Il vociare dalla strada
richiamò Gourry dal suo sonno
turbolento. Aprì gli occhi e uno strano senso di vertigine
lo colse, cercò di
mettere a fuoco dove fosse, dimenticandosi pochi istanti la situazione
nuova
dopo tanto tempo. Una stanza, tutta sua, un materasso morbido e soffici
lenzuola che stringeva fra le dita. I fili di capelli dorati che
ricadevano
sparsi su un vero cuscino che a lui sembrò una visione. Per
tre anni, aveva
aperto gli occhi dentro una tenda comune, attorniato dai suoi amici e
altri compagni
d'arme, aveva usato una coperta arrotolata come cuscino di fortuna e
un'altra
per coprirsi alla meglio nelle notti di forte gelo. Adesso,
quel profumo
di sapone, quel tessuto setoso sotto i polpastrelli e il corpo
abbandonato su
quella morbidezza, gli sembravano una cosa strana, si chiedeva
se fosse
tutto vero. Si rigirò nel letto, si mise ad osservare oltre
la finestra che
dava preciso alla strada principale e se ne vedeva uno scorcio.
Ridacchiò nel
vedersi disteso a torso nudo sul letto, a guardare la gente camminare
ignara di
lui e presi dalla frenesia della propria vita.
Si rigirò nel letto e gustò gli ultimi attimi di
quiete che quella mattina di
libertà gli diede, poi si alzò e andò
nella zona dei bagni pubblici della
locanda e si concesse un bagno vero, di quelli che per un mercenario
come lui
significava goderselo solo le rare volte essendo sempre in viaggio e
dormendo
'sulla nuda terra'. Si sentiva rinato, di buon umore, immerso
mollemente dentro
l'acqua che pareva rinvigorirlo ogni secondo che vi rimaneva immerso.
Si mise a
osservare il soffitto della sala del bagno, pieno di affreschi colorati
con
scene di bagni e persone di entrambi i sessi
che 'allegramente' si facevano il
bagno...e forse oltre. Si chiese a che servissero quelle immagini, se
fossero
state dipinte dalle sue parti ci sarebbe stata la galera assicurata per
colui che le aveva solo pensate. Certe cose erano tabù
là, fortemente soppressi
da regole e precetti morali proibitori. Persino le donne dovevano
essere solo
donne, madre, mogli e massimo infermiere, venditrici al mercato,
locandiere,
domestiche e insegnanti. Altre aspettative, nessuna. Chiuse gli occhi
sorridendo velatamente e si immerse con la testa giù, sotto
il pelo dell'acqua,
mentre le sue ciocche dorate venivano mosse intorno a lui come danzando
sinuosamente. Si sentiva come leggero, come se stesse volando in una
dimensione
particolare. Vedeva alcune cose distorte dall'acqua, come il soffitto e
parte
della stanza e poi, gli sembrò di vedere quella ragazza,
Lina, che gli diceva
quanto fosse stupido e gli faceva quel broncio che lo
divertì parecchio. Iniziò
lentamente a tornare su, piano piano avvicinando parallelamente alla
superficie
il suo viso, sempre più vicino a lei, ma comparve qualcuno
dall'altra
parte proprio mentre era vicinissimo alla superficie con la
sua immagine
e spaventato, riemerse di colpo tossendo. Scostò la frangia
appiccicata in
faccia e scorse Evolis, figlio della locandiera, che lo scrutava
arrabbiato.
"Amico, lo sai quanto ti ho cercato??Mia madre vuole parlarti
urgentemente....bah...giocare sott'acqua..." bofonchiò alla
fine,
andandosene. Gourry rimase a fissarlo irritato, finchè non
andò via
"...bel tempismo...davvero..." alzandosi per asciugarsi. Ma qualcosa
lo fece arrossire di brutto, si guardò attorno e
sgattaiolò via dandosi dello
scemo.
