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Autore: kutinjiu    08/09/2011    1 recensioni
La storia della vita di Raistlin raccontata nella sua interezza, dalla nascita alla morte, passando per tutti gli episodi più importanti ed osservando il comportamento degli altri attraverso il suo punto di vita amaro e sarcastico.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Raistlin 4 Il ritorno a casa non fu bello come forse si aspettava.

Caramon era corso felice verso di lui appena l'aveva visto.
Lui non era cambiato molto, a parte l'armatura e la spada che portava con se'.
Ora faceva parte del corpo di guardia di Solace.
Inoltre a volte scortava un fabbro durante i suoi viaggi di lavoro.
Sembrava molto felice, d'altronde era amico di tutti e si prodigava per aiutare i concittadini.
Continuava a stare sempre dietro a Raistlin come un'ombra.
Non si rendeva conto di quanto lui fosse più sapiente.
Lo trattava come se fosse fragile ed indifeso.
Però era un comportamente di cui lui non si rendeva conto ed il fratello silenziosamente lo perdonava.
In fondo era l'unico a farlo sentire veramente importante.

Kitiara continuava nel suo ruolo di mercenaria, era ormai nota per la sua ferocia nei combattimenti.
La sorellastra aveva insegnato tutti i suoi trucchi al fratello, soprattutto quelli più sleali.
Raistlin si ritrovò a pensare
che era molto distante dalla dolce ragazzina che l'aveva voluto salvare un tempo.
Scoprì di provare ammirazione nei suoi confronti.
Vi era una parte oscura del suo carattere che lo affascinava.
Se il corpo era stanco, lei lo costringeva a muoversi.
Nulla l'avrebbe mai ostacolata nel perseguire i suoi scopi.

Sua madre era come sempre in balia delle sue trance, sopraffatta dalla sua magia interiore.
Nonostante questa sua incapacità, era amata dalla famiglia ed il giovane mago non capiva.
Cosa aveva fatto lei di tanto speciale? Anzi, lei aveva voluto ucciderlo, uccidere un neonato!
Per fortuna era intervenuta Judith, una vedova di Solace e vecchia amica di Rosamund.
Era sempre pronta a dare una mano e non chiedeva nulla in cambio.
Poverina, aveva rimpiazzato il marito con altre cose ma la sua vita restava comunque miserabile.
Era divenuta una seguace del culto del dio serpente Belzor.
Conosceva infusi segreti di erbe e con questi riusciva ad aiutare l'amica.
Tuttavia la stava indirizzando verso quella religione insensata.
Raistlin sapeva bene quali erano i veri Dei ma era impotente davanti a tutto ciò.
Anche ora, dopo anni di studio, la sua situazione non era affatto diversa.

La famiglia quindi stava crollando. Tutti erano indipendenti tra loro.
In ogni caso, la vita continuava tranquilla e Raistlin, pur di allontanarsi da casa, accompagnava Caramon nei suoi viaggi.
Nonostante la lontananza ed il tempo, riuscivano ancora a capirsi con uno sguardo.

L'anno successivo, dunque quando i gemelli erano sedicenni, Gilon si ritirò dal lavoro di mercenario.
Era troppo vecchio ormai, quindi si era trovato un lavoro come taglialegna a Solace.
Sfruttava la forza accumulata negli anni per quell'attività un po' meno rischiosa.
Fortunatamente grazie a Caramon potevano continuare a sopravvivere economicamente.
Tutti erano sempre grati ad altri, mai a lui... Raistlin era un peso morto fin dalla nascita...
Un giorno il padre, tagliando male un albero, rimase schiacciato dal tronco caduto.
Gli altri boscaioli, quando sentirono le urla, chiamarono aiuto ma le speranze erano nulle.
Accorse anche la famiglia, appena in tempo per salutarlo.
Il padre ebbe parole dolci per tutti, ma esitò alla volta del mago.
Un lampo di egoismo si fece strada nei suoi occhi.
Probabilmente si chiedeva cosa avesse fatto quel figlio per loro.
Non sapeva ancora recitare incantesimi. Aveva guadagnato pochi soldi.
Ma soprattutto, andandosene lo aveva privato della gioia di crescerlo.
Tuttavia Raistlin lesse soltanto i primi due pensieri nel suo sguardo.
E prima di udire il suo addio, non scorse più luce in essi e le parole non uscirono mai.
Come sempre, lui era quello denigrato. Nessuno sapeva quanti sacrifici avesse compiuto.
Solo perchè Caramon era grosso, allora tutti lo elogiavano e speravano nel suo futuro.
Una parte dell'anima del mago mutò improvvisamente.
Non sentì nemmeno la madre cadere a terra, sprofondata in una trance.
In quel momento aveva orecchie solo per ascoltare una voce interiore.
Gli stava sussurrando
con malizia: "Ora che ne hai il potere, cosa vuoi cambiare di questo mondo?"





  
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