Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: giurama    09/09/2011    0 recensioni
Un momento intimo di Caius e Athenodora, il primo incontro fra Chelsea e Aro, L'unione al clan di Heidi alla fine del '500, un normale giorno di "lavoro" di Felix, Jane e Alec.
Tutte storie senza legami, tutte con uno sfondo artistico come l'Art Nouveau, l'impressionismo...
buona lettura
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Volturi
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'I millenni sono lenti a passare'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Il ritratto segreto di Hans Holbein

[Heidi]

 

-Ti prego Hilda. E’ un’affare urgente!- 

La donna sospirò stressata.

-Heidi, che posso dirti? Fa’ quello che vuoi! Vai, ma torna presto, te ne prego!- 

Heidi sorrise, maliziosa, soddisfatta, e con superbia se ne andò; a passo svelto decisa a raggiungere Hans. 

Passò del tempo, mesi, prima del suo arrivo in Inghilterra, ma la fatica del viaggio fu ricompensata...

Con la sua bellezza travolgente e il suo potere d’ammaliare non le fu difficile avvicinare il pittore, che passeggiava nel cortile del palazzo. Il Palazzo di Hampton Court, la corte del re Enrico VIII e della sua regina Caterina Howard.

Era il 15 novembre 1541 e il clima a corte non era esattamente dei migliori, la regina era stata da poco arrestata e incarcerata nella torre di Londra.

-Povera, stupida bambinetta umana- pensò Heidi. Tradire il re, un re che faceva uccidere le mogli come si cambiava la biancheria intima...

Comunque raggiunse l’uomo che cercava, gli fece una riverenza allungandogli la mano pallida che il pittore baciò. Era visibilmente affascinato dalla bellezza di Heidi. 

-E voi chi sareste...?- domandò timidamente.

-Mi chiamo Hedi Von Hammersmark...- rispose.

-Oh, siete una mia compaesana. Che piacere...- iniziò. -E deduco che siate nobile.-

-Oh, non esattamente, sono la vedova del conte Von Hammersmark. Forse lo conoscevate...- buttò lei sul vago.

-No, non ho avuto il piacere di averlo conosciuto. Ma ditemi, siete qui per invito del re!?-

Lei gli volteggiò attorno.

-Decisamente no, sono qui di passaggio ma volevo incontrare il grande pittore di Sua Maestà: Hans Holbein!-

Lui si fece serio.

-Se non siete qui per invito allora come avete fatto a entrare!?- era preoccupato.

-Oh... segreto di donna. Ho... “aggirato” una guardia o due...- disse sfiorandogli il mento con le labbra rosse. Quell’uomo era un artista, una persona in gamba, ma di certo non era molto attraente e per questo lei si dovette sforzare di essere sensuale e tentatrice.

-Siete straordinaria lady Hammersmark.- sussurrò.

-Bene. Sono onorata di averla incontrata signor Holbein. Rimarrò a Londra per qualche tempo, sono certa che la rivedrò.- fece un cortese inchino e se ne andò per la strada da dove era venuta sicura di averlo conquistato. Voleva un suo ritratto e l’avrebbe ottenuto di sicuro. 

 

 

-Lady Heidi! Lady Heidi!-

Si sentì chiamare la vampira. Hans era dietro di lei che affannato le veniva incontro.

-Lady Heidi avete sentito la notizia!? Catherine Howard! Sarà giustiziata a breve! Insieme al suo amante Culpeper e alla sua governante.-

Lei aveva uno sguardo rilassato.

-Poco male, anzi, meglio per il re e per il suo regno, eliminare le debolezze.-

Lui era sorpreso e amareggiato.

-Ma come!? Non v’importa che una povera ragazza venga uccisa!?-

Lei gli sorrise.

-Mio caro Holbein, è stata stupida e ingenua. Ha tradito il re... Così è la vita! Cambiamo argomento per favore...-

Lui annuì e le offrì il braccio, così si avviarono verso Hampton Court.

