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Autore: janisrose    15/09/2011    4 recensioni
di solito il sorriso è portatore di gioia e serenità tra la gente... di solito.. Nami e Zoro ovviamente :)
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Nami/Zoro
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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IL SORRISO DI ZORO

Il tè ormai dal buon profumo che emanava nel recipiente sul fornello, era pronto, si era svegliata di buon ora quella mattina perché giungendo ad una nuova isola lei che era la navigatrice doveva verificare che tutto andasse perfettamente nei minimi particolari. La vita in quei momenti di tutti i componenti della ciurma era nelle sue mani e con questa responsabilità nel cuore era intenzionata a riuscirci. Travasò il contenuto fumante e bollente in una tazza viola che Sanji riponeva di solito nella credenza in alto, soffiò appena smuovendo il liquido all'interno per raffreddarlo e berlo con più semplicità. Fuori regnava ancora il buio e un barlume di alba all'orizzonte era pressoché percepibile all'occhio umano, Nami inspirò profondamente l'aria della notte e con il suo solito blocco di appunti in mano guardò attentamente le onde che sul mare si scontravano l'una con l'altra. I suoi occhi che fulminei si muovevano a ritmo del mare e le mani furtive ad annotare quei cambiamenti, per lei era sempre un estasi vedere il mare, come quando lo faceva a Coconut con Bellmer e Nojiko, quando non era ancora successo quel fatto...
"Nami!" riscossa da quei pensieri si voltò di scatto vedendo la longilinea figura  dello spadaccino davanti a se', per lo spavento lasciò incautamente la tazza che aveva in mano cadere sul suolo, si sarebbe frantumata in mille pezzi se la mano di Zoro non l'avesse presa in tempo, quello stupido le faceva sempre prendere una paura tremenda arrivandogli alle spalle e sorprendendola, e ora la guardava con la sua solita espressione incolore. Si era di poco abbassato per non permettere alla tazza di cadere e rompersi e ora la guardava con il capo alzato nei suoi occhi, quasi a metterla in soggezione, e infatti Nami si sentiva proprio così.
"me la potresti ridare?" chiese a bassa voce in confusione dalla situazione in cui si trovavano entrambi, perché Zoro le faceva sempre provare un'infinità di emozioni tutte in una volta che lei alla fine ne rimaneva ogni volta attratta quasi maniacalmente. Solo lui ci riusciva...
Sbarrando gli occhi lo spadaccino le porse gentilmente la tazza
"certo scusa.." disse con un sorriso luminoso sul viso, Nami si stupì molto della gentilezza cui le era riservata soprattutto da lui e rimanendo immobile vide che le appoggiava alla mano aperta la tazza viola ancora integra. E poi da quando Zoro chiedeva scusa così facilmente?!?! Non si accorse che il ragazzo intanto si era voltato per andarsene, molto probabilmente, ad allenarsi.
"Zoro ma stai bene?" chiese alzando un sopracciglio nella sua direzione, lui non sorrideva mai! questo lo sapevano tutti, era un fatto certo! Vide il ragazzo voltarsi i lineamenti rilassati, gli occhi chiusi e le labbra in un sorriso radioso
"certo che sto bene Nami! oggi fai degli strani discorsi!" le rispose semplicemente senza curarsi della ragazza che sconvolta da quella gentilezza così estranea a lui rimaneva incantata mentre lo vedeva andarsene definitivamente. Quei sorrisi, quelle labbra così strane tutto di lui fino ad allora era come un mistero per Nami, come se non avesse mai conosciuto quel ragazzo che fino a poco tempo fa chiamavano demone spietato, quel ragazzo che tutti i giorni dormiva senza curarsi dei cambiamenti del tempo e non aiutando nessuno nelle faccende della nave. Ora le sembrava uno specchio d'acqua da fissarcisi dentro e guardare come si sentiva... bene! Quello che voleva far capire agli altri, o almeno a lei era che era felice! Troppo felice da sorridere continuamente. Lei però dato che fino ad allora non aveva mai capito niente di quel muro invalicabile e non voleva neanche che qualcosa capisse, adesso voleva quasi parlargli, capire perché di quelle reazioni!
Non lo seguì quella mattina voleva vedere se aveva le stesse reazioni anche con gli altri della ciurma, e così fece a colazione, Rufy come sempre era il primo ad arrivare e poco dopo anche gli altri, tutti si posizionarono ai loro posti e Zoro stranamente arrivò per ultimo, si sedette proprio vicino a lei. Le sorrise appena quando incrociò il suo sguardo, Nami proprio non capiva, quello non era lo Zoro di sempre!
