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Autore: Castagna_Pope    08/09/2011    1 recensioni
Serie ambientata dopo i libri, a sfondo drammatico e con ritorno di Voldemort
Genere: Azione, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Percy si era perso, e nessuno lo trovava. la notizia che l’ex prefetto era scomparso dall’infermeria si sparse in fretta, tutto l’Ordine vagava per i corridoi cercandolo. Non si sapeva come avesse potuto scomparire così senza che neanche un quadro avesse visto niente, l’idea più ovvia sembrava il rapimento…
Michael era a lezione di Storia della magia, visto che molti studenti del settimo anno se n’erano andati con i fatti dello scorso anno facevano lezione tutte le case assieme. Stava pensando a come avrebbe potuto essere sua madre, non l’aveva mai conosciuta, era morta di parto. Pensava spesso a questo, era tormentato dal fatto di non avere una madre come gli altri, che lo abbracciasse e gli desse conforto, suo padre era sempre al ministero e non era la stessa cosa. Storia della Magia era sempre il momento migliore per pensare, il lento parlare di Ruhf scandiva il tempo e il brusio di sottofondo… aspetta. Non c’era un brusio di sottofondo. Guardò i serpeverde, erano stranamente silenziosi e non ridevano. Anche il professore smise di parlare per dire –è il settimo anno, ma non è mai troppo tardi per capire che mi dovete ascoltare durante la lezione- tutti i corvonero scoppiarono a ridere, ma i serpeverde rimasero zitti e lo guardarono male.
Fleur. Era tutto il giorno che vagava per Hogwarts a cercare Percy. Bill era al suo fianco e lei lo consolava –Vedrai che lo troviamo, Bill! Non fare così- Sapeva che Bill non avrebbe voluto perdere un altro fratello, dopo la morte di Fred.
Percy/Voldemort stava seduto su una poltrona di pelle nel dormitorio dei serpeverde, aspettando. Aveva lanciato la maledizione imperius sulla maggior parte dei ragazzi e ora pensava. L’Incanto Temporus, la magia più potente di tutte, con quel sortilegio poteva cambiare tutto, uccidere persone, unire due anime, dividerne una in più parti, diventare immortale. Non doveva abusarne, perché sapeva che si sarebbe tolto dal controllo dell’incantatore e avrebbe iniziato a spargersi a caso. La gente sarebbe morta senza motivo, sarebbe diventata diversa, avrebbe potuto cambiare in qualcosa che non piaceva all’oscuro signore.  Nessuno era mai riuscito a completare l’incanto, ma sapeva che doveva dare i cambio un pezzo di anima, l’ultimo pezzo di anima che gli era rimasto fuori dal corpo: l’horcrux. Il sogno che aveva fatto in infermeria gli aveva confermato di avere un horcrux, e gli aveva detto anche cos’era. Ma non poteva distruggere lui stesso volontariamente un pezzo della sua anima…
Daphne Greengrass entrò in sala comune giusto in tempo per sentirsi dire da Percy –l’incanto deve essere pronto il prima possibile, e assicurati che ci siano Bill e Ronald Weasley, e il ragazzo corvonero, Corner- Doveva ancora capire cosa centrava lui in questa storia, perché fosse nel sogno.
   
 
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