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Autore: Cherie__    07/09/2011    2 recensioni
- Non toccarla mai più - La sua voce roca e sprezzante si perde in quel piccolo parco ormai vuoto
- Non stavamo facendo niente di male - Si giustifica l'altro con la voce spezzata, ha il viso paonazzo e non fa altro che ansimare, come se gli stesse togliendo l'aria
- Non avvicinarti mai più a lei! -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Number 01

Per quanto il banco poteva essere scomodo, non le importava più di tanto.
Mentre il professore andava avanti e indietro per la classe, la ragazza era comodamente accoccolata sui libri che, in quel momento, avrebbero dovuto svolgere tutt'altra funzione.
- Signorina Rin! - la possente voce dell'insegnante la colpì come uno schiaffo in pieno viso.
Aprì gli occhi pigramente, lasciando scorgere lo sguardo verde acqua visibilmente assonnato; si drizzò sulla sedia, aggiustandosi goffamente i capelli.
- Per l'amor del cielo! É la terza volta che si assopisce nel bel mezzo della lezione! - continuò imperturbabile, le braccia ben incrociate sul petto - Invece di restare sveglia fino a tardi, pensi allo studio! -
Il suo problema era che, ormai, quel l'uomo paffutello non le incuteva più terrore anzi, la faceva ridere, in qualche modo.
Quando il suono della campanella echeggiò nel grande edificio, Rin scattò in piedi e corse via, con l'espressione sconcertata dell'uomo al seguito.
In fondo, erano tutti abituati all'esuberante ragazzina dallo sguardo verde smeraldo, ma di certo non era conosciuta per i suoi begli occhi, bensì per il suo speciale fratellino.
Trafelata, giunse nell'atrio della scuola. Davanti alla ragazza, piegata in due dalla mancanza d'aria, si apriva un gruppo urlante di ragazze.
- Oh, cavolo, ho fatto di nuovo tardi! - bofonchiò indispettita, guardando inerme lo spettacolo dinanzi alle lei.
- Ehi, ragazze, calmatevi! - la voce arrendevole del suo Oppa si alzò nel piccolo mucchio, ormai era la routine quotidiana.
Rin si sedette sotto un verdeggiante salice, con le gambe strette al petto.
Doveva essere pronta, questo lo sapeva già. Appena notata la figura del fratello farsi strada nella massa, avrebbe dovuto cominciare a correre il più possibile.
Fissava concentrata quel mucchio informe che lo sballottava da una parte all'altra, come il nuovo giocattolo di turno.
Ma, a differenza degli altri, lui sarebbe rimasto tale per ancora molto tempo.
Non si sarebbe mai abituata a quella visione. Ricordava ancora la prima volta che il ragazzo si era preoccupato di andare a prenderla a scuola.
Aveva avuto all'incirca 15 anni e, nonostante non fosse per niente d'accordo, Siwon aveva insistito fino all'ultimo.
"Non mi riconosceranno mai" disse. Non poté non spuntarle un piccolo sorriso a quel ricordo.
- Rin! -
Notò finalmente il giovane, che cominciava a correre verso l'uscita, con tutte le ragazze che lo rincorrevano insistenti.
Anche lei cominciò a fare lo stesso, la borsa stretta tra le mani. Per fortuna che lei non era una di quelle ragazze per cui trucco e parrucco erano tutto.
Non sarebbe mai riuscita a essere la sorella di un idol altrimenti.
Raggiunse subito il fratello: da quando erano piccoli giocavano a rincorrersi e, ogni volta, Rin ne usciva vincitrice.
Il giovane le strinse la mano, aumentando la velocità ogni qualvolta stavano per essere raggiunti. Era un vero incubo.
- Sei pronta a saltare il cancello del giardino? - le disse tra un ansimo e l'altro: era arrivato al limite.
- Si, certo - rispose decisa lei, mettendosi la borsa a tracolla.
- Uno, due... Tre! -
Nel medesimo istante, in cui si trovarono davanti un imponente cancello accuratamente lavorato, Rin si trovò a scavalcarlo con facilità, seguita dal fratello.
- Ecco fatto - mormorò stanca, mentre le ragazze si accalcavano davanti casa.
- Siwon, Siwon! - urlavano disperate, qualcuna addirittura versava lacrime amare.