"Hey marimo cerca di non importunare la dolce Nami-san capito!?! un buzzurro del tuo calibro non dovrebbe neanche stare vicino a lei!" tutti si voltarono inevitabilmente verso Zoro quella era stata una grossa offesa e di solito Zoro appena Sanji apriva bocca per importunarlo cominciava a litigare rumorosamente! Invece con una veloce occhiata gli disse
"sai è sempre davvero difficile fartelo capire damerino... ma quando dici queste cose mi fai veramente innervosire!" tutti lo guardarono stravolti e Sanji non disse più niente ma fatto più strano era senz'altro che Zoro gli avesse sorriso mentre lo diceva, Sanji invece che infuriarsi di più lo guardò sbattendo più di una volta le palpebre degli occhi.
Nessuno però ci fece caso più di tanto affermando che se Zoro era di buon umore tanto valeva essere più felici tutti e così ognuno ritornò al suo ruolo dimenticandosi presto del suo sorriso. Ma Nami no... lei che da sott'occhio continuava a guardare lo spadaccino intento ora ad allenarsi vicino ai suoi mandarini, si chiedeva se quel comportamento potesse nascondere invece qualcosa di più della felicità.
Tutta la mattina la passò a seguirlo nascondendosi nelle parti più impensabili della nave senza farsi vedere, questo credeva lei, dietro ad ogni occhiata dello spadaccino ogni volta che faceva un rumore un po' più alto calpestando per esempio qualcosa era sempre intenta ad osservarlo curiosamente.
Ora quando l'aveva visto voltare l'angolo affrettandosi per seguirlo non si era accorta che l'aveva perso di vista, corse più forte ma una forte presa la fece fermare di colpo.
Si voltò di scatto trovando Zoro che ancora a tenerle il braccio la guardava con un sopracciglio alzato, Nami rimase allibita per la vista di lui, completamente sudato con un asciugamano intorno al collo. Arrossì non riuscendo ad aprire bocca, Zoro non le aveva mai fatto questa impressione, insomma lui era un suo amico, si a volte non lo capiva ma non lo aveva mai visto in altri termini se non un amico. Invece vederlo a petto nudo con le mille goccioline di sudore che lo percorrevano e quel viso così tirato dall'allenamento costante che la guardava così intensamente di colpo lo stomaco si chiuse e il respiro le si smorzò in gola.
"Nami ti senti bene sei tutta rossa!" chiese Zoro invece preoccupato di vederla così arrossata e mettendole il dorso della mano su una guancia per sentire se aveva qualche linea di febbre, la ragazza sentendo la pelle di Zoro su di se' arrivò ad un punto che quasi le usci il fumo dalle orecchie dal calore che provava in quel momento.
"s-si sto bene!" disse indietreggiando da lui e dal suo tocco, vide che il ragazzo la guardò sbalordito e confuso (certo prima che Zoro ci arrivi ce ne vuole di tempo -_-'' n.d.a.-ehi! >.< n.d.zoro) e così Nami cercò di sviare il discorso ma Zoro la precedette
"a me non sembra!" disse semplicemente guardandola dall'alto in basso
"ma che vuoi?!?!" esclamò di punto in bianco esasperata dal suo sguardo inquisitore
"hai mai pensato di riposarti un po'.. mi sembri un po' strana in questo periodo" disse ignorando completamente il tono con cui Nami aveva detto l'ultima frase
"cosa?" chiese non capendo dove volesse arrivare il ragazzo di fronte a lei
"si... hai lo sguardo perso nel vuoto.." disse riprendendole il viso tra le mani e scrutandola attentamente, questa volta Nami non ne poté più, gli schiaffeggiò quelle mani che l'avevano presa così delicatamente e dolcemente e gli urlò in faccia con tutto il fiato che ebbe
"ma ti senti?!" Zoro si spaventò non poco da quell'urlo così inaspettato così non disse niente aspettando che la navigatrice gli desse qualche spiegazione in più
"basta Zoro questo non sei tu! tu non ti comporti così!"
"ma che stai dicendo?!"
