-Alex!Alex!ALEEEEEEEEEEEEEEX!

Pensavo di essere ancora nel mondo dei sogni quando mi accorsi che era mattina, mia madre mi stava chiamando e probabilmente ero in ritardo per il mio primo giorno di scuola a NYC.

Alzai la testa dal cuscino, guardai l' orario sul cellulare ed erano le 7:45, mi alzai nel modo più rapido possibile, mi infilai direttamente in bagno, dopo circa 30 secondo contati, aprii le ante del' armadio e tirai fuori le prime due cose capitate sotto le mie grinfie! 

Uscii dalla stanza e mi diressi fuori di casa, salutando i miei. Feci 17 piani a piedi e arrivata in strada non avevo le forze di muovere un dito, ripresi un po' di fiato e iniziai a correre alla volta della mia nuova scuola: New York City High School.

Era il mio ultimo anno di liceo, o almeno, il mio ultimo semestre. 

Arrivai a scuola che le lezioni erano iniziate da circa dieci minuti, avrei comunque perso la prima ora per firmare tutti i documenti, quindi me la presi comoda e feci un giro per l' istituto.

-Signorina?!Signorina mi scusi, potrebbe gentilmente fermarsi?  Era una voce molto educata, mi girai.

Vidi un uomo sulla cinquantina, occhiali da vista tondi, forse troppo grandi per il suo volto, lente molto spessa, pensai "Questo al liceo doveva essere un nerd!".

-Signorina Collins? Giusto? Alexis Collins? Non c'era bisogno di fare tutte queste domande, pensai.

-Si, sono io. Preferirei essere chiamata Alex, se non le dispiace, nessuno mi chiama Alexis! Feci un sorriso ebete, ma presumibilmente molto educato.

-Lo sa di essere in ritardo Mrs. Collins? Bene io sono il vicepreside del' istituto, mi chiamo Edgard Sullivan, sarò anche il suo professore di scienze. Disse quel' omarino con tono altezzoso.

- Adesso se vuole seguirmi, le mostro dove si trova la segreteria e le faccio fare un giro del' istituto.

Io e il professor Sullivan andammo in segreteria, mi fece firmare mille scartoffie e iniziamo il giro di perlustrazione della mia nuova scuola.

Era molto grande, da una parte m' incuteva timore, dall' altra era quasi incantevole.

Passammo davanti a moltissime classi, lettere, lingue, la palestra, l' aula di scienze, l' aula di musica.

Esattamente nel momento in cui passammo davanti all' aula di musica, lo rividi, mi fermai davanti alla porta e lo guardavo, il professor Sullivan mi vide e ferma.

-Harry Styles, è uno studente fuori sede, viene dal' Inghilterra, è qui con altri quattro ragazzi. Adesso dovremmo andare.

Harry Styles.

Harry Styles.

Finita la scuola tornai a casa, non ebbi l' opportunità di rivedere Harry, ma quella città iniziava a piacermi sempre di più.

Andai a letto, mi arrivò un messaggio, era Tim, oddio era Tim.


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Questo capitolo mi piace particolarmente, e il prof. mi ispira una grande simpatia!

Mi rendereste molto felice se mi lasciaste qualche recensione!

Con affetto, Heiwa.