I due si precipitarono dentro la villa, chiudendosi la porta alle spalle. Rin si accasciò a terra, mentre Siwon cercava di riprendere fiato.
- Certo che diventano sempre più audaci - cominciò col fiatone - E soprattutto veloci -
La giovane lo guardò di sottecchi, visibilmente contrariata da quel continuo fuggi-fuggi.
- E' colpa tua! Ti ho detto che non è una buona idea venirmi a prendere a scuola -
Siwon di tutta risposta le fece una linguaccia, mettendo il muso.
- Voglio solo stare un po’ di più con la mia sorellina! Che c'è di male? -
- Ma Oppa! Non possiamo andare avanti così, mi sembra di essere ad una maratona! -
Il ragazzo non le rispose, ma si limitò a recarsi in cucina ad aprire il frigorifero.
- Vuoi una cioccolata calda? - le urlò dalla stanza adiacente, cominciando a trafficare con le pentole.
- Si! -
Rin corse ad accoccolarsi sulla poltrona, accendendo la televisione.
- Non ne dubitavo... Ehi, com'è andata oggi a scuola? -
- Ehm... Bene, come sempre! -
- Perché il tuo tono di voce non mi convince? - chiese divertito, accomodandosi vicino alla sorella - Ecco la tua cioccolata... Dov'è la coperta? -
La giovane si mise addosso il plaid, coprendo anche il suo Oppa. Adorava farsi coccolare dal fratello.
Si appoggiò al suo braccio, portandosi la tazza fumante alle labbra.
- Buono! Se non avessi fatto l'idol, avresti sfondato come chef !-
Siwon scoppiò a ridere, posando un affettuoso bacio sulla guancia della giovane.
- Guarda che dico davvero! Cucini davvero bene, se non avessi te morirei di fame. -
- Vedi? Sono indispensabile! Non potrei mai farti morire di fame comunque: che figura farei con le mie fans? -
Rin gli diede uno schiaffo sulla gamba, provocando le risa del fratello.
- Svelerò a tutte le tue fans come sei veramente! Cattivo.. -
- No! Sarà la mia rovina! -disse facendo il finto disperato - Ti prego, risparmia la mia carriera! -
- Mmm... Cosa mi offrirai in cambio del mio silenzio? -
- Vediamo... - sussurrò pensoso, fissando la tazza semi-vuota - Che ne dici se ti portassi alle prove con me? -
- Davvero? - gli occhi della giovane si illuminarono - E ci saranno tutti i Super Junior? -
- Certo, non mancherà nessuno! -
- Si!! - urlò in preda alla gioia, saltandogli addosso.
- Ehi, ehi! Attenta a non rompere la tazza o la mamma mi ucciderà! -
Rin si drizzò ubbidiente, sistemando la coperta e andando a riporre le tazze in cucina. Siwon la guardava soddisfatto, le gambe incrociate sul divano. Adorava osservare la sorellina darsi da fare.
- Quando hai le prove? -
- Domattina alle nove - rispose stiracchiandosi - Odio svegliarmi presto la mattina -
- Dai, su, ci divertiremo un mondo! - lo consolò lei, eccitata.
- Tu ti divertirai! Ballare di prima mattina non è il mio forte.. -
La ragazza gli scompiglio dolcemente i capelli corvini, mentre le sue labbra si increspavano in un sorriso amorevole.
- Puoi farcela Oppa! -
- Lo spero... Piuttosto, ce la farai a svegliarti in tempo? -
Siwon la guardò sospettoso, certo della risposta negativa della sorella.
- Certo che ci riuscirò, senza alcun dubbio! -
- Facciamo così, stasera dormirai in camera mia, okay? Così ti sveglierò io in tempo -
- Posso, davvero? -
- Solo per questa volta però, quindi non prenderci l'abitudine! -
Il telefono prese a squillare, e Rin si precipitò a rispondere.
- Pronto? Si, si... Okay, tra dieci minuti. Sarò pronta in tempo! -
Richiuse contenta, trovandosi lo sguardo curioso del fratello addosso.
- Che c'è? - Gli chiese indifferente, recandosi verso le scale - Vado a fare una passeggiata -
- Non hai intenzione di uscire con un ragazzo, vero? -
Eccola di nuovo, la sua possessività nei confronti di Rin. Non poteva davvero farne a meno, ogni qualvolta che parlava di un ragazzo che non fosse lui, la gelosia lo attanagliava come una morsa.
