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Autore: lupacchiotta89    09/09/2011    0 recensioni
Salve a tutti! Reneesme comincia a frequentare la Forks high School quando il suo corpo smette di crescere. La nostra cara Nessie farà amicizia? troverà un ragazzo o si accorgerà di Jake? lo scoprirete solo leggendo!
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve, ecco il secondo capitolo!  beh non so, spero che vi piaccia e che qualcuno mi dica che ne pensa, grazie a chi ha letto :D


Recensiteeeeeeeeeee per favore :D
baci a presto







                                                                                        Another Story
                                                                                                          - Capitolo due -
                                                                        

                                                                                                               Cominciano i guai





Il resto della giornata trascorse tranquillamente prima di arrivare all'ora di pranzo.
Avevo conosciuto una ragazza a lezione di matematica, che si era presentata con allegria e mi aveva anche fatto tenerezza
<< Ciao mi chiamo Hope! >>  aveva detto mostrando un sorriso  che brillava grazie ai suoi denti bianchissimi, incorniciato da due labbra piene e rosee
<< Ciao il mio nome è Reneesme, ma tutti mi chiamano Nessie >>  le avevo risposto indicandole la collana che portavo al collo
 Il resto era venuto da se, avevamo cominciato a parlare un pò di tutto, vestiti, ragazzi, musica e non avevo ascoltato una singola parola pronunciata dai professori quella mattina, se non quando avevano chiamato l'appello.
Hope, con quei capelli biondi, che si propagavano in onde morbide sulle sue spalle e quegli occhi verdi brillanti, attirava parecchio gli sguardi dei ragazzi nei corridoi, e non solo per il suo visino grazioso, ma anche per il corpo longilineo che si ritrovava.
Insomma era proprio una bella ragazza, e non era antipatica come molte delle altre che si davano arie da gran donna.
Io e Hope, stavamo riponendo le cose nei rispettivi armadietti e ci saremmo incontrate in sala mensa per scegliere il tavolo.
Ovviamente non avevo calcolato che avrei incontrato al 99% Sam.
Infatti tre secondi prima di cantare vittoria sentii la sua voce, da dietro le mie spalle
<<  Ehilà Nessie! >> mi salutò con fare amichevole.
Non gli risposi, non volevo avere niente a che fare con uno come lui, era già stato abbastanza fastidioso di mattina, se aveva intenzione di continuare così non aveva capito proprio niente.
<< Oi? ma mi ascolti? >> continuò sventolandomi una mano davanti al viso.
Chiusi l'armadietto in religioso silenzio e mi girai per recarmi in sala mensa dove Hope mi aspettava
<< Eddai Nessie! stavo scherzando stamattina >> disse sbarrandomi la strada con uno sguardo scocciato
<< Reneesme >> sussurrai
<< Come? >> domandò
<< Ho detto Reneesme >> ripetei con più calma. Forse avevo reagito eccessivamente con lui, magari era solo un modo bizzarro per fare conoscenza. Infondo non sembrava un cattivo ragazzo
<< E che significa Ren..eesme? >> chiese tentennando sull'ultima parola
<< E' il mio nome >> risposi alzando le spalle e mi diressi nuovamente verso la mensa seguita a ruota da Sam.