"cosa cavolo ti succede!" gli occhi di Nami non mentivano, con l'espressione corrucciata e uno sguardo deciso continuava a fissarlo nella speranza che dicesse qualcosa
"Nami stai dicendo un sacco di fesserie!" disse voltandosi per andarsene ma Nami questa volta presa dal coraggio di fargli sputare il rospo ad ogni costo, gli prese il polso con una mano e lo fece girare per guardarlo negli occhi.
"perché tutto oggi non hai fatto altro che sorridere! anche quando Sanji ti ha detto quelle cose! invece di avere la tua solita reazione hai sorriso... tu!" Zoro sbarrò gli occhi da quell'affermazione ma non rispose anzi continuò a fissarla incolore
"che vuoi dire?!"
"che tu non sorridi mai!"
"e che problema c'è a sorridere?! pensi che io visto che venivo considerato un demone non abbia i sentimenti che hanno tutte le persone?!?! pensi che io non possa sorridere?"
"non volevo dire questo.."
"allora che volevi dire?! certo che hai il cervello di una mocciosa tu!"
"stupido! volevo solo dire che sei normale quando non sorridi e le poche volte in cui lo fai, è talmente raro che per me è diventato quasi un tesoro!" non seppe neanche lei perché e come le uscissero quelle parole ma sapeva che erano sincere
"..."
"vedi oggi sei diverso dal solito fin da sta mattina quando eravamo sul ponte... cosa è successo Zoro?!" disse guardando un punto per terra e appoggiando una mano sul gomito, Zoro la fissò questa volta astioso e pieno di rabbia.
"lasciami in pace!" disse a bassa voce, Nami sentendo come aveva detto quella frase alzò il volto per guardarlo
"non posso lasciarti in pace!" gli rispose a tono senza cambiare espressione sul viso, Zoro veramente non ci poteva credere!
"perché?"
"perché tu sei un mio amico!" disse più convinta che mai, notò che non stava più rispondendo, voleva dire che in qualcosa aveva centrato tutto quel discorso,
"Zoro... dimmi la verità! cosa è successo oggi?!" Nami non sentendo arrivarle nessuna risposta lo vide allontanarsi, lo stava perdendo... ora che gli aveva detto in faccia quello che pensava da quella mattina lo stava lasciando andare. Forse, si disse tra se' e se', lasciandolo andare potrà finalmente capire che da solo non può farcela ed è anche per questo che servono gli amici, ma per lei Zoro era veramente un amico? era solo quello per lei? continuava a domandarsi mentre le ore passavano nella più completa solitudine....
All'ora di cena si diresse come di consueto in cucina, sembrava una zombi, avrebbe detto Usopp, dalla vitalità che emanava, la aspettavano già tutti quanti, quando varcò la soglia però qualcosa non quadrava, anzi la cosa più importante che in quelle ultime ore l'aveva completamente presa non c'era.
"Nami-swaaaaan! come sei bella oggi! ecco ho preparato appositamente per te questo dolce con le mie mani! fatti imboccare!" disse un felice Sanji sobbalzando dal piacere nel vedere la sua dea apparire nella stanza, Nami che continuava a vedere se Zoro si era ficcato da qualche parte non si accorse dell'improvviso salto di Sanji nel venirle addosso. Con noncuranza si rivolse a Robin seduta sul tavolo che guardando tutta la scena leggeva tranquillamente uno dei suoi libri.
"hai visto Zoro?" le cose che balzarono agli occhi ad ognuno che guardasse quella scena furono due, Sanji che si schiantò inesorabilmente sulla parete della nave formando inevitabilmente un buco e la conseguente furia di Franky e Usopp su di lui e la seconda fu che Nami li guardò con un gocciolone dietro la testa non capendo di tutto quel caos formatosi in pochi secondi. Robin guardando prima i tre litiganti poi la navigatrice ancora intenta ad osservarli le rispose garbatamente
"è uscito poco fa' dalla nave visto che siamo attraccati su quest'isola sta mattina ha detto che voleva andare a fare quattro passi... per il paese" Nami sbarrò gli occhi e digrignando i denti cominciò a correre fuori dalla cucina lasciando tutti i presenti sbalorditi più che mai.
"quello stupido!" sentirono chiaramente tutti quanti prima che uscisse definitivamente dalla loro vista.
Sanji piangente che la chiamava mentre Robin e Rufy che sorridevano e gli altri con diversi punti interrogativi sulla testa che assolutamente non capivano, così li lasciò Nami mentre correva giù per la nave per incamminarsi verso il solo paese che avevano intravisto quella mattina.
