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Autore: bells swan    14/09/2011    43 recensioni
Dal primo capitolo:
- Gli porgo la mano. “Io sono Bella”.
Sorride. “È bello vedere che almeno una donna su cinque ha un’alta considerazione di se stessa”. Ritorna serio e riabbassa la testa sul libro. “Sì, sei molto carina” si limita a dire.
Alzo gli occhi al cielo. “Bella è il mio nome” specifico.
“Come vuoi” borbotta senza neanche guardarmi.
Mi appoggio alla sedia, osservandomi intorno e cercando altre scuse. Non ne trovo. Passo al sodo. “Ho bisogno del tuo aiuto” mormoro, diventando improvvisamente seria.
Annuisce con gioia, alzando finalmente la testa. “Certo. A circa sei isolati da qui c’è un centro specializzato per malati mentali come te. Se vuoi ti do un passaggio”.
Gli lancio un’occhiataccia. “Non sono pazza”. Scrollo le spalle. “Ho solo bisogno del tuo aiuto”.
Riabbassa la testa. “E di cosa avresti bisogno?” chiede con indifferenza.
“Vuoi essere il mio fidanzato?” domando, gli occhi che brillano. -
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amor non si comanda... o sì?'
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Mercoledì

Un bussare lieve alla porta della mia camera mi costringe ad alzarmi dal mio letto per aprire. Indosso un pigiama abbastanza coperto, quindi non ho bisogno di prendere la vestaglia.
“Edward” lo saluto, spostandomi per farlo entrare.
Senza una parola, si corica a peso morto sul mio letto, a pancia in giù. “Quando finirà questa settimana?” chiede piagnucolando.
“Mmh…” Mi avvicino a lui, imitandolo e buttandomi sul letto di schiena, però. “Tre giorni. Passeranno in fretta, vedrai.” Cerco di consolarlo, divertendomi però dei mugolii bassi di disperazione che produce Edward.
“Tua nonna mi farà impazzire!” esclama.
“Ma perché, è una così dolce vecchietta” mormoro, fingendomi offesa.
Si volta con il viso verso di me, guardandomi storto. “Una dolce vecchietta, dici? E quale dolce vecchietta metterebbe nel piatto degli spicchi d’aglio perché fanno bene al cuore, sostituendoli alle volte col peperoncino?” domanda, retorico.
“Ehi! Quella è mia nonna, io sopporto tutto questo da diciassette anni, di cosa ti vuoi lamentare?” sbotto.
Con un gemito disperato, preme il suo volto sul materasso.
Gli accarezzo i capelli. “Su, non fare così. Mia nonna si è affezionata a te, dovresti esserne felice” sussurro, cercando di non mostrarmi divertita.
Scuote la testa, senza emettere alcun suono.
Sospiro, alzando gli occhi al cielo. “Posso fare qualcosa per te?” domando.
Alza di scatto la testa, fissandomi con un sorriso a trentadue denti.
“No” ribatto immediatamente, fulminandolo con gli occhi. Mica scemo il ragazzo, ma al momento il prossimo bacio sarà spontaneo, non per richiesta.
Preme nuovamente il volto sul cuscino, scuotendo la testa.
Scoppio a ridere, lasciandogli un bacio sulla base del collo. Ha un odore delizioso, lo posso sentire immediatamente. “Edward, ti giuro, con te non mi annoio mai!” esclamo, pronta ad alzarmi dal letto ma la mano di Edward mi blocca.
È seduto, il suo viso davanti al mio. “È positiva, la cosa, no?” domanda divertito.
Annuisco, fingendomi seria. “Oh sì che lo è” concordo. Presa dallo scherzo, non mi sono resa conto dell’indice di Edward che accarezza la pelle del polso.
Mi fissa sorridendo, gli occhi che brillano. Sicuramente, lo specchio dei miei. Si avvicina lentamente a me, quasi con timore. Ma perché dovrei avere paura se è ciò che voglio? Un bacio spontaneo con chi mi piace. Sorrido maggiormente quando le sue labbra toccano le mie, la mia mano a posarsi subito sulla sua spalla.
Sento che anche lui sorride, rendendomi ancora più felice. L’idea che lui possa essere il primo si fa sempre più strada in me… Ho già ammesso con me stessa che Edward non è il solito ragazzo di questi tempi che pensa solo a una cosa in particolare di una ragazza, mi fa stare bene, mi piace, mi fa ridere… se non lui, che sembra essere il mio ragazzo ideale, chi?
E se non dovesse durare… pazienza, sarò stata una bella esperienza! Non è detto che il ragazzo con cui debba perdere la verginità deve essere l’unico della mia vita. La prima volta, per me, deve essere con il ragazzo che, in quel preciso momento della tua vita, ti fa stare bene… e, al momento, è Edward.
