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Autore: unbrokenhurricane    26/08/2011    0 recensioni
Fa male anche solo pensarlo, ma quella notte, quella notte l’ho urlato, così forte da sentirmi i polmoni scoppiare ed il cuore stringermisi in gola. Pioveva. O forse erano solo lacrime? Non lo so, ma il cielo era talmente scuro. No, non posso piangere ancora, sento che potrei morire, sento che potrei piangere la mia stessa anima oggi. Ma ho così sonno. E allora cos’è, chi è che mi tiene ancora sveglia? Non la mia volontà, e nemmeno il mio amore per la vita. Non ho più amici, non ho più sogni. Sono vuota. Ed il mio bel viso circondato da lunghi e morbidi capelli dorati non possono più nascondere cosa provo, ormai non riesco più a fingere. Fingere di essere riuscita ad andare avanti, fingere di averlo dimenticato, fingere che nulla sia successo. Nessuno ha mai cercato di capire cosa provo, di sentire ciò che sento ogni giorno, ogni istante, attimo della mia esistenza.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Com’è strana la vita. Non si è mai veramente felici, solamente illusi. Sì. Io mi sono illusa di esserlo, illusa di essere felice ma non lo sono, soprattutto ora. La mia felicità era lui, lui che ora è … Aspetta, chissà perché sono in cucina. Ah già, ho sete. O forse no? Ormai non so più niente, io sono niente. Ma sono così vicina al frigo che mi basterebbe fare un passo, apro l’anta più grande e spingo dentro la mia mano sinistra, a casaccio in cerca dell’ acqua. La trovo. E’ così fredda, fredda come … Lui.  No, quel la cosa, quel corpo inanimato non era Lui e non lo sarà mai più, purtroppo. Ho ancora sete? Dopo tutto questo pensare no, ad essere sinceri non mi va più nemmeno di ridere, di piangere, di urlare, di … vivere? Ma forse, forse ho voglia di, di … dormire. Sì, voglio dormire ma non voglio svegliarmi più, non senza di Lui al mio fianco, di nuovo, come tanto forse troppo tempo fa. Guardo l’orologio, sono le 7.35 Tempo di andare a scuola? Lo era. Non mi sono ancora abituata alle lezioni private che tengo qui, a casa mia. Ma, allora cosa faccio? Niente, ormai so solo pensare e ripensare e tutto ciò mi distrugge l’anima perché so pensare solo a lui che ora è … morto. Fa male anche solo pensarlo, ma quella notte, quella notte l’ho urlato, così forte da sentirmi i polmoni scoppiare ed il cuore stringermisi in gola. Pioveva. O forse erano solo lacrime? Non lo so, ma il cielo era talmente scuro. No, non posso piangere ancora, sento che potrei morire, sento che potrei piangere la mia stessa anima oggi. Ma ho così sonno. E allora cos’è, chi è che mi tiene ancora sveglia? Non la mia volontà, e nemmeno il mio amore per la vita. Non ho più amici, non ho più sogni. Sono vuota. Ed il mio bel viso circondato da lunghi e morbidi capelli dorati non possono più nascondere cosa provo, ormai non riesco più a fingere. Fingere di essere  riuscita ad andare avanti, fingere di averlo dimenticato, fingere che nulla sia successo. Nessuno ha mai cercato di capire cosa provo, di sentire ciò che sento ogni giorno, ogni istante, attimo della mia esistenza.
Ma cosa sto facendo? Ancora una volta i miei pensieri mi hanno intrappolata, destinandomi ad essere triste anche oggi. Osservo i bordi scarlatti della tenda che copre la finestra di fronte a me, i riflessi del sole sono proiettati in basso, poco vicino ai miei piedi. C’è il sole. Ho voglia di avvicinarmi, di toccare quella parte di pavimento illuminata. Sarebbe stupido? Sì. E allora perché sono in ginocchio e tendo una mano verso la luce? Il tocco è così caldo, rassicurante. Il calore sembra quasi penetrarmi dentro, fin sotto la pelle e per un attimo chiudo gli occhi quasi a voler ricordare quell’istante. Ma è già passato troppo tempo e sono di nuovo in piedi, stavolta di fronte alla finestra con una mano appoggiata alla tenda. La scosto? Lo sto già facendo ed il sole mi illumina gli occhi, è forte, alto nel cielo e deciso a rimanervi. E’ così che vorrei essere: determinata e sicura, ancora una volta.
Happiness.
  
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