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Autore: Lia_the_Blue    08/09/2011    2 recensioni
Lina e Gourry alle prese con un tesoro speciale, trovato, troveranno solo...grazie a Raffy per avermi convinta a postarlo^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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altroincontro

Se il destino ha quel qualcosa di imprevedibile da lasciarti a bocca aperta??

Si....

Può capitare di guardare una persona e ritrovarsi al suo fianco sempre e  per sempre, come se non potesse esistere altro fato??

Si...è così...e vi dirò perchè....



Villaggio di Tulon,  luogo dove avevo scoperto un probabile tesoro. Potevo on correre a vedere, essendo fuori Atlas e io ero da quelle parti??

IO e Gourry eravamo rimasti da soli a viaggiare dopo che Amelia aveva deciso di rivedere suo padre, dopo parecchi mesi di assenza. Zel la accompagnò per proteggerla, disse lui...ah! Anche le chimere mentono!

Così, ci incamminammo verso Atlas per cercare di acquistare alcuni libri di magia. Quello che trovai invece, fu un negozio di articoli magici un pò pacchiano ma pieno di roba buona e per giunta a buon prezzo! NO, no mi lasciai sfuggire l'occasione e acquistai un mare di roba che riuscì poi a infilare nel mio mantello e l'occhio mi cadde  su un rotolo con un nastrino dorato a chiuderlo. Mentre l'uomo sistemava la roba che non avevo acquistato, iniziai a darvi un'occhiata e vidi che era scritto in due lingue, una antica di cui conoscevo solo poche parole e la traduzione nella lingua corrente. VI era scritto qualcosa del tipo:

Alle pendici del monte Plax, a est della città del sapere, cè un villaggio che protegge il potere di Dust, Signore del tempo. Nel tempio vi è la grande statua in suo onore, che indica la grotta di cristallo che nelle sue trasparenti viscere custodisce quello che il Signore del tempio donò ai suoi adoratori.....

Domandai se era possibile acquistarlo ma il venditore me lo tolse di mano e lo posò vicino a sè, tornando a lavorare mentre mi comunicava che era un oggetto raro  e ancora non catalogato. Gourry mi colpì sulla spalla per andare ma io, fatto segno di aspettare, rimasi a guardare finchè l'uomo no si chinò a posare sotto il bancone degli oggetti e io sostituì lestamente la pergamena con una che avevo preso lentamente dal mio mantello, un atto di proprietà di una casa che era andata a fuoco e poi espropriata all'uomo che l'aveva in precedenza, quindi non valeva neanche la carta su cui era scritto. Nascosi come potevo il rotolo e andai via dando le spalle, salutando con una mano. Gourry mi fissò piuttosto contrariato, senza dire una parola e mi seguì a una certa distanza come faceva sempre, per farmi capire che il mio modo di fare non gli andava a genio quando facevo queste cose. Lo so, aveva ragione, non lo nego, ma una innocente fanciulla non poteva averlo...a meno che si chiami Lina Inverse. Voltai leggermente il capo verso di lui, che mi squadrava accigliato e sorrisi divertita. Quando fummo abbastanza lontani dal negozio,  lo presi da sotto il mantello e lo aprii di nuovo leggendolo. La frase acida che udirono le mie orecchie mi fece voltare verso colui che le aveva pronunciata e non mi trattenni in una risposta

"Oh Gourry... quell'uomo non capiva il valore di questo documento....mentre la sottoscritta saprà sfruttarlo al meglio....."

"TI prego, non dirmi che è un altro incantesimo tipo il Guida Slave...."

"Giga Slave, Gourry...Giga...Slave...." continuando a leggere

"E io che ho detto...." ricevendo una mia occhiataccia fulminante "...ad ogni modo...dovresti smetterla di fare queste cose, Lina...." camminandomi finalmente vicino

"Non ho fatto nulla di che, Gourry.....ho solo liberato quel poveraccio da un grosso peso..." ridendo mentre lui sbuffava divertito

"Ok, mi arrendo...come sempre....cosa cè scritto??" abbassandosi un pò per leggere il rotolo

"Allora....dice che esiste un villaggio su una montagna che custodisce il potere di un certo...Dust, signore del tempo. NOn so chi sia ma....pare che chi abita là protegga qualcosa...."

"Quindi....quando partiamo???" rialzandosi con il busto e adocchiando un ristorante.

