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Autore: MissCherie    26/08/2011    2 recensioni
Lui era così bello in quel momento , così vicino che potevo sentire il suo respiro sulle mie labbra che pizzicavano frementi di un contatto più intimo , così silenzioso che faceva rendere quel momento magico [...] Lo guardai negli occhi cercando di scovare un segno di pentimento , ma invece lessi solo .. desiderio e quella cosa mi fece talmente scombussolare che decisi di colmare quelle distanze poggiando le mie labbra sulle sue che risposero al contatto baciandomi a sua volta . Era ustione , era smania , era desiderio ...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 19

 

Non esiste l'amore impossibile .. esiste l'amore e quello che uno vuol far diventare “



Lunedì mattina ore 5.30

 

Strinsi tra le mani quella fotografia, così semplice e buffa che in quel momento mi stava tenendo compagnia , in quel lungo viaggio che mi avrebbe portata alla scoperta di un nuovo Paese e di una nuova cultura. Erano passate tre settimane e nulla era cambiato. Sembrava come se il tempo si era fermato , come se il destino volesse darmi una punizione per il mio sentimento. Tre lunghissime settimane da quando avevo lasciato quella casa, da quando i suoi occhi non si erano più rivolti nei miei. Forse avevo sbagliato a non ascoltare le sue parole, ad essere troppo affrettata verso una conclusione che solamente io credevo che era così. Forse la sua risposta era un'altra, ma ormai? Cosa avevo da perdere? Stava facendo proprio quello che gli avevo chiesto di fare. Mi stava ignorando e per quanto mi dicevo che era la cosa migliore, più sentivo il mio cuore continuare a battere per lui sofferente. Ma la cosa che più mi faceva male, che più mi distruggeva era che avevo capito che lui non avrebbe mai provato nulla per me se non una stupidissima amicizia . Era più difficile di quanto pensassi stare in quella classe e sentirlo ridere e scherzare perché continuavo a dirmi che a lui non importava nulla di me o almeno non gli erano mai importati i miei sentimenti. Era stato come ricevere una grandissima scarica elettrica proprio dritta nel cuore , facendolo così scoppiare di dolore e morire in quell'amore non corrisposto. Mi dicevo perché aveva dato retta alle mie parole, perché non si era ribellato, perché non mi aveva fermata sulla soglia di quella casa e dirmi che per lui quella situazione non andava bene. Ma … non era successo niente di questo. Stupida ragazzina! Stupida bambina che credeva che tutto era rosa e fiori, che un amore si poteva prendere con uno schiocco di dita. In quei mesi, in quei giorni , avevo imparato che nulla era come volevamo, che tutto poteva cambiare, che un no faceva più male di uno schiaffo. E allora un rifiuto d'amore che cos'era? La fine del mondo? No, era solamente la dimostrazione che per voler prendere qualcosa bisognava lottare , bisognava essere forti … Al contrario io non ero ciò e questo mi faceva male più del dovuto. Perché per quanto faceva male , cavolo, io lo amavo. Amavo tutto di lui, amavo i suoi difetti , i suoi pregi e per questo non riuscivo a dimenticarlo per quanto ancora stavo cercando di farlo. E sebbene ero felice di passare una settimana fuori dalla mia solitissima routine di tutti i giorni, la cosa negativa era la sua presenza. Sapevo con certezza che niente mi avrebbe fermata dall'ignorarlo al guardarlo come una stupidissima ragazzina innamorata. E la cosa che più mi faceva male era che lui sapeva i miei sentimenti! E mi ignorava, mi faceva sentire come se lui mi aveva solamente usata per i suoi stupidi giochetti. Quei ti voglio bene, quei mi manchi non erano più niente per me se non delle stupide parole che ora venivano mano a mano cancellate dal mio cuore ormai svuotato di tutta quella grinta che una volta mi impersonava. Mi sentivo così persa e disorientata da tutto. Mi sembrava di essere nella mia bolla personale dove nemmeno i miei migliore amici avevano il pregio di entrarci. Già .. in quelle settimane tutto era cambiato e con tutto intendevo anche le mie amicizie. L'amore non poteva rovinare anche questo, giusto? E invece era proprio quello che era successo. I primi giorni mi erano stati vicini come dei fratelli apprensivi, ma più passavano i secondi e le ore li sentivo sempre più distanti e la cosa mi aveva fatto così male da rinchiudermi nel mio vecchio guscio che da tempo mi aveva assillata. Era così brutto sentirsi esclusa , non ridere più con le tue migliori amiche e sentirsi come se avevi perso tutto, come se avevi perso mille parti del tuo cuore e ,smarrita, non riuscivi più a ritrovarle. E in quel momento , con la testa appoggiata al finestrino, guardavo quella foto mentre i ricordi mi annebbiavano la vista e una dolce musica cullava il ritmo dei miei pensieri. Una foto dove io correvo libera e ridevo felice , un ricordo di un giorno speciale, il ricordo di un giorno dove tutto aveva più senso e dove il mio dolore ancora non era nato. Mia madre mi diceva sempre che ogni cosa che si passava, ogni istante della nostra vita viveva in una fotografia. La guardavi e poi nella tua mente appariva il film dei tuoi ricordi. Come per i souvenir! Quando li guardavi ti domandavi sempre che storia potevano avere, che vacanza quelle persone potevano aver passato in quel posto magico e se forse poteva aver contato qualcosa. Le foto e tutto avevano una magia,quella magia di farti rivivere un ricordo e mia madre mi aveva sempre detto che era bellissimo tenere da conto ciò. Come quel ciondolo che tenevo stretta al collo. Un ricordo così bello che ogni volta che toccavo il piccolo ciondolo a forma di delfino, mille emozioni mi pervadevano e chiudevo gli occhi incominciando a fare un viaggio nel passato.

