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Autore: HeltenD_    28/08/2011    1 recensioni
"Ad ogni fringuello la tradizione affida un uccello canterino.
E ora, Pavarotti era scomparso."(Dal prologo)
Ecco la mia prima storia AU, completamente incentrata su Kurt.
David? No.
Blaine? Chissà.
E' spietatamente basata su "Saint Seiya" (conosciuto anche come I Cavalieri dello Zodiaco) ma penso che chiunque sarebbe ingrado di capirla visto chene prende spunto, ma non ne è dipendente (certo chi conosce già l'Anime parte avvantaggiato, ma vabbè).
Poi, ovviamente non manca l'elemento "canzoni" che bene o male gioca un ruolo indispensabile nel telefilm(e in questa storia).
Let's enjoy
Genere: Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Kurt Hummel
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ariesu no David. Era tutto buio, ma una cosa brillava  tra le colonne di quel posto che da dentro sembrava immensamente più grande.
"Vieni avanti ragazzo che cerchi la voce perduta"
Kurt si guardò attorno in cerca di qualcun'altro a cui la voce potesse riferirsi, ma niente, era evidente che stesse parlando con lui.
Si avvicinò a quella fonte di luce e in essa riconobbe un volto molto familiare.
Una scintillante armatura d'oro con due possenti e acuminati prolungamenti che circondavano il collo aprendosi come le corna di un ariete.
E la persona che portava quelle protezioni aveva un due punti violastri sulla fronte scura, e stava ferma lì al centro del corridoio con un piccolo uccellino posato su una delle due protuberanze.
Lo sapeva, quello non era Pavarotti, non era il suo amato uccellino.
"d-David"
Il ragazzo prese ad avvicinarsi mentre una musichetta si spargeva per la stanza.
La conosceva, l'aveva provata più volte nell'ultimo periodo: era la canzone perfetta per i suoi amici del glee club.
Fantasticava spesso su come sarebbe stato cantargliela una volta tornato al McKinley.
La voce del ragazzo sembrava divina mentre cantava.
I don't know why i'm fraightened.
I know my way around here.
Sentiva chiaramente una profonda connessione tra il ragazzo davanti a se e l'uccellino dorato che aveva iniziato a svolazzargli attorno intonando gorgheggi.
The cardboard trees, the painted seas, the sound here...
Lo invidiava, voleva cantare anche lui in quel modo.
Yes, a world to rediscover.
Fece un gesto con la mano esortandolo in quel modo ad unirsi a lui, in quella canzone che, entrambi lo sapevano, Kurt conosceva bene.
But i'm not in any hurry.
And i need a moment.
La canzone continuò fino alla strofa seguente quando sia David che l'uccellino smisero di cantare
I've spent so many morning
Kurt si interruppe a quel punto anche lui osservando l'altro ammutolito.
"David.... hai per caso visto Pavarotti?"
Il volto del ragazzo a quel punto si increspò in un sorrisetto.
"Sappiamo entrambi dove si trova Pavarotti Kurt. Il mio compito adesso è spiegarti come fare ad arrivare da lui"
Alzò la mano destra e improvvisamente dal soffitto scese un telo nero con scritte bianche.
Era un disegno.
"Queste sono le dodici case dello zodiaco, e Pavarotti è qui"
Indicò la costruzione posizionata più in alto, quella che affiancava la punta della torre che nel disegno mostrava chiaramente un disco con dei numeri; esattamente, era un orologio.
"Nel tempio del sacerdote e... è stato preso da quest'ultimo. Noi abbiamo il compito di bloccarti"
"Ma perché? che senso ha rapire un uccello?"
"Lui è la tua voce Kurt, se lui muore tu... non potrai più parlare. E la tua voce... è una delle poche in grado di fronteggiare quella del grande sacerdote."
I due rimasero qualche secondo in silenzio.
"Ma... perché mi hai detto questo?"
Sbatté un paio di volte le palpebre.
"Non posso dirtelo il perché"
Kurt sorrise di rimando accomodandosi sul trono d'oro che era posto più avanti.
"Allora, come devo fare per farmi ridare Pavarotti dal Sacerdote?"
"Non è così facile sai, dovresti superare i dodici cavalieri prima di poterlo incontrare, e solo allora dovresti preoccuparti di come fare per batterlo"
"Ma... insomma non mi aiuterete?"
"No Kurt, solo alcuni sanno come stanno realmente le cose, insomma, che il sacerdote non è così ligie alla giustizia"
"Quindi... non avrò l'aiuto che devo avere? Nemmeno tu mi aiuterai?"
"No Kurt, non posso aiutarti, l'unica cosa che posso fare è insegnarti come usare la tua voce, e condurti fino al prossimo cavaliere, il toro"
L'uccellino tornò a posarsi sul suo corno e lui tornò a cantare.
I'm trembling now, you can't know how i've missed you.
Missed the fairy tale adventure.
Kurt riprese a cantare dopo di lui abbastanza titubante e indeciso sul farlo.
In this ever spinning playground.
"Non ci siamo Kurt, voglio vedere più passione. So quando ha intenzione di cantare questa canzone, immagina di essere davanti a loro, immagina di essere tornato lì, devi abbracciarli, li abbraccerai quando sarà finito questo pezzo, è l'ultima fatica da sopportare, poi potrai considerarti a casa, con loro"
We were young togheter