Trovò i suoi abiti puliti e asciugati nella sua stanza,
ringraziò mentalmente
la locandiera e si preparò per andare via, sistemando il suo
fagotto da
viaggio. SI recò alla reception per pagare e la locandiera
lo fermò subito
"Ragazzo mio, meno male che sei venuto qui prima di uscire...", con
un tono preoccupatissimo, tirandolo a sè in una angolo del
corridoio,
"..purtroppo cè un problema, non puoi girare per le strade
adesso....se
esci ti prenderanno...." disse con voce tremante "sei stato
gentilissimo ieri sera a spaccare la legna per me, mentre mio figlio
lavorava
dal fabbro e voglio aiutarti anche se non so come...."
"Signora, qualè il problema...."
"Cè un avviso di ricerca...qualcuno vuole catturarti e se ti
vedono
camminare per le strade, cercheranno di portarti alla torre di Atlas,
la
fortezza dove portano prigionieri, condannati e dove i Cacciatori di
Atlas
conducono i malviventi catturati o che avevano taglie sulla
testa...stai
attento..."
"SOno ricercato...???"
"Si, sono affissi vari avvisi con la tua descrizione, non so per quale
motivo, ma non mi sembri una brutta persona.....fai attenzione quando
esci..."
"MMMMMHHHH.....io ricercato..??? Oh no, quella bambina ha deciso di
giocare di nuovo a fare la cacciatrice di taglie..."
....sbuffò depresso
"quale bambina???" gli domandò la donna stupita, "Una
bambina
dagli occhi grandi molto carina, capelli rossi e molto spigliata...le
avevo
detto di non scherzare non queste cose....".
"...Ehm...ragazzo mio....spero che tu non stia parlando di Lina
Inverse...."
"Si...Lina...è così che si chiama..." sbattendo
il pugno sul palmo
dell'altra mano ricordando il nome.
"Ah....allora si spiega tutto...quella è Lina Inverse, la
cacciatrice
ufficiale di Atlas...è chiamata anche il 'Terrore
dei briganti' ,
"sterminatrice di ladri", "Distruttrice di tutto ciò che
vive"...e altro ancora...è estremamente pericolosa, fa parte
della famosa
Corporazione Magica, che non so bene che fa, ma si vocifera sia un alto
membro con
tanto di titolo onorifico. NOn solo, si dice che sia terribilmente
sadica, che
tragga piacere nell'infliggere dolore fisico o umiliazioni psicologiche
a
coloro che finiscono nelle sue grinfie. Io non l'ho mai visita ma
dicono che
sia molto brutta, tozza e senza tette e per giunta, abbia la lingua
biforcuta
che la agita quando parla e due antenne da mosca molto grosse nascoste
da una
fascia copri fronte, da cui succhia sangue ai malcapitati. Vi sono
ancora altre
dicerie...pare che molti uomini non abbiano più potuto
procreare per la paura
che provarono nel conoscerla, il terrore fu così enorme da
bloccarli
perennemente...."
"A come parla lei, sembra un mostro...quella che io ho visto
è...una
bambina graziosa, magra ...e....bè forse sul seno
è vero...ma comunque non
sembrava tutto ciò..." riflettendo.
"NOn saprei, sono voci di clienti passati di qui...ad ogni modo, buona
fortuna...." gli disse dandogli una pacca su una spalla.
Gourry così, si ritrovò per strada camminando
nervosamente, le gocce di sudore scendevano
lentamente aumentando il suo disagio. NOn gli importava la taglia,
semplicemente
non voleva brutte sorprese ora che era solo e desideroso di qualcosa di
diverso
dal solito mercenario alla buona. Con le sue qualità e
abilità, avrebbe potuto
benissimo divenire un alto grado di qualche esercito, di Re o folle
conquistatore che fosse, ma questa eventualità non lo
attirava granchè, era
scappato di casa per l'idea della famiglia di creare al suo posto il
futuro e
altri problemi interni che lo affliggevano nell'animo da sempre. SI
toccò la
spada e pregò che là, nella sua terra, nella sua
famiglia, vi fosse finalmente
quel pò di pace che aveva tanto voluto.
