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Autore: AliceWonderland    09/09/2011    1 recensioni
E' giunto il momento per Valon, Alister e Raphael di riprendere in mano le proprie vite e di lasciarsi finalmente alle spalle la triste avventura vissuta alla Doma. Quale futuro attende i nostri tre baldi giovani? Riusciranno a coltivare la loro amicizia? E quali sentimenti sbocceranno ora che l'Orichalcos è svanito per sempre dalle loro vite? No Pro! Ad offrire loro aiuto ci penserà... (Pastshipping)
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Doma, Maximilian Pegasus, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: i personaggi presenti in questa fanfic appartengono al loro rispettivo creatore. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro. Buona lettura!



-02:L'ora della partenza-



-Che cosa? Valon-boy non è qui?- apprese Charlotte, una volta ristabilita la calma nella camera -E dove si trova?-;
-Questo non so dirtelo- rispose Raphael, guardando fuori dalla finestra, pensieroso -Quando ho chiesto di lui al personale dell'ospedale, nessuno ha saputo dirmi nulla-;
-Qui stiamo tutti bene, perché per lui dovrebbe essere diverso?- disse Alister, fissando il vassoio di paste, indeciso su quale scegliere -Potrebbe anche trovarsi in qualche altro ospedale-;
-O peggio: è scappato senza neanche salutare. Che razza di...-continuò l’americana, agguantando uno dei pasticcini che il vicino stava scegliendo -Se solo sapessimo dove trovarlo- brontolò, ingoiandolo senza troppi complimenti, sotto le occhiatacce truci del rosso.
-Umpf! Be’, prima di entrare nell'organizzazione, viveva in Spagna, in una specie di orfanotrofio. L'avevo letto di sfuggita negli archivi della Paradius, tempo fa-;
-Allora è possibile che sia tornato là- dedusse il biondo.
-Che sia in Spagna o a scalare il K2 sui pattini a rotelle, avrebbe potuto preoccuparsi di salutare o lasciare per lo meno un biglietto, quel mascarpone-;
-Si dice mascalzone-;
-E io che ho detto? Ad ogni modo, non è questa la maniera di comportarsi coi propri compagni di disavventurPFUH!-.
Alister riempì la bocca della ragazzina di paste, zittendola, prima che si perdesse nei particolari.
-Abbiamo capito, ma non credo di potergli dare torto. In fondo anche io non vedo l’ora di tornare a casa e riprendere una vita normale... Senza rompiscatole intorno- sottolineò dopo una breve pausa, fissando l'interessata ingoiare con difficoltà il boccone.
-Cough! Hon ti shtarahi hifehendo a he, sfhero!- bofonchiò, indispettita, Charlotte -E fhomunhue... chomp!, voi siete stati compagni per anni. Non vi interessa scoprire se anche lui sta bene?-;
-No, a impicciarti abbastanza delle vite altrui ci pensi già tu. E poi, Valon sa cavarsela-.
Raphael inarcò le sopracciglia, dissentendo silenziosamente, visti i precedenti del giovane motociclista.
-...a modo suo, intendo- precisò il compagno -Te lo ripeto, ragazzina: l'unica cosa che desidero in questo momento è tornarmene a casa-;
-Uff- sospirò Charlotte, delusa -Quindi tornerete ognuno a casa propria e fine?-;
-Esatto. Partirò per l'Italia appena possibile. Raphael?-.
Il ragazzo trasalì.
-Per quanto mi riguarda, dovrò essere a Parigi entro domani sera per un appuntamento col notaio di famiglia...-;
-Notaio?- chiese lei -Già fai testamento? Andiamo, non buttarti giù in questa maniera. La tua nuova vita è appena cominciata-;
-Non si tratta del testamento. Si tratta dell'eredità. Dell'azienda di famigl...-;
-EEEH? Azienda di famiglia?- esclamarono Charlotte e Alister all'unisono.
-Il nostro bisonte a capo di un’azienda?- disse l'americana -Caspita, bisognerà fare qualcosa per quella faccia da bue rattristato o l'immagine andrà persa ancor prima di cominciare…-.
I due la ignorarono.
-Davvero sarai a capo di un'azienda?- chiese Alister, ancora stupito -E di cosa ti occuperai?-;
-Non conosco ancora i dettagli. In tutto questo tempo, dell’azienda si è sempre occupato l’assistente di mio padre. Per quello che ricordo, credo abbia a che fare con la produzione di Dueling Disk e apparecchiature simili, in Europa- spiegò il biondo.
-Produzione di Dueling Disk in Europa, hai detto?- ripeté Charlotte, voltandosi interessata.
-L'impresa della mia famiglia dirigeva filiali in tutta Europa-;
-Complimenti, ti sei appena messo in competizione con l’impero Kaiba- lo mise al corrente lei, buttandosi sul letto, accanto ad Alister.
-Cosa?- sussultò quest'ultimo.
-E’ così. Ora ti spiego com’è il giro, amico: devi sapere che al mondo sono solo due le grandi aziende che da sempre si contendono il primato di produzione di tecnologie di duello, e lottano piuttosto aspramente fra loro per assicurarsi proficue collaborazioni con lo zio Pegasus e l’I2-;
-Soltanto due?-;
-Già, è un business piuttosto spietato. La prima la conoscete bene, si tratta della Kaiba Corporation-;
-E l’altra?- domandò Raphael.
-La Schroeder Corporation, rivale da sempre della Kaiba Corp.-;
-La Schroeder Corporation? Non l’ho mai sentita nominare- ammise Alister, perplesso.
-Diciamo che in tutti questi anni di rivalità è sempre riuscita a prevalere l’azienda del nostro Seto- raccontò Charlotte -La Kaiba Corp. vende i suoi prodotti in tutto il mondo, mentre la Schroeder Corp. ha esteso più che altro un monopoli in Europa-;
-Monopolio-;
-Quello. Sta di fatto che se l’azienda di Raphael è l’unica a produrre in catena le tecnologie di duello sviluppate in Europa, questo vuol per forza dire che sicuramente lavorerà e produrrà quelle progettate da Siegfried Von Schroeder e dai suoi esperti- concluse -E' come una piramide: a sovrastarla c'è l'Industrial Illusion, che ha dato vita al mondo delle carte e dei duelli, sotto, ma non meno importanti la Kaiba e la Schroeder Corp., che ne hanno promosso la diffusione tramite tecnologie di duello sempre più innovative, infine le aziende che collaborano con queste ultime allo sviluppo e ne producono le componenti-.
I due ragazzi si guardarono colpiti. Alister non riusciva a credere che il suo vecchio compagno sarebbe stato presto a capo di un'impresa tanto importante...
-Siegfried Von Schroeder- ripeterono con grave solennità.
Charlotte annuì, seria: -Sì. Siegfried Von Schroeder- confermò cupamente.
-E… che tipo è?-;
-Oh, adorabile!- lo rassicurò l’americana -Non ho mai conosciuto un uomo più raffinato ed elegante di Siegfried Von Schroeder! Ti piacerà Raphael, ha delle maniere squisite ed è sempre così ben disposto-;
Alister alzò gli occhi al soffitto: -Il contrario di Kaiba, insomma-.
Charlotte continuò: -Certo, tempo fa ha interamente sabotato il torneo internazionale organizzato dalla Kaiba Corp., per gelosia e astio nei riguardi di Kaiba-boy, ma cosa volete che sia, tutti facciamo degli errori, ogni tanto. Errare è sano!-;
-E’ umano- la riprese Alister, indispettito.
-Quel che è. Ma direi di non perderci in chiacchiere. E’ ora di partire- fece lei, lanciando un'occhiata all'orologio e saltando giù dal letto.
-Partire?- ripeterono i due ragazzi -Cosa vuoi dire?- chiese il più piccolo -Hai intenzione d-di partire anche tu... con noi?-balbettò, terrorizzato alla sola idea.
-Ovviamente, Ally. Visto che siete appena entrati in un mondo freddo e spietato avrete bisogno della mia ala protettrice-;
-Prima vivevamo a Ponyland, invece- borbottò Alister, stizzito –Stammi a sentire: non ho bisogno di nessuna ala protettrice. So cavarmela benissimo da solo-;
-Non devi preoccuparti, lo faccio volentieri. Gli amici servono a questo, e poi, dopo quest’orribile avventura, credo che mi prenderò un mesetto lunatico per ritemprare la mia geniale mente-;
-Sabbatico, non lunatico!- scoppiò il ragazzo, disturbato da quei continui errori -E io non ti voglio fra i piedi!-;
-Tu perderai tutti gli amici, con questo tuo caratteraccio, Ally-;
-E finiscila di chiamarmi Ally!-;
Raphael li fissò, incerto sul da farsi: -Allora...-;
-Ti chiamo come voglio; è una mia manifestazione d’affetto, ci hai mai pensato?-;
-Ah si? Allora sappi che questo tuo perenne affetto mi soffoca-;
-Ragazzi?-;
-Allora fatti aiutare!-;
-Starmi lontana è il migliore aiuto che tu possa darmi!-.
Raphael fissò la scena esasperato e, alzandosi, procedette verso la porta, uscendo dalla stanza.
-Vi aspetto fuori. Avvertitemi quando vi sarete messi d’accordo-.

