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Autore: Cloude    24/08/2011    1 recensioni
Amore.
Tutto ruota attorno a questa parola.
Amore, vero, falso, trovato, perso, amore ipotetico, reale, stronzo, gentile. Amore che sa dare e amore che sa prendere.
Queste sarebbero le solite stronzate che si leggono in ogni muro, quaderno o banco che ha visto passare o che è servito a qualche adolescente come me in preda al vizio di vivere troppo intensamente.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ciao mamma! - Non vi nego che la mia voce sta tremando, sarà che Alex mi stravolge la vita o sarà che sono talmente impazzita per lui da dimenticare tutto il resto. Lo ammetto, non so dire di no, beh, non so dire di no alla mia vicina di casa, dolcissima vecchietta ( per l'amor di Dio), ogni giovedì sera, sono costretta ad aiutarla con l'uncinetto e credetemi, aiutarla è un parolone, devo stare li, impiantanata a casa sua, per parlare della guerra e di come suo marito, morto e sepolto da anni, sia stato coraggioso e l'abbia sempre difesa. La prima volta che l'ho sentita ero piena di commozione, innamorata persa della storia romantica e pronta ad ascoltare il seguito come un cagnolino con la sua padrona,la seconda volta avevo lo stesso sguardo da cucciolo smarrito e riascoltare la tarantella non mi dispiaceva, dopo la terza volta, ero parecchio annoiata, ma ragazzi, io ho un limite di sopportazione molto alto, che è andato ufficialmente a farsi benedire dopo la centesima volta che ascolto la bellissima (non lo nego) storiella d'amore; preferirei un libro di storia alla solita monotonia del giovedì sera, ma io, da brava ragazzina non riesco a dire di no e mi inzuppo come una spugna della solita acqua sporca,quindi, se non riesco a dire di no ad una (praticamente estranea) vecchietta, pensate un po' ad Alex. 
- Tesoro, ho preparato le lasagne. - Ma porca miseria! Le lasagne me le prepara quando io non ci sono! 
- Oggi? - 
- Si. - 
- Non ci sono mamma! Sono a pranzo da Alex, devo fare finta di essere la sua ra..- 
Ma Cristo Santo, Iana, ma non puoi stare zitta? - Devo fare finta di essere la sua rapinatrice preferita! - 
Rapinatrice? Ma da dove mi è uscito??
- Rapinatrice?? - Mi chiede mia madre. Ma grazie, peggio di così. 
- No, ho detto, cioè, ho detto davvero rapinatrice? - 
- Si,Tiziana. Stai bene? - Sto bene??? Mi chiedi se sto bene? Ho il cuore a mille e mi manca l'aria, ho inventato una scusa che neanche topolino con tutta la squadra avrebbe potuto e sono anche in ritardo, questo è stare bene? Quanti altri casini dovrò affrontare mamma? 
- Sto alla grande, volevo dire che devo fare finta di essere affascinata dalla sua cucina, perchè vuole fare il cuoco, già. - Alex cuoco? Me le invento tutte io. 
Prendo la borsa e saluto mia madre. Ho già combinato troppi danni. Esco di casa, suppongo che questà è l'ultimo momento in cui sarò sana di mente, ecco, il suo cancello. 
Perfetto, adesso devi suonare, insomma, è facile no? 
Bene. 
Allora suono. 
Suono? No che non suono. 
Si dai,suono! 
Ma suono cosa?? Magari sua madre mi riconosce! 
Ma che diamine! Il favore gli e lo sto facendo io eh! 
Ecco, suono. 
No, torno a casa. 
- Stai facendo amblimblettapaletta sul mio cancello Iana? - 
Lo sapevo! 
- Alex! - Acida, ecco, devi essere acida! 
- Si, mi chiamo Alex. Stai bene? - 
- Oh, ma che avete tutti con questa storia, sto bene! - 
No, per niente !!
- Entriamo? Mia madre non è ancora tornata dal supermercato ma comunque il pranzo è quasi pronto. -
Sono la ragazza di Alex, sono la ragazza di Alex, sono la ragazza di Alex. 
Immedesimati Iana. 
Entriamo e lui mi fa strada, mentre ci avviamo in cuicina. La sua casa è luminosa, un bel divano in pelle nero e una bellissima cucina in mogano, con tanto di tavolo in legno massiccio e quadri stile classico ovunque. Mi piacerebbe viverci. 
- Ciao dolcezza! - Chi è? 
- Ciao. - Saluto cauta. Occhi grigi, capelli corti ingellati e orecchino destro, un sorriso frizzante ,canotta bianca e jeans scuri. Più teppista di Alex, devo dire. 
- Sono il fratello di quello la. - Indica il mio compagno di sventure, sdraiato indifferente sul divano. - Tu sei la finta fidanzata? - 
- Giusto. - 
- Mh, finta no? - Si volta per la seconda volta da Alex e sorride malizioso. 
- Finta, Kevin. - Botta, risposta, neanche fosse Valentino Rossi. 
- Allora, posso farci un pensierino? - Sorride un'altra volta. Giuro che se non la smette gli faccio saltare tutti i denti. 
Alex si alza e mi si avvicina. Gesto che detto tra noi, rischia di farmi venire un infarto. 
- Kevin, vola basso e togliti dai coglioni. - 
Gentile Alex. 
- Oh, scusa, non pensavo fosse di tua proprietà visto che è una tua finta fidanzata. - 
Ridacchia Kevin.
Mi sto godendo il teatrino, immaginando la faccia di Kevin sul pavimento, giuro. 
Alex mi prende per mano e mi porta in camera sua, un po' arrabbiato e un po' imbarazzato. 
- Senti, scusalo, è un demente. - Mi guarda. 
Occhei Tiziana, vi state guardando. I suoi occhi verdi hanno perforato i miei, neri. 
- No.. no, tranquillo.- 
-Bene. - Sembra che l'imbarazzo sia passato o almeno penso di doverlo evitare quindi mi alzo e guardo in giro. 
Camera sua è...mmh.. è proprio sua! Ci sono foto di quand'era piccolo, ovunque direi. Questa camera è personale che fa paura! 
- Sei tu?? - Me la rido io. Una foto lo ritrae con un gelato in mano, sbrodolato fino al mento, con l'aria di chi potrebbe salvare il mondo. 
- La smetti di curiosare? - 
- No, non ci posso credere! Da piccolo avevi l'apparecchio? - Eccola, la foto per il quale lo prenderò in giro a vita. Magliettina dei Pokemon e apparecchio in bella vista. - Oh, ma che fanciullino dolce! - 
- Ma che stronza! - Ride lui. 
- Eri adorabile, sul serio. - Scherzo io. 
- Te ne pentirai, te la farò pagare. - Sorride lui.
- E come? Con un Palloncino di.. no! Questo è Goku? - Ma quant'era tenero! 
- Hei, lo adoravo! - 
Alex corre al balcone e mi trascina con lui in terrazza. 
- Lasciami!! - 
Mi ha presa in braccio, ma vi rendete conto? Sono innamorata di uno zoticone! 
Mi mette giù e prende una pistola ad acqua. No, non le pistole per i bambini, lui ha proprio un Kamikaze, dannazione! Scherza no?
- Hai qualcosa da (ri)dire su Goku, adesso? - Ridacchia lui. Sul suo viso balena un sorriso misto, ci stanno dentro soddisfazione, dolcezza e divertimento. 
- Non lo faresti mai! - 
- Scommettiamo? - 
- Scommettiamo un tubo! - Prendo l'innaffiatore per le piante,non l'avessi mai fatto.
- Che c'è, mi vuoi annaffiare? - 
- Magari ti cresce un po' di cervello! - 
- Questo è troppo, signorina! - 
Ed ecco che mi si catapulta addosso riempiendomi d'acqua. Lo spingo contro al muro e capovolgo l'enorme aggeggio di plastica, adesso anche lui come me, si ritrova bagnato perso. Insomma, così impara! Finiamo per ridere tutti e due, sdraiati a terra. Sono questi i momenti che ricorderò, quando piangerò arduamente per lui, me lo sento!
- Ragazzi! - 
Grandioso! 
- Mamma! - 
- Salve! - Dio, che imbarazzo. 
- Io sono Katlin, la madre di Alex, piacere. - 
Le porgo la mano zuppa, ci annuncia che è pronto e tutti e tre andiamo a tavola. Mangiare da bagnate è una favola, eh?
Ketlin è seduta accanto a Kevin e io, vicino ad Alex. 
La tavola è apparecchiata impeccabilmente, tovaglia di pizzo bianca, candele accese, bicchieri di vetro che se ne rompo uno, posso dichiararmi morta, tovaglioli di stoffa e quattro forchette,so a che state pensando, ma il fatto è che ci sono quattro forchette per ognuno, il che o significa che il pranzo sarà lungo e sostanziale o che alla madre di questo idiota che mi ritrovo per amico, piace utilizzare tutte le posate a disposizione.
- Quando vi siete conosciuti? - 
- Io e Tiziana ci conosciamo dall'inizio delle superiori, mamma. - Alex è pronto a fronteggiare.
- Quant'è carina. - Sorride ancora, lei. 
- Si.- Annuisce Alex. 
Chissà se pensa davvero che sono carina. 
- Una tipa così, la bacerei tutti i giorni, vero fratellone? - Ma questo chi è? Il fratello nascosto di Garganella? 
- Vero, Kevin. - Lo guarda in cagnesco. 
- Perchè non vi baciate, ragazzi? - Sento già la marcia funebre, gente. 
- Adesso? No, voglio dire, si sta mangiando! - Subentro io. 
- Ha ragione, Tiziana. - Sorride Ketlin. 
Ecco, quest'altro boccone e..
 