Adocchiò qualche negozio di armi ma qualcosa
catturò la sua attenzione,
portandolo a cambiare i suoi piani per quella giornata. Una morbida
cascata di
capelli rossi danzava pochi metri più in là,
sospinta dalla lieve brezza che soffiava
da est. La vide guardarsi circospetta, soffermarsi varie volte a
guardare
attorno e setacciare le osterie. Si chiese se cercasse lui, pareva sola
e il
suo sesto senso non gli percepiva alcun pericolo. Decisa di seguirla da
lontano, la controllò vicolo dopo vicolo, fra tanta gente e
nelle stradine
solitarie. Sembrava dirigersi verso qualche quartiere isolato, il posto
metteva
i brividi e ricordò di quando i suoi istruttori lo
addestravano per combattere
contro la magia. Ritenevano che chi utilizzasse le arti magiche, era un
individuo
vile e da eliminare, che la magia fosse solo uno strumento delle
streghe e
degli stregoni per portare il male e che fosse da sterminare. QUando
con
l'armata, entratovi per obblighi del padre, andò in una
spedizione e furono
affiancati da maghi del regno alleato, si accorse che alla fine la
magia non
determina il tipo di persona ma è la persona che sceglie
come usarla, incontrò
guaritrici e guaritori, sciamani e maghi negli anni di servizio per il
suo
paese natale e con il gruppo di mercenari dopo, divenendo amico di
tutti, anche
di maghi. Aveva visto vari incantesimi e come si intendeva la magia
e non aveva mai avuto pregiudizi di sorta, mai. Eppure, quel luogo era
quasi
spettrale e una vocina gli diceva qualcosa come 'l'antro della
strega'....lei
pareva camminare normalmente, un gufo iniziò a far rumori
mentre il sole
svaniva e l'oscurità spingeva via l'arancio del cielo.
Voltò l'angolo e così fece anche lui, arrivando a
un enorme distesa di verde
per vari ettari, segno che erano usciti dalla zona abitata della
città. Lei
pareva svanita, non riusciva a capire dove fosse finita, si
voltò indietro ma
di lei neanche l'ombra. Fu quando alzò gli occhi per caso,
che la vide levitare
quasi sopra la sua testa, guardandolo con occhi fulminanti e con le
braccia
incrociate.
"Ehi...che fai lassù ragazzina...??"
"....grande e grosso e cervello a nocciolina..." mormorò
nervosa
"..aspettavo te, intelligentone...che strano, io cercavo te e tu
seguivi
me...ma mi hai risparmiato altro tempo e fatica. NOn appena ti ho visto
per
caso riflesso in una vetrina, ti ho portato fino a qui per prenderti
definitivamente...."
"Ah...Se volevi venire a letto con me bastava chiedere...."
ridendo
"Cosa?????....." sbraitò lei sconvolta "Oltre che cafone sei
anche irrispettoso verso una fanciulla....i tuoi commenti di pessimo
gusto te
li renderò...."
"Scherzavo...calma...hai detto che 'volevi prendermi' e volevo fare la
battuta...."
"NOn sai quanto mi dai sui nervi, spadaccino dei miei stivali..."
digrignando i denti "...su alza le mani e andiamo..."
"Mi chiedo se fai così con tutti...."
"SOno una cacciatrice...."
"...quelli come me..."
"Un antipatico mercenario con la lingua lunga..."
"...belli e aitanti spadaccini biondi..."
"che romp-cosa???? CHe hai detto?? Ti definisci bello e aitante
spadaccino
biondo...???"
Lui non disse neint'altro, si limitò a ridere vedendo lei
che arrossiva vistosamente
mentre il vento fresco le carezzava le guance e le scompigliava i
capelli.
"MI chiedo da dove ti escano queste stupidaggini..." tornando a
terra, "Bè...tu mi hai messo una taglia sulla testa...come
mi dovrei
sentire?? E per cosa poi?? Per una discussione di ieri??"
