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Autore: starrynights    08/09/2011    6 recensioni
Qui non ti fai delle amiche, questa è una lotta continua.
Lotta per chi arriva prima alla lavagna.
Lotta per chi ha i voti più alti.
Lotta per chi è la migliore.
Devi essere forte, qui. Se non vuoi essere sbranato da chi è meglio di te. O a meno che tu non sia meglio di loro, e allora sarai tu a sbranarli.
Valentine.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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535 rumori. Tutti insieme.


O meglio, come ci avrebbe corretto la nostra professoressa d'inglese, contemporaneamente. 


535 rumori di scarpe ben lucidate, una specie di stringata orribile, ma che eravamo obbligate ad indossare, insieme alla nostra gonna scozzese, lunga sotto il ginocchio. Forse quella era ancora peggio.


Ebbene sì, mi presento, sono Valentine Jounard. Figlia di una scienziata e di uno stilista di alta classe, rinchiusa in questo manicomio per ancora un anno. Papà mi ha rinchiuso qui dentro perché voleva una buona istruzione per me, anche se sapeva benissimo che a me non interessava, anche perché non mi serviva sapere tante cose. Avevo un talento naturale con i profumi. L'avrei aiutato in maison, e poi mi sarei goduta la mia vita. Dopo cinque anni rinchiusa li dentro, non sapevo neanche più che sapore aveva una maglia firmata che ti stava perfettamente addosso.


Nessuno di noi lo sapeva, o almeno lo sapevano solo le ragazze che abitavano a Londra. I miei mi avevano dato un po' di soldi, ma li avevo quasi finiti. Mi servivano per le cose necessarie, e quindi non potevo comprarmi nulla.


Io abitavo nella mia lontana New York, nella mia lontana grande mela. Il college era a Londra, e sì, non vedevo i miei genitori e mia sorella da quattro lunghi anni. D'estate mi fermavo da Marie, una mia 'amica' londinese che avrei benissimo scambiato con una goccia di Chanel numero 5.


Qui non ti fai delle amiche, questa è una lotta continua. 

Lotta per chi arriva prima alla lavagna.

Lotta per chi ha i voti più alti.

Lotta per chi è la migliore.


Devi essere forte, qui. Se non vuoi essere sbranato da chi è meglio di te. O a meno che tu non sia meglio di loro, e allora sarai tu a sbranarli.


Non voglio affezionarmi a nessuno. Poi qui non ci sono ragazzi, se non quelli dell'altro college maschile, non che siano brutti. Ma il ragazzo che devo conquistare è a New York, e so che mi sta aspettando.


Suor Angelica (sì, oltretutto eravamo con delle Suore) si alzò e iniziò a battere il cucchiaio contro il bicchiere di vetro. Quel rumore era assordante, tanto che la mangiai con gli occhi. Cos'è? Doveva annunciare la sua nuova dentiera?!


Non mi consideravo una ragazza simpatica, anzi ero peggiorata con il college. Sapevo di essere stronza, viziata e anche molto materiale. Ma essendo anche molto sola mi è sempre andata bene così.


Suor Angelica iniziò con il suo annoiante discorso, Kate, una ragazza molto ribelle, dai capelli corti, ma bellissima in viso guardò Celine, la sua fidata compagna e le disse: 'ecco, una nuova sfigata da assorbirci per un altro anno'; e intanto continuò a masticare la sua colazione, infatti si trovavano in una grande sala da pranzo con sette tavoli  lunghissimi, messi in verticale.


Mi girai per scrutare la nuova arrivata, non mi sembrava male, anzi. Lunghi capelli biondi, abbastanza scuro, e occhi da cerbiatta verdi. Aveva una divisa diversa dalla nostra, e poco dopo, suor Angelica ci spiegò il perché.


'Lei si chiama Angelina, è stata espulsa dalla sua scuola per brutta condotta'. 

Dopo questa frase, ci fu una risata scema complessiva. Se nelle altre scuole è stata una ribelle, nella nostra avrebbe cambiato proprio atteggiamento. E' da quando avevo dodici anni che sono qui dentro, ho imparato a farmi gli affari miei e stare zitta e muta. Credo anche di avere imparato che la legge non si infrange. Invece, guardando gli occhi di Angelina si vedeva che non l'aveva ancora capito.


Mi sarei divertita con lei? Avremmo formato una bella coppia? Forse saremmo diventate pure amiche. Per la prima volta trovai qualcuno con un qualcosa che mi ispirava. Sorrisi, pensando ai miei stupidi pensieri e ingoiai una fetta biscottata.




Buongiorno, questa è la prima volta che posto, e ne sono molto felice. :D

spero che la storia vi piaccia, questo è una specie di capitolo-prologo e quindi non è molto lungo.


Dedico questa storia a Nicole, Alessia, Sarah, Luna che mi stanno sempre vicino. Anche a Daniela, che mi ha fatto iniziare. Taaaanto amore,.





  
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