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Autore: BlueMoon1996    03/09/2011    1 recensioni
Completa!
Salve! sono Moon1996 e sono già tornata! questa volta vi propongo qualcosa di nuovo rispetto ai miei soliti standard. Ho scritto una raccolta, riguardo ai sentimenti di alcuni personaggi dopo la battaglia. Ogni capitolo sarà un personaggio, spero vi piaccia! buona lettura.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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George Weasley

Non ho realizzato che vivevo nella più completa depressione, finché mia sorella, un giorno, non mi dette uno schiaffo in faccia. Fu allora che piansi più del solito, ma poi mi sentii meglio.

Non passa giorno nel quale io non senta la mancanza di mio fratello ma nonostante questo tiro avanti, per lui, per la mia famiglia, per tutti i sacrifici che coloro che sono morti hanno fatto, a costo della loro vita, per regalarci il mondo nel quale adesso viviamo.

 

Lui era l'altro pezzo della mia anima. Mi bastava vederlo ridere, che ridevo anche io, era contagiosa la sua allegria, la sua spensieratezza, proprio come la mia.

Quando, dopo tanto tempo, sono riuscito a non vedere più lo spettro della sua anima, allora, solo allora, mi sono liberato del buio che mi opprimeva, ma che non se ne è mai andato del tutto.

Ogni istante della mia vita, è un regalo per lui, per fargli capire, che quello che ha fatto resterà per sempre impresso nei cuori e nelle menti della gente, che Fred Weasley era, sarà e resterà per sempre l'eroe. Per quanto riguarda me, questa volta, sono molto contento che mio fratello si sia distinto, e che lui sia un eroe, ma avrei preferito non lo fosse, che fosse normale, solo per farlo stare insieme a me. Di sicuro vorrei che fosse vivo, ma non posso fare a meno di essere orgoglioso di lui per tutto il bene e la vita che ha donato.

 

Lui era l'altro pezzo del mio corpo. Quello che mi hanno strappato alla nascita, ma che è rimasto sempre con me, quello che non avrebbe mai voluto che qualcosa mi facesse del male perchè ferire me era come ferire lui e viceversa. Adesso mi sento svuotato.

Gli hanno fatto del male, lo hanno ucciso, e quel pezzo del mio corpo che mi è rimasto sempre vicino non lo farà mai più, anche se l'aura del suo ricordo rimarrà sempre impressa come un'immagine dentro di me. Ma questo non mi basta. Rivoglio mio fratello.

Nonostante io sia un uomo ormai, e abbia la mia famiglia, c'è sempre qualcosa che manca nella mia vita, manca lui.

Noi... eravamo complici, amici, compagni, nemici, eravamo tutto. A volte litigavamo certo, ma è sempre stato in rare occasioni e bastava un niente per fare pace, mentre ci voleva parecchio per scalfire la nostra armonia.

 

Lui era l'altro pezzo della mia vita. Una vita che ho vissuto sempre standogli accanto come lui faceva con me. Una vita che adesso mi sembra meno vita senza mio fratello.

Poi però ripenso a tutto quello che abbiamo passato insieme e un sorriso involontario non può che solcarmi il volto. Ripenso a tutti i nostri scherzi, le nostre buffonate, il nostro modo di prendere tutto alla leggera e di pensare al domani come fosse oggi.

A volte mi scopro arrabbiato. La rabbia che provo è data dal fatto che mio fratello è morto, mentre altri, altre persone che si meritavano di morire, sono ancora vive anche se dentro una cella in prigione, ma vive. E chissà perchè, mi dico, la morte prende sempre le persone migliori.

Sono arrabbiato, eppure il dolore prende il sopravvento e mi accascio su una poltrona, quando ci penso, così non riesco ad urlare come vorrei.

Dopo tutto il tempo che è passato, dopo tutti gli avvenimenti successivi, dopo che ho ricostruito il puzzle della mia vita al quale mancherà sempre un pezzo, i sentimenti che provavo appena dopo la morte di Fred, sono ancora vividissimi e ho imparato a convivere, con la consapevolezza che rimarranno sempre dentro di me, e mi accompagneranno fino a quando, un giorno, potrò finalmente ritrovare l'altro pezzo della mia anima, del mio corpo, della mia vita.

Vita. Cosa ne penso? Se avessi vent'anni e fossi scapestrato come ero allora (e come sono anche adesso, anche se più responsabilmente) avrei detto che la vita è una risata, e che c'è allegria anche nelle cose più oscure, perchè è quella la luce che ti porta via dal buio, una volta che ci sei entrato.

Adesso, credo quasi la stessa cosa: che la vita sia come un tunnel. È buio per alcuni tratti, ma spesso entra luce, da delle piccole finestre che ti fanno uscire dall'oscurità più assoluta.

È solo alla fine del tunnel, dopo che hai alternato chiaro e scuro, che la luce più accecante di tutte, ti fa capire di essere finalmente arrivato. Allora lì ridi. Lì, è la fine del tuo viaggio e scoppi in una fragorosa risata. Perchè dopotutto, quella è la vera luce.

  
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