<< Scusami, posso sedermi? >> mi chiese una voce maschile vicino a me ed io alzai lo sguardo incontrando un paio di occhi color cioccolato fuso che non conoscevo. Abbozzai un sorriso e tolsi dal sedile la mia borsa , così da fargli spazio e poco dopo il ragazzo si mise a sedere accanto a me sospirando. Lo guardai. Non lo avevo mai visto, o almeno non me ne ricordavo. Aveva i capelli rasati che gli donavano un aspetto libertino , le labbra fini che sembravano sempre accentuare un sorriso e un naso diritto forse un pochino sporgente, ma dopotutto era un bel ragazzo ed io non lo conoscevo minimamente. Bene, meglio parlare con qualcuno che stare a guardare una vecchia fotografia, no?

<< Oh, scusa non mi sono presentato! Diego della 4B … >> mi disse allungando la mano che poi ritirò passandola sulla testa in evidente imbarazzo visto che continuavo a guardarlo come una scema.

<< Arianna >> risposi abbozzando un sorriso sincero e lo vidi sorridermi allegro per poi sospirare e girarsi con il busto completamente verso di me, così da ritrovarmelo faccia a faccia.

<< Dietro c'è un po' troppo casino e non ti dispiace che adesso venga qui ad esaurirti la pazienza, vero? >> .

<< No, no affatto! Anzi mi stavo annoiando >> dissi portandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio e lo vidi appoggiare la testa sullo schienale del sedile mentre continuava a scrutarmi ed io mi sentivo in totale imbarazzo.

<< Lo sai che sei sulla bocca di tutti ? >> mi disse riprendendosi dalla trance ed io aggrottai le sopracciglia confusa. Scossi la testa e lo vidi sospirare , per poi avvicinarsi a me pericolosamente tant'è che mi scansai giusto per vederlo chiaramente in viso.

<< Ecco .. tutte le ragazze in questo pullman ti odiano solamente perché sei riuscita ad avvicinarti a Darvo >> mi sussurrò ed sentì il mio cuore aumentare i battiti al solo dire quel nome . Diamine! Vai via dal mio cuore, dalla mia mente e lasciami respirare! Chiusi gli occhi e sospirai cercando di scacciare tutti quei pensieri che mi stavano portando a lui …

