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Autore: remvsg    03/09/2011    3 recensioni
La realtà ha una coerenza, illogica ma effettiva.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sarah Sawyer, Sherlock Holmes
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SHERLOCK  HOLMES



La verità era altro. La verità era tutt'altro.
Vedeva nei riflessi dorati di quella chioma bionda tutto quel che non era, e con ciò,  tutto quel che stava perdendo.
 
Sì, John gli aveva promesso che non se ne sarebbe andato tanto presto dal 221b di Baker Street, ma vedeva la verità brillare nei suoi occhi. Lei aveva vinto. 
 
E la vincitrice venne a reclamare il trofeo.
 
 
Se lo aspettava. Se lo aspettava già da tempo.
Ed era pronto in qualche modo.
 
".....capisci? lei ha accettato e quindi noi..."
 
Placa gli ormoni John per una volta, parla come una persona di media intelligenza  può fare.
 
"...domani sarò a cena dai suoi per rendere il tutto ufficiale e quella roba, sai chiedere la mano al padre..."
 
Mai sottovalutare ciò che una femmina può fare ad un uomo, mai. Sherlock, prendi nota per la prossima volta.
 
"...e allora? non dici niete? sei stato tu a dirmi se ti piace tanto sposatela..."
 
Hai perso davvero un'ottima occasione per rimanere in silenzio Mr.Holmes.
 
"....certo, prima andremo a convivere, non siamo nell'Ottocento, ma intanto prepareremo le nozze e tutte quelle cose che piacciono alle donne...a proposito, vuoi che ti trovi un altro coinquilino?"
 
Tu sì che capisci tutto subito John Watson, paladino delle bione nubili di tutta Londra.
 
"Sherlock, ma mi stai ascoltando?"
 
"Ma certo John. Congratulazioni John. Adesso, se permetti, mi preparo per andare all'obitorio. "
 
 Ottima idea far conservare appositamenti due cadaveri per festeggiare l' occasione.
 
°°°
 
La presenza di John in quella casa si percepiva per pochi, essenziali, dettagli.
 
Il profumo ad esempio. Di cuoio e sabbia. Un profumo marrone che prendeva con forza e amore posto nella stanza principale. Non era roba proveniente da prodotti chimici o da uno dei tanti regali che la signorina Morstan gli faceva per renderlo più invidiabile alle sue amiche, era l'odore di John. E già quella notte aveva perso l'intensità della sua fragranza, sparsa qua e là tra il divano e la tappezzeria. 
 
E poi c'era quel bisogno di tè che chiama a rapporto ogni inglese di sana e monarchica costituzione. Nessuna tazza aspettava Sherlock Holmes sul tavolo graffiato della cucina. Mancava John Watson per preparargliela.



 
  La vita è sostanzialmente incoerente 
e la prevedibilità dei fatti
una illusoria consolazione





   visto che devo fare più annotazioni del solito, andrò per punti:

1) La genesi di questo capitolo è piuttosto controversa. Inizialmente avevo scritto la parte finale e quella centrale pensandole per un'altra fic -tuttora orfana di quei pezzi che potrebbe diventare una mystrade, madama musa permettendo, nella mia cameretta a Londra. Tornata in Italia, ascoltando il cd di Wicked mi è venuto in mente una possibile mini long triangolo. Da lì è nato il pezzo iniziale, che riprende molto il promt dello Sherlock fest "She who's winsome, she wins him / Gold hair with a gentle curl / That's the girl he chose / And Heaven knows / I'm not that girl". 
Non avevo ancora chiarito però tutti i terini del triangolo. Adesso è diventato un quadrato con tanto di permesso ufficiale.  Per saperne di più, dovrete aspettare ancora un po'.

2) Profumo marrone, sì. E' una licenza poetica, anzi, sinestetica, che vi posso tranquillamente spiegare: io ho perso l'olfatto. Le mie sinapsi naso/cervello non funzionano più da qualche anno. Grazie all'aiuto di una mia amica, perfettamente sana, ma anche lei sinestetica (ovvero associa ad un elemento percepito con un senso, caratteristiche di un altro) sono riuscita a sopperire alla mancanza dell'olfatto grazie alle sfumature di colore. E' una cosa particolare e per niente facile da spiegare, fatto sta che per me John profuma di marrone -terra di siena bruciata per esseri pignoli-.

3) La citazione finale è presa da Castelli di rabbia di Alessandro Baricco (uno dei pochi autori italiani che valga la pena di leggere). E' una mia personale riflessione, ma anche di Sherlock se volete. E' un modo scoraggiato per dire "Ma porca madosca!?! Perché creare la coppia più bella di sempre con un equilibrio talmente perfetto da unire in maniera intima un genio e un  "normale", ma anche un "bambino" ed un uomo, per poi separarli?!?!?". La vita gli ha fatti incontrare, la vita gli divide. 


------------------------------------------------------------appuntamento al prossimo episodio (dopo Venezia però, prima non ce la farò mai, anche se sono brevi)---------------

 
rem#

 

   
 
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