"Ehm....magari dopo qualcosa di buono...." sorridendogli facendo l'occhiolino, aggrappandomi al suo braccio per dirigerci verso il 'tempio del cibo'...


Nel primissimo pomeriggio, il sole ci lambì nelle campagne parecchi chilometri fuori da Atlas, a metà strada dalla nostra meta. Era caldo, e la troppa luce mi faceva vedere l'orizzonte che sembrava fumare e tremolare, come se fosse un budino troppo gelatinoso. Ansimai la millesima volta, Gourry mi passò la borraccia dell'acqua che accettai avidamente, sperai solo di arrivare presto. Cosa che accadde più di un' ora dopo, con molta fatica nel tenere un passo veloce. Idea di Gourry, che mi convinse ad affrettarci con il risultato che, il cuore quasi mi saliva in gola per lo sforzo, dimenticandosi che on eravamo uguali come fisico. E lui anche se accaldato, era fresco come una rosa! E io sembravo un pollo cotto vivo nel forno....

Finalmente, manco a dirlo, eravamo arrivati. Quando vidi l'enorme fontana e abbeveratoio annesso mi catapultai subito lì, sciacquandomi il viso e un pò i capelli per togliere la calura. Lo stesso fece Gourry che però si sedette a riprendere fiato, mentre vedevamo la gente guardarci in cagnesco, prova che i turisti o avventurieri come noi non erano benvenuti. Sospirai  e terminai di rinfrescarmi osservando intorno. Sembrava di essere in un forno, invece di esserci un pò di refrigerio per l'altezza, anche se non elevata, sentivo il sole picchiarmi in testa prepotentemente. In lontananza, mentre sistemavo i capelli, vidi spuntare un pezzo di quello che sembrava un angolo di tempio in pietra decorato a bassorilievi. Era molto lontano, sembrava alla fine della strada acciottolata e punzecchiai lo spadaccino tirandogli una ciocca di capelli. Si alzò e si incamminammo verso quell'edificio che andava ergendosi a ogni passo dinnanzi a noi, mentre la strada ci conduceva proprio di fronte al portone di ferro. Quando giungemmo davanti, un uomo tarchiato si avvicinò con altri uomini, con aria poco amichevole, chiedendoci il motivo della nostra 'visita'. Decisa ad andare al sodo per il caldo e la stanchezza, facendogli vedere il rotolo gli spiegai che volevo ciò che quel luogo contenesse...e l'uomo mi sorrise beffardamente e mi disse che potevo visitare il luogo e che il documento era falso......senza problemi mi propose di accompagnarmi e, lasciandomi basita, potevo vedere l'oggetto che custodivano!

NOn mi feci ripetere due volte l'invito e lasciai che aprissero le porte, facendoci strada all'interno. MOsaici, pitture colorare alle pareti, mattonelle di ceramica decorate e tante vetrate colorate davano a quel luogo un aspetto...di tutto tranne che un tempio. Vi era un'atmosfera quasi gioiosa in quel luogo e non vi era  niente di sacro. La mia attenzione fu catturata da Gourry che mi posò una mano sulla schiena, si era accorto che ero nervosa e voleva tranquillizzarmi, sapeva sempre quando farmi capire della sua presenza e quando no. Mi rincuorai e sentendo il tepore della sua mano nonostante i vestiti, seguì gli uomini verso una stanza non troppo grande, circolare, semplice nelle decorazioni e con una cupola a vetri colorati con motivi strani, da cui irradiavano tanti lievi fasci di luce colorata che avvolgevano una specie di scrigno di ferro. L'uomo sulla quarantina e vari tagli cicatrizzati sul volto, mi indicò con un braccio lo scrigno e avanzai affiancata da Gourry, trovandomi nervosa dopo aver aperto il coperchio. MI pareva tutto troppo facile, ma decisi, dopo approvazione del mio compagno, di guardare dentro, scoprendo che conteneva uno specchio con manico, quello stile da toeletta in argento intarsiato. Lo presi in mano e lo fissai contrariata, non potevo credere di essere stata presa per i fondelli! MI voltai verso l'uomo infuriata, agitando lo specchio e urlando come una matta

"E' per questo che mi ha permesso di entrare? Perchè è una presa in giro???"

Lui però sorrise e alzando le spalle, disse solamente "Mi spiace che ti sia arrabbiata ma...è quello l'oggetto! Se vuoi che funzioni, devi solo dire...'mostrami'....".

