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Autore: XD_Tsukiyama_XD    14/09/2011    0 recensioni
leggete e scoprite da soli...
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Pam stava tornando a casa e si fermò solo quando fu davanti a una grande casa, la sua. Entrò con passo lento e sguardo pensieroso. Si chiedeva come aveva fatto a spiccare parola con quel biondino che nemmeno conosceva bene piuttosto che con suo fratello.                                                                                        
-Sei arrivata, Pam! Vieni! Ci sono novità dal nostro superiore!- esclamò il fratello affacciandosi alla porta del laboratorio. Era un bel ragazzo, alto, dalla pelle chiara come la sua, capelli corti di colore verde e gli occhi ambrati. Sorrideva affettuosamente e le fece cenno di seguirlo. Lei annuì con la testa e lo seguì restando muta come sempre. Il fratello la guidò portandola nel piano sotto terra che in realtà era un laboratorio segreto. Si trovarono davanti a una porta meccanica che si aprì appena loro ci furono davanti e poterono accedere all’enorme stanza che si celava dietro a quella porta. C’erano una semplice ma enorme computer con la tastiera piatta quasi completamente e molto estesa. A tutti e due, come per magia, cominciarono ad allungarsi le orecchie fino a farle diventare simili a quelle degli alieni, o meglio come quelle. Sul grande schermo del computer apparve l’immagine di un individuo molto simile a loro, ma dall’aria più cattiva e malvagia. Gli occhi erano color del ghiaccio che trapelavano solo cattiveria e odio allo stato puro, la pelle bianca come il latte, i capelli lunghi e neri mentre il resto del corpo non si riusciva a vedere perché l’immagine inquadrava solo il volto. I due ragazzi alieni si inchinarono in segno di rispetto, ma lo strano tipo gli fece cenno di alzarsi (=Almeno non questa umiliazione! Non mi inginocchierei mai davanti a questo stupido dal cervello di gallina!!!NdaPam=) (=Come scusa?! Ripetilo se hai il coraggio!!!NdaProfondoBlu=) (=Te lo ripeto anche cento volte se sei così sordo!!! -.-‘’NdaPam) (=Va bene! Adesso basta lavorate e zitti!NdaRegista=) (=Ok! -.-‘’NdaPam&ProfondoBlu fulminandosi con gli occhi=).                                                                                                                                                           
-Non dovete inchinarvi davanti a me! Per me siete come dei figli!- disse con strana gentilezza ma che non sorprese i due giovani essendoci abituati. Si alzarono e fecero il loro segno di saluto militare uguale a quello umano.
-Vi ho contattato per affidarvi una missione molto importante! Come sapete vostro padre è stato ucciso da un semplice essere umano e quindi sono sicuro che voliate vendicarvi contro la stirpe umana! Giusto?- chiese, i due si guardarono negli occhi e poi annuirono con grande convinzione. Gli occhi di Pam erano coperti da un velo di vendetta e rabbia sotto il quale si celava disperazione, tristezza e amarezza. Pam chiuse gli occhi fortemente e trattenne le lacrime per il dolore della perdita di suo padre mentre il suo corpo venne avvolto da un fascio di fulmini neri. Stava scatenando la sua rabbia e suo fratello, capendo la situazione, si allontano un po’ da lei per non correre rischi. Sapeva che quando lei si arrabbiava così non era un buon segno ma l’inizio dei problemi della ragazza. Infatti era cagionevole di salute e quando sprigionava il suo potere al massimo perdeva le forze, spesso si ammalava e a volte anche gravemente. Il fratello, infatti, si preparò per prenderla al volo prima che svenisse dopo aver scatenato il suo potere e difatti! Appena i fulmini sparirono lei si accasciò a terra svenuta e il fratello la prese in braccio.
“Immaginavo che sarebbe svenuta dopo aver sprigionato i suoi poteri! Poverina! A volte mi chiedo cosa potrei veramente fare di utile per lei” pensò un po’ rattristito per la sofferenza di sua sorella.
“Me la pagheranno quegli umani! Lo giuro!” continuò a pensare e usci dal laboratorio portando nella camera sua la ragazza. La distese sul letto e la lasciò riposare. Poi ritornò al laboratorio dove lo attendeva il suo capo che gli diede i dettagli del piano per debellare gli esseri umani.
La mattina successiva Pam si sveglio un po’ debole ma decise comunque di andare a scuola nonostante suo fratello le dicesse di no.