<< Scusa , forse non avrei dovuto .. ecco... intromettermi .. ma non mi sembri così “ antipatica “ , anzi sei piuttosto carina! >> sbottò d'un tratto ed io lo incenerì con lo sguardo facendolo deglutire per poi sorridermi imbarazzato. Sapevo già perfettamente chi era stata la ragazza che aveva detto a tutti che ero stata con .. lui . Giulia. Un solo nome e un solo tormento . Sapevo che lei , fin dal primo giorno in cui lui era venuto a scuola nostra, gli aveva puntato gli occhi addosso ed ora, visto che non ero più nel campo, gli si era accollata come una cozza e a lui sembrava pure piacere! L'unica cosa che sapeva fare Giulia era prendere in giro la gente e per questo nessuno aveva mai cercato di darle torto o risponderle a tono , tranne me . Per questo mi odiava perché sapeva che a me non importava nulla delle etichette e sopratutto perché avevo soffiato il suo primo ragazzo, Johnny .

<< Non mi interessa quello che pensa la gente di me … >> sospirai e lui annuì .

<< Ti andrebbe di .. raccontarmi quello che ti è successo? Cioè .. se ti va , ovviamente >> mi disse ed io gli sorrisi annuendo. E così incominciai a raccontargli tutto quello che avevo passato, tutte le mie emozioni, tutto quello che avevo cercato di fare per combattere quell'amore e lo vedevo annuire mentre i suoi occhi comprensivi non avevano lasciato i miei nemmeno un secondo troppo intenti a studiare le mie espressioni che mutavano radicalmente ripensando a tutto quello che era successo. Non sapevo che parlarne con qualcuno mi stava facendo sentire .. come dire .. meglio in un certo senso. Libera di essere giudicata sia positivamente che negativamente , ma Diego non aveva detto nulla da potermi ferire. Mi aveva fatta parlare, mi aveva fatta sfogare ed io mi sentivo una stupida mentre mi facevo vedere da lui senza nessuna barriera, senza nessun intralcio proprio come un 'amica faceva con il suo migliore amico. Eppure lui lo conoscevo solamente da pochi minuti e già mi sentivo bene in sua presenza.

<< Sai cosa ti dico? Che lui è talmente un'idiota a lasciarti andare vista ,la persona bella che sei e visto che anche esteticamente non sei niente male, è! >> mi disse scherzando all'ultimo ed io risi tirandogli un pugnetto sulla spalla che lo fece ridacchiare.

<< Però seriamente .. un consiglio? Divertiti questa settimana, fagli vedere che tu puoi combattere questo sentimento , vedrai come ritorna da te ! >> sbottò lui .

<< Non ritornerà Diego. Lo so , non prova niente per me se non una stupida amicizia .. >> dissi sospirando e appoggiando la testa al finestrino mentre mi torturavo le mani aspettando una sua risposta.

<< E allora perché adesso mi sta guardando come se volesse uccidermi? >> sbottò lui ridendo ed io spalancai gli occhi confusa. Ma .. non gli avevo detto chi era il ragazzo in questione! Come diavolo aveva fatto …?

<< Oh , tesoro! Ti ho vista buttare qualche occhiata a quel ragazzo laggiù , ho fatto due più due e ho capito! >> mi disse come se era la cosa più semplice del mondo e così decisi di vedere con i miei stessi occhi quello che mi diceva Diego, ma non feci in tempo ad alzarmi che , davanti a me, apparve lui mentre continuava a scrutarmi con quegli occhi verdi che , Dio, da troppo tempo non erano nei miei . Il mio povero cuore incominciò a battere furioso come una locomotiva alla sua vista. Era bellissimo , diamine! Con solo quella maglietta bianca semplice, dei pantaloncini da calcio e i capelli perennemente scompigliati come piacevano a me. Peccato che la sua espressione, perennemente serena lasciava intravedere anche i suoi occhi scuri che mi mettevano paura e i suoi muscoli erano tesi come se era nervoso .

<< Volete venire a fare il gioco della bottiglia? >> chiese ed io ,lì , mi sentì sprofondare letteralmente. Diego mi rivolse un occhiata sicura e guardò Andrea che in quel momento aveva preso ad osservare la mia mano così vicina a quella di Diego.

<< Come i bambini? >> lo derise lui e vidi il ragazzo puntare gli occhi nei suoi mentre un ghigno si disegnava su quelle labbra.

<< Proprio come te, coglione >> sbottò lui e Diego si alzò fronteggiandolo , peccato però che Andrea era il doppio di lui e per questo non era per nulla intimidito dal mio amico, di scarsa altezza.