-Sapete, Lady Hammersmark...-

-Heidi. Chiamatemi pure Heidi o, se preferite, Lady Heidi. Io posso chiamarvi Hans?-

-Certamente, Lady Heidi. Dunque, ho chiesto al re, diciamo, un favore.- iniziò vago.

-Di che si tratta?- chiese sfoderando una finta curiosità degna di un attrice esperta.

-Ho parlato di Voi al re... ed è curioso di conoscervi!- esclamò felice. Ma Heidi era furba, astuta e un’attrice esperta. Nulla doveva essere scontato o semplice, ne sospetto.

-Oh... io! Hans siete stato fantastico! Come potrò mai ringraziarvi?- rispose allegra. 

-No, no, no... io devo ritornare in Germania a breve. Non posso permettermi un simile ritardo! Oh, che peccato, siete stato gentilissimo! Però, debbo rifiutare...-

Lui parve deluso.

-Ma no! Che dite lady Heidi!? Non potete mandare una lettera per annunciare della vostra permanenza qui? Quali urgenti impegni avrete mai!?- replicò.

-Non so Hans...- sospirò. -Forse potrei almeno presentarmi al re...- cominciò. 

Lui scosse la testa.

-Lady, a dire la verità ho convinto il sovrano perché era distratto e sovra pensiero, ha tante preoccupazioni con la regina. Non penso sia il caso di fargli fare improvvise nuove conoscenze. Non credete?- 

Lei annuì triste.

-In questo caso Hans, credo che partirò a breve ma, non dubitate: non mi scorderò mai di Voi mio caro.-

-Non potete rimanere fino all’esecuzione di sua Maestà?- cercò di convincerla.

-E nel frattempo mandare una lettera con annunciata la vostra permanenza!?- 

-Siete un tipo caparbio signor Hans Holbein!- sorrise compiaciuta Heidi. 

-E va bene. Sia come volete. Ci vedremo presto...-

Fece un inchino profondo e se ne andò, soddisfatta e sapendo di essere seguita con lo sguardo dalla sua preda. Ridendo se ne andò.

 

 

Febbraio. Freddo. Tetro. 

Ricordava solo morte e devastazione. 

Adesso un’altra morte stava per sopraggiungere, Catherine Howard. Stava per essere giustiziata insieme alla sua governante.

La prima fu una morte veloce. Per la regina fu diverso.

Heidi poteva guardare tutta la scena da lontano, era una vampira, vedeva benissimo.

Era terrorizzata dalla vista del sangue della dama di compagnia, fissava tremante il ceppo su cui poggiare la testa. Il duca vicino a lei, con dolcezza le sussurrò “è ora”. Lei annuì e mosse qualche passo in avanti per parlare alla folla lì presente.

-Mi sto approssimando qui per... per morire.- balbettò.

A quelle parole si udì una voce urlare “è quello che meritate”, ma per la piccola bambina fu come se nessuno avesse aperto bocca, quindi continuò, tremando più di prima.

“Io muoio da regina. Ma preferirei di certo morire come moglie di Culpeper” 

Ci fu un disaccordo generale fra la folla.

Heidi vide la donna accanto a lei urlare “è una vergogna!” e un uomo aggiungere “ma che aspettate ad ammazzarla!?”.

La bambina non riuscì più a fare altro se non inginocchiarsi davanti al pezzo di legno insaguinato. Alzò il viso al cielo e disse “la vita è davvero meravigliosa”. Poi appoggiò le delicate e pallide mani sul ceppo seguite dalla testa. 

Il boia appoggiò l’ascia sulla sua nuca, insaguinandola di piccole gocce di sangue. Heidi sentì quell’odore meraviglioso, ma resistette alla tentazione.

L’uomo in nero sollevò l’arma e tranciò la testa della giovane in un colpo rapido.

Era morta.

Heidi chinò il capo in segno di rispetto che doveva simulare come “nobile donna umana”. 

-Vogliamo tornare a palazzo mio caro Hans?- cominciò.

