Capitolo
XVII
Tre mesi passano molto velocemente. Forse anche
troppo. Non eravamo in molti, ma almeno eravamo tutti quelli che avevano
imparato a conoscerla. Devo ammetterlo mi sentivo male al sol pensiero di non
vederla più o di non sentire più la sua voce. Certo lei aveva contribuito a
creare dei problemi tra me e Yano, però in fin dei conti lei per me era sempre
stata un’amica, forse un po’ speciale, ma pur sempre un’amica.
Ora invece se ne era andata per sempre.
A volte la parola per sempre suonava male. Era
bella quando uno prometteva amore per sempre alla persona amata, ma quando
bisognava salutare per sempre un’amica quella parola era fin troppo amara.
Yano non lasciava alcuna emozione, il suo
sguardo era freddo, forse fin troppo distaccato, eppure la sua stretta alla mia
mano era sempre forte. Davanti alla lapide di Yuri eravamo i soliti amici,
quelli che non si tradirebbero mai, io, Yano, Take e Mizu in realtà c’era anche
un’altra personcina, ancora non era in mezzo a noi ma tutti già l’amavamo.
<< Ragazzi noi andiamo perché il
dottore ha detto che è meglio che Mizu non si affatichi molto, sta sera fate
una cosa venite da noi, l’unica cosa è che dovreste passare a prendere a
Misaki>> ci disse Take. Io feci cenno con il capo in segno di
approvazione, poi mi girai verso Yano il quale improvvisamente fece un grande
sorriso << Perché non ci sposiamo?>> io guardai Take, poi Mizu e
poi Yano << Scusa Yano parli sul serio? Ti sembra questo il momento di
sposarci?>> chiesi io quasi sbalordita dalla frase del ragazzo. Yano mi
guardò dritto negli occhi e poi posò lo sguardo verso Mizu-chin << Io sto
dicendo seriamente. La morte di Yuri mi ha fatto capire che la vita non dura
per sempre e io voglio vivere tutti i giorni della mia vita insieme a te…>>
disse spostando lo sguardo per qualche minuto si di me, per poi tornare
nuovamente su Mizu-chin <<…io anche voglio una famiglia con te come sta
facendo Take con Mizu. Non fraintendermi io amo la piccola Misaki e forse la
amo come se fosse mia figlia, però voglio un figlio che sia mio e tuo. Non so
forse sono egoista, però da quando so che loro aspettano un bambino non vedo l’ora
di avere una famiglia tutta mia anche io>> poi passandosi una mano dietro
la testa aggiunse << Forse sono solo uno stupido sognatore>> <<
Secondo me non sei uno stupido sognatore, secondo me sei un bellissimo
realista>> disse Mizu avvicinandosi a lui e dandole un bacio sulla
guancia.
<< Ci sposiamo sta sera?>> dissi
io prendendo tutti alla sprovvista.
Take e Yano si guardarono poi il bel castano
chiaro disse << Non starai mica scherzando?>> << No amore
mio>> dissi saltandogli addosso << Ok ok calmate i bollenti spiriti
che stiamo in un luogo sacro. Ora ci dividiamo i compiti che per sta sera deve
essere tutto pronto>> intervenne la ragazza in dolce attesa. Yano poi
alzando il braccio in aria e cominciandolo a sventolare << Dai andiamo
che per sta sera bisogna essere tutto perfetto>> poi afferrandomi per un
braccio cominciò a correre verso l’uscita del cimitero.
Angolo autrice: so che il capitolo
è un po’ cortino, so anche che la morte della povera Yuri non è stata
affrontata per bene, ma non preoccupatevi perché l’argomento Yamamoto verrà
affrontato nel prossimo capitolo. Lo giuro