"NOn hai una taglia sulla testa....ho solo messo un avviso di ricerca,
è
diverso...come ti avevo detto, io sono davvero una cacciatrice, non
sono una
bambina...e smettila di ridere!!...e per giunta sono una delle migliori
maghe
di...."
"Si, si...ho saputo cosa sei...davvero un ottimo curriculum...sai, se
tu
dovessi chiedere a qualche capo di banditi o tiranno che vuole
conquistare il
mondo, di assumerti, credo che con le tue nomee dovresti divenire
braccio
destro a occhi chiusi..."
"MMMM????...ma di che parli???" squadrandolo faccia a faccia.
"Bè, mi hanno detto che .sei 'Terrore dei briganti' ,
"sterminatrice
di ladri", "Distruttrice di tutto ciò che vive"...sei
estremamente pericolosa, fai parte di una corporazione di qualcosa, che
sei
terribilmente sadica, che hai la lingua biforcuta che la agiti quando
parli e
hai due antenne da mosca molto grosse nascoste da una fascia copri
fronte, da
cui succhi sangue ai malcapitati, che molti uomini non abbiano
più potuto
procreare per la paura che provarono nel conoscerla, il terrore fu
così enorme
da bloccarli perennemente...."
"...eh??...ah???...uh???...ma cosa...ma chi è che mette in
giro queste
cose??? Voglio sapere chi è che lo sbudello...."
sbraitò e s dimenò come
una pazza per la grave offesa verbale ricevuta "CHe ne so, sono voci
che
girano, non dirmi ti prego, che non è vero perchè
dopo questa ultima
discussione...."
"CHe cosa...che vuoi dire che sono quelle cose?? ma tu chi sei??? Da
quando ti conosco mi succedono un sacco di cose che avrei volentieri
fatto a
meno...porti iella per caso??"
"Io?? Ma scusa, con tutte le cose di magia che dici di conoscere, un
incantesimo contro il malocchio lo potresti lanciare..."
"UN MAGO NON FA COSE COME IL MALOCCHIO, IDIOTA!!!"
"COme no....allora che maga sei???"
"GGRRRR!!! Senti tu....ora mi sono stancata, o cammini con me verso la
Torre di Atlas oppure..."
"Oppure...???"
"Oppure ti sconfiggerò in combattimento qui, ora, in pochi
secondi e
saggerai la potenza della grande maga Lina Inverse..."
"NOn sono d'accordo...io non combatto o sguaino la spada contro donne e
bambini..." grattandosi la testa
"Come vuoi...." evocando un dire brand contro di lui, costringendolo
a ripiegare in un salto laterale per scansarlo "Bravo, hai
ottimi
riflessi...ma vediamo, se sarai bravo altrettanto con una serie di
attacchi
continuativi...."
Iniziò così a lanciargli contro varie flare
arrow, fireball, vari blust ash,
dark claw ect... ma lui riuscì a scansarli come poteva. Non
voleva combattere
contro di lei, non voleva usare la spada ma cercò di
convincerla a desistere
"Senti, se il tuo problema è che sei parecchio
dispot-cioè, sei
permalosa....parliamone..."
"...parlarne??? ma certo... mi hai rovinato il mio piano, ho perso un
sacco di soldi, sono stata presa in giro dagli altri cacciatori che
valgono
meno di me...mi prendi in giro sul mio aspetto fisico e ora sulle mie
abilità???"
"Accidenti, ho fatto questo...scusa non volevo...." in tono
preoccupato e sincero che rese Lina incerta per pochi istanti.
"Mi prendi in giro??? Il tuo cervello di spugna di mare ha troppa acqua
e
non hai capito che sei un portatore di disgrazie???"
"Ok, ok....potrei aver sbagliato con te ma...facciamo pace, ritira la
mia
taglia e me ne vado subito...."
"OOOHHHH...non hai una taglia sulla testa, te lo avevo già
detto...fare
pace?? Avvicinati e ti diverremo amici sicuramente...."
"Ho capito, allora no vuoi proprio arrenderti...non avevo mai
conosciuto
una ragazza come te, sai???"