“Edward, aspetta.” La mia mano si posa sopra la sua, intrufolata sotto la mia maglietta.
Mi guarda confuso, allontanando il suo viso dal mio. “Che c’è?” domanda.
“Io…” Non so come continuare la frase. Per quanto la voglia di donarmi a Edward è sempre più forte, ho anche un po’ paura.
“Bella, non voglio costringerti a farlo, volevo solo…”
Lo interrompo. “Io voglio, Edward. Lo voglio davvero, è solo…” mi interrompo di nuovo, incapace di andare avanti.
“Cosa?” chiede, accarezzandomi il volto e attirandomi sulle sue gambe.
“È… è la prima volta, e io…”
Stavolta, ad interrompermi, è Edward che mi bacia dolcemente. “Mi piaci Bella, e non ti farei mai del male. Non ti costringerei mai a fare qualcosa che non ti va.”
Annuisco, il cuore che batte all’impazzata. “Voglio” sussurro.
Edward mi spinge delicatamente sul letto, lui sopra di me puntellandosi sui gomiti. “Farò attenzione. Ti fidi?” sussurra, iniziando a baciarmi il collo.
Inarco la testa, per permettergli maggior accesso a quella porzione di pelle. Ansimo quando sento la punta della sua lingua sfiorarmi, le mani di Edward sul mio stomaco adesso scoperto.
Il bacino di Edward spinge verso il mio, facendomi sentire la portata della sua eccitazione. E quando le mie mani, dalle spalle di Edward, si spostano sulla schiena lentamente, poi sul suo ventre, sempre più giù, si alza bruscamente andando verso la porta e chiudendola a chiave.
Quando ritorna, riprende a baciarmi dolcemente. “Così saremo più tranquilli” sussurra posando la fronte sulla mia, spiegando il gesto di un secondo fa.
Sorrido anche io, un sorriso esitante e poco sincero, dovuto all’ansia della prima volta.
Mi accarezza una guancia, chiudendo gli occhi. “Puoi fermarmi quando vuoi, te lo ripeto: non faremo nulla che tu non voglia.”
Ma quando lo guardo negli occhi, scorgendo la sincerità del suo sguardo, la sua voglia di me, dimentico tutto lasciandomi andare.
Non ho la più pallida idea di che cosa sia, ma so per certo che non è semplice attrazione quella che provo per Edward.
Stringo i denti quando mi fa sua, ma grazie ai suoi baci e alle sue carezze mi concentro solo sul piacere. Più che altro, mi rilassa: so per certo che la prima volta non si raggiunge quasi mai l’orgasmo, ma mi sta bene. Avremo altre occasioni.
E nonostante sia stato abbastanza tempo a contatto con il mio corpo, quando ricade con la schiena sul letto, il respiro ansante così simile al mio, mi attira a sé, il mio capo sul suo petto.
Rimaniamo in silenzio, ma non un silenzio teso, bensì… rilassante.
Sospira, stringendomi maggiormente a sé. “Scusami.”
Alzo il viso, guardandolo in volto. “Per cosa?”
“Per non averti dato la prima volta che desideravi, per non aver reso questa prima volta romantica come tu avevi sempre sognato, per…”
Lo interrompo baciandolo, un bacio con la B maiuscola, con tanto di lingua. “Non sarà stata in riva al mare, ma è la più bella e romantica prima volta che una ragazza possa mai desiderare. Non rimpiango neanche un attimo questo momento, Edward. E ti ringrazio.” Do voce ai miei pensieri, liberando il mio cuore e cancellando i suoi sensi di colpa.
“Davvero?” domanda.
Annuisco, sorridendogli apertamente. “Davvero” rispondo, riprendendo a baciarlo.
Edward non si tira indietro, tutt’altro. Continua a baciarmi, ad accarezzarmi, ma si ferma solo a questo e gliene sono grata. I muscoli del corpo sono piuttosto doloranti, in questo momento, e quel bruciore fra le gambe non accenna a lasciarmi in pace.
Mi addormento fra le sue braccia, e non potrei desiderare di meglio.
 
Mi risveglio sentendo una mano accarezzarmi la schiena con la punta delle dita, facendomi increspare la pelle di brividi.
“Edward…” mormoro, ancora nel mondo dei sogni.
“Ti sei svegliata” sussurra, lasciandomi un bacio fra i capelli.
Mi sistemo meglio fra le sue gambe, respirando a pieni polmoni il suo profumo.
“Come ti senti?”
“Bene. Molto bene” rispondo, affondando il volto nell’incavo del suo collo. Decisamente bene.
Edward ridacchia. “Meglio così” afferma con decisione, portandosi su di me con un veloce movimento, facendomi ridere felicemente.
 