Arrivati in mensa vidi subito Hope seduta ad un tavolo che si sbracciava per farsi vedere, la raggiunsi e le presentai Sam
<< Ehi questo è Sam >>  le dissi indicandolo
<< Ciao sono Hope! >> si presentò lei
<< Ciao >> bofonchiò lui
Parlammo un pò del più e del meno e alla fine arrivarono le domande poco desiderate
<< Dove abiti? >> mi chiese Hope mordicchiando un pezzo di pizza
Mi bloccai un attimo, non avevo calcolato che facendo amicizia prima o poi avrei dovuto invitare qualcuno da me, ed io non potevo invitare nessuno, visto e considerato che avevo una famiglia di vampiri.
<< In una casettina immezzo al bosco, è un pò difficile da raggiungere per chi non sa dove mettere le mani, tu? >> le domandai per spostare l'attenzione altrove
<< Qui vicino, infatti sono venuta a piedi stamattina e mi sono beccata la pioggia >> rise
<< Tu invece dove abiti? >> chiesi a Sam che era intento a fissare Hope con una strana luce negli occhi
<< Ehm, quasi fuori Forks per arrivare in tempo a prendere lo scuolabus devo svegliarmi presto >> si lamentò.
Il resto della pausa pranzo fu scandita da chiacchiere futili, ma divertenti, e l'ora di ginnastica incombeva su di me come un macigno.
Non perchè fossi goffa come mia madre, ma perchè, per quanto fossi mezza vampira, la mia forza era superiore a quella degli altri e dovevo stare molto attenta a non fare male a nessuno e soprattutto a non correre e scattare in maniera poco umana.
La palestra era abbastanza grande, con diverse aree attrezzate per praticare diversi sport.
Il campo principale era da pallavolo, ma ai lati appoggiati ai muri c'erano dei tavolini da ping pong.
all'esterno c'era un campetto di calcio non grande quanto quelli veri e accanto uno da basket.
gli spogliatoi però non erano poi così grandi, per lasciare più spazio alle docce.
Anche la lezione di ginnastica filò liscia.
Come primo giorno il prof ci fece soltanto dei test per capire le nostre potenzialità, cercai di mantenermi nella norma per non dare troppo spettacolo, ma a quanto pare non ci riuscii.
Cercai di non dare troppo peso ai complimenti ricevuti e andai subito a cambiarmi per andare a lezione di letteratura.
Fui l'ultima ad entrare in classe e mi avvicinai all'unico posto libero che c'era, vicino la finestra accanto ad un tipo strano.
Un biondino dall'aria poco raccomandabile, con la testa china sul banco e un paio di cuffie enormi che gli coprivano le orecchie.
Non mi degnò nemmeno di uno sguardo ed io invece fui subito colpita dal suo odore.
Era forte e sapeva di cannella. La mia preferita.
Mi venne l'acquolina in bocca, a me non piaceva poi così tanto nutrirmi di sangue animale, ma l'avevo fatto per la mia famiglia, per non deluderli.
In realtà io adoravo il sapore più puro del sangue umano e ogni tanto nonno Carlisle, siccome sapeva che non avrei mai e poi mai ucciso un innocente me ne procurava un pò dalle scorte che gli arrivavano dagli ospedali.
Per quanto me ne nutrissi di rado, proprio per non abituarmici troppo, quell'odore forte e pungente mi fece accapponare la pelle.
Smisi di respirare e mi voltai dall'altro lato per non vedere il suo collo scoperto dai capelli corti.
Stavo impazzendo e mentalmente pregai che quell'ora finisse immediatamente.
Cercai di prendere appunti, ma certe volte le zaffate di cannella e quel rumore di vene pulsanti giungevano prepotentemente ad annebbiarmi i sensi.
Al suono della campanella scappai subito dall'aula e corsi verso il cortile per prendere aria.
Sospirai pesantemente e ispirai a pieni polmoni l'odore dell'erba bagnata.
<< Ehi >> disse Hope ad un centimetro dal mio orecchio facendomi sobbalzare
<< Ah, mi hai spaventata >> dissi io cercando di tranquillizzare i battiti del cuore, già fin troppo accelerati di suo
<< Scusa, beh volevo solo salutarti, devo correre a casa ad aiutare mia sorella, ci vediamo domani >> disse sorridendo e mi diede un bacio sulla guancia.
Poco dopo arrivò Sam che mi salutò correndo come un matto per raggiungere lo scuolabus.
In fine, vidi arrivare Jake con la sua moto luccicante e ringraziai il cielo.
Mi avvicinai a lui a passo lento quando una mano mi fece voltare  dal lato opposto
<< Ehi scusa, hai dimenticato questo >> disse il ragazzo dall'odore tremendamente invitante.
<< Gra-zie >> balbettai presa alla sprovvista. Il suo odore mi aveva colpito nuovamente come un pugno in pieno viso.
<< Prego, comunque scusa, se non mi sono presentato poco fa, sono Joahn ma puoi chiamarmi jo >> disse porgendomi la mano
<< Sono Reneesme, ma puoi chiamarmi Nessie se vuoi >> gli dissi stringendogli la mano, sperai che non mi facesse altre domande, perchè l'aria nei polmoni stava finendo e preso non avrei potuto più rispondergli.
<< Beh a domani, ciao >> mi salutò
<< ciao >> dissi con l'ultimo pò di aria che mi era rimasta.
Lo vidi allontanarsi piano piano e mi voltai subito verso Jacob
<< Portami subito a casa per favore >> lo implorai
<< Certocerto, ma poi mi spieghi tutto >> disse con fare burbero.
Mi lasciai trascinare dall'aria che mi scompigliava i capelli e chiusi gli occhi abbracciata al mio migliore amico che era capace di infondermi tranquillità in un attimo.


 
  
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