<< Ma ti sei mai guardato allo specchio? Hai una faccia proprio da … >>

<< Basta! >> urlai mettendomi in mezzo prima che potesse finire la frase Diego e i ragazzi mi guardarono , sopratutto Andrea che in quel momento era così vicino a me che se avessi allungato la mano avrei toccato il suo petto coperto solamente da una sottile maglietta . Calma Arianna … .

<< Hai sentito? La tua ragazza ha detto basta, a cuccia su .. >> sbottò Andrea marcando sulla parola ragazza come se era un disprezzo. Vidi Diego stringere le labbra e prima che potesse aprire bocca per replicare , intervenni.

<< E per questo la sua ragazza vuole che tu la smetta di attaccarlo senza motivo e che andassi a fare i giochi da … bambini >> sibilai io guardandolo negli occhi senza sentirmi così intimidita in quel momento. Mi sentivo forte e bene in quell'istante , come se lui era lontano anni luce da me , senza che potesse toccare i miei sentimenti e sopratutto il mio cuore pieno di dolore che in quel momento continuava a battere all'impazzata come un tamburello. Lo vidi indurire la mascella nervoso , per poi schioccare la lingua e ritornarsene al suo posto non prima di avermi lanciato uno sguardo intenso e liquido carico di significato , così ignoto a me. Rivolsi la mia attenzione a Diego che stringeva i pugni .

<< Tutto ok? >> dissi toccandogli il braccio e lui sospirò mettendosi a sedere proprio come me .

<< Si, scusami .. è solo che non lo sopporto! >> sbottò ed io arcuai un sopracciglio.

<< Ma nemmeno lo conosci!>>

<< Da quello che mi hai raccontato .. oh , lo conosco bene ed è solo un .. >>

<< Diego! >> sbottai io e lui sospirò sorridendomi sincero.

<< Scusa , è solo che .. >> ma le sue parole vennero interrotte da urli isterici provenienti dal fondo del pullman che ci stava portando all'aeroporto . Sbirciai oltre il sedile e vidi Giulia ridere come una stupida seguita da Andrea e vidi la bottiglia girata proprio contro lui e una sensazione prese il sopravvento. Ti prego, dimmi che non era quello che stavo pensando. E poi .. le lacrime arrivarono prepotenti e le sentì scendere lungo la mia guancia fino alle mie labbra screpolate e strette senza nessuna emozione. Perché vedere le sue labbra su quelle di Giulia , vedere le sue mani che accarezzavano i suoi capelli proprio come faceva con me , mi provocava un dolore al petto così forte da non poterlo sorreggere, così forte che una ferita era come una nullità in confronto ad un cuore ormai spezzato. Lo stesso trasporto, la stessa passione con la quale mi baciava .. in quel momento la stava riversando ad un 'altra ragazza che dopo aver sciolto quel bacio intenso mi aveva guardata sorridendomi malefica e facendo si che lui potesse vedere le mie lacrime. Diego era rimasto impassibile al mio fianco , ma sapevo per certa che stava pensando a qualcosa, sapevo che voleva fare qualcosa ed io non avrei fatto nulla per non permetterglielo . Vedevo Judith e Mariah ridere con Giulia e mi sentì male. Perché mi avevano rimpiazzata con lei? Solamente perché , cazzo, mi ero innamorata e stavo male? Con Johnny non era successo tutto questo , mi erano state vicine . E allora perché non parlavano più con me? Mi buttai a peso morto sul sedile prendendo tra le braccia le mie ginocchia mentre i singhiozzi mi percuotevano le spalle e subito un abbraccio e un nuovo profumo mi fecero stare meglio ed io ringraziai di aver trovato un nuovo amico. In quel momento nulla mi stava toccando perché nel profondo sapevo che tutto quello che mi circondava , tutte le persone intorno a me erano solo bugie ed io mi ero fidata inconsciamente di quelle bugie … .