-La mia regina, le avevo fatto un bel ritratto, come lo avevo fatto ad Anna di Clevès tre anni fa... Ma lei era... speciale.-

Heidi gli appoggiò una mano sulla spalla e gli chiese di accompagnarla al palazzo, di nuovo. Così andarono.

-Mi stavate dicendo di aver dipinto Catherine Howard e Anna di Clevès, chi altri?-

Lui sbuffò.

-Il principe figlio di sua Maestà... Sua Maestà in persona...-

Heidi annuì pensierosa.

-E riguardo alle mogli del re?-

-Erano tutte graziose ma non veramente belle...- rispose svogliato.

-Nei vostri dipinti imbellite chiunque, mi chiedo se riuscireste a imbellire una donna già... attraente...- buttò giù vaga.

Lui la guardo divertito.

-Come Voi?- 

Lei finse una timida risatina.

-Mi lusingate...- iniziò.

-Io dico solo la verità Madame.- asserì lui scherzoso.

-Be’ se pensate questo... Vi ringrazio. Comunque si, riuscireste a realizzare un vero capolavoro?- chiese.

Lui la fissò pensieroso.

-Io penso... no, sostengo che sarebbe una vera e propria opera d’arte.-

Lei annuì. Poi si congedò.

“E’ fatta” pensò.

***

-Dunque voi sareste la famosa Lady Heidi Von Hammersmark...- decretò il re dopo una lunga attesa.

Lei annuì.

-Si, vostra Grazia. Vi ringrazio per avermi concesso di conoscere Vostra Signoria a Corte.-

Lui sorrise, poi tossì e si risedette. Era vecchio, brutto e grasso, con una terribile tosse e una gamba malconcia... Pensare che da giovane era un bell’uomo...

-Bene, siete la benvenuta. Potrete rimanere a Corte.- concluse ricominciando a tossire.

-Vi ringrazio ulteriormente, Vostra altezza. Non so come ringraziarvi...- s’inchinò e raggiunse Holbein nella sala adiacente.

-Oh mio caro, siete stato gentilissimo!- lui arrossì. 

-My Lady vorrei... chiedervi un favore.- 

-Oh ditemi, qualsiasi cosa!-

Lui si schiarì la voce e iniziò.

-Vorrei dipingervi... per me sarebbe un piacere!- 

Lei sorrise.

-Ma certo, e vi pagherò abbondantemente per i Vostri servigi.-

Lui sfoderò una terribile smorfia.

-Ecco... al momento sono impegnato a dipingere Sua Maestà. E non vuole che io operi altrove, desidera che... io sia concentrato. Potrei farlo... in segreto?-

Lei sorrise e lo baciò con la lingua controllando a stento la sua sete.

-Sarà un piacere. Au revoir.-

 

***

 

Ci vollero 3 anni per concludere i quadri di Lady Heidi dato che Hans pitturava una notte o due alla settimana e che nel ’43 circa morì. I dipinti erano due: uno chiamato “Lady Heidi Von Hammersmark”, l’altro denominato “Adelaide”.

Il primo rappresentava Heidi vestita con la moda dell’epoca, il secondo raffigurava una splendida donna seminuda su un letto.

Heidi li pagò una cifra esorbitante e fin troppo esagerata e poi scomparve senza dare spiegazioni a nessuno. Tornò da Hilda nascondendo i dipinti e raccontando di aver viaggiato per l’Europa, dopo pochissimi anni il clan venne distrutto dai Volturi, la sua amica Vittoria scappò, lei si pentì e accettò l’offerta di un certo “Aro” di far parte della sua famiglia. 

Secoli e secoli dopo, nel suo piccolo appartamento a Volterra, su una parete ci sono dei dipinti vari: una pop-art, un quadro espressionista, uno futurista, uno tipicamente romantico e quello al centro è “Lady Heidi Von Hammersmark”.

Un altro quadro è stato regalato da Heidi al suo amante nella Guardia, che lo tiene gelosamente appeso alla parete davanti al suo letto, è “Adelaide”.

Il ritratto segreto di Hans Holbein.

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: giurama