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Autore: lyptonvillagers    02/05/2006    4 recensioni
Torniamo A Noi. Sono le parole che più abbiamo ripetuto io e Ada, nei MESI (giuro, mesi!XD) che ci sono voluti per scrivere il primo capitolo della nostra storia… Il problema infatti è che abitiamo a circa mille kilometri di distanza l’una dall’altra (trentino e calabria) e quindi la storia l’abbiamo scritta via messenger! La Torniamo a Noi parla della storia della nostra unica ragione di vita, gli U2. Siamo partiti dall’inizio, dall’ottobre del 76, ovviamente apportando alcune modifiche di modo che potessimo comparire anche noi nella storia ^^”
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Incompiuta
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-Capitolo Quattro-

 

 

Una delle cose per cui la Mount Temple High School era giudicata una buona scuola, o per lo meno una comoda scuola, era la presenza di una mensa aperta tutti i giorni tranne, ovviamente, la domenica. Quello che per i genitori era quasi una benedizione invece veniva vista come una maledizione dai poveri alunni della Mount Temple, di certo non abituati alla nouvelle cousine, ma che aspiravano almeno a quel livello di decenza che i loro genitori offrivano, e che invece mancava alla mensa della Mount Temple. Probabilmente gli unici alunni a non lamentarsi mai della mensa erano proprio Linda e Bono, abituati a pasti casalinghi di gran lunga peggiori. Per questo,il ragazzo, ora si aggirava nel refettorio con un gran sorriso malgrado la poltiglia che dovrebbe essere stata Irish Stew nel piatto, ignorando le espressioni disgustate di Edge, alla ricerca con lui di un posto da sedere. Bono adocchiò Gavin e, avvicinandosi a lui, scoprì con piacere che al suo tavolo sedevano anche Larry, Adam, Linda,Dick, Guggi e Lyz. Erano passate ormai due settimane,dalla prima prova dei Feedback,e oramai lui e i suoi nuovi amici erano diventati piuttosto uniti. Ormai era diventata un’abitudine mangiare tutti insieme,scherzando e chiacchierando del più e del meno. Bono prese posto con Edge affianco a Gavin e Larry,afferrò il pezzo di pane che Lyz gli offriva gentilmente e gettò un’occhiata attorno.

“Non manca qualcuno?” disse soprappensiero.

“Di…chi…parli…?” gli chiese Adam masticando con foga il suo pezzo di pane,nella speranza che esso lo aiutasse a mandare più facilmente giù quella poltiglia insapore che aveva nel piatto.

Bono,ancora pensieroso,non gli rispose ma a un certo punto si alzò esclamando “Eide!Ti cercavo!Siediti con noi!”. Infatti la ragazza vagava nell’altro capo della sala,leggermente smarrita,alla ricerca di un tavolo isolato,visto che non erano in molti,quelli a volerla come compagna di tavolo. Del resto lei non teneva più di tanto a stare con gente della risma dei suoi compagni,pronti a giudicarla,snobbarla e criticarla. Ma quando sentì la voce di Bono chiamarla provò un moto di sollievo: almeno avrebbe evitato di mangiare in piedi. Gli rispose con un cenno della mano,e si incamminò ascoltando leggermente soddisfatta i commenti delle compagne di scuola che si chiedevano com’era possibile che una come lei potesse essere stata invitata al tavolo dove sedevano quei gran fighi di Larry Mullen,Gavin Friday e Paul Hewson. E come se non bastasse era stato proprio quest’ultimo a rivolgerle la parola! “Che fortuna sfacciata”,sussurravano due ”,di sicuro lui vuole ingraziarsela per non essere punito come al solito.”

Per un momento soppesò la possibilità che avessero ragione,ma scacciò questo pensiero,sebbene fosse piuttosto plausibile,e si sedette con un mezzo sorriso affianco a Linda.

Dopo averla salutata con un cenno,Bono si rivolse a Gavin:“Ah Gav! Ho trovato il tuo biglietto sulla porta,ieri!Scusami,ma ero uscito con Norman e lei” spiegò indicando la sorella.