 

*********

 

Lunedì sera tardi

 

Posai la valigia rosa sul pavimento di parquet della stanza che mi avrebbe ospitata per una settimana. Accesi la luce e chiusi la porta principale che dava sulla camera e mi ritrovai ad ammirare una stanza veramente carina. I muri celesti le conferivano un aria sbarazzina , due letti uno di due piazze e l'altro da una piazza con delle coperte leggere e perlate le conferivano un 'aria regale e pacifica , un armadio maestoso e di un colore ciliegio scuro sembrava voler rispecchiare lo stile antico italiano nel mobile così bello che mi ritrovai ad aprirlo subito e immergerci la testa dentro sorridendo per quanto era spazioso.

<< Che ci fai con la testa nell'armadio? >> sbottò una voce delicata dietro di me e mi girai di scatto trovando Sonia che mi guardava scettica e con una valigia verde in mano. Senza pensarci l'abbracciai di slancio stritolandola . Ero felice di avere lei come compagna di stanza visto che le mie due migliore amiche ora, avevano altre amicizie all'infuori di me.

<< Hai visto che bella? >> dissi con gli occhi che mi brillavano dalla gioia. Cavolo avevo sempre avuto un sogno nel cassetto, cioè quello di visitare l'Italia e ora che ero in una delle regioni più belle di quella penisola mi sentivo bene , come se in quel momento avevo realizzato un mio desiderio. Mi feci largo in quella camera e aprì il finestrone che dava sul mare cristallino che rifletteva la luce argentea della luna che , splendente, era nel cielo pieno di stelle che brillavano. Mi appoggiai alla ringhiera e sospirai chiudendo gli occhi e beandomi di quella brezza carezzevole che mi stava baciando il viso . Una brezza fresca , asciutta …

<< Cosa darei per vivere qui .. >> disse Sonia sospirando vicino a me ed io non potei che darle ragione. Un posto sempre pieno di sole, un posto così vivo, pieno di bellezze che gli stessi paesani non sapevano apprezzare! Avevo sempre adorato il mare, le onde che mi cullavano dolci, il sapore salato sulle labbra e quella voglia di insabbiarmi tutta e poi tuffarmi in quelle acque cristalline . E pensare che , dopo la fine della scuola, lui sarebbe tornato qui. Non in Sardegna , ovviamente, ma a Roma. Un 'altra bellissima città che avrei tanto voluto vedere e ammirare. Un senso di tristezza mi attanagliò quando mi ritrovai a pensare che dopo questi ultimi mesi non l'avrei più rivisto, non avrei più rivisto i suoi occhi, non avrei più sentito il suo profumo che mi inebriava peggio di una droga. Mi bastava solamente averlo vicino per dirmi che lui c'era e che per me c'era stato come non mai , anche se mi aveva fatto del male … . Un bussare alla porta mi fece ridestare e sentì una voce gracchiante fare capolinea dietro essa.

<< Forza! Scendete che andiamo a mangiare! >> , ma io non avevo fame! In quel momento mi stavo appena alzando a casa mia ! Dovevo abituarmi al fuso orario … Sospirai e assieme a Sonia uscimmo dalla camera non prima di aver preso le chiavi della stanza che stavamo per scordare, ovviamente. La ragazza aveva incominciato a raccontarmi di come andavano le cose a scuola, ma sopratutto mi disse che si stava innamorando e che era così felice che lui la ricambiasse. Non avevo più parlato con lei da quel giorno fuori, sedute sulla panchina, e ora mi ritrovavo a pensare che forse avevo dovuto farlo più spesso. Sonia sapeva darmi consigli ed era spigliata a parlare . Mi ascoltava come non mai e i suoi racconti non sapevano annoiarmi, i suoi consigli mi facevano riflettere. E così , mentre continuavamo a parlare, non ci eravamo accorte di essere arrivate nella sala da pranzo dove tutti i nostri amici ci stavano aspettando. Mi mordicchiai il labbro pensierosa e cercai di trovare Diego , ma non lo vidi da nessuna parte. Gli unici posti liberi erano vicino a Giulia, ma neanche se servivano la pasta al forno mi sarei seduta accanto a lei anche a costo di morire di fame.

<< Donzelle in difficoltà? Per questo c'è Diego! >> sbottò il ragazzo facendomi sobbalzare e scoppiai a ridere quando vidi che aveva in testa un capellino da cuoco. Lo vidi rabbuiarsi e poi le sue labbra si imbronciarono in un tenero broncio . Gli pizzicai la guancia sorridendogli .