"Direi...Lina Inverse è unica e rara...oltre che
perfetta..."
facendolo sorridere divertito "Visto che non vuoi collaborare, ti
costringerò
a farlo...ti mostrerò il mio asso nella manica...il dragon
slave...."
"Cosè, un piatto a base di drago???"
"Ma ci senti??? IO parlavo di incantesimi...non di piatti...anche se
ho fame..."
"bene...andiamo a mangiare da qualche parte...pago io..."
"Tu mi stai imbonendo, ammettilo...."
"NO, hai fame, ti ho fatto, senza volerlo, perdere dei soldi e ti pago
la
cena...."
NO, grazie...me lo pago con i soldi che mi daranno per la tua
cattura..."
iniziando a invocare il dragon slave, mentre l'incantesimo prendeva
forma fra
le sue mani, Gourry intuì che si stava preparando a
'presentargli' qualcosa di
pericoloso e sfoderò la spada, o meglio l'elsa priva di
lama, tanto che Lina
rimase pochi secondi sorpresa prima di continuare a pronunciare le
ultime
parole. Quando fu pronta, l'anciò quel disruttivo potere
contro di lui, ormai
decisa a consideralo vivo o morto fra i suoi 'cacciati'.
"LUCEEE" Gourry urlò, impugnando quella spada come
se fosse
'normale, per poi fronteggiarla con una nuova lama creatasi dal nulla
che
sprigionava una luce accecante, come fatta di luce propria. Lina
osservò
l'incantesimo venire assorbito da quella strana spada e venire
rispedita
indietro verso di sesenza alcuno sforzo, riuscì d'istinto a
sfruttare il
levitation e volare via in fretta. Un nugolo di polvere e
vari detriti la
investirono senza però compromettere la concentrazione,
quando tutto si diradò,
lo vide tranquillamente fermo davanti a lei, con la spada in mano, a
fissarla
divertito. Irritata, tornò con i piedi per terra e lo
aggredì con le parole
"Ecco perchè eri così calmo, tu possiedi la spada
di lue...la leggendaria
spada di tante storie...bene...allora avrò la mia ricompensa
e, anche, quella
spada...."
"MI spiace, ma questa piccola è un cimelio di famiglia
tramandata per
generazioni....non posso darla alla prima che passa...e senza per
giunta, aver
avuto 'nulla' in cambio..."
"Meglio non dirti cosa penso di te in questo frangente, ti farei
passare
per un pervertito...ad ogni modo, dove andrai, non avrai più
famiglia ne prima
e ne nel futuro..." preparando un altro modo per sconfiggerlo,.
finchè una
voce cavernosa non iniziò a ridere sguaiatamente
"AHAHAHAHAHAH.....che
bella scenetta....ragazzo, se devi eliminare la tappetta piatta,
unisciti a
noi....!".
"La tappetta...piatta...??? CHi ha osato definirmi così?????"
Comparvero da tutte le parti frotte di briganti di vari gruppi, unitisi
tuti
insieme per eliminare la più pericolosa nemica di tutti i
presenti "Io
sono Delda, capo della banda 'GOlem duri' e ho chiesto a questi altri
capi
gruppo, di aiutarmi a eliminare Lina Inverse.....e questa volta ci
riuscirò
sicuramente AHHAHAHAHAAHHA!"
Tutto il gruppo aveva enormi giacconi di pelliccia, cappello di
pelliccia,
polsiere di pelliccia, copri stichi di pelliccia....con quel caldo Lina
e
Gourry si chiesero come facessero a resistere. A peggiorare la
situazione,
arrivarono gli altri cacciatori creando il finimondo, iniziarono ad
attaccare
tutti i banditi presenti senza battete ciglio e senza considerare Lina.
Tutti e
dieci gli altri cacciatori ufficiali di Atlas fecero piazza pulita di
quelli
che non fuggirono via, quando Petina, una delle cacciatrici non decise
di affrontare
GOurry, che era vicino Lina.
"Lina Inverse...." detto con sdegno "...mi sarei aspettata di
tutto, ma di certo, non che tu ti coalizzassi con un bandito...."