Come pensavo, il pranzo è stato veramente lungo. Ho mangiato di tutto. Carne, pasta, insalata. E adesso mi ritrovo con la madre di Alex in cucina. 
- Beh, tesoro. Se non fosse per te, Alex si ritroverebbe in un collegio. - 
- Io amo Alex. - E sono sincera. 
- Si vede da come lo guardi e anche lui ti guarda in un certo modo. Sembra quasi che stia guardando il fratello. - Sorride lei. Il fratello?? Garganella due la vendetta? 
- Kevin? - Chiedo.
- No, parlavo di Cris. - Alex ha due fratelli? Nei ricordi passati non ho mai sentito parlare di Cris. 
- Ah, Cris. - Annuisco io. Infondo non posso mica dire di non sapere di Cris, solo perchè non l'ho visto oggi. Un fidanzato parla della sua famiglia con la sua ragazza. Ketlin mi sorride per l'ennesima volta e torniamo insieme in cuicina,sono quasi le tre. 
- Beh, io dovrei andare, mia madre mi aspetta. - Dico ad Alex. Lui mi prende per mano, non sono sicura se è finzione e andiamo insieme alla porta, seguiti da madre e fratello. 
- Vogliamo il bacio. - Dice Kevin. 
Ma vuoi starti zitto? 
- Il bacio. - Sussurra Alex. 
Allora, calma Iana, prendi respiro, non ti bacerà. Mica, ha questo coraggio no?




 
  
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