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Autore: roxiee    29/04/2006    7 recensioni
La giovane Weasley frequenta già il suo 5° anno, ma il suo cuore palpita ancora per il bel grifondoro per eccellenza, finché un piccolo incidente non le farà vedere in modo diverso ciò che la circonda.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Mi scuso con tutti per aver postato dall’inizio la storia, ma mi sono resa conto che i dialoghi non erano scritti correttamente, perciò ho pensato di correggerli. Mi auguro che vi piaccia.

Capitolo primo: La realtà alcune volte fa male.

Era ormai il suo quinto anno nella famosissima scuola di stregoneria e magia di Hogwarts, ma lei come sempre si era dimenticata di andare in biblioteca per prendere i libri che le sarebbero per fare i compiti di pozioni.
Ormai aveva perso la speranza di riuscire a prendere un buon voto in quella materia, anche perchè il professor Piton disprezzava così chiaramente tutti i Grifondoro, da farle capire che non ci sarebbe mai riuscita, e per di più lei era una Weasley, facendola riuscire ancora peggio agli occhi del professore, che si accaniva ancora di più sui suoi sbagli e lei come al solito non riusciva a portare a termine nessuna pozione che svolgesse il suo ruolo, ma aveva in ogni caso deciso che avrebbe continuato a fare del suo meglio, per non sentirsi poi dire da se stessa e dagli altri che in fondo non ce l'aveva messa tutta; proprio per quella decisione presa con se stessa, in quel momento c'era un'arruffata Ginevra Weasley che correva come una furia per arrivare in biblioteca senza nemmeno guardare le persone che sorpassava e che senza volere spintonava e che la guardavano stupite, non riuscendo a capire il motivo per cui corresse in quel modo per i corridoi.
Correva così velocemente che riusciva a mala pena a vedere i corridoi in cui svoltava, tanto che ad un certo punto, si accorse di non riconoscere quello che stava percorrendo. Non era la prima volta che si perdeva così non se ne preoccupò, però rallentò in modo da guardarsi meglio in torno e ritrovare il corridoio giusto.
Stava ancora inveendo contro di se e contro la sua maledettissima impulsività quando all'improvviso una voce femminile la riportò con i piedi per terra.
Risentì quella voce un'altra volta e iniziò ad ascoltarla con più attenzione, era sicura d'averla già sentita, ma di chi poteva mai essere? Lentamente e senza fare troppo rumore Ginny incominciò ad avvicinarsi al luogo da dove proveniva quella voce a lei conosciuta, finché non si fermò davanti alla porta di un'aula in disuso e, visto che la porta era socchiusa, guardò al suo interno rimanendo completamente fulminata dallo spettacolo che le si presentò davanti agli occhi.
Non riusciva a crederci, in quella stanza c'era Harry, il suo amato Harry, che stava baciando e toccando con passione un'altra ragazza, in cui subito riconobbe Cho Chang, la cacciatrice dei Corvonero. Non poteva essere, sapeva che Harry si era preso una cotta per lei, ma non credeva che fossero arrivati a tanto, mentre lei non era ancora riuscita a toglierselo dalla testa. Molte volte le capitava di pensare che se Harry fosse stata crudele, maligno, prepotente e insopportabile, un po’ come Draco Malfoy, dimenticarlo sarebbe stato così facile, invece lui era sempre cos’ dolce, gentile e premuroso che era proprio difficile cambiare idea su di lui.
Anche in quel momento, per esempio, avrebbe voluto poterlo odiare oppure si sarebbe accontentata di provare rabbia nei suoi confronti, ma in fondo sapeva che lui non le aveva fatto nulla, anzi l'aveva sempre sopportata con così tanta gentilezza che neanche la rabbia salì dentro di lei. L'unica cosa che sentiva dentro di se in quel momento era la tristezza e il dolore, perchè in quell'istante come mai prima, sentì in se l'amore che provava per quel ragazzo che, ora se ne rendeva pienamente conto, non avrebbe mai ricambiato il suo sentimento.