Questi tre giorni sono volati come il vento, purtroppo per me. Non solo perché adesso dovrò ritornare a New York, ma perché non avrò più occasioni di vedere Edward. Volendo diventare pediatra, Edward partirà per tutta l’estate, aiutando suo zio che è specializzato. Suo padre è un chirurgo, serve un vero pediatra, e suo zio si trova a Los Angeles. Suo zio l’ha chiamato, e gli ha offerto questo piccolo lavoro.
Perciò, anche volendo continuare la nostra storia, non è possibile, non più. Non lo biasimo, diventare pediatra è il suo sogno da quando era un bambino, a detta di Alice, quindi questa è un’opportunità che non può, e non deve, rifiutare.
Eppure non sono pentita di aver fatto il grande passo con lui, anche se so che è finita. È stata una bella esperienza, questa settimana con Edward, ed una prima volta meravigliosa. No, non sono assolutamente pentita.
È questo che penso mentre preparo le valigie, è questo che continuo a pensare quando sento bussare alla porta.
“Avanti” mormoro, voltandomi per vedere chi è.
Mia madre mi sorride. “Posso?” domanda.
“Certo.”
Si siede sul letto, battendo una mano su di esso, invitandomi a fare lo stesso. Mi fissa preoccupata, mi guarda come a voler studiare ogni mia possibile azione. Lei sa tutto, anche della futura partenza di Edward.
Mi siedo vicino a lei con un sospiro, mettendo da parte la prima valigia.
“Come stai?” chiede, accarezzandomi una guancia.
Apro bocca per parlare ma la richiudo immediatamente. Le lacrime che mi ero imposta di non versare riempiono i miei occhi, mentre mia madre mi accarezza la spalla.
“Oh, tesoro” sussurra commossa, stringendomi.
La abbraccio, scoppiando a piangere. “Mamma… non è giusto!”
“La vita è ingiusta, amore. Edward deve partire, se vuole continuare a veder realizzato il suo sogno…” risponde, cercando di consolarmi.
“E mi va bene!” esclamo, quasi con rabbia. “Ma perché, allora, dovevo innamorarmi proprio di lui?” domando, riprendendo a piangere con più forza. In questi tre giorni, avevo cercato di non pensarci, perché se l’avessi ammesso anche solo con me stessa allontanarmi da lui sarebbe stato più difficile, se non impossibile. Ma non posso sfuggire all’evidenza, amo Edward e vederlo partire, quando è stato lui a rendermi una donna…
“Passerà, Bella. Devi solo dare tempo al tempo” sussurra, stringendomi. “E poi ci sono le webcam, i telefoni, potete stare comunque in contatto!” esclama, credendo di aver trovato una soluzione.
Mi scosto per poterla osservare. “Mamma, con Edward non abbiamo parlato del futuro. Siamo stati semplicemente noi, vivendo, quella che neanche può definirsi una storia, giorno per giorno. E se neanche vuole stare con me? Mi vuole bene, sì, ma poi?” chiedo. Non c’è risposta, perché neanche mamma può sapere ciò che pensa Edward, e le lacrime continuano a scendere sul mio volto. Mi lascio consolare da Renèe, e anche se le lacrime giungono al termine, quella crepa sul mio cuore, ad ogni minuto che passa, cresce.