<< Dove si mangia? Non vedo tavolini! >> sbottò Sonia impaziente e risi vedendo Diego guardarla adorante. Beh , diciamo che la ragazza si era data una bella sistemata. Indossava dei semplici jeans a sigaretta, una maglietta scollate e delle Superga rosse che le davano un aspetto più giovane di quanto non era. I capelli lisci e lasciati liberi sulle spalle , senza quegli occhiali che nascondevano i suoi occhi bellissimi la facevano sembrare veramente carina .

<< Bellezza , per questo ci sono io! >> ammiccò Diego e Sonia lo guardò , abbozzando alla fine un tenero sorriso. Non diceva di essersi innamorata perdutamente? Scossi la testa e seguimmo Diego che ci portò in un tavolino dove c'erano alcuni ragazzi della sua classe che appena ci videro , sorrisero .

<< Ragazzi loro sono Arianna e … >> disse il ragazzo, ma visto che la mia amica non si era presentata decise lei di dire il suo nome così da non fargli fare una brutta figura.

<< Sonia >> . Poco dopo ci mettemmo a sedere e mi sentì, stranamente, subito a mio agio con quei ragazzi . Erano veramente simpatici e alcuni avevano anche incominciato a provarci spudoratamente con me visto che nessuno sapeva che il mio cuore apparteneva ancora ad un'altra persona che in quel momento, senza che me ne accorgessi, mi stava fissando senza pudore .

<< Ehi , Ari .. sei fidanzata? >> mi chiese un ragazzo che si chiamava Lorenzo ed io mi immobilizzai. Perché pensarci?

<< Ehm .. no >> dissi imbarazzata e lui aggrottò le sopracciglia e poi i muscoli del suo viso si rilassarono e un sorrisino intimidatorio nacque sulle sue labbra fini.

<< Ma sei innamorata! >> sbottò tutto d'un tratto ed io trattenni il respiro. Ricordarmelo non mi faceva bene. Per quei minuti non avevo pensato a lui ed ora … Sentivo il mio cuore che continuava a spezzarsi lentamente e abbassai lo sguardo sentendomi osservata da troppi occhi inquisitori. Volevo uscire da quella stanza troppo stretta , mi sentivo soffocare e questo non era un bene. Alzai lo sguardo e i miei occhi incontrarono due pozze verdi dall'altra parte della stanza e trattenni il respiro. Da quanto tempo mi stava guardando? Mi sentì sciogliere da quello sguardo bellissimo ma dall'altra parte avevo paura di guardarlo, paura che se continuavo ad immergermi in lui non sarei più uscita da quell'amore. Guardai le sue labbra desiderosa di sentirle di nuovo sulle mie , così calde e morbide, guardai le sue mani desiderando di sentirle di nuovo sul mio corpo .. lo guardai e l'unica cosa che pensavo era che desideravo con tutta me stessa sentirlo mio e basta. No .. mi alzai di scatto dalla sedia dopo aver detto ai ragazzi che tornavo subito e mi dileguai uscendo fuori da quella stanza, fuori da quell'aria insostenibile per i miei polmoni e per il mio cuore che si era gonfiato dopo averlo guardato come lo avevo guardato la prima volta che mi ero accorta di essermene innamorata. Su quel terrazzo c'era poca luce, ma vedevo chiaramente che vi erano disposti dei tavolini con delle sedie e un gazebo dove decisi di andare . Dava proprio sul mare e mi ritrovai a fissare le onde lievi infrangersi sugli scogli mentre l'odore di salsedine mi inebriava i sensi stordendomi e facendomi chiudere gli occhi al passaggio.

<< E così , quello lì è il tuo ragazzo .. >> disse una voce dietro di me ed io abbassai la testa quando riconobbi che era lui . Strinsi le labbra mentre cercavo di tranquillizzare il mio cuore, ma niente. Sembrava non darmi ascolto.

<< Mi hai rimpiazzato bene, vedo .. >> continuò ed io mi girai di scatto fronteggiandolo e scossi la testa mentre un sorrisino accusatorio nasceva sulle mie labbra che in quel momento volevano solamente poggiarsi sulle sue e assaggiarle.