Quella stupida aveva capito tutto, pensò nello stesso momento un ragazzo seduto in un vicolo buio e sporco, le sue preziose Katane  due appoggiate alla parete a fianco a lui e una per terra dall'altra parte, si appoggiò una mano sulla fronte sorridendo appena come a prendere in giro se stesso del suo stupido comportamento. La verità era che quello stesso giorno di molti anni fa era morta lei... e lui viveva.. a volte si odiava per quello, lei, che il destino aveva deciso come un egoista di portarsela via, dopo, per di più, la loro promessa!! Lui ci teneva, ci teneva più di qualsiasi cosa persino anche della sua vita.. il suo sogno era diventare il più forte dimostrandole che anche lui che aveva sempre perduto in una sfida con lei poteva battere chiunque eppure qualcosa si era incrinato spostando quel lungo filo che è la vita della gente mandando all'aria ogni cosa. Una lacrima scese fugace dai suoi occhi, una lacrima che si toccò leggermente, era da tanto che non piangeva, che non sentiva quell'umido appannamento degli occhi, era quasi una liberazione, un lasciarsi andare in ricordi che teneva gelosamente nel cuore, e che quel giorno non voleva assolutamente far trapelare. Eppure quel destino che aveva voluto deliberatamente evitare una persona l'aveva costretto a rimandare indietro, una persona che credeva fosse l'ultima che potesse capire qualcosa. Invece...
"Zoro.." Nami lo trovò così, seduto sul terreno freddo con le sue adorate spade vicino a lui, piangente... la spada bianca per terra, capì ogni cosa in quel momento e con un impeto di coraggio si avvicinò di più. Zoro continuò a guardarla, Nami non capì in che stato era, perché le lacrime continuavano a scendere dai suoi occhi, erano a tal punto ben evidenti, eppure sul suo viso non c'era segno di sofferenza, e lui continuava a fissarla, questa volta con la sua solita espressione. Nami inginocchiandosi davanti a lui gli prese il capo con le braccia esili ma decise in quel momento appoggiandoselo sul petto, voleva fargli capire che lei c'era! Voleva che per una volta si fidasse completamente di lei.
"non devi essere sempre da solo, ora ci siamo noi ci sono io che posso portare insieme a te questa sofferenza che porti dentro" disse dolcemente a pochi centimetri dal suo capo, la sua maglia sempre più bagnata, Zoro non rispose ma aggrappandosi con le mani alle maniche di lei continuarono a stare così per lungo tempo. Zoro tra le braccia di Nami.

FINE

:D scherzo... c'è ancora una piccola parte che deve assolutamente essere scritta!!! per tutte le Zonamiste :)


EXTRA:
Sentendo che il tremolio del suo corpo si era un po' calmato Nami alzò il viso ancora imperlato di lacrime del ragazzo, tutto in quel momento finì, l'ambiente, il rumorio della gente che intenta a comprare i suoi oggetti parlava noncurante di loro, e i ricordi, gli amici e le sfide, c'erano solo loro due, ancora uniti da quel contatto che erano le loro mani, Nami accarezzò il viso di Zoro che la fissava con la bocca semi aperta e gli occhi ancorati ai suoi, questa volta non aveva paura, questa volta non era imbarazzata, lui era li e lei pure, il respiri irregolare del ragazzo era appena percepibile solo chi gli stava vicino come lei poteva sentirlo, e in quel momento avvenne. Nami avvicinandosi velocemente a Zoro unì le sue labbra a quelle di lui, chiuse gli occhi come succedeva in tutti i libri che aveva letto da piccola quando le principesse si baciavano con il principe azzurro, quel contatto che solo un giorno prima neanche immaginava, soprattutto con lui...
Zoro dapprima spaesato per quel gesto di lei, sentendo le sue labbra che si muovevano cercando di approfondire il bacio non resistette e aprendo un po' di più le sue labbra cercò la lingua gemella che non chiedeva altro. Nami circondò con le sue braccia il collo di Zoro e lui la abbracciò teneramente, quel bacio così strano che nessuno dei due voleva che finisse si rivelò invece una scoperta molto piacevole, Nami infatti scoprì che con Zoro poteva provare un qualcosa di più che una semplice amicizia e Zoro scoprì che per lui Nami era senza dubbio qualcosa di più!


L'ispirazione di queste due storie mi è venuta guardando una fan art di Zoro mentre piangeva sorridendo...


  
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