Dicembre

Mamma aveva ragione, bisogna dare tempo al tempo. Cinque mesi sono passati, e l’ultima volta che ho visto Edward è stato quel sabato, dopo essere ritornati da Miami. Ci siamo abbracciati, mi ha lasciato un bacio, ma basta. Niente di più, non sono neanche andata da lui a salutarlo il giorno in cui è partito, e lui non mi ha chiesto niente.
Alice non sa nulla, se non che abbiamo avuto un breve flirt. Cosa abbia inteso lei, cosa le abbia detto lui, non lo so e neanche mi interessa.
I primi tempi sono stati difficili, ma dovevo farmi forza. Anche perché, mio padre non doveva sospettare assolutamente nulla!
Ho trovato altri interessi, le uscite con Alice mi hanno aiutato, lavorare per un po’ come baby-sitter e guadagnare dei soldi… sì, sono riuscita a conservare quella breve settimana come uno dei ricordi più belli di sempre, sicuramente il primo in lista. E, non rimpiangendo nulla, devo accettare come le cose sono andate a finire.
Il campanello che suona mi fa sobbalzare, facendomi cadere la matita che tenevo in mano per fare i compiti. Mi alzo sbuffando, maledicendo chiunque abbia interrotto la mia ora di studio di matematica pomeridiano – okay, i miei pensieri, ma non importa! – e costringendomi ad alzarmi dalla poltrona. Aprire la porta in pieno inverno non è mai piacevole, stando davanti alla stufa e dovendo poi morire dal freddo per colpa di persone che devono per forza disturbare!
Ma tutto scompare dentro di me – freddo, caldo, pensieri, tutto! – quando, aprendo, vedo Edward più bello che mai, con i capelli bagnati dalla pioggia, il corpo tremante, pallido per il freddo, i suoi magnifici occhi verdi che osservano il mio volto stupefatto, e quel suo sorriso gentile che forse, più di tutte le sue caratteristiche fisiche, mi ha conquistato.
“Edward…” sussurro, incapace di credere ai miei occhi.
“Ricordi cosa mi hai detto al bar, a luglio, quando mi hai chiesto se potevo farti quel favore… in cambio di qualunque cosa io ti avessi chiesto?” domanda immediatamente, sorridendomi divertito.
Annuisco, ancora incredula.
“È giunto il momento di ricambiare il favore” sentenzia, incrociando le braccia al petto. “Devi fingerti la mia fidanzata. Stavolta tocca a te” continua, il sorriso divertito che aumenta.
E non posso non ricambiare il sorriso, divertita anche io. Be’, gli ho promesso che, se avesse accettato, avrei fatto tutto quello che voleva, quindi… perché no?
 
 

Spazio autrice

 
Non vi aspettavate un finale del genere, eh? ;) Sì, lo so, adoro sorprendervi! *Q* E sì, finale!!
Non credevo di poter finire con un solo capitolo la storia, sennò vi avrei avvertito! O.o Tra l’altro, se ci ho messo così tanto nel pubblicare questo nuovo capitolo, è perché proprio non riuscivo a scriverlo >.< Ma oggi mi sono imposta di scrivervi almeno un capitolo che poteva essere definito decente, e invece ne sono parecchio soddisfatta! :’D
Dunque, andiamo alle spiegazioni u.u
1.Avevo intenzione di far perdere la verginità a Bella sul castello dello scorso capitolo, ma purtroppo Edward mi supplicava in questo capitolo, perché non ce la faceva più, e Bella non è stata da meno. Fanno tutto i miei personaggi, anzi, io do loro un freno perché a quest’ora già avrebbero fatto sesso già da quella sera, dove i due si sono scambiati quel bacio e hanno fatto sesso orale *Q*
Poi, comunque, sono dell’opinione che non è mai troppo presto, se tu lo vuoi, e Bella lo voleva. Pensieri, ovviamente, e dato che la storia è mia mi rispecchio nei pensieri della protagonista :)
2.Il finale è stato esattamente come lo volevo io: non sapevo come collocare l’ultimo pezzo –il quale era già dall’inizio la fine della storia–, ma oggi ho avuto l’ispirazione *-* Quindi non preoccupatevi, niente è affrettato, anzi!
Niente dichiarazione d’amore, niente “e vissero tutti felici e contenti”… esattamente come volevo io il mio finale :’) Perché, vi chiederete. Bè, per poter iniziare una nuova storia!
Ovviamente, posso anche concludere “felicemente” la storia lasciandola in questo modo, ma se volete posso anche continuarla. Se volete un continuo, vi ripeto: niente drammi, sarà una storia leggera come questa. Ne affrontiamo così tanti nella vita reale, di problemi, che almeno in questo mondo fantastico vorrei leggere storie allegre, magari un po’ finte, ma tanto è appunto finzione ^-^
La decisione spetta a voi ;)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, esattamente com’è piaciuto a me scriverlo *-* Per la scena d’amore, il rating è arancione, quindi mi sono dovuta trattenere ç_ç
A presto!

p.p.s: Che stupida, non ho ringraziato nessuno -.-“ Bè, in realtà questo non avevo idea fosse l’ultimo capitolo, anche per me è stata una sorpresa! <3
Ringrazio comunque, tutti coloro che hanno recensito, facendomi sorridere come una scema davanti al pc con le loro frasi (spero che anche questa storia vi abbia divertito come ha divertito me scriverla :3)
Ringrazio le 121 persone che hanno messo questa tra i preferiti, le 313 persone che l’hanno inserita tre le seguite e le 43 persone nelle ricordate.
Grazie di cuore, non pensavo che questa storiella estiva venisse così seguita :3 grazie di tutto <3
 
 
 
 
 
   
 
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