-Sorellina! Sei ancora debole! Non andarci! Comprometteresti la tua salute!- disse il ragazzo preoccupato per la sua salute. Lei lo squadrò, ma non disse nulla. Si preparò per andare a scuola e uscì in silenzio come faceva sempre ormai. Il giovane la guardò andare via preoccupato (=Ma perxhè mi devo preoccupare per Pam e non per la mia gattina???NdaKish=) (=Perché lei entra in scena più tardi e non ti innamori subito! Seguite tutti il copione e continuiamo senza soste! Grazie!NdaRegista) (=Ok! Prego^^!NdaTutti).
-Ehi Kish! Pam è andata a scuola anche se era ancora debole?- domandò la sorellina perplessa. Lui annuì e la portò alla scuola elementare che ora lei frequentava.
-Miraccomando Paddy! Non socializzare con nessun umano!- raccomandò lui sottovoce, lei annuì sorridente e entrò in scuola. Lui era preoccupato per la salute di sua sorella Pam e per la confidenza che Paddy dava agli umani.
“Noi alieni che diventiamo amici degli umani? Non me la vedo proprio, almeno non io!” pensò Kish, così si chiamava l’alieno dagli occhi ambrati. Non sapeva che nella sua missione qualcuno l’avrebbe ostacolato ma non solo. L’avrebbe anche conquistato senza volerlo. (=EH già! La mia piccola Strawberry! Lei è! XD NdaKish=) (=Zitto! Non antipare la storia! Se no non c’è più gusto! Ihihih!NdaRegista=) (=Ok! Mi piace farti arrabbiare però!NdaKsh=)
Pam era arrivata a scuola e stava entrando in classe quando gli si parò davanti un certo Ryan Shirogane (=Ihihihih!NdaRegista=) che la guardava con aria seria, poi sorrise.
-Ciao Pam! Come va?- chiese gentilmente, lei lo guardò freddamente ma non rispose, andò al suo posto e tenne lo sguardo basso e assente.
“Eh no! Adesso basta! Non posso vederla così! Devo sapere cosa ha che la fa soffrire così tanto!” pensò convinto e prese per mano la ragazza trascinandola poco lontano dall’edificio scolastico fregandosene delle lezioni.
“Ma che fa questo inutile essere umano?” pensò perplessa e infastidita da tutta quella confidenza che Ryan si prendeva con lei. Cercò di mollarsi ma la stretta di Ryan era troppo forte per lei specialmente nelle sue condizioni di salute in cui ora era. Lui la portò in un parco lì vicino alla scuola e la fece sedere sulla panchina.
-Pam! Io non so perché mi interesso così tanto a te! Neache ci conoscessimo da una vita! Abbiamo avuto un paio di incontri e veloci ma quando ti vedo soffrire mi fai stare male a me! Io…io devo sapere cos’è la causa del tua sofferenza se no non sarò mai in pace con me stesso! Ti prego dimmelo!- disse lentamente e dolcemente, lei spalancò gli occhi sorpresa, mentre le lacrime le salivano agli occhi. Si alzò veloce ma non fece a tempo ad andarsene che Ryan, prevedendo questa mossa, la bloccò immediatamente afferrandola per le spalle.
Kish stava passeggiando per il parco immerso nei suoi pensieri che passò davanti alla sorella senza vederla. Lei stava guardando con rabbia il ragazzo ma notò che il ragazzo non aveva più lo sguardo dolce, ma severissimo spaventandola, non l’aveva mai visto così e quello sguardo la spaventava. Vide il fratello che passava alle spalle del ragazzo immerso nei suoi pensieri. Si fece coraggio e lo chiamò aprendo per la seconda volta la sua bocca facendone uscire una voce melodiosa, con parole ben scandite, limpide e urlate.
-KISH!!!- urlò, il fratello alzò la testa sorpreso nel sentire la voce di sua sorella e guardò nella direzione da cui proveniva la voce. Vide un ragazzo di spalle biondo e alto che teneva strette le spalle di una ragazza dai lunghi capelli viola che lo guardava impaurita, sua sorella!!!
“Pam tra le grinfie di uno stupido essere umano?! No! Non lo permetterò mai!” pensò correndo verso il ragazzo per attaccarlo da dietro, ma lui sentendo chiaro e tondo che lei aveva urlato a qualcuno si girò e si spostò appena in tempo. Kish abbracciò subito sua sorella che scoppiò in un pianto pieno di paura e di disperazione.
-Che ti ha fatto questo stupido, sorellina?- chiese dolcemente felice che lei cominciasse a sfogarsi con lui e che finalmente parlasse.
-Niente! È che mi ha afferrato e guardato in un modo che mi ha spaventato molto!- spiegò singhiozzando. Kish fulminò Ryan con lo sguardo ma lui non si scompose nemmeno di una virgola e lo guardò come dire lasciami stare, non mi interessi tu ma tua sorella.
  
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