Ok, mi sentì una scema a starlo a sentire, era il colmo! Davvero il colmo!!!!

Rimasi a riflettere un pò, poi decisi che provare on costava nulla e mi piazzai con lo specchio davanti, guardando il mio riflesso, alle mie spalle vedevo il viso di Gourry che mi fissava incerto. Decisi di non voler sapere perchè il suo sguardo tradisse del dubbio e...pronuncia quella parola.

Niente....niente!

DI colpo Gourry mi prese avvolgendomi con le sue braccia e lo specchio cadde a terra emettendo un tonk sordo. Mi abbracciò con tutta la sua forza e tentò di portarmi via di là, mentre mi sentì sollevare calai lo sguardo per terra e un cerchio magico scintillò sotto i miei occhi. Trattenni il fiato per lo spavento, non lo conoscevo, non sapevo cosa fossero quei simboli ma sentivo l'agitazione di Gourry addosso e poi....dal cerchio una miriadi di luci sfrecciarono attorno a noi. Gourry  cercò di uscire ma un muro di fumi neri coprirono tutto, ci attorniarono e lui mi lasciò andare facendomi toccare terra. Vicino a noi, lo specchio vibrava mentre sulla superficie del vetro iniziarono a comparire delle immagini. Una folata di fumo più nero del precedente sbuffò dalle fessure del vetro e mi sentì prendere per mano e trascinare via, Sfoderò la spada di luce e cercò di farsi un varco mentre quella specie di nebbia oscura ci raggiungeva. Per la prima volta no sapevo che fare, non vedevamo più ne la stanza e ne altro e io...rimasi a fissare il mio compagno che menava fendenti a caso.

Quando capì che era inutile, lo fermai aggrappandomi a lui, cercando un ultimo disperato tentativo di scappare. Evocai la levitazione e ci sollevammo da terra, ma il fumo nero parve puntarci e ci avvolse. Persi la concentrazione e caddi a terra, portandomi anche Gourry con me, in un tonfo che mi rimbombò in testa. Quei pochi secondi che ricordo di quegli istanti....sono solo...quelli in cui Gourry urlò il mio nome allungando una mano verso di me e io feci altrettanto stringendogliela nella mia.

Lo guardai negli occhi e poi...oscurità.



Città di Atlas, tarda mattina.

Un piccolo gruppo di mercenari camminava apaticamente per le strade del'imponente città del sapere, mentre osservavano la vita regolare attorno a loro. I tre mercenari, due più maturi e un ragazzo sui venti anni circa, cercavano qualcosa o qualcuno, osservando sopratutto le insegne che riportavano tramite solo disegni o nomi, il tipo di attività. Quando, ormai stufi, si fermarono, il più vecchio disse agli altri "Ok, ragazzi....direi che è inutile continuare a cercare. Più tardi proveremo di nuovo a trovare questo ufficio di lavoro. Che dite di mettere qualcosa sotto i denti???"

"SI Chao....ok...per me va bene, tu amico che fai???" rivolgendosi al giocane accanto a lui.

"AH...eh...va bene...più tardi avremo più fortuna...." grattandosi una guancia.

SI incamminarono verso una taverna aperta che non puzzasse da far schifo e che non portasse pietanze andate a male e dal pessimo sapore come l'ultimo posto dove avevano mangiato. DOpo essersi rifocillati, Chao, capelli radi e baffi sottilissimi e lunghi, iniziò a parlare con il giovane "Senti ragazzo mio, sono tre anni che sei qui con noi....non ti sembra una stupida idea quella che ti aleggia nel cervello???"

Il giovane sollevo gli occhi dal piatto, sorrise e mentre sistemava un pezzo di carne avvolto nella lattuga sui rebbi della forchetta, rispose semplicemente che "VOrrei solo poter fare qualcosa di buono...vi ringrazio tutti per quello che avete fatto in questi anni ma...è ora che io vada. COn voi ho appreso molto ma....fare il mercenario in questo modo non im aggrada....voglio trovare un modo nuovo di vivere..."

"NOOOOO...amico, noi viviamo benissimo...!!!" ulrò l'altro che pareva essere poco più grande di lui

"Eheh...Fry tranquillo. So bene che..anche senza di me le fanciulle non potranno fanno a me no di te...." ridendo di gusto mentre prendeva una buona porzione di purè " ma vedi, io non mi accontento anche s e come vita non è male...vi aiuterò a trovare un incarico e poi....poi andrò via...."