I'm coming out of make-up
the lighs already burning
not long until the cameras will start turning...
and the early morning madness
and the magic in the making
yes, everything's as if we never said goodbye

I don't want to be alone
that's all in the past
this world's waited long enough
i've come home at last!

Sorrideva fiero, lo poteva vedere sul volto di David che era soddisfatto di lui.
Continuava a cantare con passione, e con la stessa intensità con cui avrebbe cantato se ci fossero stati davanti a lui Rachel, Finn, Mercedes e tutti gli altri.
E in quel momento lo sentiva, Pavarotti, era come se fosse al suo fianco, a sostenerlo nel suo canto.
Aveva ragione l'ariete.
La sua voce era fantastica in quel momento, forse era il posto in cui si trovava ad amplificarla piacevolmente, o forse era lui, che era rinato, cantava con la gioia nel cuore.

And this time will be bigger
and brighter than we knew it
so watch me fly, we all know i can do it...
Could i stop my hand from shaking?
has there ever been a moment
with so much to live for?

The whispered conversatios in overcrowded hallways
so much to say not just today but always...
feel the early morning madness
feel the magic in the making
Yes, everything's as if we never said goodbye
Yes, everything's as if we never said goodbye...
We taught the world new ways to dream!

Era riuscito a terminare quel pezzo, e si, era stato grandioso, si sentiva pienamente soddisfatto di quell'interpretazione.
Sorrise scendendo dalla sedia e avvicinandosi a lui che da parte sua sorrideva appoggiandogli una mano sulla spalla.
"Visto? Devi metterci sempre quest'impegno. Per me quest'esibizione è sufficiente per farti passare, ma incontrerai giudici molto più difficili di me da accontentare"
Kurt annuì guizzando con gli occhi verso l'uscita che non sembrava più così lontana.
"Devi sapere Kurt, che ci sono quattro tipi di cavalieri, quelli come me che vogliono aiutarti ma possono farlo solo in modo passivo, quelli che si limitano a svolgere i loro lavoro, quelli le cui menti sono state assoggettate dal grande sacerdote, e infine, ci sono quelli che conoscono i piani del sacerdote, e nonostante ciò sono dalla sua parte. Ed è da questi che devi riguardarti"
 Dopo una pacca amichevole David  gli portò il braccio attorno le spalle e si incamminarono verso la seconda casa.

Gelido, un vento freddo proveniente dall'interno del tempio lo fece rabbrividire fin dentro le ossa.
"Nessuno passerà dalla mia casa. Nemmeno tu David"

Ecco, il primo capitolo è stato pubblicato e, spero bene o male sia comprensibile XD
E nulla, spero di avervi incuriositò un po' di più e di aver suscitato ancora un "come andrà a finire?"
Quindi, alla prossima :)

   
 
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