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Autore: Gio107    16/09/2011    0 recensioni
Allora, era una notte d'estate e feci un sogno bellissimo. Praticamente il sogno è questa storia che leggerete, arricchita, naturalmente!
Il protagonista è un meraviglioso ragazzo, Mirko, che lavora in un Circo e il cui destino si intreccerà con una ragazza, Karina, dispersa.
Non tutto andrà però come dovrebbe e il loro amore verrà continuamente messo alla prova.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Esco come una furia dal camper, ancora euforica all'idea che Bella possa essere gelosa di me: vuol dire che pensa che io piaccia a Mirko. D'un tratto lo vedo, seduto su un'area polverosa e sterrata. E' seduto su una pietra, con la testa fra le mani, da solo.
Mi avvicino con cautela e mi siedo per terra, accanto a lui. Muove appena il capo, per vedere chi gli si è appena posto al fianco, e fa un debole sorriso.
-L'ho lasciata.
-Come, scusa?
-Bella. Ho lasciato Bella.
-E perché?- nella mia voce vi è una nota palpabile di eccitazione.
-Non la amo più.
-Ah ... Ami qualcun altro?
-Credo di sì.
Guardo davanti a me, Max e Luigi ci stanno raggiungendo.
-Che fate ragazzi?- la voce di Max è allegra, radiosa.
-Niente, parliamo.
-E di che, si può sapere?
-Noi, veramente...
-L'ho lasciata- mi interrompe Mirko.
-Stai scherzando?
-Pensi che stia scherzando? L'ho lasciata.
-L'hai lasciata... wow. - Max era incredulo - Ma perché?
-Non la amo più.
-Quindi ora Bella è... ehm... libera?
-Tutta tua, amico!
-Wow grazie!
Arriva all'improvviso, mi sento gelare fino alle ossa. Dopo un secondo mi ritrovo gocciolante davanti a Luigi e ad una borsa piena di gavettoni. Palloncini colorati schizzavano da tutte le parti, in un temporaneo lampo di felicità. Mi ritrovo fianco a fianco con Mirko. Ci guardiamo per qualche istante, poi lui mi prende il viso tra le mani e mi dà un bacio; uno solo, violento, sulla guancia. Ci mette tutta la forza che ha in corpo, fin quasi a farmi male. Mi tocco la guancia, stupita.
-Che diavolo state facendo, lì? - un paio di baffi enormi vibra sotto la potente voce dello zio Andrea. - Venite subito ad asciugarvi. A D E S S O.
-Veniamo!
-Eccoci!
Max e Luigi ci lasciano da soli. Mirko mi guarda, senza sorridere. Mi dà un bacio, leggero, delicato, sulla spalla. Poi un altro sulla guancia. Poi un altro, e un altro, e un altro. Uno dopo l'altro, tantissimi baci grandi come nontiscordardimè. Minuscoli, della durata di un attimo. La mia guancia arde di stupore e di attrazione. La sua gota è così vicina... gli do un bacio sulla guancia. Poi un altro, all'angolo della bocca. Poi uno sulle sue labbra, morbide e carnose. Gli mordicchio teneramente il labbro inferiore, e poi gli do un ultimo bacio. Il bacio più bello. Sulle labbra, un bacio a stampo. Ma così leggero e delicato, sembra che abbiamo accostato due petali di rosa con estrema prudenza, facendo appena sfiorare le labbra. Poi giro sui tacchi, e me ne vado. A passo lento, così che potssa fissarmi quanto vuole.
  
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