mezza Londra e mi ha seguita sin in ospedale!
Oddio sono svenuta davanti la casa di George Harrison, Lui mi ha vista, ha chiamato l’ambulanza svegliando mezza Londra, mi ha seguita sin in ospedale e li sono svenuta di nuovo davanti a Lui!!
Oddio svengo! Si, ora svengo!
Marie mi scuote “Oh riprenditi! Stai da mezz’ora a fissare la teiera! Lo vuoi il the si o no?!”
“No! Lo sai che non mi piace!”
Voglio alzarmi ma, per evitare di avere un calo di qualche cosa, lo faccio mooolto lentamente!
Marie si alza normalmente e va in bagno.
Noto che sono in pigiama “CHI MI HA CAMBIATA??”
Urlando dal bagno risponde “IO!”
Deglutisco. Peggio di mia madre!
Metto un po’ in ordine le idee: stamattina andrò a lavoro, farò la spesa (minimo necessario) quindi è meglio se mi porto un po’ di spiccioli, poi passerò dalla casa di George Harrison (si, ma questo che centra?), pranzerò e andrò di nuovo a lavoro. Infine alle 7.30 mi ritirerò a casa stanca morta! Bene, avrò la giornata impegnata.
Marie ritorna dal bagno “Ah, e comunque ho chiamato il tuo capo, oggi non vai a lavoro”
“Cosa?! Ma sai quanti soldi mi toglie quello dallo stipendio!?”
“Gli ho detto che è per questioni di salute, se ti toglierà soldi farai ricorso a un sindacato”
Sbuffo.
Ricapitoliamo: stamattina non farò niente (a meno che Marie non mi assuma come cameriera), andrò a fare la spesa solo verso mezzogiorno, passerò dalla casa di George Harrison, pranzerò e poi non farò niente per tutto il pomeriggio! Fantastico.
Non mi piace non fare niente… forse è meglio se chiamo qualche amica.
“Così oggi potrai aiutarmi in casa” Marie sorride.
Vedo un filo di malvagità nel suo sguardo.
Mi fa paura “Ehm, no.. oggi avevo un impegno importante!”
“Sarebbe?” 
“Devo… ehi ma non sono fatti tuoi!”
Sbuffa. Sbuffo.
Alla fine di un lungo silenzio mi sorride “Beh, che aspetti a lavarti e vestirti? Vuoi fare tardi per quest’impegno?”
Corro in bagno e mi ci chiudo dentro.
Secondo me crede che ho un appuntamento galante, ma da ora in poi ho deciso: niente più appuntamenti.
Non vorrei mai finire come ieri sera.
Mi spoglio ed entro nella doccia.
Oh! L’acqua è troppo fredda!
Ah! Ora è troppo calda!!
Adesso va bene.
Mi piace farmi la doccia, l’acqua scorre sul corpo e la puoi sentire in ogni punto.
Sospiro. Comincio a pensare a Harrison.
Forse sto diventando troppo assillante nel pensarlo in continuazione. 
Beh, in fondo è stato così carino a portarmi all’ospedale. SE mi ha portata Lui all’ospedale.
Si, ma allora come si spiegherebbe la preoccupazione?
Si, ne sono sicura, Lui mi ha raccolta e portata all’ospedale.
Come romantico… vorrei proprio incontrarlo…
Oddio mi sto comportando come una fan… Questo non lo vorrei mai!
Ma che ci posso fare? Quel che sento per lui non è un sentimento normale.
Certo, non sono ne innamorata, ne cotta.
Non Lo amo.
Ma Lo temo. Per me è un’entità superiore, un Dio. Il terzo Beatle, mica altro. 
Colui che ha conquistato le Americhe e il mondo! Peggio di Cristoforo Colombo. 
E Lui,  George Harrison, si è preoccupato per me.
E io, cretina come sono, sono svenuta davanti a Lui.
Poi non voglio pensare al disturbo! Al fastidio.
Me lo immagino già “Oh no, un’altra pazzoide. Mi avrà visto arrivare e sarà svenuta. Cazzo non si risveglia, che palle. Chiamo l’ambulanza e me la levo dalle scatole”
Si ma perché non se n’è rimasto a casa sua?
Forse non lo dovrei pensare proprio… si, è sicuro, che lo penso a fare!


Mondo Nutopiano:
Ecco un secondo capitolo un po' più movimentato.
La nostra protagonista (che, se avete notato, non ha ancora un nome) è sempre alle prese con i suoi pensieri... 
E con
 un musicista troppo gentile.
Il nostro George... perchè l'ha seguita in ospedale?
Eh eh eh.
Vedrete!

Ringrazio love_story621 e Perdita :3
Grazie!

Spero vi piaccia, questa storia, e che la recensiate :D

Peace & Love!
MelinAnima :3
  
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