Capitolo due : Non voglio baciarti.

James aveva dimenticato il suo libro di pozioni giù in sala comune,così verso le due di notte scese dal dormitorio per andarlo a recuperare,sua madre Ginny gli diceva sempre che un giorno si sarebbe dimenticato anche la testa e non aveva tutti i torti. Sceso giù trovò una ragazza stesa sul divano che dormiva beatamente,voleva vederla così si avvicinò a lei. ''Amanda'' sussurrò quel nome con una tale dolcezza da far sciogliere anche il più freddo dei Serpeverde. Le tolse una ciocca di capelli dal viso delicatamente,le sfiorò una guancia con la mano e la guardò come se fosse l'ultima volta che l'avrebbe fatto. ''Sei bellissima Amanda'' sussurrò ancora il ragazzo dai capelli scompigliati. Si fece coraggio,non che lui non ne avesse era un tipo così pieno di si ma anche così dannatamente dolce,con chi voleva ovviamente. Il ragazzo avvicinò le sue calde labbra a quelle della ragazza un pò aperte,le bocche si sfiorarono così delicatamente. La ragazza sentì qualcosa muoversi sulle sue labbra così si svegliò immediatamente e di fronte a pochi centimetri di distanza c'era la persona più egocentrica e stupida,idiota,senza cervello,così dannatamente bella,così maledettamente affascinante che Amanda avrebbe mai voluto vedere. ''Che diavolo hai fatto Potter?!'' urlò la ragazza pensado di aver svegliato tre quarti del dormitorio. ''ti ho baciata Baston mi sembra ovvio'' rispose calmo il ragazzo dai capelli neri. ''Fanculo! Fanculo Potter! Tu sei una persona subdola,non osare avvicinarti a me in questo modo,tu,Io ti odio!'' quelle parole fecero male a James,ma non se ne curò,fece finta di niente. ''Scusa Baston.'' il ragazzo si alzò e ritornò nel suo dormitorio,mentre saliva le scale si ritrovò un'Amanda infuriata dietro di lui. ''Potter ti ho già detto CHE NON SONO LA TUA PUTTANA!'' la ragazza in lacrime si fiondò su di lui e lo baciò. Non se ne rendeva conto,non avrebbe dovuto farlo,si avvinghiò a lui come una piovra e lo baciò passionalmente,poi di colpo si staccò.''Ti odio Potter,ti odio!'' il ragazzo quando sentì quelle parole si sentì meglio forse. Amanda stava scendendo le scale per ritornare in sala comune quando un'altra mano le aveva stretto il polso. ''Lo sai Baston? Mi piaci'' la ragazza lo guardò infastidita,infastidita per aver ceduto,infastidita perchè lei non lo odiava. ''Buonanotte Potter'' disse quasi sottovoce Amanda. James le lasciò il polso e la guardò scendere le scale,era così aggraziata anche quando era incavolata. ''Notte Baston'' sussurrò mentre la ragazza se ne era già andata. James finì di salire le scale e si ritrovò nel dormitorio dove i suoi migliori amici già dormivano da un pezzo,così si buttò sul letto e ripensando a quello che era successo si addormentò.

La ragazza si catapultò nella sua camera da prefetto,e andava avanti e indietro,avanti e indietro chiedendosi ''Perchè l'ho fatto?'' e a quella domanda c'era sempre una risposta che riecchegiava nella sua testa con la voce irritata di Molly Weasley che le diceva ''Perchè lo ami stupida!'' Amanda non lo ammetteva,per lei non era possibile ''Io non lo amo'' la ragazza continuava a mentire a se stessa,continuava imperterrita,così non dormì quella notte,ma si stese sul letto pensando a James dicendosi ''Io non amo James Sirius Potter.''

Ormai era mattina e i raggi del sole su al dormitorio maschile erano penetrati dalle finestre,il primo ad alzarsi come sempre fu Louis Weasley,un angelo rispetto agli altri Neo Malandrini. Era un ragazzo calmo e rispettoso delle regole,tanto che era diventato prefetto,ma alle stupidagini che facevano i suoi compagni di avventure non diceva mai nulla,mai tradire un malandrino. Lo zio Harry gli diceva molto spesso che come tempra morale e caratteriale assomigliava molto a Remus Lupin,Louis avrebbe voluto davvero conoscerlo,ma sappiamo tutti che non avrebbe mai potuto farlo. Quella mattina come sempre si svegliò prima di tutti quanti,si alzò dal letto ed entrò nel bagno,fece una doccia rilassante e poi infilò la sua divisa,pantalone nero,scarpe nere,camicia bianca con sopra la cravatta dei Grifondoro,tranne il mantello a Louis non piaceva indossarlo. Dato che i suoi compagni ancora non si erano svegliati decise di svegliarli a modo suo,con un incantesimo di appello chiamò a se tre secchi d'acqua che scaraventò per primo su James.  ''AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH PER TUTTE LE MUTANDE SPORCHE DI MERLINO! LUIS CHE DIAVOLO TI SALTA IN TESTA?!'' come previsto tutti gli altri si svegliarono di soprassalto e così Louis non dovette usare gli altri secchi d'acqua. ''Calmati James è solo un pò d'acqua!'' rispose pacato il biondino. ''Un pò d'acqua? Louis non ti preoccupare per questo mi dovrai far copiare tutti i tuoi compiti'' disse James sorridente ''beh questo lo fai sempre anche senza il mio permesso perciò non fa niente,copierai i miei compiti'' delle sonore risate provenivano da Fred e Frank. Quest'ultimo si alzò ed andò a dare il cinque a Louis e Fred invece si scaraventò a terra dalle risate. ''Ora muovetevi però non voglio fare tardi a colazione e tantomeno a pozioni,comincio a scendere in sala comune rimbambiti'' gli altri malandrini senza dire una parola scosserò la testa in modo tale da dire si in modo scocciato.

''Mi raccomando muoviti Molly io sono pronta e sono sicura che anche Amanda lo è'' disse Alice mentre era sulla porta del dormitorio femminile. ''Sisi'' rispose in modo non curante Molly,mentre si metteva la matita. ''Come se avessi parlato col muro'' così Alice uscì dalla stanza sbattendo un pò la porta. Molly si stava truccando poverina era l'idolo delle ragazzine del primo anno di Grifondoro era la ragazza che aveva avuto più fidanzati di tutta la scuola,non che lei fosse una poco di buono,ma le piaceva divertirsi. Mise un velo di fondotinta e poi infilò la gonna della divisa forse troppo corta e la sua camicetta un pò sbottonata,delle ballerine nere e la cravatta dei Grifondoro. Si guardò allo specchio ''Sei bellissima anche oggi'' si disse,non era un tipo che se la credeva,ma aveva molta autostima. Scese di corsa le scale del dormitorio e si ritrovò gli sguardi dei maschi in sala comune tutti puntati addosso,quegli sguardi la facevano sentire più sicura. Si avvicinò così ad Alice ed Amanda. ''Siete pronte per un'altra giornata ragazze?'' ''Diciamo'' rispose Alice ''no.'' disse Amanda.