"Io non mi coalizzo con nessuno, questo tizio lo stavo arrestando
finchè
no siete arrivati voi...."
"Certo...certo...ma se permetti, ora ci pensano i professionisti..."
ancheggiando con la spada corta in mano, avanzando verso Gourry
"Spadaccino....vieni con me senza fare storie...."
"Dimmi un pò Lina, questa tizia è una tua
amica???"
"Ehi, nessuna confidenza...quella non è mia amica, non dirlo
più....e in quanto a te Petina, non osare avvicinarti,
è mio..."
"Senti un pò carota secca, o ti levi o farò del
male ..."
preparando un incantesimo "Ora uomo, voltati e alza le mani che ti
lego...."
Gourry la fissò, diede un 'no' secco come risposta e LIna
iniziò a vantarsi per
la vittoria, Petina non si arrese "NOn so qualè il tuo nome,
ma voglio
farti un favore da amica ragazzo...quella lì è un
pericolo per noi, per voi,
per tutti...dove passa lei cè solo morte e distruzione, no
controlla mai i suoi
incantesimi con il risultato che il nostro ordine di cacciatori deve
risarcire
sempre i suoi danni...purtroppo noi abbiamo l'ordine di proteggerci
l'uno con
l'altro...ergo, a Lina Inverse non posso fare nulla di mia
volontà, purtroppo,
quindi mi tocca convincerti per evitare scontri fra caccatori..."
"..tanto perderesti, sai che sono la migliore di voi tutti mezze
calzette...."
"Giuro che ti darò un giorno, una lezione che ricorderai a
vita, Lina
Inverse...." agitando la spada vicino al suo viso "E
ora...spadaccino, arrenditi..." mentre tutti gli altri si armavano.
COn un gesto repentino, GOurry afferrò Lina al collo con il
gomito e con l'altro
braccio la sollevò da terra e la tenne stretta a lui "Ora
lei è un mio
ostaggio, hai detto che non potete fare del male a nessuno dei vostri
colleghi,
lei allora verrà via con me...." indietreggiando con lei.
Un tremore improvviso come di un terremoto, fece sobbalzare i detriti
presenti
sul luogo, li vedevano saltellare da tutte le parti, alle spalle del
gruppo di
cacciatori comparvero alla carica, degli strani ippopotami colorati e
con i
ciuffetti variopinti, cavalcati dai briganti fuggiti prima. Il caos
generale fece
perdere la cognizione delle cose a tutti, Gourry ne
approfittò per dire a
Petina e agli altri "Lei viene via con me, finchè
sarò con lei nessuno
deve cercarmi o per lei finirà male..."
"Brutto idiota, cos-...."
Petina aveva tirato un paio di bolas di ferro pieno verso GOurry ma la
corda era troppo corta
per avvolgerli e riuscì solo a colpire in testa Lina
facendola svenire fra le
braccia di GOurry, il quale fissò Petina con la faccia di
uno che no sapeva ora
che pesci prendere.
"Accidenti, ho preso la mostricittola piallata....dannazione! Senti tu,
io..." venendo però caricata da un ippopotamo, facendole
perdere GOurry.
Quando lo cercò era ormai sparito e Lina con lui. Il
combattimento fu molto
duro, l'ultima cosa che GOurry vide dal punto di osservazione prima di
andar
via, fu una serie di esplosioni e combattimenti corpo a corpo, corpi a
terra e
vari incantesimi lanciati qua e là.
SIstemò Lina per bene fra le sue braccia, con il viso
poggiato al suo petto e
iniziò a incamminarsi mentre aleggiava, intorno a lui, il
rumore della furiosa battaglia. La
sera era ormai giunta, le stelle pulsavano nel cielo, la bella stagione
gli
permetteva di non temere il gelo per se e per lei, ma trovare un riparo
in un
luogo dove era ricercato, non sarebbe stato affatto facile. POi,
un'idea e
iniziò a correre con cautela per giungere là,
dove sapeva di essere accolto.