<< Perché dare la colpa solo a me, è? >> sbottai truce e lo vidi aprire un attimo gli occhi sorpreso, ma poi continuò a concentrarsi su di me e si avvicinò di un passo facendomi indietreggiare e toccare la ringhiera .

<< Anche tu mi hai rimpiazzata bene con Giulia .. >> sibilai e strinsi tra le mani la ringhiera di ferro cercando un appoggio. Andrea continuava a scrutarmi e quando vidi la sua mano sulla mia guancia sobbalzai e subito dei brividi si impossessarono di me quando dolci carezze lambirono la mia pelle calda.

<< Non ho mai voluto ignorarti .. >> mi sussurrò carezzevole ed io trattenni il respiro quando si avvicinò ancora di un passo ,trovandomelo così a pochi centimetri e capendo che, si, mi era mancato averlo così vicino da sentirne il profumo inebriarmi , da sentire il suo calore avvolgermi lentamente. Allora perché mi aveva ignorata quelle settimane? Perché aveva dato così peso alle mie parole se invece quello che voleva fare era l'esatto contrario? Perché non mi lasciava capire che cosa gli passava nelle mente in quel momento? Perché … Sentì la sua mano sul mio fianco che prese subito fuoco al suo passaggio e sentì il mio cuore incominciare a correre veloce veloce , ancora più di prima facendomi perdere il respiro quando le sue labbra calde sfiorarono le mie in un casto bacio che mi fece perdere qualche battito . Non potevo baciarlo , cazzo! Ne andava di tutto quello che stavo passando , dei miei sentimenti , delle mie reali intenzioni! Farlo sarebbe come ricominciare tutto d'accapo , soffrire di nuovo e non uscire più da quella situazione che mi stava facendo soffrire ogni giorno che passava. Ma non riuscivo a staccarmi da quelle labbra che avevano incominciato a lambire le mie in teneri baci. Non c'era fretta . Era come se lui volesse provare qualcosa, come se volesse sapere che le mie labbra erano sempre le stesse . Con volontà propria , le mie braccia corsero ad allacciarsi dietro il suo collo attirando il suo viso al mio e facendo dischiudere in un unico gesto le nostre bocche facendo incontrare le nostre lingue che appena si toccarono fremettero impazienti di risentire di nuovo il sapore di quella passione che ci tormentava. Sentì le sue braccia stringermi più a sé come se non voleva perdermi, come se quelle tre settimane gli avevano portato via qualcosa e che adesso voleva tenerselo tutto per sé stesso. Non capivo più nulla se non la voglia di stare lì con lui tutto il tempo, se non la voglia di averlo di nuovo per me, con me sotto quel gazebo lontano da occhi indiscreti . Avidi delle labbra dell'altro, passionali stretti in un abbraccio eccitante tanto da farmi sospirare sulle sue labbra quando il suo bacino entrò in stretto contatto con il mio muovendosi qualche volta al ritmo dei nostri baci languidi e pieni di desiderio. Mi spinse ancora di più contro la ringhiera e tenendomi stretta a lui, mi issai su di essa mettendomi seduta e stringendo le mie gambe attorno al suo bacino stretto coperto solo da quella maglietta sottile. Non riuscivo a staccarmi da lui e in quel momento capì che stavo facendo un enorme sbaglio, capì però che non sarei riuscita a fermarmi ed io avevo paura di questo e di quello che sarebbe successo. Le sue mani carezzarono dolcemente la mia schiena salendo sempre più su fino a trovare il gancetto del mio reggiseno così da sganciarlo e sfilarmelo attraverso la maglietta mentre ancora le nostre labbra continuavano a rincorrersi, mentre i nostri denti continuavano a mordere la carne non riuscendo a farne a meno. Respiro nel respiro , pelle contro pelle e mani che non riuscivano a staccarsi l'une dalle altre perfettamente intrecciate come una cosa sola .Sentì le sue labbra scendere baciare il mio collo sensualmente provocandomi sospiri e gemiti che non riuscivo a fermare . Un bacio sulla clavicola, uno sulla scapola e poi teneri baci che continuavano ad avvicinarsi sempre di più al mio seno . Gemetti quando sentì le sue labbra su di esso e chiusi gli occhi beandomi di quelle sensazioni che mi stava facendo provare. Mi trovavo in sua balia , soggiogata dalle sue carezze esperte, soggiogata dai suoi baci che stavano infuocando la mia pelle. Le mie dita corsero al bordo dei suoi pantaloncini e dei suoi boxer e con uno scatto li abbassai insieme sentendomi particolarmente goffa in quella situazione. Ma a lui non importava. Sembrava come se non riuscisse a staccarsi da me, dalle mie labbra e continuava a riempirmi di parole dolci , di scuse sussurrate all'orecchio che diamine erano così eccitanti. Sapevo quello che stava per accadere in quel momento ed io non riuscivo a fermarmi. Le sue mani corsero a levarmi in un solo secondo pantaloncini e mutandine lentamente come se non aveva fretta e volesse prolungare il tempo . Occhi negli occhi , pozzi intensi pieni di desiderio, respiri che si infrangevano sulle labbra dell'altro e poi un gemito, un sospiro e lo sentì di nuovo mio , completamente e avrei tanto voluto che quel momento non finisse mai , immersi in quella bolla passionale, immersi nel piacere che solamente noi stavamo provando . Due parole che uscirono dalle mie labbra nel momento del mio piacere, due parole che il giorno dopo mi sarei pentita di dire, ma che in quel momento erano così vere ..