Certo, cercava sempre di non darlo a vedere, ma era praticamente impossibile nasconderlo completamente. Era un sentimento fin troppo forte da eliminare.
Non ci sarebbe mai riuscito, ne era sicuro. Ma doveva almeno soffocarla davanti a lei, per il suo bene.
- No, tranquillo... Esco con Ji Eun -
Sospirò sollevato, sentendo la morsa allentare la presa. Finalmente.
Scattò in piedi appena sentì suonare il citofono, e con passo felpato raggiunse la porta. Doveva assicurarsi che no si trattasse dell'ennesima fan sfegatata.
Quando incrociò lo sguardo felino dell'amica di Rin, sorrise.
- Entra pure - disse aprendo il cancello e facendola sedere - E' di sopra, arriva subito -
- Ok... Come stai, Siwon? - la sua voce fin troppo acuta era insopportabile per il povero idol.
- Tutto apposto, tu? -
- Potrebbe andare meglio, ma non mi lamento! -
- Ehi, Ji Eun! Sono pronta - la giovane scese velocemente le scale, raggiungendo i due - Andiamo? -
- Si, certo - rispose l'amica alzandosi - Ciao Siwon, a presto -
- Divertitevi... E Rin, comportati bene! -
La ragazza sorrise timidamente, lanciandogli un bacio.
- Ci proverò, a dopo Oppa! - disse, per poi chiudersi la porta alle spalle.
Si sedette triste, fissando silenziosamente la porta. Quanto avrebbe voluto uscire con la sua sorellina come chiunque altro.
E invece gli toccava aspettarla paziente, come un cucciolo che attende il ritorno del padrone.
Rin era proprio la luce dei suoi occhi.

- Devo assolutamente comprare quel vestito! - gridò Ji-Eun, con la faccia appiccicata alla vetrina del negozio.
A volte era proprio eccessiva. Ma che le passa per quella testa?
- Non urlare! Ci stanno fissando tutti - bofonchiò imbarazzata, trascinando l'amica dentro il centro.
Non l'avesse mai fatto. Dire che aveva provato tutti i capi dei duecento negozi non è per niente un'esagerazione.
- Ti prego, non ce la faccio davvero più.. - la pregò Rin stanca morta, scioccata dal brio della sua compagna.
- Ok, ho capito. Ti riporto a casa dal tuo adorato Oppa -
"Sia ringraziato il cielo".
- Senti, che ne dici di fermarci al bar prima di tornare a casa? - le propose speranzosa. Era impossibile dire di no a quegli occhi da cucciolo bastonato.
- Mi prometti che non urlerai di nuovo come una matta? -
- Promesso! - esclamò contenta, trascinando Rin dentro il locale.
Appena ci misero piede furono accolte da un cameriere dal sorriso smagliante, capelli a caschetto e sguardo vivace. Il nuovo flirt di Ji-Eun, insomma.
- Benvenute! Seguitemi, prego -
Le fece accomodare al solito tavolo, vicino all'ampia vetrata. Rin poggiò svogliatamente i gomiti sul tavolino verde acqua, pronta all'ennesima sfuriata dell'amica.
Ogni volta che notava un ragazzo, anche lontanamente interessante, cominciava a sfornare parole su parole, la maggior delle volte senza senso.
Ed è qui che vige la regola "Sorridi e Annuisci".
- E' proprio carino! Pensi che io gli piaccia? -
- Ehm... Certo! Non vedi come ti guarda? - come un povero ragazzo sveglio dalle sei del mattino, ma era solo un piccolo particolare, giusto?
Il fatto era che Ji-Eun era davvero bellissima, labbra piene, occhi grandi de intensi. Un fisico mozza fiato. Certo, lo sport fa proprio bene!
- Domani ho l'allenamento di tennis... Non ho proprio voglia! - si lamentò l'amica, afferrando il frappè alla fragola che le era stato appena servito - Tu domani che fai? -
- Vado ad assistere alle prove dell'Oppa... - rispose indifferente l'altra, sorseggiando il suo cappuccino.
Ji-Eun per poco non si strozzò. Strabuzzò gli occhi sorpresa, la bocca spalancata.