Aeroporto privato dell’I2, il pomeriggio stesso...
-Ricordami perché ho accettato- sospirò Alister, trascinandosi verso l'imbarco.
-Perché ha minacciato di metterci contro tutte le compagnie aeree, facendoci passare per dei terroristi- disse Raphael, rassegnato.
-Come pensavo. Le basta sbattere in faccia alla gente il proprio nome e tutti sono ai suoi ordini. Proprio il tipo di persone dalla quale preferisco tenermi alla larga-;
-Siamo qui!- esclamò Charlotte, al contempo, sventolando le braccia su e giù, mentre la limousine scura di Pegasus li raggiungeva.
-Ben trovata, Charlotte! Dunque, sono questi gli amici di cui mi hai tanto parlato?- domandò l'uomo, presentandosi ai due, seguito dalle numerose e minacciose guardie del corpo.
-Siamo desolati per il disturbo, signor Pegasus- bofonchiarono i due ragazzi, muovendo un leggero inchino di fronte al multimiliardario, più per timore di essere riconosciuti da quest'ultimo che per rispetto...
Questo li osservò un po’ perplesso, poi sfoderò un sorriso smagliante e bonario.
-Ragazzi, ragazzi, ma non dovete neanche dirlo per scherzo. Bando ai convenevoli; gli amici della mia principessa sono anche i miei, pertanto non potevo di certo lasciarvi viaggiare in un comune aereo di linea. Godetevi la traversata sul nostro nuovo, splendente gioiellino, mi raccomando- disse indicando l’enorme jet alle loro spalle.
-Ve l’avevo detto che gli sareste stati simpatici- ammiccò Charlotte.
Insomma, alla fine avevano deciso, anzi, Charlotte aveva deciso per loro, che quel pomeriggio, usufruendo del jet dell’I2, sarebbero partiti per l’Europa. Raphael sarebbe tornato a Parigi, mentre Alister avrebbe raggiunto Pisa, la città natale del padre. Dell'americana non conoscevano ancora la meta precisa, e la cosa cominciava a preoccupare non poco i due compagni. Mentre attendevano che gli addetti ai bagagli uscissero dal jet, Maximillian Pegasus si voltò verso la nipote con aria melanconica.
-Sono dispiaciuto, Charlotte. E’ appena terminata quest’orribile avventura e tu già vuoi ripartire. Speravo di passare un po’ di tempo con te prima dell’inizio del nuovo anno scolastico- ammise guardandola imbarcare i suoi numerosi strumenti musicali uno ad uno.
Charlotte fece capolino da dietro un pesante clavicembalo, già sistemato sul montacarichi, e alzò un pollice verso l’uomo.
-Asciuga le tue lacrime, zio Pegasus. Questo viaggio nell'antico continente contribuirà a migliorare la mia già impeccabile formazione musicale- disse con teatralità -Quest’esperienza mi formerà e soprattutto mi ricaricherà di energie positive. Quando sarò tornata i miei testi faranno concorrenza a quelli di Andrew Lloyd Webber!-;
-E va bene, così sia. Se è a scopo didattico non discuto- cedette Maximillian -Ma ricordati di apparire in tv almeno due volte al giorno per salutarmi e dirmi che va tutto bene-;
-Nessun problema!-;
-Che famiglia di egocentrici- sospirarono Alister e Raphael, fissando la scena poggiati ai corrimano delle scalette.
-Buon viaggio, ragazzi- li salutò l'americano -Farete scalo a Parigi e poi diritti verso Pisa-.
-E' la prima volta che salgo su di un aereo senza pilota. E' davvero tecnologico e lussuoso all'inverosimile. Sono in pochi al mondo a sfruttarli- disse Alister, entrandovi e guardandosi intorno meravigliato -Raphael, cos'hai?-;
-Senza... pilota?-;
-Sì, tutto computerizzato- annuì il rosso, prendendo posto -Ne avevo già sentito parlare, ma viaggiarci è davvero un altro paio di maniche-;
-Oh, perfetto-;
-Siete pronti per il decollo?- annunciò Charlotte, entusiasta, superandoli, gettandosi sui confortevoli divanetti di pelle e stringendosi le cinture attorno ai fianchi -Vai col decollo!-.
-Fate buon viaggio, guys! E non passate per il Triangolo delle Bermuda!- si raccomandò il multimiliardario.
-A presto!- salutò la ragazzina da dietro gli spessi oblò.
-Riguardatevi, miss Pegasus!- la salutarono Crokets e Saruwatari, sventolando i loro fazzoletti verso l'aereo che già svaniva lungo la linea d'orizzonte.