I due che lo ascoltavano, rimasero seri e tristi a fissarsi reciprocamente, poi tornarono a bere birra mentre le cameriere volteggiavano fra i tavoli.

COn il sole ormai alto, i tre trovarono finalmente l'ufficio del lavoro, riuscendo anche a trovare un impiego ben pagato. COn i documenti in mano, sulla strada, i due salutarono il ragazzo che, ormai deciso, si avviava verso una meta ancora da decidere.

Sospirò profondamente, non aveva idea di cosa fare della sua vita  adesso, dopo aver deciso di scappare dalla famiglia prima e di non essere più un mercenario alla buona dopo. Aveva accettato di far parte della 'Dangerous warriors'  dopo aver battuto un membro che, maleducatamente, aveva tentato di abbordare forzatamente una cameriera. Fu allora che, da spadaccino mercenario vagabondo, aveva trovato un modo poter usare le sue abilità al di fuori di una armata di un impero. Tutti erano diventati suoi amici, aveva cercato di dar loro uno scopo per vivere rispetto al precedente, rubare e far scorrerie, facendoli invece abituare a impieghi  e lavori occasionali nei luoghi dove si spostavano. Ma ora, si sentiva oppresso o forse stanco, non sapeva, voleva solo trovare un altro luogo dove sentirsi utile finchè gli andava bene.

Camminò perso nei suoi pensieri, senza badare a dove andasse, finchè un urlo non lo fece tornare alla realtà. Vide un uomo, ammantato di nero, sfrecciare fra le bancarelle e i passanti levitando. Un gruppo di persone lo seguivano in volo lanciando incantesimi per catturarlo. Lui sembrava sapersi destreggiare con la magia ed era abbastanza agile da scanzarsi a ogni cosa che gli inseguitori gli lanciassero contro. Quando uno di loro urlò a tutti della strada di mettersi al riparo e che lui era un ricercato, il ragazzo sfoderò la spada e attese il tizio in nero in un angolo, una traversa dopo. Nel frangente in cui  lui era ormai sopraggiunto, uscì di scatto mentre questi era intento a fissare gli inseguitori e gli diede un colpo di piatto sul petto senza ferirlo, tramortendolo. Appena vide che stava per rialzarsi anche se intontito, gli diede un colpo di elsa sul capo che lo fece andare nel mondo dei sogni. Un colpo di fireball esplose a pochi passi da lui, facendolo spaventare, mentre una ragazza giungeva volando verso di lui e no mo lto contenta. Quando si posò a terra e lui la vide, lei si inalberò maggiormente e sbraitò contro di lui sorprendendolo "Ehi...tu....spero per te che tu non sia un cacciatore di taglie...."

"Ehm...no...veramente...."

"Quell'uomo è mio!! Sono due giorni che lo seguo e ora tu lo hai preso?? Perchè??" imbronciandosi

"Bè...ecco..." grattandosi una guancia "in realtà ho visto che non riuscivate a prenderlo e così..."

"Cosa????? COme ti permetti, cercavamo di prenderlo a modo nostro, non in questi barbari modi...." fissando l'uomo che ronfava ai suoi piedi "Tu chi sei???" incrociando le braccia

"Bè signorinella, prima dovrebbe essere la persona che domanda a presentarsi..." sistemando la spada nel fodero sorridendole

"Dì un'altra volta 'signorinella' e ti giuro che ti bruciacchio il sedere con una fireball.....io sono Lina Inverse, maga avventuriera e attualmente cacciatrice ufficiale per conto del Gran sacerdote di Atlas, per catturare e processare coloro che vanno contro ai precetti del tempio.....allora..?? Tu chi sei????"

"IO...io sono...." ma il resto del gruppo giunse infine in quel momento, altri tre maghi lo fronteggiarono e lui, per evitare problemi, arretrò e permise loro di prendere l'uomo nacora privo di sensi. Uno di loro lo ringraziò e andarono via dopo averlo legato. La ragazza però non li seguì, ma rimase a guardarlo malamente mentre lui iniziava a essere nervoso "Scusa...perchè sei arrabbiata con me? NOn dirmi che preferivi che i tuoi amici prendessero l'uomo per una qualche ricompensa..." ridacchiando divertito.

