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Autore: crazydiamond    01/09/2011    2 recensioni
eravamo in quell'auto da almeno due ore, incominciavo a perdere la pazienza «si può sapere dove mi stai portando, playboy?» staccò per un attimo gli occhi dalla strada e si voltò verso di me. «lo scoprirai, un pò di pazienza» cercava di rimproverarmi, ma non ci riuscì, mi parlò con voce bassa e roca, socchiusi gli occhi per focalizzare alla meglio quel viso, ora stava fissando la strada, nell'auto regnava un silenzio fastidioso, neanche imbarazzante. «quegli orecchini..» con una mano gli toccai il lobo dell'orecchio che contenevano quegli affari imbarazzanti. «sì, cos'hanno di strano i miei orecchini?» nel mentre si girò verso di me, alzando leggermente il capo con fare teatrale «ti fanno.. ti fanno sembrare.. sembrare un gay» tossii rumorosamente durante l'ultima parola, finalmente avevo trovato il coraggio di dirglielo. «come mi fanno?» d'un tratto fermò l'auto di fronte una pompa di benzina abbandonata e chiuse la macchina, cosa voleva fare? sgranai gli occhi e lentamente avvicinò il suo viso al mio. Quella distanza era troppo pericolosa. Ci fissammo per dieci interminabili secondi e dopo attaccò con il sollettico, quel ragazzo era pazzo!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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and we build up castles in the sky and in the sand design our own world ain't nobody understand I found myself alive in the palm of your hand as long as we are flyin' this world ain't got no end «sky and sand - paul kalkbrenner»
PROLOGO.
Passarono alcuni giorni da quando io e Liam chiudemmo definitivamente, ci lasciammo con una semplice telefonata ‘’ho bisogno di prendere una pausa, sopratutto da quando mi ritrovo con un giornale in mano e in prima pagina c’è un’enorme foto di te e Sarah abbracciati su una panchina di un cazzo di parco, e..” quelle parole mi si fermarono in gola, non volevo accettare, non volevo credere che questo stesse succedendo davvero “ vi guardate negli occhi e sorridete” sorridete? Si stavano letteralmente mangiando con gli occhi, faccia a faccia, naso a naso, le loro labbra a un millimetro di distanza “e nelle altre foto vi..” mi morsi nervosamente il labbro inferiore, sentivo che le mie pupille combattevano per non essere bagnate, ma alla fine hanno vinto le lacrime, sembravano un fiume in piena. “e.. vi baciate!” singhiozzai quando gli dissi questo. Stavo, chissà come implorandolo. Dopo un minuto di interminabile silenzio dall’altra parte del telefono, decisi finalmente di farla finita con tutto. “Non credo ci sia più niente da dirci, addio Liam’’. Non credete che appena vidi quelle foto lo chiamai, no, andai anche da uno che ne capisce di ritocchi e sapete quell’uomo cosa mi disse?: “No signorina, queste foto non sono per niente ritoccate, sono vere al 101%” in quell’attimo ogni briciola di speranza venne spazzata via da una forte folata di vento inesistente. Lo amavo, amavo quel suo modo di fare, amavo quando la mattina appena sveglia mi ritrovavo il suo viso accanto al mio e mi rassicurava con un semplice sorriso, amavo quando appena usciva dalla doccia si fiondava fra le mie braccia bagnandomi tutta, diceva che faceva caldo e dovevo farmi una doccia anche io per darmi una rinfrescata, ma sapevo anche bene che eravamo a Londra ed eravamo in pieno inverno. Come potevo dimenticarmi così facilmente di lui, della sua debole risata e dei suoi capelli morbidi che quando gli passavi una mano fra essi l’unica cosa che volevi era stringerli fra le dita e scompigliarglieli tutti. Odiava certi miei comportamenti, ma era anche normale, non avevo un carattere molto facile..forse era l’unico che mi apprezzava, o amava? La mia stravaganza. Diceva che lo facevo andare in tilt, come un macchinario di alta tecnologia senza un difetto che all’improvviso smette di funzionare per chissà quale strano motivo. Come potevo dimenticarmi di ogni nostra stupida discussione? Come? Quando ci urlavamo contro, dopo pochi secondi di interminabile silenzio ci guardavamo e scoppiavamo a ridere, una di quelle risate rumorose capaci di svegliare l’intero vicinato. Oh, e come potrei dimenticarmi della sua voce? Liam era un tipo che amava cantare e far ascoltare la sua voce, non che si vantasse, anzi.. ero io a dargli sempre sostegno prima di ogni sua esibizione, ero io quella che lo incitava a farsi sentire da tutti, Liam, cantava in ogni occasione, perfino quando facevamo l’amore, mi levava lentamente la biancheria intima, fissava di continuo i miei occhi e intonava qualche dolce melodia, quasi simile a una ninna nanna, ma quella era diversa non ti faceva chiudere gli occhi per poi sprofondare in un lungo sonno, al contrario, il mio sentimento e la mia voglia di lui si moltipliacavano e così i nostri corpi si intrecciavano e si muovevano al ritmo delle sue melodie. Amavo ogni cosa di lui. Ma un giorno, voi penserete uno qualunque, ma quel giorno cambiò completamente la vita di entrambi..
  
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