Continua...

Salve! Salve! ALOHA!
Avete appena letto “The secondo capitolo”! Eeeh, lo so, i capitoli di questa FF sono piuttosto corti! Non è da me, vero? Be’, d'altronde questa storia non supererà i sei capitoli e sarà molto ''leggera'' di trama, rispetto alle precedenti.
Mi piace definirla “FF di presentazione”, perchè servirà a introdurre questi 'nuovi' personaggi, i loro caratteri e tutto ciò che li riguardata, in modo da fornire le debite spiegazioni al lettore anche per le prossime storie che pubblicherò su di loro! Una FF Prologo! Perciò godetevela senza troppo affanno, ma non temete...(Alice vestita da Parca) Di tempo per trame artificiose ve ne sarà a iosa! Scatenerò i miei personaggi, la mia banda mostruosa! Mwahahahah!
Orbene, direi di avviarci verso la conclusione di codesto sproloquio! Ringrazio tanto chiunque abbia posato gli occhi su questa storia, e Soe Mame per la recensione! Spero che questa seconda puntata di 'delirio' non ti abbia delusa.
I nostri “eroi” si apprestano a fare ritorno in Europa! Riusciranno a giungervi sani e salvi? Risvolti del tutto inaspettati attendono i nostri impavidi! Non perdete il prossimo capitolo: “03: Viaggi e dintorni!”.
A presto!

+AliceWonderland+(momentaneamente detta: The Return!)
  
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