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Autore: bbacktodecember    02/09/2011    1 recensioni
Salve! Mi sono iscritta finalmente a epf (devo ancora capire come funziona). Questa storia era una one-shot, ora ha solo due capitoli, ispirata dalla canzone Back To December, l'ho scritta un paio di mesi fa. E ieri ho deciso di scriveri il continuo ispirato a Get it right. I personaggi sono Beth e Will. Spero vi piaccia.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Visto che a quanto pare questa è quella che è piaciuta di più ho deciso di aggiungere UN SOLO CAPITOLO in più. Spero che questa sia la fine che speravate!

***



(Dopo un anno)
 
Beth uscì di casa, era il suo giorno libero e aveva deciso di andare a fare un po’ di shopping con la sua migliore amica, Rachel. L’aveva conosciuta sul lavoro un anno prima e avevano subito legato.
Andò diretta verso il garage e prese la sua nuova macchina, quella che aveva desiderato da sempre, la New Bettle cabrio nera. Era una giornata abbastanza calda per essere ad Aprile così decise di abbassare la cappotta e andò diretta verso casa di Rachel dove parcheggiò.
Rachel abitava al centro della città così andarono a piedi verso la via principale per fare un po’ di sano shopping dopo una settimana intensa di lavoro.
Beth stava camminando tranquillamente quando gli sembrò di aver visto una faccia conosciuta. E lei la conosceva bene. Ma dopo due secondi vide che era sparita. Forse era la sua immaginazione.
Rachel vide che Beth si era fermata e si avvicinò a lei “hey tutto bene?” le chiese preoccupata “sisi tutto bene, mi sembrava—nulla” e le sorrise. Proseguirono per la via.
Ma Beth ogni volta che chiudeva gli occhi aveva in mente quell’immagine. Quella persona. Lui.
Ormai era passato un anno e sicuramente lui si sarà dimenticato di lei. Non le aveva nemmeno risposto a quell’unica lettera che lei le aveva scritto. Ma non lo poteva biasimare.
La giornata passò velocemente e mentre Rachel guardava l’ultimo negozio di profumi, Beth rimase fuori, c’era troppa gente e lei odiava tutti quei profumi insieme. Era troppo piccolo quel negozio.
Si appoggiò al muro e si accese una sigaretta. Mentre fumava, vide un ragazzo molto carino passare. Era biondo, anzi era il colore di Will, ed era alto quanto lui. Quando si girò lo vide. Era lui.
“Will?”
 
Will non si aspettava di incontrare Beth. Ma era sicuro che prima o poi sarebbe successo, ne era sicuro da quando aveva deciso di accettare quel tirocinio a Los Angeles come medico. Dopotutto il suo professore gli aveva detto che doveva afferrare quell’occasione. Ma il suo primo pensiero era andato a lei. A lei che lo aveva distrutto. A lei che gli aveva mandato quella lettera che lui non aveva mai letto.
“Ciao Beth.” disse con una voce calma e per niente sorpresa.
“Will, che sorpresa. Cosa ci fai qui?” lei era stranamente felice.
“Sono stato accettato per un tirocinio come medico qui a Los Angeles”
“Medico?”
“Si è una storia lunga.”
“Ma pensavo volessi diventare un calciatore professionista”
“Si ma..un anno fa mi sono fatto male durante la partita. E non potevo riprendere a giocare”
“Mi dispiace.” Disse lei dispiaciuta.
In quel momento Rachel uscì dal negozio e vide quel ragazzo. Beth le aveva fatto vedere qualche foto e le aveva raccontato tutta la storia, naturalmente.
“Beth.”
“Rachel, ciao. Hai fatto?”
“Sisi. Non mi presenti?”
“Oh si. Che maleducata. Rachel questo è Will. Will lei è Rachel la mia migliore amica”
“Piacere.” Disse lui.
“Piacere mio.” Disse lei sorridendo. Poi ci fu un silenzio imbarazzante. Mentre la gente intorno a loro passava tranquillamente, preoccupata di fare le ultime compere prima che i negozi chiudessero.
“Senti, hai da fare stasera? Perché noi andiamo a cena a casa mia se vuoi venire.” Disse Beth tutto d’un fiato.
“Bhè non so. Se..”
“Hai ragione sicuramente avrai qualcuno con cui devi vederti.”
“No no, nessuno.” Ci pensò su un attimo “dai accetto. Vengo.” E sorrise. O almeno ci provò.
“Eddai! Prendiamo una pizza?” disse Rachel “lo shopping mi mette fame” e tutti e tre scoppiarono a ridere.
Quando arrivarono sotto casa di Rachel, Will ricevette una chiamata e si allontanò un attimo.
“Trova un modo per lasciarci soli” Disse Beth
“E la mia pizza?” rispose Rachel triste.
“Sul serio la tua pizza?”  “chiamo David e sento dove sta.” “bravissima.”
Will tornò e Rachel era già al telefono facendo finta che qualcosa di importante era successo così li salutò e salì in casa.
Beth sorrise a Will e salirono in macchina. Il silenzio era sempre più imbarazzante.
“Da quanto sei qui?” chiese lei per rompere il ghiaccio
“Da un paio di mesi.” Rispose Will. Aspettandosi una qualche risposta da lei ma non disse niente.
“Ah. E come ti trovi?” “Bene”
Quella sera c’era traffico così ci misero un po’ ad arrivare a casa e le pizze si stavano freddando. Quando arrivarono a casa Beth aprì subito la porta a Will che aveva le pizze in mano, posò le chiavi sul mobiletto vicino all’entrata e andò diretta in cucina e prese due birre e le portò al tavolo.
“Vuoi vedere la casa?” “Si certo” lui cercava di essere il più gentile possibile anche se ce l’aveva con lei.
“Questa è la sala da pranzo, poi lì c’è il bagno, qui la mia camera e lì lo studio.” Will entrò nello studio e vide un sacco di foto appese al muro. Un quadro era pieno di foto vecchie e ce n’era anche una loro. Poi spostò lo sguardo e ne vide un’altra loro su un mobile. Beth si accorse che le aveva notate. “Bhè..cioè non..” “Mi ricordo questi giorni! Ci siamo divertiti molto!” la interruppe Will, come se non l’avesse proprio ascoltata. Lei si avvicinò. “Si qui eravamo a Firenze. Quel weekend insieme.” Lui alzò lo sguardo e la vide lì davanti a lui. “Le pizze saranno dei ghiaccioli ora.” “si andiamo.”
Rimasero in silenzio ancora un po’. Poi lei gli chiese come stavano i suoi e come andavano le cose. Finito di cenare, Beth gli chiese se voleva vedere un film così si misero sul divano e lei mise “The Hitcher” era uno dei suoi film preferiti e lui lo sapeva.
“Quante volte lo hai visto questo film?” rise.
“Tante. E anche tu lo sai a memoria. Ma gli ultimi li ho prestati a Rachel.”
Il film iniziò ma Beth non riusciva a concentrarsi sul film. Aveva Will vicino a lei. Il suo Will.
Anche lui non riusciva a concentrarsi. Aveva sognato mille volte il momento in cui l’avrebbe rivista, perché sapeva, nel profondo, che sarebbe successo.
Così si girò e spaccò il ghiaccio che si era formato tra loro.
“Beth..perchè?”
Lei sapeva perfettamente cosa lui voleva sapere. E senza troppi indugi gli rispose.
“Ti ho scritto una lettera. Non ti è arrivata?”
“Si ma..” prese un bel respiro “non l’ho letta.”
In quel momento lei non sapeva che pensare. Così si alzò andò nello studio, aprì il cassetto destro della sua scrivania e prese la copia della lettera e ritornò sul divano.
Iniziò a leggerla.
“Ciao Will,
Come va la vita,dimmi,come sta la tua famiglia? Non li vedo da un po’.”