“Non preoccuparti… Quasi quasi volevo entrare di nascosto in casa tua, così impari a lasciare le finestre aperte…”

Linda piombò nella discussione “APPUNTO!!!  Che magari un giorno ci entra davvero gente in casa e ti trovi qualcuno nel letto… LEI MAGARI!” e si voltò di scatto sorridendo verso Eide, imbarazzatissima. “Certo,anche io prenderei al volo l’occasione di infilarmi nel letto di Edge,se avessi l’opportunità!” aggiunse guardando maliziosa il povero ragazzo che le sedeva davanti,e che ora la guardava sorpreso e allibito. Edge pensò ingenuamente che,probabilmente,se avesse fatto scena muta dopo quest’allusione,Linda ci sarebbe rimasta un po’ male,ma dopotutto lei proprio non faceva per lui…Riflettendo in un quarto di secondo,rispose con un “Uh,bè,io sto al secondo piano…”

Linda lo osservò per un secondo con gli occhi luccicanti:era troppo dolce e puro,quel ragazzo!Dopo aver formulato questo pensiero,naturalmente,non resistette alla tentazione di metterlo nuovamente in imbarazzo e si sporse per stampargli un bacio sulla guancia. “Ti voglio troppo bene,Dadino”

“Ma quanto sei stronza!” esclamò con finta aria di rimprovero Bono,divertito dalla scena.

“Abbastanza!”

“Ragazzi,non vorrei interrompervi..” li interruppe Larry che era stato distratto per tutta la durata del discorso “Ma io,Linda e Guggi dovremmo andare!Abbiamo ripetizioni di matematica con Gavin…”. Infatti i tre ragazzi erano già riusciti a rimanere indietro con gli argomenti di matematica e Gavin,piuttosto preparato in matematica come in quasi tutte le altre materie,dava loro qualche ripetizione tutti i pomeriggi,dopo la pausa pranzo.

Guggi,Linda e Gavin si alzarono sbuffando e dopo aver salutato gli altri si allontanarono seguiti da Larry.

“Ah,finalmente se ne sono andati!Dovevo parlarvi in disparte…” disse dopo qualche secondo Lyz,alchè tutti si voltarono incuriositi verso di lei.

“Cosa dovevi dirci di così segreto?” chiese Dick.

“No è che… Fra un po’ è il compleanno di Larry… e dato che ho la casa libera quel giorno pensavo di fargli una festicciola, una cosa così…a sorpresa magari.”

“E’ un’idea fantastica! E magari noi potremmo suonare alla festa! Sarebbe un’occasione per vedere come andiamo live con un pubblico VERO!!!” Bono già pensava con gli occhi luccicanti a questa, secondo lui, imperdibile occasione. A riportarlo nel mondo reale ci pensò Edge: “Ma scusa, è la festa di Larry, non possiamo farlo suonare! Quindi siamo senza batterista…”

“Oh, è vero…” a volte Bono faticava a rendersi conto che una band non è composta solo dalla voce. “Vabbè, cavoli, una festa! Grandioso!!! Io ci sto, se vuoi ti aiuto a prepararla… Chi ci sarà?”

Lyz ci pensò un po’ su,poi,contando sulle dita,cominciò ad elencare “Bè…Io,voi Feedback,qualche suo amico della banda…”

“Scusa,ma sua sorella e gli altri?” la interruppe Dick,indicando Bono.

Lyz si irrigidì un momento e rispose sommessamente “Bè,pensavo ad una cosa più intima…”

“E poi…di la verità: tu Linda proprio non la sopporti!” intervenne Eide, “Mi hanno anche raccontato di cosa ha fatto a Larry un paio di settimane fa!” aggiunse,con una risatina.

“Questo non c’entra nulla!” esclamò di rimando la ragazza,diventando rossa,mentre gli altri ridacchiavano “ e poi non è vero che odio Linda!Posso invitare un numero limitato di persone:fine della storia!” aggiunse imbarazzata,guardando Bono,che dal canto suo sghignazzava.

“Ok,allora dacci qualche direttiva,” si intromise Edge “ illustraci cosa dobbiamo fare!”

“Bene!” esclamò Lyz,felice di non essere più in una situazione imbarazzante e tirando fuori la sua fida agenda Moleskine “Ho giusto preparato una lista delle cose da fare…Dunque: Bono ed Eide si occuperanno della spesa,qui ho la lista delle cose da comprare “disse porgendo un foglietto ad Eide “Mentre voi tre” aggiunse rivolgendosi ad Adam,Edge e Dick “mi aiuterete a sistemare casa. La festa è tra una settimana,per cui avremo tutto il tempo per organizzarci meglio. Tu ed Eide farete la spesa il giorno del compleanno,d’accordo?”

“Certo,va bene!”

“Allora siamo d’accordo. “ Tutti annuirono.

“Beh signori” disse Dick sorridendo “fossi in voi non mi perdere la scena di Gavin che tenta di spiegare qualcosa a quei tre testoni, vado a vedere come procedono le ripetizioni... Venite anche voi?”

Un po’ per sfottere i tre poveri ripetenti ed un po’ per aiutare Gavin (solo Eide,in verità), tutti abbandonarono senza molti sforzi i loro piatti di Irish Stew ed uscirono dalla mensa.

 

*

 

“Lyz,c’è Larry al telefono!”