"Senti un pò, brutta testa vuota, se non lo avessi capito io sono un cacciatrice di taglie, ovvero, catturo persone per avere la ricompensa e quelli...on sono miei amici bensì altri cacciatori ufficiali chiamati per dividere i lavori ma...questo tizio era più sfuggente degli altri...e ci siamo accordati per seguirlo tutti……. il primo che lo catturava prendeva tutto....ma tu, brutto ficcanaso, hai mandato all'aria il mio piano e ora dovrò dividere la ricompensa con gli altri...." segnandolo con un dito inviperita " ...e ancora non mi hai detto il tuo nome...."

"IO sono Gourry...Gourry Gabriev...e sono un mercenario vagabondo..."

"...mmmhhhh...io credo invece che tu...non sia tanto 'pulito' come vuoi far sembrare...." girandogli attorno in fare indagatore.

"Ehi ragazzina...guarda che io non ho fatto altro se non tramortire quel tizio...non è che invece vuoi provarci con me e prendi una scusa???" ridendo mentre gli posava una mano sulla testa carezzandola. "Toglimi le mani di dosso...lo sai chi sono io??" dandogli uno spintone violento "Sei una bambina dagli occhi grandi che vuole fare l'adulta...il fatto che tu sappia qualcosa di magia non vuol dire che sei  una pericolosa cattura banditi...."

"Oh no..infatti...io sono il terrore dei banditi...è diverso....." prendendolo in giro "senti un pò, a me non piace il tuo modo di fare, spadaccino, lo sai che se voglio posso farti incarcerare per i crimini che voglio??? E magari mentre sei dentro per crimini inventati, posso scoprire chi sei realmente e darti qualche mese o anno di carcere a mio piacimento...."

"Uff...ragazzina torna a casa, sei troppo piccola per queste cose..." voltandosi e andandosene, vendendo poi sfrecciare lampi di luce da tutte le parti.

"Brutto cafone!! A una Signorina non si danno mai le spalle non lo sapevi????"

"Io vedo solo una bambina veramente...." grattandosi un orecchio, mentre si guardava intorno scoprendo che la gente li fissava stranita, mentre lei pareva non farci caso e sbraitava come una forsennata.

"Ok...ora ti catturo veramente, arrenditi o sarò costretta a usare la forza..."

"Tò...là cè la tua maestra, vai da lei va, fa la brava...." spingendola verso la scuola poco distante, cosa che la fece incavolare maggiormente "...ok, ora basta! Adesso vedrai la mia potenza!!!!" iniziando a recitare una formula, mentre un carro del postino sfrecciava veloce verso di loro.

Lina si accorse del carro e si scansò, Gourry allungò una mano e fece leva sul braccio per tenersi al carro e nascondersi dentro dopo aver aperto la porta. Uno dei trucchi che il gruppo di mercenari gli aveva insegnato come via di fuga o di nascondiglio, 'sfrutta qualunque cosa si muova', gli avevano sempre detto.
Lina cercò con gli occhi il ragazzo ma questi, ormai fuggito, la fissava dalla finestra posteriore, vedendola dimenarsi come una isterica per quello che lei riteneva un affronto. Quando fu abbastanza lontano e il carro parve rallentare la corsa ma non fermarsi, lui aprì la porta e lestamente saltò via, ritrovandosi davanti una locanda. Decise di prendere una camera per la notte e si ritrovò dopo parecchio, in un letto vero, non il pagliericcio solito dove dormiva nella tenda con i compagni del gruppo.

Mentre si sciacquava il viso nel catino, tornò con la mente a poche ore prima, a come era riuscito a inimicarsi una (falsa) cacciatrice di quel posto solo tramortendo un malvivente. Si chiese se tutte le bambine fossero strane da quelle parti, così 'mascoline' come carattere e modi di fare e se, rispetto al luogo dove era nato, le donne potessero ambire a lavori maschili come quello. Lei gli era sembrata una ragazzina ancora troppo piccola per catturare briganti, per scorazzare per le strade a inseguire cattivi ma sopratutto, per fronteggiare un uomo come lui alto e robusto che con uno schiaffo avrebbe potuto 'calmarla'.

Sorrise nel ricordarla imbronciata e si buttò sul letto, addormentandosi all'istante.

Allora, come detto , non era nella mia idea postare altre fic, ma Raffy mi ha convinta e dedico a lei questa fic, sperando di mantenere l'aspettativa che lei ha con questo primo pezzo^^


   
 
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