Finito di leggere chiuse la lettera e come quando lo aveva fatto un anno prima. Lasciò una speranza con essa.
Lui non sapeva che dire, si sentiva in colpa per non aver letto quella lettera.
“Capisco.” disse lei “Capisco perché non l’hai letta. Ma lasciarti è l’unico rimpianto.” Fece una pausa aspettando una sua reazione ma lui non fece niente.
”Avevo paura. Paura della distanza, paura che tu potessi tradirmi. Paura.” Gli occhi le iniziavano a diventare lucidi così abbassò lo sguardo e toccò i lati di quel foglio.
Lui rimase ancora lì fermo. Ma poi si decise a parlare.  “Beth..” fece un bel respiro “Io..non ho avuto nessuno dopo di te o almeno ci ho provato. La nostra storia mi aveva distrutto. E poi mi sono fatto male ai legamenti e volevo chiamarti ma non sapevo se tu ti eri fatta una vita qui. E vedo che è così.”
“Se per ‘vita’ intendi solo il lavoro. Si!” disse lei sarcastica
“Poi quella lettera, quando l’ho vista non ci volevo credere. Non sapevo che pensare. E avevo pensato che forse volevi solo dirmi che ti dispiace e se potevamo rimanere amici.”
“Lo so. Vedi. E’ anche per questo che ti ho lasciato. Sono un disastro.” Sospirò “Più penso di fare del bene per gli altri, più le cose si mettono male. Vorrei solo che le cose andassero bene. E che riuscissi per una volta ad aggiustare tutto. Ma quanto ci vorrà perché io ci riesca?” e si alzò e andò verso il frigo per prendersi un’altra birra. Lui si alzò e la raggiunse. “Beth.” Si avvicinò e la guardò. “Tu non sei un disastro. Sei umana. Fai degli errori, anche io ne ho fatti.”
“Ma che dici? Tu sei perfetto, non mi hai mai fatto mancare nulla e io come ti ricambio? Ti mollo per paura” e bevve un altro sorso. Lui sorrise “io non sono perfetto. Ho commesso molti errori prima di conoscerti. Non sai quanti.” “Si li so.” “Vero. Mi conosci meglio di chiunque ricordi?” “Già”
Per un momento si guardarono. Beth posò la birra sul mobile della cucina. E Will si avvicinò a lei e la baciò. Era un bacio dolce all’inizio ma poi qualcosa scattò. Tutti e due volevano stare insieme. E fu così. Will la prese e la portò in camera.  Era passato un anno ma in quel momento sembrava che niente fosse cambiato.  Dopo essersi ritrovati, rimasero abbracciati e a Beth venne un’idea “Non mi hai detto dove abiti” “Sto in una casa vicino al centro con altri ragazzi.” “Ah.” “Perché?” “Che ne dici di venire a vivere qua?” e alzò lo sguardo per vedere la sua reazione “Qua con te?” “E con chi?” e sorrise “Che ne pensi?”
“Sei sicura?” “Come hai detto, mi conosci meglio di chiunque altro no?” lui sorrise e le diede un bacio dolce.
Ora Beth poteva attaccarsi a quella speranza. E per una volta aveva fatto la cosa giusta.


*FINE*
  
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