<< Ti amo .. >> un sospiro , una nuova consapevolezza e poi mi accasciai sul suo corpo colpita dal piacere che mi aveva invasa intensamente. Sentì i suoi muscoli tendersi e poi un sospiro roco sopraggiunse alle mie orecchie e capì che tutto era finito . Ancora abbracciati , ancora con le labbra dischiuse che si toccavano bollenti e poi .. lui si scansò di scatto rivestendosi subito senza mai guardare i miei occhi che in quel momento li cercavano . E capì che me l'ero cercata .. che io ero la stupida ragazzina che aveva accettato di fare di nuovo l'amore con lui .. Vidi Andrea sospirare e chiudere gli occhi mentre si passava una mano nei capelli in evidente imbarazzo .

<< Dimentica tutto .. >> sussurrò senza alzare lo sguardo e poi se ne andò lasciandomi sola e nuda lì , in quel gazebo che custodiva gelosamente il mio amore e che ora stava sentendo le mie lacrime di dolore … Ormai sapevo per certa una cosa .. il mio cuore ormai era spezzato e non sapevo se sarei riuscita a ripararlo … 

**************************


- Angolo Autrice! 

Sono tornataaaaaa! Abbronzatissima , ma senza la voglia di ricominciare di nuovo tra pochi giorni la scuola :( Finalmente ho finito il capitolo che era  rimasto incompleto .. eh si , lo ammetto! Non ho scritto moltissimo in queste settimane di mare xD Comunque , ritorniamo al capphy ! Sono passate tre settimane da quando Ari ha chiuso con Andrea ed ora sono in vacanza in Sardegna, una gita . Il nostro bell'Andrea è un po' gelosetto non trovate? Beh nel prossimo capitolo ci sarà un'altra scenata di gelosia , ma non vi sto ad anticipare nulla perché .. (non mi uccidete ) .. il mio lavoro ,già bello che scritto in alcune parti, è salvato nel mio computer che in questo momento è fuori uso! Penso che non sia meglio scrivere altre cose se avevo avuto in mente già un'altra scena e credo che non riuscirò a scriverla uguale a quella che avevo precedentemente scritto. Quindi penso che per il prossimo capitolo ci sia da aspettare un pochino! Quanto alla mia nuova storia Tra Me e Te un bacio rubato, è la stessa cosa. Primo capitolo già bello che scritto , ma nel mio computer >.< Come dire, un po' di problemi xD Diciamo che alla fine di questa FanFic manca poco , due o al massimo tre capitoli più l'epilogo :( Eh si, ammetto che Arianna e Andrea mi mancheranno e spero anche a voi ;) Ringrazio tutte quelle che hanno messo la mia storia tra le preferite, le ricordate e le seguite e un GRAZIE gigantesco a quelle che recensiscono con i loro pareri che mi fanno sempre sorridere :D Mi farebbe piacere che lasciaste qualche recensione :D  
SoFunny ! 

  
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