- Davvero?! Non ti porta da QUEL giorno! - sbottò in preda all'eccitazione.
- Be’, ecco... Ero sorpresa anch'io all'inizio, pensavo non mi avesse più portata! - sussurrò piano Rin, girando il cucchiaino dentro la tazza fumante.
- Certo che aveva proprio esagerato! Insomma, voleva solo portarti a prendere un gelato quel poveraccio! -
- Ehm... -
- E invece si è ritrovato con un occhio nero! Siwon gli ha sferrato un destro fantastico! Wow! Non si è fatto più vedere, eh? -
- Non proprio... - disse imbarazzata la giovane, ricordare quel giorno le faceva ancora male – Be’, ma non è che Siwon volesse fargli male di proposito... -
- Ma per favore! Se avesse potuto l'avrebbe incenerito sul posto! E' proprio geloso, il tuo Oppa -
Rin avvampò immediatamente, abbassando lo sguardo sul cappuccino appena finito. Cominciò a torturarsi una cioccia di capelli, incapace di proferire ancora parola.
La rendeva triste e priva di qualsiasi argomentazione quel "particolare" del fratello.
- Com'è che si chiamava? - continuò imperterrita. Non si era nemmeno resa conto del cambio d'umore della giovane - Ah, si! Josh! Era il truccatore dei SuJu, un bel pezzo di ragazzo! -
- Non mi piaceva poi tanto... - sbuffò contrariata da quei fastidiosi ricordi. Era solo... Ecco, era successo tanto tempo prima, inutile rivangare spiacevoli situazioni, giusto?
- Va be’, ho capito! Non vuoi parlarne... Comunque non puoi mentire con la sottoscritta, è stato un colpo di fulmine -
- Si, un colpo di fulmine, che l'ha colpito in pieno viso! -
Ji-Eun scoppiò in una risata convulsa, era inarrestabile quando rideva. Tutti i clienti si voltarono verso le due ragazze, tanto che Rin avrebbe pagato per sprofondare nel pavimento.
- Dai, andiamo! E finiscila di ridere! -

Quando la chiave girò nella toppa, una lieve scricchiolio seguì l'entrata in casa di Rin.
Si guardò intorno accuratamente e con passo felpato si fece strada lungo il corridoio che portava in sala.
Non c'era nessuna traccia di Siwon, neanche l'ombra.
Abbandonò la borsa sul divano bianco latte, per poi impegnarsi a sbottonarsi il cappotto grigio topo regalatogli dal fratello.
Erano solo le sei di sera, dove poteva essersi andato a cacciare?
- Oppa! Oppa! - cominciò a chiamare, intenta a salire le scale.
- Rin, sono appena uscito dalla doccia -
Siwon spuntò dalla porta del bagno con un semplice asciugamano a cingergli la vita. I fradici capelli corvini erano appiccicati alla fronte, gocce d'acqua scorrevano timidamente sugli addominali scolpiti. Se solo le sue fans l'avessero visto così!
La giovane gli passò accanto sorridente, saltando per riuscire a scompigliargli la chioma.
- Ti sei divertita? -
- Si... Certo che Ji-Eun morirebbe senza ragazzi intorno! -
- Cosa vuoi dire?! - chiese sospettoso il fratello, cingendola dalle spalle per non farla scappare.
- Ehi, lasciami! Non sono cose che ti riguardano! -
- Certo che mi riguarda! Avevo sempre pensato che quella ragazzina avesse qualche problema! -
Rin scoppiò a ridere, conscia del fatto che l'Oppa ci aveva proprio azzeccato. Nel senso positivo del termine, certo.
- E' solo che sta sempre a guardare i ragazzi, è sorprendente come non si stanchi mai -
Il ragazzo allentò la presa, girando la sorella fino ad incrociare il suo sguardo verde smeraldo.
- E tu non seguirai il suo esempio, vero? -
Lei sorrise dolcemente, dando un lieve buffetto alla guancia dell'idol.
- Certo che no, io ho occhi solo per Siwon Oppa! -

- Buona notte sorellina -
- Buona notte Oppa, a domani - mormorò piano, accoccolandosi sul suo petto muscoloso.
- Ehi, non rubarmi le coperte come tuo solito o ti faccio dormire per terra! –
   
 
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