Sentita la voce della madre,Lyz abbandonò la penna sul quaderno sul quale stava svolgendo i compiti per casa,uscì dalla sua stanza e si precipitò giù dalle scale. Scacciata la mamma,alzò la cornetta e disse: “Pronto?”

“Ciao Lizzy… Senti… In nome della nostra antica ed onorata amicizia mi..“

“Devo ancora finirli i compiti, Larry! ”

“Oh! Vabbè! Che hai combinato di bello oggi?”

“Mah, niente di che… Come al solito… Avevo pensato di andare per negozi a cercarti un regalo di compleanno,quando mi sono ricordata che a forza di offrirti pranzi hai un debito con me pari alla rata affittale di uno yacht”

“Argh! Crudele!!”

“Eheh, forse ti comprerò una vela per lo yacht… Devo sbrigarmi però!Il tuo compleanno è fra una settimana…”

 “Già,e io non ho ancora organizzato un bel niente!Che ne diresti se quel giorno venissi a casa tua e,che so…noleggiassimo un film?”

“Certo!!” esclamò lei con fin troppo entusiasmo,rendendosi conto che finalmente aveva trovato un pretesto per farlo venire a casa sua,sabato. O meglio,era stato lui stesso a farglielo trovare!

“Allora perfetto!Idee per il film?”

“No,fammi una sorpresa!” rispose lei sorridendo da dietro la cornetta.

“Uhm,ok…bene,ci vediamo domani,allora!Ciao!”

“Non rispondo al saluto…so già che fra un paio d’ore mi richiamerai per i compiti!” concluse Lyz con una risata.

 

*

 

Quella settimana di preparativi era passata in modo incredibilmente lento,ed Eide era stressata più che mai mentre camminava per strada al fianco di Bono. Non vedeva l’ora che la settimana finisse e che arrivasse il momento del party,ma c’era un altro problema: lei detestava le feste! Odiava tutto ciò che di festivo esistesse: balli,giochi idioti,gente che si mette in tiro per farsi vedere….Naturalmente non aveva fatto presente ciò ai suoi amici,tutti molto entusiasti all’idea di fare baldoria,e non intendeva assolutamente farlo per non rovinare l’atmosfera gioiosa e,per lei,seccante. Però non poteva impedire al suo nervosismo di crescere,sebbene in quel momento cercasse in tutti i modi di controllarsi per non mandare a quel paese Bono che si agitava,supereccitato.

“Ok,abbiamo comprato tutto!!Che bello,non vedo l’ora arrivi stasera! Con tutta la stanchezza accumulata in quest’ultimo periodo,una festa ci voleva proprio!”

“Si,per accumularne altra…” sussurrò a denti stretti Eide,che portava una busta piena di bibite.

“Allora potr… no, ferma, dobbiamo andare da questa strada, casa mia è da quest’altra!” Eide guardò Bono un attimo stranita. “Ehm... casa tua?”

“Beh certo, le cose da bere le teniamo a casa mia no? E non vorrai mica far portare TUTTO a me?! Fai la gentildonna!!” E si avviò trotterellando per una stradina.

Eide sospirando si arrese e senza replicare lo seguì mestamente. A dire il vero era molto curiosa di vedere la casa di Bono, ma allo stesso tempo era anche, per qualche strano motivo, agitata.

Bono si fermò di scatto davanti ad una tipica villetta di periferia e si scansò dall’imboccatura del vialetto: “Dopo di lei”, disse sorridendo. Lei gli lanciò un’occhiataccia imbarazzata e passò avanti.

Bono armeggiò per un po’ con le chiavi e finalmente riuscì ad aprire la porta d’ingresso. La casa come arredamento era un po’ pacchiana, arredata nel modo semplice che un operaio della classe media poteva permettersi.

“Eccoci, ora ti mostr…”

Un boato improvviso coprì le parole di Bono. Eide si chiese quale bomba fosse esplosa nelle vicinanze. Bono invece sapeva benissimo che genere di bomba fosse esplosa, e con passo pesante si diresse verso le scale urlando :”LINDAAAAA!! VUOI ABBASSARE QUESTO CASINOOO??”

Eide si mise a ridacchiare un po’ per le scemenze che aveva pensato un po’ per la scenetta familiare a cui stava assistendo. Ora dal piano di sopra una voce si era messa a cantare “I am an antichist, I am an anarchist…”

La musica cessò di colpo. Dal piano di sopra si sentì il rumore dei passi di qualcuno che velocemente scende le scale. Dal pianerottolo, ad una velocità stimata da Eide sui 140 km/h, apparì Linda, all’apparenza molto adirata. Fissò malignamente il fratello per un paio di secondi e sempre fissandolo scandì “Non-mi-hanno-invitata”

“Ehm…e tu come sai della festa?” chiese Bono,un po’ preoccupato.