Ginny rimase pietrificata a guardare quello spettacolo per una manciata di secondi ancora, poi si riscosse e di scatto chiuse gli occhi, rendendosi conto solo in quel momento che stava piangendo. Non riuscendo più a mantenere i singhiozzi che volevano uscirle a forza dalla gola, fece un passo indietro e poi voltandosi da un lato iniziò a correre, più veloce che poteva, tenendo la testa bassa e gli occhi chiusi senza perciò guardare dove andava, finché non andò a sbattere poco lontano contro qualcosa o qualcuno, che poi scoprì essere una persona, che la sorresse, visto che per l'impatto stava per cadere all'indietro, rimanendo alcuni secondi immobile, ancora con gli occhi chiusi, tra le braccia dello sconosciuto che l'aveva sorretta.
- Ehi Weasley , che fai? Ti butti tra le mie braccia? Credi che farebbe piacere al tuo san Potter?- l'apostrofò con sarcasmo una voce maschile.
Appena sentì la voce del Serpeverde per eccellenza le si ghiacciò il sangue, non poteva succederle anche questo, no nello stesso giorno. Quando il biondino finì di parlare, scossa per aver sentito il nome di Harry, alzò finalmente lo sguardo e con uno scatto si allontanò velocemente da lui.
- Fatti gl'affari tuoi Malfoy e poi togliti da davanti o hai intenzione di fare il pilastro per tutto il resto della tua vita?- gli rispose con rabbia la rossa grifondoro.
Una volta che ebbe finito di parlare, Ginny si rese conto di aver riversato la sua rabbia sul ragazzo, ma sapendo che lui per una volta tanto non centrava nulla e che si stava solo sfogando con lui, alzando finalmente lo sguardo su di lui, uno sguardo che faceva capire quanto dolore stesse provando in quel momento.
- Mi spiace Malfoy per essermela presa con te.- continuò la ragazza con voce rotta dal pianto.
Dopo aver detto quelle semplici parole, Ginny, incominciò ad allontanarsi da quel corridoio.
- Perchè piangi a quel modo? Non ti sarai mica fatta male venendomi addosso?- le chiese ancora il serpeverde, con un inusuale pizzico di incertezza nella voce che bloccò la ragazza.
Ginny stupita dalla voce di Draco si voltò verso di lui, guardandolo incessantemente negli occhi.
-no, non mi sono fatta male. grazie.- gli spiegò la giovane grifoncina.
Ginny stava per girarsi di nuovo e andarsene sotto gli occhi stupiti di Draco, quando dalla stanza poco distante si sentì la voce di una ragazza che chiamava Harry chiedendogli di non fermarsi. Draco a sentire quella semplice frase capì il motivo per cui la Grifoncina stava piangendo in quel modo e la prima cosa che gli venne in mente fu che se ci fosse stata una qualunque altra ragazza al suo posto si sarebbe divertito un mondo a prenderla in giro e a punzecchiarla con battute sarcastiche e velenose, ma si riscosse pensando che con lei non l'avrebbe fatto. Era da tempo, infatti, che sapeva di avere un debole per quella ragazzina dai capelli fulvi, ma fino ad allora l'aveva nascosto senza problemi, lanciandogli di tanto in tanto qualche frecciatina velenosa, che la faceva solo infuriare un po’ con lui.
Draco si voltò nuovamente verso Ginny e la vide come non l'aveva mai vista prima, era abbattuta, triste e si vedeva da lontano un miglio che stava soffrendo, in più a completare il quadro teneva la testa bassa, ma non tanto da non far vedere che stava piangendo a dirotto, e dalla postura incurvata si poteva anche notare quanto umiliata si dovesse sentire in quel momento.

Spero che il chap vi sia piaciuto e per favore lasciate un commentino per capire se ho fatto bene a postare la fic dall’inizio.
Commentate commentate.
Ciao ciao, Roxiee.

  
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