Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: TooLateForU    11/09/2011    2 recensioni
“Chi è questa Amy?”
“La mia migliore amica.” Risposi, cercando di mantenere un tono di voce normale.
“Si, questo lo sanno anche i sassi, intendevo cosa significa per te.” Replicò, spazientito.
“Nulla, è solo la mia migliore amica.”
Mi sembrò quasi di sentire le risate di sottofondo, come nei telefilm, tanto l’avevo sparata grossa.
Salve, mi chiamo Justin Bieber, ho diciassette anni e riesco a cantare davanti al Presidente ma non a dire alla mia migliore amica che la amo.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Suonò il campanello.
Era un classico: io mi lanciavo a peso morto sul letto dopo una giornata infernale e suonava il campanello.
“Mamma, apri tu?” urlai, salvo poi ricordarmi che mia madre era uscita per andare dal parrucchiere. Quindi avevo urlato al vento.
Il campanello riprese a suonare, più frequentemente. Che cavolo, la gente non ha un briciolo di pazienza! Sbuffando mi alzai, e percorsi le scale il più lentamente possibile, tanto per infastidire il molestatore di campanelli, che instancabile non si fermava.
Arrivai quasi al rallentatore davanti alla porta d’ingresso, che aprii svogliatamente.
“Chi è?” borbottai, ma appena misi a fuoco la figura davanti a me per poco non mi prese un infarto.
Amy se ne stava davanti a me, singhiozzante, con il mascara tutto colato sulle guancie e i capelli in delirio.  Le spalle si alzavano e abbassavano velocemente, ad ogni singhiozzo.
Rimasi pietrificato, letteralmente.
“Ju-Justin? P-posso entrare?” biascicò, alzando lo sguardo su di me.
Non risposi, la presi per un braccio e la tirai dentro con forza, lasciando la porta chiudersi con un colpo secco.
Improvvisamente, le parole fluirono alla mia bocca come un torrente in piena.
“Amy, che è successo?! Che cazzo è successo, dimmelo! Ti senti male? Amy!” la scossi per le spalle, per esortarla a rispondere, ma si mise a singhiozzare più forte.
Complimenti Bieber, sei davvero d’aiuto. Coglione.
Allentai la presa sulle sue spalle, facendo scivolare le mani delicatamente sulle braccia. Lei continuava a piangere, disperata. Faticava persino a respirare, figurarsi a parlare.
Allacciò le braccia al mio collo, e io la strinsi nell’abbraccio più forte che potessi fare. Era gelida, portava un abitino senza maniche, quando fuori facevano a malapena dodici gradi.
Ma che cos’era successo?
“Amy, parlami ti prego.” Le sussurrai, tra i capelli.
“Tom.. I-io ho litigato con Tom, mentre eravamo sulla sua macchina. Lu-lui ha cominciato ad urlare, e.. e mi ha dato della puttana e mi ha urlato un..un sacco di cose orribili p-poi mi ha fatta scendere e mi ha lasciata in mezzo all’autostrada.” Scoppiò di nuovo in lacrime, conficcando le unghie nella mia maglietta.
Strinsi i pugni dietro la sua schiena, mentre inspiravo profondamente. Sentivo che sarei esploso, da un momento all’altro. Sentivo una fiammata di calore salirmi dal petto ed invadermi tutto il corpo.
L’avrei ammazzato. Quanto è vero Dio l’avrei ammazzato. Lo avrei riempito di botte, fino a farlo sparire dalla faccia della terra.
Ad un tratto però mi ricordai che avevo cose più importanti a cui pensare che quel pezzo di merda, come la ragazza minuta e piangente tra le mie braccia.
Mi allontanai un po’, e le presi il viso tra le mani. Scacciai la frangia castana, per guardarla bene.
“Ascoltami bene Amy, perché lo dirò una volta sola, capito?” iniziai, fissandola intensamente negli occhi.
Lei annuì, tirando su con il naso.
Feci un respiro profondo “Tu non devi credergli, okay? Non devi credergli, perché sono solo bugie. Tu sei una ragazza meravigliosa Amy, mi hai sentito? Meravigliosa. E non devi credere a nessuno che ti dica il contrario. Non devi permettere a nessuno di poterti buttare così giù, non devi dar peso a quello che dicono. Guarda me, lo sai quanti mi insultano ogni giorno no? Bhè, io non me ne curo. E anche tu non devi curartene.” Affermai, deciso.
“M-ma tu hai i tuoi fans, le tue Beliebers..Io..Io non ho nessuno..” replicò, in un soffio.
“Ti sbagli, perché hai me. Ci sono io, ci sono io che credo in te. Ci sono io che ti terrò sempre la mano, ci sono io che non ti lascerò mai sola, ci sono io che lotterò con te, per te. Io sono il tuo Belieber, Amy.  Sono io.”
Mi fissò, i grandi occhi ancora rivestiti da una patina di lacrime. Poi si strinse nuovamente a me.
“Sarai il mio Belieber fino alla fine?”
“Fino alla fine. Te lo giuro.” Mormorai, tra i suoi capelli.
Ero il suo Belieber, e lo sarei stato per sempre.
 
Ora rimaneva solo una cosa da fare.
Tom le aveva spezzato il cuore, perciò ora io avrei spezzato le sue braccia.
Perché tutti i Beliebers lottano, tutti.
 
 
Dedicata a tutti/e gli/le Beliebers che tutti i giorni vedono attaccato il loro idolo.
Fanculo tutti, viva Justin.
Less dickheads, more Bieber.
 
 
   
 
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