“La scuola è piccola,la gente mormora,quella stronza ha invitato mezza scuola!E me no!Mi odia!E…”

“Dai,non dire così,si vede che…” la interruppe il fratello,cercando di calmarla,ma non trovando le parole giuste.

“Si vede…cosa?!Ma guarda un po’ sta scema… E anche Gavin… Beh,per Guggi potevo capirla… tsè… VADO AL PUB!!!!” e continuando ad urlare e imprecare contro Lyz,afferrò una giacca e uscì di casa sbattendo la porta,sotto gli occhi sbigottiti di Eide e Bono.

“Non badarle,le passerà prima di quanto pensi! Non le interessa affatto la festa di Larry! Più che altro le secca essere stata esclusa…” spiegò Bono a Eide,che lo guardava interrogativa. “Senti,visto che siamo stanchi,o almeno io lo sono…Ti va di salire un pò in camera mia? Così riposiamo un po’,prima di andare alla festa!”

“Ehi,guarda che prima di venire alla festa passo a casa mia!Quindi….” esclamò Eide,colta di sorpresa dalla proposta,ma notando lo sguardo deluso del ragazzo decise di accontentarlo. “Ok,dai!”

“Bene,seguimi!”

La camera era una piccola stanzetta arredata molto spartanamente.  C’era lo stretto necessario: un letto, una scrivania ed un armadio.  Apparentemente quest’ultimo non doveva essere molto usato, dato che la maggior parte del guardaroba del ragazzo si trovava per terra o ammucchiato su una piccola sedia accanto alla scrivania, sulla quale stava in bilico una pila di vinili da una collezione ben fornita.

“Molto….accogliente!” disse Eide guardandosi attorno.

“Uhm,bè,si….ma il letto è la cosa più accogliente!” rispose Bono,sorridendo maliziosamente.

“Ma dai,sapevo che avresti detto una cosa del genere!Come sei scontato!” esclamò Eide colpendolo con affetto sulla spalla. Dopodichè si sedette su un capo del letto,e Bono le chiese se desiderava qualcosa da bere.

“Uhm…un bicchiere d’acqua va benissimo,sono un po’ assetata!”

“Oh,si,anche io!Aspetta un attimo che te lo porto!”

Detto questo il ragazzo si fiondò in cucina,lasciando Eide sola.

“Eccomi,acqua di rubinetto va bene?” disse Bono sopraggiungendo con due bicchieri colmi d’acqua.

“Certo,grazie!” rispose lei prendendo il bicchiere che il ragazzo gli porgeva.

Bono si accomodò sul lato del letto rimasto libero,e dopo essersi scolato l’acqua del bicchiere,facendo cadere qualche goccia sul letto,disse:

“Bè,allora,cos’è che ti turba?”

“Eh?Ti sembro forse turbata?” rispose Eide sorpresa,con un sorriso tirato.

“Diciamo che mi sembri nervosa più del solito!Da una settimana a questa parte,direi!”

“Nervosa più del solito?Io sarei nerv…”

“Non cambiare discorso,Eide!” la interruppe lui fissandola negli occhi.

“Ma…veramente…”  Eide si chiedeva,agitata,come diamine aveva fatto a capirlo. Eppure le sembrava di essere stata piuttosto naturale… “La verità è che…le feste non mi piacciono. Oddio,a dire il vero sono state poche quelle a cui sono stata invitata prima d’ora…e non mi sono certo divertita! Non so ballare, mi isolo, mi annoio…”

“Ma questa volta ci sono io…cioè,ci siamo tutti noi! Sei nostra amica! Ci divertiremo insieme!”

“Si,ma…non vorrei essere una palla al piede per voi! Dio,tu non mi conosci,non so proprio divertirmi…Se voi ballate io farò da tappezzeria!”

“No,senti,ti farò compagnia io! Tanto se non balli tu,non ballo nemmeno io! Cioè…”

Eide la guardò ammirata: quel ragazzo aveva uno spirito del sacrificio incredibile! Voleva davvero sprecare la serata per fare compagnia ad una come lei? Poco male,pensò,questa volta avrebbe fatto la palla al piede più volentieri…

“Ok,grazie!” lo interruppe sorridendo “Ora vado,devo prepararmi per la festa!”

“Perché,non vieni vestita cosi?” esclamò stupito lui,indicando la solita mise di vestiti indossata da lei.

“Certo che no,cretino!” rispose seccata lei,dandogli una cucinata in faccia.

 

 

-Fine quarto capitolo-

 

 

 

 

 

  
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